Africa ti ho nel cuore,
da anni scorre la mia clausura
in questo vecchio mondo,
e pur ti penso
come mia terra di adozione.
Ti penso nella tua gente
come famiglia del mio futuro,
quando non so se
sarò ancora quaggiù,
o sulle ali del vento
che come brezza sottile
venga a rinfrescare
le solitarie vette
dei monti assolati
o le colline battute
di sabbia giallastra,
mentre nella vetusta città
di là dal mare antico
sarà un passo largo
di giovane bruno
a salire cantando
le scale di un vecchio
androne di casa
dove una luce candida
rischiara l’ombroso percorso.