A Lorenzo Ghiberti di Pelago

 

O tu Lorenzo

a cui ti fu maestra,

in questi colli e valli

la natura soave,

e la dolcezza antica

di un paese qua,

su questo poggio,

come difesa

di un vetusto borgo,

non mancaron soggetti

alla tua porta:

Volti, piante,

e paesaggio,

tutto ritrasse

il tuo bulino,

e la tua penna

d’artista,

e buon gioco

ebbe il bello,

che il buon Dio,

dette ai tuoi luoghi,

e che tu fedele,

restituisti,

all’Atene d’Italia.

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