( 21 novembre 1999)
In pensiero vado passeggiando
sotto le volte superbe
di S. Maria del Fiore
con al lato Giovanni Acuto
e con l’altro personaggio del Castagno.
Cammino
ritmando i miei passi
nel rimbombo
della grande navata vuota
come ad attendermi,
ravvolta entro il mio ampio cappotto
di pelliccia grigia
del color di pietra serena
della città di Dante e mia.
E’ solo l’anima che va,
in realtà son sotto
allegrissimo coltrone quadrettato
in ampia sala
di montanaro rifugio
col caminetto acceso,
il gatto addormentato,
la mamma assorta
col berrettino scuro
di fronte alla finestra
della loggia vetrata
piena di gerani multicolori e arditi
ravvolti dal paesaggio alpestre
ed incantato
e un cielo sempre più bianco
che pare annunciare
altre notti di gelo
e di tempesta e neve.