Introduzione
I radioamatori, che per alcuni di voi sono misteriosi uomini, sono
persone che come me hanno la passione per la radio. Il primo radiamatore
della storia e' stato Guglielmo Marconi che non a caso ha inventato
la radio stessa. Giuridicamente i radiamatori sono degli sperimentatori
come lui stesso, che sfruttano le onde elettromagnetiche per trasmettere
informazioni e sviluppano sistemi in grado di farlo sempre meglio.
Per diventare radiamatori occorre sostenere un esame di stato
bandito dal ministero delle Poste e Telecomunicazioni. L'esame verte
su alcuni aspetti elettronici, circuiterie base dei ricetrasmettitori,
nonche' sulle antenne e gli articoli di legge che regolano questo
settore. Se si supera questo esame si puo' ottenere una patente
speciale. Questa patente permette di operare su alcune bande di
frequenza assegnate dal ministero stesso che per le loro caratteristiche
fisiche permettono comunicazioni a terra di breve distanza. Nel caso
in cui si voglia operare su bande che permettano collegamenti a lunga
distanza occorre sostenere anche la prova di telegrafia (forse avrete
sentito parlare del codice morse). Questa prova consiste di due parti,
la prima nel ricevere una sequenza di lettere e numeri ad una prefissata
velocita', la seconda nel trasmettere un'altra sequenza di lettere
e numeri alla stessa velocita'. Nel caso in cui si supera anche questa
prova, si puo' ottenere una patente ordinaria. In entrambi
i casi, una volta ottenuta la patente occorre quello che nel codice
della strada viene detto il "libretto di circolazione" che
in questo ambito prende il nome di licenza d'impianto ed esercizio
che permette di trasmettere con qualsiasi apparato radiamatoriale
nelle bande assegnate dal ministero in funzione della vostra patente.
Questa licenza, vi verra' rilasciata dal ministero assieme al vostro
nominativo, una sigla (come la targa automobilistica) che vi
identifica univocamente nel mondo. Questa sigla non puo' essere scelta
ne tantomeno "prestata" a un'altro radiamatore anche dopo
la vostra morte. Ecco spiegato il mistero di quella strana sigla posta
come titolo nel mio sito: IW1FSG e' appunto il mio nominativo.