LEZIONE
VI, 27/03/20
CATALIZZATORE
Modello
Industriale:
Programma
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Existence
Minimum
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Costruzione
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Discontinua
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Concetto
di città
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Aperta
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Forma
– Visione
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Logica
– Analitica
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Simbolismo
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Astratta
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Concetto
di progettazione
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Forma
– Funzione
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Catalizzatore
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Trasparenze
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Giulio
Carlo Argan aveva scritto un libro su Gropius, paragonando il movimento
del Bauhaus ad una Biella, nel senso che i movimenti sono meccanici e circolari,
di conquista dello spazio, radendo al suolo il modo di fare città
che seguiva uno schema, una morfologia ed una tipologia. Se la città
è aperta è come una Biella i cui movimenti sono da dentro
a fuori e le strade diventano un accidente all’interno di questo edificio.
Gli architetti spesso orecchiano delle teorie scientifiche, molte volte
si trovano delle teorie scientifiche che spiegano delle immagini architettoniche,
che la giustificano a volte forzatamente. L’immagine del Bauhaus sarebbe
congrua alla teoria Einstainiana, della relatività, a causa della
sua tendenza a movimento e quindi alla sua relatività di vedute.
Questi luoghi comuni sono fuorvianti, un discorso del genere sarebbe più
opportuno attribuirlo a Mendelsohn.
In
questo periodo è nata una coscienza fortemente dinamica del paesaggio
industriale. Se la modernità è una risposta alla crisi, il
cambiamento dell’800 riguarda tutti. La caratteristica costituzionalmente
frammentaria, ovvero che non può non esserlo, è assunta da
questo edificio. Il Bauhaus è volontariamente frammentario. Il paesaggio
frammentario è volutamente incapsulato nell’edificio cosicché
questo si possa capire solo in movimento. Si assume una capacità
nuova, in risposta a questo cambiamento, in risposta alla città
in movimento alla frammentarietà del paesaggio letta nella frammentarietà
dell’architettura. E’ nata una coscienza estetica nuova. La frammentarietà
della visione si sposta agli elementi costituenti. Questa frammentarietà
dell’immagine è una cosa totalmente nuova. Non esiste più
la forma a priori, ma esiste il processo inverso, si trova la funzione
e si cerca la soluzione migliore attraverso una griglia logica che porta
alla forma architettonica. L’organismo architettonica da un aereo può
sembrare il ruotare di un’elica. Le diverse architetture incapsulano visioni
diverse. Se c’è un punto di vista che fa assumere all’edificio il
massimo significato è proprio la visione dall’alto. Il discorso
dell’astrazione è molto forte le parti sono astratte, sono solo
dei piani. L’influenza del Neoclassicismo nella scuola del Bauhaus naviga
nel contorno con Van Doesburg, che è un personaggio scomodo perché
dogmatico nel suo sacrificare la funzionalità nei confronti del
disegno. La logica Neoclassica si rivela debolissima anche nella costruzione
che è ancora in mattoni e setti. Per questi motivi questo personaggio
non è voluto nella scuola del Bauhaus. I vari sistemi di apertura
e costruzione tendono a essere dimostrate perché oggettive. Per
ogni minimo dettaglio viene trovata una giustificazione oggettiva anche
se a volte è forzata. Cosa ha che vedere la finestra in lunghezza
con la visione prospettica? Certamente questo tipo di bucatura è
molto funzionale, ma riesce con la demarcazione delle linee prospettiche
ad aumentare l’astrazione dell’immagine. Questo tipo di struttura mi permette
di avere un passo strutturale molto ampio, di conseguenza posso avere un
momento negativo e quindi una maggiore libertà di movimento. Tutto
ciò però senza un elemento catalizzatore non avrebbe portato
a architettura così. L’oggettività di tutta l’operazione
riceve una voce figurativa attraverso la trasparenza. La trasparenza fa
leggere tutte le categorie e le eleva anche nel grado, le rilancia ad un
livello superiore, diviene l’etica con cui l’architetto rimette insieme
gli elementi. Nel 1925 si inaugura il Bauhaus, ciò significa la
demolizione dei concetti Rinascimentali, e la costruzione del paradigma
dell’architettura industriale.