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PROGETTO 4: “SISTEMA TELEMATICO DI CONTROLLO CENTRALIZZATO DELLE ZTL
(ZONE A TRAFFICO LIMITATO)”
Il
progetto si configura come espansione del sistema telematico di
controllo centralizzato della Z.T.L., il cui primo stralcio si sta
realizzando
utilizzando esclusivamente risorse dell’amministrazione Comunale. Il progetto, in sintonia con
quanto dettato dal D.M. del 21.4.1999 n. 163 (Regolamento recante
norme per l’individuazione dei criteri ambientali e sanitari in base
ai quali i sindaci adottano le misure di limitazione della circolazione),
che attribuisce una
preliminare importanza alla limitazione della circolazione stradale in
zone maggiormente interessate da fenomeni acuti
di inquinamento atmosferico e acustico, si fonda sul proposito di
dotarsi di strumenti che consentano, nel rispetto della normativa
vigente, di attivare un controllo automatizzato
degli accessi nella Zona a Traffico Limitato.
Le azioni sono:
L’attuazione del
progetto proposto comporterà molteplici benefici sotto l’aspetto
ambientale, energetico, trasportistico e socio-economico quali:
1. PremessaIl presente rapporto costituisce il Piano di Dettaglio di uno dei progetti della città di Palermo, relativo all’iniziativa “Domeniche ecologiche”, progetti approvati dal Ministero dell'Ambiente con decreto n. 815/SIAR/2000 del 3/8/2000. Il Piano di Dettaglio costituisce una rimodulazione della proposta di progetto originaria, in quanto il Ministero ha cofinanziato i progetti della città di Palermo inseriti nella "Misura C" (rispettivamente "Apparati di rilevamento dei flussi veicolari" e "Sistema telematico di controllo centralizzato della Z.T.L") per un ammontare di lire 300.000.000. Tenendo conto dell'importo del cofinanziamento ministeriale si è ritenuto di rinunciare alla realizzazione del progetto "Apparati di rilevamento dei flussi veicolari" e si è rimodulato il progetto "Sistema telematico di controllo centralizzato della Z.T.L.", in considerazione anche dell'intendimento espresso dal Comune di Palermo di realizzare, con urgenza ed utilizzando fondi propri, un primo stralcio di un sistema automatico di controllo degli accessi alla zona a traffico limitato già attiva in via Maqueda. Il progetto, di cui al presente Piano di dettaglio, si configura quindi quale espansione (secondo stralcio) di un sistema telematico di controllo centralizzato della Z.T.L., il cui primo stralcio si realizzerà utilizzando esclusivamente risorse dell'Amministrazione comunale di Palermo. Sulla base della percentuale del cofinanziamento prevista nella proposta di progetto, l'Amministrazione provvederà ad impegnare la somma di lire 300.000.000. Il progetto "Sistema telematico di controllo centralizzato della Z.T.L.", in sintonia con il dettato del Decreto del Ministero Ambiente 21 aprile 1999, n° 163 (Regolamento recante norme per l'individuazione dei criteri ambientali e sanitari in base ai quali i sindaci adottano le misure di limitazione della circolazione), che attribuisce una preliminare importanza alla limitazione della circolazione stradale in zone maggiormente interessate da fenomeni acuti di inquinamento atmosferico ed acustico, fonda sul proposito di dotarsi di strumenti che consentano, nel rispetto della normativa vigente, di attivare un controllo automatizzato degli accessi nella zona a traffico limitato. Il primo stralcio del "Sistema telematico di controllo centralizzato degli accessi alla Z.T.L. di via Maqueda"[1] prevede la realizzazione di due piste d'accesso alla Z.T.L. collegate, in rete, ad un "Posto Centrale di Comando e Controllo", che di seguito verrà chiamata semplicemente "Posto Centrale". Del secondo stralcio del "Sistema telematico di controllo centralizzato degli accessi alla Z.T.L.", che di seguito verrà chiamato semplicemente "Sistema Controllo Z.T.L.", se ne prevede la realizzazione mediante l'installazione di più piste d'accesso alla Z.T.L. della stessa natura di quelle previste in via Maqueda dal primo stralcio del sistema, realizzando così sostanziali economie di spesa nel quadro di un sistema unico. Le azioni, che il progetto "Sistema Controllo Z.T.L." - oggetto di questo Piano di Dettaglio - intende realizzare, sono: - l'acquisto e l'installazione di n. 4 varchi elettronici (da collocare su piste di accesso alla Z.T.L.), dotati di telecamere per la rilevazione della targa dei veicoli in transito, armadio elettrico, ecc.;- la realizzazione delle piste di accesso alla Z.T.L.;- l'integrazione con il "Sistema Controllo ZTL" di via Maqueda (primo stralcio);- l'attivazione del sistema di controllo automatizzato degli accessi.
2. Le motivazioni e gli obiettivi del progettoIl miglioramento della circolazione stradale nelle realtà urbane può essere avviato con azioni inquadrate nell'ambito di un governo della mobilità (Mobility Managment) che, in sinergia con lo sviluppo di: - una nuova infrastrutturazione (fatta di linee metropolitane, reti tranviarie, aumento degli autobus, parcheggi di interscambio ed a corona, soluzioni stradali a livelli sfalsati e così via)- una migliore gestione delle dotazioni esistenti (quali, aumento delle corsie riservate, controllo della sosta, ecc.)- azioni di orientamento della domanda[2] (quali i "piani di spostamento casa-lavoro predisposti ed attuati dai mobility manager aziendali),attui interventi che razionalizzino gli spostamenti veicolare nel quadro di una mobilità sempre più rispettosa dell'ambiente. In tal senso rilevante è il contributo che può offrire la telematica, ossia lo sviluppo di sistemi intelligenti, la cui la tecnologia è utilizzabile in vari settori della mobilità urbana, quali la gestione semaforica, il monitoraggio ed il controllo del traffico, il sistema informativo per l'utenza. Nel campo degli I.T.S. (Intelligent Transport System), il Comune di Palermo ha dato inizio ad una prima fase operativa con la realizzazione (tuttora in corso) di un “Sistema di telecomando e telecontrollo dell'intero sistema semaforico della città”. Questo progetto è stato finanziato, per un importo di £. 3.745.000.000 circa, nell'ambito del Programma Operativo Multiregionale Ambiente (misura 3.2); il sistema sarà operativo nel mese di gennaio 2002. L'obiettivo è dunque quello di realizzare, se pur per fasi successive, un sistema telematico integrato della mobilità urbana (figura 1), nella cui Centrale Operativa possano essere messi in relazione sinergica una serie di sottoinsiemi, ciascuno dedicato all'assolvimento di funzioni specifiche diverse, quali: Ø il monitoraggio ed acquisizione dei dati di traffico, al fine di:– creare delle serie storiche che indichino nel tempo l'evoluzione dei flussi di traffico– rendere possibile un'ottimale calibrazione dei modelli di simulazione del traffico, in modo da offrire sempre più affidabili elementi di supporto ai decisoriØ la regolazione dei flussi di traffico, attraverso il sistema semaforicoØ la preferenziazione del trasporto pubblico, attraverso il sistema semaforicoØ la gestione e il controllo degli accessi alle aree a traffico limitatoØ l'informazione, in tempo reale, all'utenza (tramite messaggistica variabile):– sulla circolazione stradale– sull'indirizzamento e gestione dei parcheggi– sul passaggio dei mezzi pubblici– su eventuali situazione critiche dei livelli di inquinamentoØ il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico ed acustico.I risultati, in termini di benefici, che i sistemi ITS sono in grado di raggiungere, sono stati stimati[3], con specifico riferimento all'attivazione di un sistema di controllo automatico e selezione degli accessi veicolari, in una riduzione dell'inquinamento fino a valori prossimi al 50 %. Nel corso della redazione dei documenti (“Valutazione preliminare della qualità dell’aria” e “Rapporto annuale sulla qualità dell’aria” - anni 1999 e 2000), redatti dal Comune di Palermo nel rispetto dei contenuti del D.M. n. 163/99, si è individuato, quale ambito di più elevata criticità da sottoporre a misure di limitazione per la circolazione veicolare privata, la zona centrale della città. La limitazione della circolazione stradale nell’area centrale è oltretutto in accordo con le previsioni del vigente Piano Particolareggiato Esecutivo del Centro Storico e con le indicazioni del Piano Urbano del Traffico (P.U.T.), in corso di adozione definitiva da parte del Consiglio Comunale. In riferimento a quanto sopra esposto il Comune di Palermo ha attivato due provvedimenti: · con l'ordinanza n° 323 del 03/3/2001, è stato attivato un provvedimento riguardante la via Maqueda[4], ove si è limitato, per la maggior parte del suo tracciato, l'accesso al traffico motorizzato privato;· con l'ordinanza n° 689 del 04/5/2001 (e successive), è stato attivato un provvedimento riguardante principalmente tutti i grandi assi stradali che attraversano il Centro Storico; lungo tali assi si è limitato l'accesso ai veicoli non catalizzati.Tali provvedimenti, che comportano indubbie difficoltà di attuazione in termini di controllo da parte degli organi competenti, possono essere concretizzati utilizzando il supporto telematico garantito dai portali di accesso posizionati opportunamente nei principali varchi di ingresso dell'area, dove siano vigenti (o si intendano attuare) limitazioni della circolazione veicolare. Il sistema telematico di controllo degli accessi è predisposto anche per l’attivazione di funzioni di pagamento ("road pricing"), essendo però questo una possibilità attuativa sulla quale occorre ancora molto indagare, in termini di fattibilità e sostenibilità economica e sociale.
Figura 1: Sistema integrato per il controllo della mobilità urbana 3. Descrizione del progetto3.1. La Zona a Traffico LimitatoCome detto in precedenza, il Rapporto Annuale sulla qualità dell'aria ha individuato tra gli interventi da attuare per la riduzione dell'inquinamento, al fine di raggiungere gli obiettivi di qualità dell'aria dettati dalla normativa, l'istituzione di un regime di limitazione della circolazione per gli autoveicoli non catalizzati, nell'ambito dell'area a rischio individuata dal citato "Rapporto". In particolare, il predetto regime di limitazione è stato attuato lungo due[5] dei tre assi principali interni al Centro Storico: via Roma e via Vittorio Emanuele. La conformazione e le caratteristiche proprie del reticolo stradale interno al Centro Storico fanno si che non esistono itinerari alternativi ai tre grandi assi stradali cui si è fatto riferimento; pertanto l'ordinanza, che ivi istituisce la limitazione della circolazione ad una rilevante categoria di veicoli, determina limitazioni al traffico non solo lungo le arterie indicate ma, di fatto, in tutta l'area del Centro Storico, perimetro escluso. Si fa quindi riferimento ad un'ampia zona a traffico limitato, la cui estensione è stimabile in circa 238 ettari; la figura 2 inquadra la zona del Centro Storico con riferimento all'intera area urbana ed al grafo della viabilità principale. Stante la vetustà del parco auto di Palermo, sono interessati alla limitazione della circolazione nell’area interessata un elevatissimo numero di veicoli; dati stimati, con riferimento al 1998, indicano che le auto catalizzate erano appena 1/6 circa del parco circolante.
Figura 2: Il Centro
Storico nel quadro della viabilità urbana e delle infrastrutture
della mobilità previste. 3.2. Portali di controllo della Z.T.L. Tenuto conto
dell'area oggetto di limitazione alla circolazione, oltre che del budget
disponibile per la realizzazione del sistema (£. 600.000.000), si
intendono installare 4 varchi di controllo accesso alla Z.T.L.; il
progetto prevede orientativamente
di ubicare i portali nei siti riportati nella seguente tabella 1 e nella
figura 3.
Tabella
1: Ubicazione dei portali
di controllo agli accessi della Z.T.L.
Rispetto alle ubicazioni contenute nella precedente tabella 1, nell'elaborazione del progetto esecutivo potranno essere operati spostamenti, in considerazioni di argomentazioni specifiche che scaturiranno dai successivi approfondimenti progettuali e/o da variazioni sul perimetro della Z.T.L. Resta inteso che gli altri accessi alla zona a traffico limitato (anche in caso di una sua auspicabile estensione) saranno oggetto di controllo da parte della Polizia Municipale, in attesa di reperire ulteriori finanziamenti per l'espansione del sistema in argomento. Sarà necessario realizzare, per ciascun sito elencato nella tabella 1, una pista d'accesso alla Z.T.L., in grado di canalizzare il traffico, in modo confacente all'operatività degli apparati elettronici di rilevamento. Detta pista sarà realizzabile con arredi urbani di varia natura, ma, comunque, sempre in armonia con il contesto architettonico dell'area in cui sarà collocata. Nella seguente tabella 2 si riportano i principali componenti di cui è dotato ciascun varco: Tabella 2:
Dotazioni agli accessi da controllare
Figura 3: Ubicazione dei portali di controllo alla Z.T.L.
3.3.
La
Centrale Operativa
Come detto in precedenza, una particolare importanza viene riservata alla creazione, sia pur per fasi successive, di una Centrale Operativa integrata per il governo della mobilità urbana. Il primo nucleo della Centrale Operativa sarà attivato con il completamento del "Sistema di telecomando e telecontrollo del sistema semaforico"; questa prima cellula, integrata con il sistema di modelli di simulazione e tutti i data-base e software ad esso collegati[6], costituirà la sede logistica ed operativa, le cui funzioni saranno estese con l'implementazione del Sistema Controllo Z.T.L.
In questa
struttura verrà collocato il già citato Posto Centrale, inizialmente
operante nell'ambito del primo stralcio del Sistema Controllo Z.T.L.
(che il Comune di Palermo intende, come detto in precedenza, realizzare
per il controllo della Z.T.L. di via Maqueda).
Il Posto
Centrale sarà essenzialmente costituito da apparati elettronici di
controllo e comunicazione, tali da poter supportare, con queste
funzioni, anche gli ulteriori varchi, riportati alla tabella 1, oggetto
del progetto di cui al presente "Piano
di Dettaglio".
Il Sistema
Controllo Z.T.L., grazie alla sua tecnologia di tipo "aperto ed
espandibile", potrà, se necessario, essere ulteriormente
sviluppato implementando altre piste; sarà così possibile, in fasi
successive, il completo controllo di tutta la zona a traffico limitato,
ottimizzando l'impegno delle risorse economiche disponibili.
Tabella
3: Funzioni esplicate dalla Centrale
operativa
3.4. La gestione del servizio
Poiché
le attività connesse con il rilevamento delle violazioni e le
conseguenti procedure sanzionatorie, previste dalla normativa vigente,
sono di competenza della Polizia Municipale, si prevede che un nucleo di
vigili urbani sarà chiamato a collaborare alla gestione integrata del
sistema.
Questo
personale, da scegliere in base ad una preventiva ed accurata selezione
tecnica e professionale, farà parte dello staff tecnico di alta
specializzazione che costituirà l'intelligence della Centrale Operativa
della mobilità urbana, unitamente ai tecnici comunali chiamati ad
occuparsi del governo della mobilità in tutte le sue specifiche
(pianificazione, monitoraggio, attuazione e gestione).
Particolare
importanza riveste la raccolta dei dati statistici relativi al traffico
che transita dai varchi controllati, in quanto tale informazione, oltre
ad integrare il complesso del data base relativo all’andamento dei
flussi di traffico, consente la creazione di serie storiche con le quali
valutare l’evoluzione del comportamento della domanda in funzione di
vari parametri, quali l’estensione dell’area controllata, le
condizioni meteorologiche, i periodi stagionali, ecc.
Il
Sistema Controllo Z.T.L. esplicherà principalmente la funzione di
rilevamento ed identificazione, in modo completamente automatico e
continuativo, di ogni autoveicolo in transito attraverso i varchi
controllati in presunta violazione di accesso alla Z.T.L., mediante
l'acquisizione in tempo reale delle immagini della targa, con apposito
apparato OCR (Optical Character Recognition).
I
dati raccolti dagli apparati vengono trasmessi, in rete, al Posto
Centrale, dove, dopo opportune verifiche del personale preposto ed
un'elaborazione finale, daranno luogo all'emissione di un pacchetto di
dati con cui sarà possibile stampare, sempre in modo automatico, tutte
le ammende relative alle infrazioni documentate.
3.5. Informazioni sul sistema per l'utenzaL’attivazione del sistema di controllo automatico degli accessi alla Z.T.L. sarà preceduta da una capillare campagna di informazione tesa ad informare l’utenza sull'esistenza e sull’attivazione del controllo telematico. Forme di pubblicizzazione saranno studiate per informare l’utenza occasionale anche a mezzo di pannelli posti nei luoghi strategici della città. Le attività di informazione saranno attivate secondo le modalità concordate con gli Enti preposti e secondo i tempi fissati nell'ambito del fase di progettazione puntuale, che precederà la realizzazione. 4. Tempistica e modalità di attuazione del progetto
La seguente
pianificazione delle attività e relative tempistiche per l'attuazione
del presente progetto prendono avvio dal T = tempo zero, corrispondente
al momento in cui sarà reso disponibile, quindi installato ed attivato,
il primo stralcio di Sistema Controllo Z.T.L. relativo a via Maqueda,
come espresso in premessa.
Questa
pianificazione riguarda quindi unicamente l'oggetto del presente
progetto, che, di fatto, concretizza l'implementazione di ulteriori 4
varchi nel Sistema Controllo Z.T.L.
Si riporta
di seguito la descrizione delle azioni in cui si articola il progetto
(tabella 4) ed un diagramma sulla tempistica di attuazione del progetto
(tabella 5).
Tabella
4:
Le azioni del progetto ed i soggetti attuatori
Tabella
5:
Cronogramma delle azioni
Dall'analisi
della tabella 5 risulta che si è stimata una durata complessiva delle
attività necessarie all'entrata a regime dei nuovi 4 accessi
sorvegliati telematicamente, quali l'estensione del Sistema di Controllo
Z.T.L. (di cui al progetto in esame), entro 13 mesi dalla data in cui il
primo stralcio del predetto Sistema di Controllo Z.T.L. sarà operativo. 5. Costo del progetto
Nella
seguente tabella 6 vengono riportati i costi per ogni singola azione del
progetto, con l’esplicitazione delle somme a carico
dell’Amministrazione Comunale e del finanziamento Ministeriale.
Tabella
6:
Quadro economico.
6. Risultati attesiL’attuazione del progetto proposto comporterà molteplici benefici sotto l’aspetto ambientale energetico, trasportistico e socio-economico, quali:
[1] Progetto curato, nelle sue fasi, dal Servizio Traffico del Comune di Palermo.
[2]
Il Comune di Palermo, con apposita deliberazione di Giunta, ha
provveduto a nominare il “Mobility Manager d’Area”, la
“Struttura comunale di supporto” ed il “Mobility Manager
Aziendale”.
[3]
Fonte: Atti della 56a Conferenza del Traffico e della
Circolazione - "Le nuove tecnologie al servizio della mobilità"
a cura di Gianni Orlandi, presidente STA SpA, Agenzia per la Mobilità
del Comune di Roma.
[4]
L'arteria stradale, lunga 1200 metri circa, costituisce uno dei due
assi centrali longitudinali (nord-sud) di attraversamento del Centro
Storico. Lungo tale asse, per via della ridotta sezione e del
relativo effetto canyon, si erano misurati, prima dell'avvento della
limitazione al traffico in questione i più alti valori di
inquinamento da benzene, come risulta dai dati riportati nei
"Rapporti annuali sulla qualità dell'aria 1998 e 1999".
[5]
Il terzo asse stradale, via Maqueda, è già, per la maggior parte,
interdetto al trasporto motorizzato privato, in quanto, secondo
quanto previsto con l'ordinanza n° 323/2001, è consentito il
transito solo a ciclisti, mezzi pubblici e mezzi (inferiori 3,5 t)
per il carico e scarico delle merci (negli orari previsti). |
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