I biberon

( Festa del Santissimo

Nome di Maria – 12 settembre 1999)

 

I biberon ( )

si stagliano

sul cielo grigino

di Parigi

lassù alti

quasi a sfiorare

quei cieli

che Dio voleva

a lui dedicati

fin dalla prima ora

quando il grande

non volle

porre un sanguinante

cuore di spine

ravvolto

sullo stendardo

d’oro ( )

del suo potente regno.

I biberon ci ricordano

che le chiamate

vanno tosto

ascoltate,

che chi indugia è colpevole

come chi non risponde,

che seppellire il padre

per non seguire il Cristo

non è cosa che vale.

I biberon

bianchi nel cielo

di Montmartre ( )

parlano di due re,

il grande e il timido,

il potente e la vittima,

ci dicono

che su qualsiasi regno

noi regnamo

tosto deve esser

consacrato

a Colui che per noi

ebbe il costato aperto,

così se nostra casa

non sarà Versailles

ma un umile bicocca,

una capanna triste

in un angolo di mondo,

lì rifulgerà un raggio

di quel cuore aperto

di splendido amore

che il Dio nostro

volle e operò

per noi, sol per noi.

Benedetta sarà

nostra capanna e tetto,

benedetta tutta

nei suoi famigli

e fondamenta

e la mano di Dio

si poserà compiacente

su chi avrà posto

in bella mostra

il Suo Cuore divino

in onorato posto.