(26 settembre 1999)
Fu un Angelo
che mi portò
su questi monti
e librò l’anima mia incatenata
e disse scrivi:
non so perché lo fece,
ma certo non fu da me
che la penna scorse
sul foglio e le pagine
si riempirono d’inchiostro.
Fu forse per darmi
consolazione nella mia solitudine
e nella maturità del mio tempo
e nei travagli della vita,
o perché lui vide
in me qualche pur bene
che doveva esser trascritto
e trasmesso ed annotato?