13° secolo – Ti ho cercato (’92)

 

Ti ho cercato,

nelle strade di Parigi dalle viuzze strette

piene di studenti festanti nelle giubbe

e nei cappellucci colorati,

mi parve di vederti

col tuo manto rosso e i capelli d’oro,

ti seguii,

ti voltasti, ma non eri tu.

 

Ti ho cercato,

sul molo all’ancora dove la nave stava

in attesa di partire verso lidi lontani

con la bandiera sventolante,

mi parve di vederti

là sulla cima della vela come croce al sole,

salii,

ti volevo seguire, ma tu non c’eri.

 

Ti ho cercato,

sotto i portici eleganti di S. Giovanni d’Acri

che armati lucenti di tutte le nazioni d’Europa

percorrevano baldanzosi,

mi parve di vederti

col tuo manto rosso e i capelli d’oro,

ti seguii,

ti voltasti, ma eri un mercante.

 

Ti ho cercato,

sotto i portici dell’ Università di Parigi

tra i più grandi insegnanti e le più eccelse menti

e nei manoscritti più vari,

mi parve di vederti

come luce che illumina le tenebre dei miei studi,

ti volevo toccare,

ma tu sparisti e mi lasciasti solo.

 

Non ti cercavo più

e non credevo più a nulla quando scoraggiato

in un luglio afoso percorsi le strade che dalla città

portano verso i campi,

vidi gente che falciava

e che sudata e affaticata faceva covoni di spighe sotto il sole cocente,

li seguii,

vidi con loro dei fraticelli marroni.

 

Non cercavo più niente

e quel sole cocente era l’unico ristoro alla mia anima dura

come sasso senz’acqua, come arbusto spinoso senza foglie

e segui quei fraticelli scalzi,

perché erano inferiori

all’opinione che mi ero fatta di me stesso ed era tutto dire,

percorremmo,

lo stesso tratto di strada.

 

Non mi importava più di niente

ma la loro compagnia era come il sole, il vento e l’aria

tutto gratuito e senza problemi, come quando bambino non conoscevo Parigi la grande

e rincorrevo le tortore,

tentando di prenderle in volo

mentre queste si rifugiavano tubando sotto il grande tetto di casa,

ti seguii,

ti voltasti, eri tu Francesco.

 

Ti avevo cercato

ma non avevi il mantello rosso e i capelli d’oro

ma un saio grigio e le mani e i piedi nudi forati

e una moltitudine di gente

ti seguiva, come seguivano

le folle in Palestina il passaggio dell’uomo Dio,

ti seguii,

e riconobbi in te il Cristo.

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