Se noi avessimo

(Montagna, 12 settembre 1999)

 

Se noi avessimo

degli strani occhiali

potremmo vedere

dei bei combattimenti

sui cieli delle nostre

grandi città

come Giotto dipinse

per la città di Arezzo.

Si combatte,

si lotta non solo

per l’anime immortali

ma per prender possesso

di un luogo o

di un viale,

poiché Angeli santi

e demoni perduti

eguale lotta si fanno,

gli uni per lode

a Dio l’Immortale,

gli altri

per vano odio

a Colui che li creò grandi

e al quale loro

voller voltar le spalle,

così l’uomo è il finale,

la preda designata

di tal disputa grande

e non val che si dica

sono imparziale

poiché comunque faccia

dovrà una parte sceglier

od esser scelto

come grano dal loglio

è diviso il frumento.

Così se potessimo

Veder non con gli occhi

del corpo

ma con il filtro

d’anime e di menti

vedremmo già

nelle città tormenti

volteggiar come

orridi animali

o luci nette

che aperte l’ali

emettono

raggi verso l’alto.

Vedremmo configurarsi

ciò che pochi vider

e avremmo terrore

o consolati saremmo

di non esser soli

nella grande metropoli di luci,

quando il sole si spenge

e i fari luminosi

vanno spandendo

sul selciato

i riverberi umidi

della notte che viene.