La Dama di Borodino

( 31 agosto 1999 –

       

       La Dama di Borodino

giunse

sul campo di battaglia,

giunse maestosa

e triste

su un trono rifulgente

mentre un coro

s’elevava imponente

fra cielo e terra.

Additando al Figlio

la Volontà del Padre:

“Iniquità non vinca

e schiavi non sian

i miei figli fedeli

in terra consacrata

dai gigli e rose

a me rivolti,

terra di fiori

di purità e fede

e carità,

non del dragone

servaggio.

Mentre corone di preci

s’elevavano

in profumo

alla ferma

Volontà di Trinità

santissima

e il potente e il misero

inginocchiati entrambi

al mio cospetto

battono il petto

e dicon: «Madre bella,

pietà di noi

tu sei la Stella

che rischiari

il cammin di nostra vita,

salva la vita a noi

e il Santuario

del tuo amor terreno

che è questa terra!

Salvaci o bella!»

Il mio dolor

s’espande

per color

che lor vita

stanno perdendo,

ma ancor più

per lor vita immortale

poiché morte non è

nulla di fronte

all’abissal buio

dell’infernal destino.

Per la spada

trafitta nel mio seno

Dio salva, salva

e il pianto di tua madre

ascolta tosto!”

Allora i canti

fra i laceranti urli

della battaglia

salgon fino al cielo

dove il Potente

che della Storia

le redini tiene

decide

il Suo Volere.