(17 luglio 1999)
Pimpogat se ne stava
sotto una albero sdraiata
con la coda attorcigliata,
la pelliccia si lisciava.
Pimpogat era nerina
e un po’ rossa
e un po’ turchina,
mostriciattolo gioioso
miagolava a più non posso.
Pimpogat era vecchietta
dal musino di scimmietta,
era allegra e sbarazzina
gli occhi fondi di streghina.
Pimpogat era bruttona
fascinosa e sorniona,
era dolce e suadente,
parlava alla gente.
Pimpogat espressiva
parlava la lingua nativa
con gli occhi e
con la mente
coi suoi sguardi
di silente animale
misterioso.
Pimpogat era un arcano
piccolo mistero
sovrano.