Mario Molteni
Milano 1935 - Candoglia 1999
Domenica 16 dicembre 2001 presso il FORUM di Omegna si è svolta l'innaugurazione di una mostra dedicata a Mario Molteni. Non ho voluto appositamente usare aggettivo in quanto non saprei collocare al giusto posto il Mario, leggendo alcuni scritti su di lui ho scoperto che è stato definito scultore, pittore, maestro, orafo, scrittore, per cui penso che artista riesca a racchiudere le sue virtù, ma per la gente semplice che ha conosciuto in Valle resterà sempre "il Pupinat".
E' difficile ringraziare adesso questo uomo per quello che ha fatto in favore della comunità. Ricordo il suo entusiasmo per il rifacimento delle pitture alla Chiesa dell'Alpe Loccia, per finire con il portale della chiesa stessa e i disegni dei nuovi banchi, il basso rilievo al Gisiol (fatto e rifatto) con tanto di processione notturna di tutto il paese per la posa, la statua di San Rocco posta sul campanile nella medesima piazza, l'affresco alla cappella nel cimitero, l'Annunciazione posta sopra la porta della Chiesa a Chesio, la Madonna in piazza sulla scalinata che porta alla casa parrocchiale, le statue alle case Rigotti e Batti, il busto al parco giochi, gli affreschi fatti in casa di amici e sicuramente mi sfuggono altri importanti lavori.
Personalmente ho alcuni particolari ricordi del Mario, come quella sera che ero salito a Candoglia con un mio amico che era intenzionato ad acquistare una sua scultura, dopo averci accolti e spiegato tutti i particolari dell'opera scelta, era arrivato il momento di definire il prezzo e visto il leggero stupore dell'acquirente aveva subito ribadito che doveva sfatare un mito degli artisti, lui avrebbe dovuto essere ricco e famoso quando era ancora in vita e non come tutti gli scultori che gli venivano riconosciuti i meriti solo dopo la morte. Chiaramente era solo una battuta ma ricordo con quanta saggezza aveva poi voluto staccarsi da quella sua creazione allegando una dedica particolarissima.
Altro lato del Mario era la sua goliardia, infatti durante i festeggiamenti patronali di San Rocco era stata organizzata una festa di beneficenza fatta con pacchi a sorpresa che venivano poi messi all'asta. Il pacco del Mario fece andare alle stelle le battute dell'asta in quanto tutti pensavano che la confezione contenesse una sua scultura, invece il buon Mario aveva commissionato ad una signora del paese una sana e gustosa torta del pane.
"Il mio è, in quattro parole quattro, un raccontare piano e sereno di cose che mi sono appartenute, mi appartengono o mi apparteranno. Mi lascio cadere addosso tutta l'emozione che indifferentemente, parole, suoni ed immagini mi regalano e, come posso vi organizzo intorno la parte creativa, cercando di aggiungere i caratteri propri di quella cosa che dovrebbe chiamarsi scultura."
Mario Molteni
Cliccando sulle singole cartoline si possono vedere al meglio le opere raffigurate.
Mario
Molteni nacque a Milano nel 1935. Si è formato come scultore lavorando alla
"Fabbrica del Duomo" e frequentando la Scuola di Arti Applicate del
Castello Sforzesco di Milano. Successivamente ha operato come artista a tempo
pieno.
Ha insegnato Tecniche dell'incisione all'Accademia di Belle Arti di Brera,
dividendo la sua attività professionale fra lo studio di Milano e il
laboratorio presso le Cave di marmo di Candoglia, utilizzando per le sue opere
questo famoso ed unico materiale.
Trasferitosi definitivamente a Candoglia negl'anni '90, continua qui la sua
attività sino al 1999, anno della sua morte.
La mostra raccoglie opere di quarant'anni di lavoro e, oltre alle sculture di
marmo, presenta gessi, terrecotte, bronzi e medaglie. Le opere grafiche esposte
accompagnano le sculture, di cui costituiscono comunque la fase
progettuale e di studio.
La mostra resterà aperta sino al 3 marzo 2002
Gli orari sono dal martedì al sabato 10.30 / 12.30 e 15.00 / 19.00 - domenica 15.00 / 19.00
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