Santa Geltrude amata

(Campagna, 16 novembre 1998

 

Santa Geltrude amata,

grande e augusta signora

che il Regno dell’Immacolata

proponesti alla tua ora,

ti prego e a te m’inchino

domandandoti umilmente

che ai bisogni del piccino,

tu ponga cuore e mente.

Ti prego in questa sera

di preghiera e di speranza

per la Valeria stanca

e per tutti i suoi tormenti.

Ti prego per chi non prega,

ti prego con ardore:

metti in pratica la promessa

che ti fece il Creatore

quando ti diede a onore

Potenza e Sapienza e Amore

del Giglio della Trinità

simbolo di Colei

che fu, è e sarà

la nostra unica felicità.

Giglio di Castità

in cui le tre persone distinte

gettan i loro più veri raggi

e invian i lor messaggi.

Cara Geltrude amica

io con le mani giunte

ti prego con fatica,

ma con speranza certa

per questa mia fantesca.

Nel modo come Cristo

esaudì il Centurione

così tu accogli i prieghi

e portali al Signore,

che questa sua famiglia

non sia lasciata a riva

senza una guida certa

e di ogni sostegno priva,

che il dolor di questi

tuoi figli un po’ distratti

venga condotto avanti

al Signor di tutti quanti,

che insieme al lavoro

e al pane quotidiano

Dio li prenda con se

e li porti per mano.

Te lo chiedo con

ardore o santa benedettina

che per l’Amore

sia fatta la prima,

e che per la Sapienza

del Cuore benedetto

si compia la seconda

che Dio faccia a diletto,

e che per la Potenza

del Padre Onnipotente

la terza grazia tosto

giunga alla loro mente.