La ballata di Ildegarda e le altre

ovvero Mille anni sono passati

ovvero Donne per mille anni

 

Prima fu Rosvita ( ),

con la saggia Gerberga ( )

a mettere le basi

della cristiana fede

 

sulla poesia pagana ( ),

a cambiare il male

della antica commedia

in bene e santità.

 

Poi fu Ildegarda ( ),

che ebbe fama

e gloria di santità

da tutti conosciuta

 

fin nell’ Università

della seconda Atene ( )

dello spirito di Dio

e crocevia del mondo.

 

Da lei imparò

il bruno studente ( )

venuto da lontano,

da lei riportò

 

la visione di Dio

nei versi immortali ( )

che tutto il mondo

lesse e commentò.

 

Fu chiamata commedia

ciò ch’el divin pensiero

dettò al fiorentino

esule e tormentato,

 

ma di lei Ildegarda

consigliera di studi

e valente maestra

non rimase il ricordo,

 

se non in dimenticate

agiografie di sante

di cui si dubita

perfino l’esistenza.

 

Con lei miriadi

di monache poetesse,

pittrici, visionarie e mistiche ( )

si persero nella storia

 

fatta da uomini

seri nei loro studi

ma non obbiettivi

che guardano alle donne

 

solo come madri,

o come mogli,

o come amanti,

o come figlie,

 

ma mai come anime

pensanti di amore

nel pensiero di Dio

tutto amante e amore,

 

ma le carte, le pergamene ( )

degli archivi disusati

furono più fedeli

e aspettarono silenti

 

la volontà della Storia

che è volontà di Dio.

Ormai i conventi

non erano più speranze

 

per le donne nuove

in cerca di spiritualità

e pane per Dio ( )

“Brot fur Gott”

 

fu il loro grido

misto di libertà

e povertà vissuta

e indipendenza,

 

furono dette beghine ( )

e spesso dileggiate

come pazze fanatiche

e mal sopportate,

 

eppure vedevano lontano

e il pensiero francescano

e pure il domenicano

non era a loro estraneo.

 

Alcuna fu detta eretica

e il fuoco fu per Margherita ( )

sebbene il suo poema

sia di fede e valentia.

 

Si avvicina l’epoca

delle grandi rotture

delle chiese con Roma

e della fede con la coscienza,

 

e se a S. Damiano

il Cristo non avesse parlato ( )

al poverello per gli ordini suoi

tutto sarebbe crollato

 

come una casa senza fondamenta,

come un tetto senza travicelli,

come un muro senza cemento

come un popolo senza Dio.

 

Ormai Roma tutto temeva:

le donne e gli eretici,

la libertà dello spirito

ed ogni cosa fu censurata ( ),

 

pur di salvare il salvabile

si costruirono muraglie

e fossati, e fiumi

furono deviati contro gli eretici,

 

con tali paure e angosce

si persero molte speranze

e carità e anime

e ci si odiò fra fratelli,

 

e se la Vittoria amica ( )

del costruttor di giganti ( )

cercò la libertà dell’anima

e dell’intelletto in Dio,

 

la monaca spagnola ( )

chiudeva nel chiostro

e nella ricerca interiore

l’anima femminile.

 

La grande Spagna

disperse il suo oro

e le ricchezze del pensiero

nella crudeltà dei conquistatori,

 

e la femminilità fu avvolta

da una nebbia spessa

che permane tuttora

nel dimentico ricordo

 

di poetesse appassionate ( ),

di anime sublimi

raccolte nel silenzio

della clausura o della casa.

 

Molte anime si allontanarono

e più si tirava il cordone

più le monete scivolavano

verso rivoli innumerevoli

 

che si chiamavano

chiese riformate

e di tutti i tipi

ma sempre contro Roma.

 

Chi seguiva la sua coscienza ( )

e chi il suo re ( ),

e chi non seguiva

né quella né quell’altro.

 

Si compirono delitti ( )

sia da parte di Roma

che da parte dei ribelli

che dai ribelli tra loro,

 

e così si arrivò a decidere

che era ora di smetterla

di scannarsi a vicenda

per differenti opinioni,

 

e che religione è amore

e non rissa da bettola

e che l’unica cosa saggia

è usar la tolleranza ( ).

 

Furon gli inglesi

dopo un secolo tremendo

in cui si eran bastonati

a morte tra loro ( ),

 

prima l’uno, poi l’altro,

a prender tale decisione

seguirono i francesi

i quali avevano i preti

 

tanto in uggia

da pensare che questi

fossero la fonte

di tutti i loro mali,

 

e Francesco Maria Arouet ( )

fu il loro maestro

e li addestrò a puntino

e li divertì perfino,

 

mentre si facevano beffe

nei salotti aristocratici

di clero, religione

e superstizioni varie,

 

ma le loro belle adunate

a cui vive e colte signore

facevano da maestre e muse ( )

finirono nel terrore,

 

di cui nel ballo dei morti

con la Signora Roland alla testa ( )

tra gli altri celebri o sconosciuti

ne rimane il ricordo.

 

Fu allora un corso ( ),

abile nella guerra

e nella pace spregiudicato,

a diventare loro capo

 

e Imperatore assoluto

e ad esaltarli per anni

fino alla rovina

nella Santa Russia ( ),

 

gelata e terribile

per i soldati del condottiero,

quanto materna

per i suoi figli in preghiera ( ).

 

Intanto di là dall’ Atlantico

un popolo nuovo non disdegnava

aver giornali scritti da donne ( )

che lavoravano per sopravvivere,

 

e se qui non si guardava

al continente boscoso di pini

se non con curiosità

di bizzarria e di esotico ( ),

 

lì si fece la vera democrazia

che non può esser senza Dio,

e neppur senza le donne

perché allora è inganno,

 

e l’inganno confonde la mente

e fa veder vero il falso,

e bene il male mentre

Dio vuole giustizia e libertà.

 

Ma poiché il dragone

insieme con l’egoismo umano

sciupa tutto il bene fatto

si sacrificarono negri e indiani

 

al Dio denaro,

che come un idolo muto

era adorato nell’ America

come nella vecchia Europa.

 

Con Napoleone tutto era crollato ( ),

anche la fede nella ragione,

e da tempo era distrutta

pure la fede in Dio,

 

quando lo scarmigliato normanno ( ),

mostrò il Genio di quello

che sempre era stato

il fondamento del cristianesimo,

 

con le sue cattedrali,

i suoi inni, la sua mistica

che il popolo d’ Europa

ricominciò ad apprezzare,

 

ma né Ildegarda, né Matilde ( ),

né le altre riapparvero

nel delirio della visione

che il romanticismo proponeva,

 

e che Madame de Stael ( ),

appassionata e credente

aveva profetizzato

nella sua intensa vita.

 

Il rozzo isolano superstizioso,

che non aveva osato

distruggere una statuina di legno ( )

solo per paura,

 

e che non amava le donne,

se non in un momento e in un’ora

aveva però avvallato la legge

del diritto alla successione ( ),

 

per cui da allora,

tutto cambiò per noi

e fummo persone

non vendibili al primo,

 

che capitasse a tiro,

per poter disfarsi di una figlia

come peso oneroso senza valore

e anche contro la sua volontà,

 

come già da secoli

il figlio del notaio ( )

aveva aborrito la consuetudine

e deprecato l’uso.

 

Finito l’incubo dell’ateismo di Stato,

come la rivoluzione aveva installato

e Napoleone perseguito e curato

ritornarono i preti, le monache e i frati.

 

Le speranze dei conservatori

si scontravano con la realtà,

e Lammenais che prevedeva ( )

a braccetto nella stessa strada,

 

la religione e la democrazia

fu tacciato d’eretico,

da chi vedeva l’89 e seguenti

un intermezzo fra i parrucchini,

 

da mettersi di nuovo

sulle teste calde dell’epoca,

che prima nel ‘30 e poi nel ‘48 ( )

pensarono bene di farsi sentire.

 

Giunsero col secolo maturo

le rivolte operaie ( ),

e la coscienza di classe

e anche le donne aderirono( ).

 

Fra i vari Babeuf e Saint Simon ( )

e socialisti di tutti i tipi e foggie ( )

Marx ebbe la meglio ( )

e sbaragliò amici e avversari,

 

finché in Russia

il più arretrato e decentrato

di tutti i paesi d’ Europa

al confine della steppa asiatica,

 

si produsse l’evento

che era stato predetto

nel Manifesto del ’48

per l’industriale Inghilterra,

 

e poiché la Storia

non è di se e di ma,

ma solo di fatti

passarono 70 anni.

 

Nel frattempo delle nazioni

dettero il voto alle donne,

ma non certo in Italia

dove il duce non pensava,

 

che a farne riproduttrici

di soldati per un improbabile Impero,

che somigliava ai Romani

quanto uno scenario di Cinecittà,

 

e la Woolf capì ( )

che il nocciolo della questione

era la povertà delle donne

e che occorrevano quelle maledette

 

500 sterline all’anno per ragionarci ( ),

un po’ sulla questione femminile,

e finché le donne non avessero

avuto nulla di suo erano schiave,

 

del mondo, della famiglia,

della loro condizione,

e questa fu un’idea molto geniale

che nessuno aveva avuto.

 

70 anni intramezzati da

due guerre dette mondiali

per le nazioni coinvolte

e per l’orrore perpetrato ( ),

 

prima che l’URSS si chiamasse

di nuovo col vecchio nome ( )

e Fatima non fosse considerata ( )

una devozione da vecchiette,

 

ma c’è chi ancora

non crede a queste cose

e attribuisce gli eventi

a cause che se sono i mezzi,

 

forse non sono i fini

della Storia la quale

se per i non credenti è Caos

ovvero Caso o “par hazart” ( ),

 

per chi crede è Provvidenza

e pensiero divino.

Non ci si può trovare

su queste questioni,

 

se non abbiamo vicinanza

di idee condivise e comuni,

ma sia chi crede

sia chi non crede affatto,

 

sarà d’accordo che

è l’ora della donna,

perché per troppo tempo

ha taciuto o è stata fatta tacere ( ).

 

Nei migliori dei casi

i suoi scritti sono stati sepolti,

in polverosi archivi

dove solo tristi studiosi,

 

avevano accesso e nessun interesse

e non c’è dubbio,

che è l’ora della donna

se una protettrice di tal valore ( ),

 

si fece più volte sentire

dalle persone che meno,

ci saremmo aspettate

in colloquio con una tal Signora ( ).

 

Prima fu una suorina

fresca di voti,

in una cappella ( )

della grande Parigi,

 

che fece coniare una medaglia ( ),

per gli afflitti e gli ammalati.

Poi fu un ebreo ( )

ammalato e stanco,

 

in visita alla città eterna

fermatosi in una chiesa di periferia ( ),

quindi una fanciulla ( )

che conosceva solo il dialetto,

 

poco o nulla considerata

pascolante le pecore,

lungo un limaccioso fiume ( )

presso i Pirenei francesi.

 

Più tardi quando il mondo

già era in agonia nella guerra ( ),

e la Russia rosseggiava ( )

nella vittoria dell’ateismo,

 

apparve a tre bimbi ( )

nello sperduto Portogallo,

e la sua presenza

rendeva tutte le cose serene,

 

e perfino il nervoso

e abbaiante cagnolino,

si addormentava di

un sonno profondo e silente ( ).

 

Il Portogallo fu risparmiato

dalla seconda guerra ( ),

e colei che sempre si era detta

Immacolata si mostrò veritiera,

 

ma alle sue promesse

solo le vecchine,

e la gente da poco

credeva snocciolando rosari,

 

e anch’io avendo

una certa cultura,

non potevo star dietro

a certe frottole pie,

 

di donne di servizio

o altra gente che

aveva da perder tempo

parlando del Mistero di Fatima ( ),

 

sottovoce come se svelassero

chissà che di celato,

coperto dal segreto istruttorio

che a loro era un po’ rivelato,

 

ma un papa buono ( )

il quale aveva pure

letto di quell’ Ildegarda

e volle chiamare,

 

Dio Madre ( ),

pensò bene

di non sottovalutare

tutta quella gente da poco,

 

e si fece inviare

da quella certa Lucia,

una dei tre bambini

depositaria della visione,

 

poi fattasi suora

il suo racconto,

stilato in portoghese

che per chi conosce il latino,

 

è lingua facile in quanto

arcaica e somigliante ( ),

lo lesse tutto di un fiato

e lo credette vero,

 

forse per lo Spirito Santo

o perché le cose scrittevi

si potevano verificare

non sappiamo.

 

Questo papa contadino

che portava il berretto di sghimbescio,

e sembrava poco adatto

al ruolo di seguace di Pietro,

 

almeno secondo la tradizione

della curia romana,

ma non certo dell’apostolo

che era un pescatore di Galilea,

 

prendeva decisioni improvvise ( )

almeno così pareva,

ma lo Spirito di Dio

ha l’eternità per pensarci su,

 

e quindi quando decide

ci ha pensato parecchio,

per cui quello che a noi pare rapido

in realtà è lentissimo,

 

e quello che a noi pare lentissimo

ad esempio lo scorrere del tempo,

in realtà è rapidissimo

come una mela che cade da un albero,

 

nella sua traiettoria obbligata

e non si vede neppure il cadere,

ma il prima e il dopo che poi

fanno un tutt’uno nella mente di Dio.

 

Dunque questo Papa

doveva essere simpatico

all’ Immacolata per la sua vita

di purità, obbedienza, carità ( ),

 

io invece sono piena di difetti,

talvolta un po’ sussiegosa

e anche avvelenata contro le situazioni

se non mi torna qualcosa o qualcuno,

 

tuttavia metto la mia mano fiduciosa

in quella di Geltrude di Hefta ( ),

la Santa dell’Obbedienza

e della Vergine Immacolata.

 

L’Immacolata l’ho accettata in pieno

ma l’obbedienza mi resta faticosa,

per cui la mia mano fiduciosa

metto perché mai più sia abbandonata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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