ovvero
Andate a S. Giuseppe
(Montagna, 28 dicembre 1999)
Andate a S. Giuseppe
recita un vecchio canto,
a Lui andate, al Santo,
al più santo dopo Maria,
andate fiduciosi
d’essere esauditi,
e dai travagli privi
con sua intercessione,
andate dal Potente,
colui che la unione
del Padre e del Figlio
e dell’Amore insieme
volle,
il povero artigiano
e pur grande d’umano
e Divin Spirito
infuso.
Forza di Dio
è in lui
e potenza di Dio
si manifesta,
quando la debolezza umana
si rimette a sua Chiesa
tramite il Protettore,
quando le nostre mani
giungiamo
e una preghiera s’alza:
fai di noi Chiesa
e come Chiesa
proteggici o Santissimo,
che il voler divino
sopra di te si volse
per tutti i secoli a venire
fino al trionfo
del Figlio a
te affidato
e Trinità s’ascose
e manifesta sua potenza
e tu seguisti sua volontà
fino all’ultimo passo
di tua missione in terra.
Or regni a fianco di Dio
e mai lasci di operar
per suo bene e
sol chi non ha senno
può scordar tua valenza,
io so e ho sperimentato
tua concreta presenza,
tua forza d’uomo santo,
tuo agire provvido
e silente,
tuo intervenire sempre.