IL CICLO DEL PROGETTO
Indice
Premessa
Capitolo 1……………………………….……………….………………
Fasi caratterizzanti il ciclo del progetto
Paragrafo
1……………………….………………………………………………. Presentazione iniziativa
Paragrafo
1.1…………….….…………….…………………………………………………...Dati di sintesi
Paragrafo
1.2……………….……….............................Oggetto:Origine e descrizione
generale dell’iniziativa
Paragrafo 1.3
………………….…………………………………………Schema logico dell’intervento(QL)
Paragrafo
1.4……..……………….……………………………….……………………….Prospetto dei costi
Paragrafo 2.
………………………………………………..……………………………………Contesto
Paragrafo
2.1………………………………….…………….……………… Analisi territoriale/ di contesto
Paragrafo
2.……..…………………………….……………….……………………..Problemi da risolvere
Paragrafo
2.3….……………………………………………….……….Beneficiari/Attori/ Altri partners
Paragrafo
2.4………………………………………………………..………………..Elementi di vitalità
Paragrafo
3………………………………………………………………………. Strategie di intervento
Paragrafo
3.1…………………………………………………………………………Obiettivo generale
Paragrafo 3.2……………………………………………………………………………. Obiettivi specifici
Paragrafo
3.3……………………………………………………………………………Risultati attesi
Paragrafo3.4………………………….…………….........………………………………..Azioni/Attività
Paragrafo
4…………………………………………………………………………….Realizzazione dell’intervento
Paragrafo
4.1……………………….………………………………Metodologie specifiche di intervento
Paragrafo
4.2………………………….…………………………………………………… Mezzi e risorse
Paragrafo
4.3………………………………………………………………………………Cronogramma
Paragrafo
5…………………….…………………………………………………………Valutazione e monitoraggio
Paragrafo
5.1………………….…………………………………………………….Valutazione ex ante
Paragrafo
5.2…………………………………………………………………………Valutazione in itinere
Paragrafo
5.3……………………………………………………………………….. valutazione ex post
Capitolo
2…………….………………………………………………………Logical Framework Analisys
Capitolo
3………………………………………………………… Modalità di valutazione del progetto.
Allegati
Allegato1…………………..…………………………………Schema esemplificativo del ciclo del
progetto
Allegato2….………………………………………………………………………………Cronogramma
Allegato3………..……………………………………………………………………..Prospetto dei costi
Allegato4……………………………………………..Esempio
di stesura di un progetto il QL e PCM
Allegato5……………………………………………..….Manual Projct Cycle Management
Premessa
Nel 1993 l’ Unione Europea ha adottato
il “Manuale della Gestione del Ciclo del Progetto” ed il QL (Quadro
logico), quali strumenti per la valutazione dei progetti di Cooperazione
internazionale e sviluppo locale. Attualmente la U.E. sta sempre più
promuovendo la loro applicazione nei bandi relativi a tutti gli ambiti
di intervento progettuale.
Queste metodologie fanno riferimento
all’aspetto formale della proposta progettuale, chiarendo in modo
inequivocabile finalità ed effetti del progetto .
Tali metodologie servono, altresì, per
rendere intellegibile i contenuti del progetto ai valutatori,
mantenendo cautelata la libertà progettuale.
Il PCM( Projet Cycle Management), come
meglio verrà illustrato in seguito, scandisce le diverse fasi di un
progetto. Trattandosi di un percorso ciclico, il PCM consente di
sottoporre il progetto a verifica continua, sin dalla sua prima
formulazione e di intervenire in itinere sull’attività progettuale,
apportando modifiche e/o miglioramenti.
Il QL (Quadro Logico) è fondamentale
per riuscire ad avere un quadro completo ed esaustivo del progetto
attraverso una matrice a doppia entrata dove figurano le parti salienti
del progetto.
Il PCM e QL rappresentano sistemi
semplici e schematici per verificare la coerenza interna e la relazione
esistente tra le varie componenti di cui un progetto si struttura. Il
Comune di Palermo, Assessorato Ambiente ed Edilizia, Servizio Ambiente e
Tutela del Territorio, intende adottare le predette metodologie nella
stesura e redazione delle proposte progettuali inoltrate, così come
nella gestione delle iniziative progettuali.
Pertanto, l’adozione del PCM e del QL,
saranno fattori vincolanti ed indispensabili, in particolare, per la
presentazione dei progetti di educazione ambientale, che verranno
sottoposti all’attenzione del Comune di Palermo, Servizio Ambiente e
Tutela del Territorio.
Nel prosieguo verranno illustrati gli
elementi qualificanti e caratterizzanti del PCM e del QL, nonché le
principali fasi della valutazione e progettazione, allo scopo di
delineare, seppure in termini sintetici, i lineamenti principali di una
metodologia di azione che può risultare di particolare rilevanza, anche
e soprattutto nella fase di programmazione/progettazione, e che può
contribuire al miglioramento del progetto durante le fasi stesse della
sua attuazione.
Capitolo 1
Fasi caratterizzanti
il PCM
1 Presentazione iniziativa
1.1
Dati di sintesi
-
titolo del progetto
-
località d’intervento
-
durata prevista
-
attori/beneficiari/partners
1.2
Oggetto: origine e descrizione
generale dell’iniziativa (Analisi di massima)
1.3
Schema logico dell’intervento (QL)
1.4
Prospetto dei costi. (Allegato
N°1)
2 Contesto
2.1 Analisi territoriale/del
contesto: E’ uno stadio imprescindibile della stesura del progetto.
Rappresenta il momento in cui l’idea progettuale si forma, e permette,
pertanto, una “naturale” emersione dei bisogni del contesto territoriale
oggetto dell’intervento.( Il bisogno diventa poi obiettivo e risultato).
L’ analisi dettagliata del contesto in
cui si vuole intervenire può essere condotta su basi statistiche,
economiche, legislative, documentali, ecc…, e permette di individuare
problemi, vincoli e opportunità ai quali l’azione progettuale dovrà
indirizzarsi.
Valutazione iniziale: scaturisce
da una attenta analisi di problemi, bisogni, situazioni di
disagio/mancanza presenti nei soggetti target. Permette inoltre di
testare la disponibilità dei soggetti interessati ad accogliere
l’intervento progettuale.
2.2 Problemi da risolvere: è
l’identificazione specifica e dettagliata di tutti i problemi che
interessano la situazione presa in considerazione: deve, in sostanza,
procedersi alla individuazione di una situazione negativa attuale ed
oggettiva e delle relative possibili cause, ponendo particolare
attenzione a non confondere il problema con la possibile soluzione.
E’ infatti ricorrente l’errore di
impostare la formulazione dei problemi in termini di “ mancanza di
qualcosa”; in tal modo non si identifica il vero problema dei
beneficiari dell’intervento, ma si delinea già una delle possibili
soluzioni al problema.
2.3 Beneficiari/Attori/Altri
partners: sono i soggetti pubblici e privati, rappresentativi di
interessi, seppur diversi, relativi alla situazione di riferimento ed in
grado di apportare un contributo per il miglioramento delle condizioni
esaminate.
Vi rientrano i soggetti direttamente
coinvolti, ovvero beneficiari diretti ed indiretti: operatori del
progetto, controparte( partners principali del progetto), soggetti
istituzionali o paraistituzionali, nonché eventuali partners
internazionali, nazionali o locali (per ciascuno di questi è necessario
indicare il livello di coinvolgimento, ovvero il grado di partnerariato).
I beneficiari direttamente coinvolti
nel progetto devono essere espressi in termini quantitativi.
2.4 Elementi di vitalità del
progetto: prerequisiti indispensabili per la realizzazione
dell’intervento (in termini di vincoli e risorse: fattori esterni che
possano impedirne la realizzazione o,al contrario, condizioni favorevoli
alla realizzazione del progetto proposto).
3 Strategie di intervento
3.1
Obiettivo generale: identifica i benefici sociali e/o economici
di lungo termine che il programma /progetto sarà in grado di garantire
all’intera collettività di riferimento e non soltanto ai diretti
beneficiari dello stesso.
3.2 Obiettivi specifici:
rappresentano i vantaggi, in termini di miglioramento, delle condizioni
socio- economiche di vita che i diretti beneficiari del progetto
otterranno dalla attuazione dei servizi realizzati.
E’ fondamentale che ogni obiettivo sia
sempre verificabile e porti a risultati “reali e quantificabili”.
Nella formulazione degli obiettivi è
necessario assicurare la sostenibilità del progetto, ovvero, la
misura in cui i benefici previsti dal progetto possano continuare a
rinnovarsi successivamente all’interruzione dell’intervento progettuale
esterno.
3.3 Risultati attesi:
rappresentano i servizi o beni, espressi numericamente, che i
beneficiari riceveranno grazie alle attività realizzate dal progetto.
3.4 Attività/azioni: sono le
azioni che saranno realizzate nell’ambito del progetti per raggiungere
i risultati: le attività conducono ai risultati che a loro volta portano
allo scopo del progetto.
4 Realizzazione dell’intervento
4.1 Metodologie
specifiche d’intervento
: consiste nell’identificazione del piano di azione/esecuzione che
permette di raggiungere gli obiettivi.
4.2 Mezzi e risorse: sono le
risorse umane e materiali che sono necessari per portare a termine le
attività pianificate e gestire il progetto.
4.3 Cronogramma: rappresenta la
scansione in termini di tempo,cioè il calendario delle attività previste
all’interno del progetto. Allegato N°2
5 Valutazione e monitoraggio
5.1 Valutazione ex ante: deve
essere svolta nella fase preliminare dell’idea progettuale. Serve per
capire la validità del progetto in termini di efficacia e di efficienza,
nonché a stilare una puntuale valutazione iniziale della situazione di
partenza che emerge direttamente dalle esigenze dei soggetti coinvolti.
5.2 Valutazione in itinere: è
il meccanismo chiave mediante cui è possibile avere un continuo
feedback che consente di rimodulare, modificare o rettificare il
sistema progettuale, nel caso in cui venissero rilevate incongruenze.
5.3 Valutazione ex post: viene
svolta alla fine del progetto e serve per verificare il raggiungimento
degli obiettivi previsti dal progetto.
Le operazioni di valutazione ( ex ante,
in itinere, ex post) possono essere realizzate mediante interviste(
aperte, semi-strutturate, strutturate), questionari, griglie di
valutazione, registri da compilare……
Capitolo 2
Logical Framework
Analisys
La Logical framework Analisys è una
matrice che descrive in maniera operativa gli aspetti più importanti di
un progetto. Permette di verificare che l’attività sia ben progettata e
costituisce un utile strumento per le successive fasi di monitoraggio e
valutazione. Pertanto, è particolarmente adatto a valutare la coerenza
di un programma/progetto, nonché uno strumento che supporta
l’individuazione degli indicatori più adatti per monitorare e valutare
gli effetti di un programma.
Si comincia a disegnare la matrice in
fase di pianificazione delle attività (fase di proposta) e la si
modifica nel corso dello svolgimento delle attività stesse, in fase di
realizzazione del progetto.
In questa tabella, vengono esposti
tutti i fattori salienti e le componenti necessarie per la realizzazione
del progetto e per la sua corrispondenza con gli obiettivi conseguiti,
nonché i legami logici che concatenano la successione degli eventi e i
relativi rapporti di causa effetto.
Il significato della tabella viene dato
dagli incroci colonne/righe e dalle loro caselle a doppia entrata.
La tabella è generalmente strutturata
in tre colonne verticali e in quattro righe orizzontali. L’incrocio
delle caselle serve a spiegare la successione degli eventi, le possibili
procedure di verifica dei risultati e le condizioni necessarie perché i
risultati attesi possano verificarsi.
|
Logica di
intervento
(Descrizione) |
Indicatori
oggettivamente verificabili |
Fonti di
verifica |
Problemi da risolvere
|
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Obiettivo generale
|
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Obiettivi specifici
|
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Risultati |
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Attività |
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|
Nelle
colonne verticali vengono esposte:
§
Problemi da risolvere
§
Logica di intervento:
è una descrizione degli elementi fondamentali del ciclo del progetto.
§
Indicatore oggettivamente
verificabile( I.O.V.): è ciò
che si può oggettivamente osservare quando un risultato o un obiettivo è
raggiunto; comprovano il raggiungimento di ciascun risultato.
§
Fonti di verifica:
fonti da cui questi gli I.O.V. vengono ricavati.
Capitolo 3
Modalità
di valutazione del progetto
Valutazione del progetto:
allo scopo di valutare il progetto, si analizzeranno i seguenti
aspetti/parametri:
Rilevanza:
valutazione della rilevanza, delle
problematiche trattate, per la città di Palermo.
Tale parametro misura l’incidenza
degli obiettivi progettuali sulla soluzione delle problematiche
legate alla città.
Fattibilità:
valutazione del grado di fattibilità di un progetto, ovvero analisi
dei fattori e delle condizioni interne ed esterne al progetto che
possono influire positivamente o negativamente al raggiungimento degli
obiettivi.
Sostenibilità potenziale:
valutazione ex-ante del grado di continuità dei benefici previsti dal
progetto, ovvero misura in cui i benefici previsti dal progetto
possono continuare a rinnovarsi successivamente all’interruzione
dell’intervento progettuale esterno.
Valutazione dei risultati del
progetto
Impatto:
valutazione dell’impatto (positivo o
negativo) del progetto proposto sulla società.
Tale parametro misura un grado di
variazione delle condizioni preesistenti alla attuazione della
proposta progettuale
Efficacia:
valutazione del grado in cui i servizi erogati nell’ambito del
progetto hanno consentito ai beneficiari di acquisire i vantaggi
previsti.
Efficienza:
valutazione della qualità e quantità dei servizi erogati in relazione
al costo sostenuto per la relativa erogazione.
Sostenibilità concreta:
valutazione ex-post del grado di continuità dei benefici previsti dal
progetto.
Tale parametro misura se i benefici
previsti dal progetto continuino a rinnovarsi successivamente
all’interruzione dell’intervento progettuale esterno.
Allegato N°2 “Prospetto
dei costi”
Voci di
spesa |
Costi
previsti in Euro |
% sul
totale |
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Allegato N° 3 “Cronogramma”(Diagramma
di Gantt)
Allegato 4
Esempio di stesura di un progetto
Titolo del progetto "Scuola aiuola"
Progetto
di Educazione Ambientale per avvicinare i bambini alla
“cura della Terra”
INDICE
Analisi territoriale
Valutazione iniziale ed analisi del contesto
Problemi da risolvere
Attori
obiettivi generali
Obiettivi Specifici
Risultati attesi
Metodologia
Attività
Articolazione delle attività
Valutazione in itinere
Valutazione finale
Sostenibilità
Mezzi e Risorse
Piano finanziario
Logical framework
Allegato1
Allegato2
Allegato3
Allegato4
Analisi territoriale
In termini quantitativi il paesaggio
vegetale delle città costituisce senza dubbio una percentuale
irrilevante del patrimonio arboreo del nostro pianeta. Gli alberi urbani
vivono spesso in condizioni ambientali molto limitanti per la loro
crescita e per il loro sviluppo e costituiscono la componente autotrofa
di sistemi che sono estremamente distanti se non antitetici agli
ecosistemi forestali in cui queste piante vivono e prosperano in natura.
E’ difficile dunque poter rivendicare
un ruolo del verde delle città nel garantire gli equilibri ecosistemici
a livello planetario, tuttavia, la presenza della vegetazione, ed in
particolare degli alberi, nei centri abitati può avere, da un punto di
vista qualitativo, un’importante funzione per il benessere degli
abitanti delle città.
In primo luogo, per una larga parte
della popolazione, esso rappresenta la più immediata se non, in alcuni
casi, unica occasione di contatto con la componente “naturale”, per
lunghi periodi dell’anno; inoltre, se adeguatamente progettato e gestito
il verde urbano può avere, a livello locale, delle funzioni estetico-
paesaggistiche di non trascurabile importanza.
Sotto l’aspetto sociale parchi,
giardini, aiuole e alberate stradali svolgono indubbiamente un ruolo
importante per il benessere dei cittadini. Essi forniscono spazi per le
attività sportive e ricreative, offrono in modo diretto opportunità di
realizzare attività legate alla coltivazione delle piante e alla
realizzazione e manutenzione del verde (orti urbani, programmi di
forestazione urbana basati sulla partecipazione dei cittadini ecc.);
offrono opportunità di educazione ambientale per i giovani in età
scolare e, più in generale, per l’intera popolazione.
Partendo da tali considerazioni
sull’importanza del verde, sia dal punto di vista naturalistico che
psicologico, il progetto si propone di “educare giocando” e, per
questo, si rivolge alle classi terza e quarta delle scuole primarie. Si
parte dal presupposto che l’educazione ambientale non si può acquisire
attraverso un sapere cattedratico, formale e rigido, ma attraverso la
realizzazione di esperienze concrete in grado di sviluppare competenze
spendibili dal bambino in diversi contesti di vita. Concentrare le
attività formative durante questa fase dello sviluppo cognitivo
(operativa- concreta: è “la mano che educa il cervello”) favorisce
l’acquisizione di valori e comportamenti quali la cura e il rispetto
dell’ambiente nelle sue poliedriche forme.
La città di Palermo, in passato, ha
legato il suo nome ai suoi giardini, che hanno saputo emozionare poeti e
scrittori ma che oggi rischiano di essere eclissati dall’indifferenza
dei Palermitani, che ne usufruiscono in modo non corretto, dovuto anche
alla noncuranza e alla superficialità delle autorità predisposte alla
cura degli spazi verdi cittadini. Per smuovere i cittadini e permettere
loro di pretendere un verde “di qualità”, che è un loro diritto, è
necessario promuovere attività che permettano (nel caso specifico di
questo progetto partendo dai bambini) ai Palermitani di affezionarsi al
loro verde prendendosene cura proprio con (una parte) di rifiuti che di
solito lasciano noncuranti in queste aree.
Il progetto, che viene avviato in via
sperimentale per il primo anno, propone un modo nuovo di imparare, in
cui i veri protagonisti sono i ragazzi stessi che, in relazione alle
tematiche proposte, creeranno dei giardini da loro curati e custoditi.
La proposta nasce dal presupposto che
un vero rapporto con la natura e l’ambiente può derivare solo dalla
diretta comprensione dei suoi meccanismi e dalle sue potenzialità, e
attraverso ciò acquisire un nuovo atteggiamento di rispetto e
valorizzazione di ciò che ci sta intorno.
Attraverso lo studio delle planimetrie
di alcune scuole, abbiamo scelto un campione di istituti che possiede un
giardino o anche solo uno spazio verde in cui sia possibile creare uno
spazio autogestito dai bambini con l’ausilio di un giardiniere esperto
che fungerà loro da supporto.
Valutazione
iniziale: Dai risultati
emersi dall’intervista rivolta a preside ed insegnanti (allegato 3) e
dal questionario rivolto ai ragazzi (allegato 4), emerge che: nella
scuola non sono stati condotti progetti o iniziative di educazione
ambientale; dirigenti scolastici e insegnanti danno la disponibilità a
svolgere delle attività in tal senso e a collaborare per realizzare le
attività previste dal progetto; i ragazzi hanno vissuto poche esperienze
significative di educazione ambientale ed hanno pertanto mostrato grande
interesse a svolgere le attività previste dal progetto.
Scarsa
coscienza ecologica dei cittadini sui valori di salvaguardia,
conservazione e rispetto della natura, sia urbana che extraurbana. Tale
condizione è spesso il risultato di un atteggiamento negativo nei
confronti di se stessi e, inevitabilmente, della propria città.
Necessità di un’alfabetizzazione
ecologica sui cicli della materia che spesso si traduce in un
allontanamento e in un atteggiamento di indifferenza.
Attori
BENEFICIARI saranno:
-Bambini
-Famiglie
CONTROPARTE saranno:
-AMIA ( che fornirà le compostiere)
-Vivaio “Tasca” (che fornirà semi,
piante e attrezzature da giardinaggio)
FAUTORI saranno:
-Operatori (due educatori ambientali
per classe ed un coordinatore)
-Insegnanti
-Personale direttivo
-Personale ATA
-Vivaista( che farà da consulente per
le operazioni di giardinaggio)
Obiettivo generale
Attraverso progetti educazione
ambientale reinventare e/o rinsaldare il rapporto uomo/natura
Incrementare il senso di
appartenenza ed attaccamento ai luoghi
Sviluppo di una coscienza
ecologica dei ragazzi nei confronti della terra e dei suoi cicli
Alfabetizzazione ecologica
Il progetto, articolandosi in due anni,
prevede di raggiungere alcuni risultati al termine del primo anno e di
verificarne il mantenimento e di conseguirne dei nuovi il secondo.
I anno:
Sul totale dei partecipanti
almeno il 60% sia attivamente presente
Sul totale dei partecipanti, il
50% si impegni ad utilizzare la compostiera fuori dalle ore del progetto
Sul totale dei partecipanti il
70% abbia recepito le possibilità di utilizzazione del compost
II anno:
Sul totale dei partecipanti, il
50% si impegni a curare l’ aiuola fuori dalle ore del progetto
Sul totale dei partecipanti il
70% abbia recepito come prendersi cura di un’aiuola
Sul totale delle aiuole almeno
il 60% sia in buono stato di coltivazione nei sei mesi successivi al
progetto
Sul totale dei partecipanti,
l’80% distingua almeno tre piante dell’aiuola che verrà creata, e ne
conosca le principali caratteristiche.
Sensibilizzare la scuola
affinché alla fine del progetto venga previsto l’inserimento
dell’educazione ambientale nei curricula.
Metodologia
Ci si propone di raggiungere gli
obiettivi prefissati con questo progetto coinvolgendo i ragazzi
attraverso metodologie attive. Tale approccio rende protagonista del
progetto di approfondimento il ragazzo ed il “gruppo classe”,e non rende
l’intervento di educatori esterni una “lezione spot”, ma un costruttivo
apporto all’offerta formativa scolastica. Si garantisce così una
continuità del processo di apprendimento ed un miglior risultato nel
migliorare comportamenti e stili di vita nella logica della
sostenibilità. Per la realizzazione degli obiettivi verranno quindi
utilizzate metodologie quali:
•
Lezioni frontali, utili per
chiarire ed illustrare i concetti fondamentali di base relativi agli
argomenti di educazione ambientale, rifiuti e riciclaggio, tecniche di
compostaggio, utilizzo compost, ecologia, botanica e giardinaggio.
•
Tecniche di brainstorming, (
tempesta del cervello), utili per far emergere le idee e opinioni dei
partecipanti.
•
Lavoro in gruppo, utili per la
socializzazione e per la collaborazione nello svolgimento delle
attività.
•
Laboratorio didattico – ludico,
utile e fondamentale per rendere piacevole e produttiva una attività: il
gioco come tecnica di apprendimento attivo.
•
Giardinaggio , utile per far
fare ai bambini un’esperienza diretta
Tutte le attività saranno improntate
alla promozione e allo sviluppo sia dell’ Educazione Ambientale che
della Capacity Building, cercando di attualizzare e calare nella realtà
quotidiana i contenuti trattati e prendendo contatto con enti
“extrascolastici”.
Attività
Tutte le attività saranno tenute in
orario extrascolastico o scolastico a seconda delle esigenze espresse
dagli alunni e dal corpo docente, in modo da evitare intralci alle
attività curriculari.
Il
progetto sarà suddivisa in una parte teorica ed una parte pratica
entrambe organizzate in moduli .
La
parte teorica è costituita dai seguenti moduli:
Ø
Ecologia
Ø
Educazione
ambientale
Ø
Rifiuti e
riciclaggio dei materiali organici
Ø
Le tecniche di compostaggio ed
utilizzo del compost
Ø
Elementi di
botanica
Ø
Elementi di
giardinaggio
La
parte pratica verrà organizzata nei seguenti moduli:
Ø
tecniche di
giardinaggio
Ø
Creazione di
un’aiuola nella scuola
Ø
Laboratori
didattico – creativi
Ø
Creazione di
schede descrittive delle piante
La tecnica di brainstorming verrà
utilizzata per introdurre i concetti di:
·
Rifiuto
·
Riciclo
·
Giardino
·
Natura
·
Città
Il laboratorio didattico-ludico
prevederà lavori da svolgere in gruppi, che verteranno su:
-
il recupero di materiali
organici per la compostiera
-
realizzazione di disegni e collages
per favorire l’apprendimento
-
utilizzo del compost ottenuto
-
azioni di recupero e cura dell’aiuola
(pulire, piantare, concimare, etc.
Il laboratorio didattico – ludico
individuale consisterà nel piantare in un vaso il seme di o di una
“bella di notte”, di cui prendersi cura e concimare, e la creazione di
schede che descriveranno le piante, con caratteristiche e luoghi di
provenienza.
Circle time per un feedback delle
attività svolte
ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITA
Le attività saranno svolte nelle ore
curriculari o extracurriculari, secondo le esigenze del corpo docente.
L’intero progetto si svolgerà nell’arco di due anni, nei mesi da gennaio
a maggio si terranno incontri della durata di tre ore, due volte al
mese.
Di seguito sono riportati i cronogramma
relativi alle attività previste nei due anni
ATTIVITA’(I anno) |
GENNAIO |
FEBBRAIO |
MARZO |
APRILE |
MAGGIO |
I |
II |
I |
II |
I |
II |
I |
II |
I |
II |
TEORIA |
Educazione Ambientale |
X |
X |
|
|
|
|
|
|
|
|
Rifiuti e Riciclaggio |
|
X |
X |
|
|
|
|
|
|
|
Tecnica Compostaggio |
|
|
X |
|
X |
|
X |
|
X |
|
Utilizzo Compost |
|
|
|
X |
|
X |
|
X |
|
|
brainstorming
|
Rifiuto |
|
X |
|
|
|
|
|
|
|
|
Riciclo |
|
|
X |
|
|
|
|
|
|
|
Città |
X |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LAB-GRUPPO |
Recupero dei materiali organici per la compostiera |
|
|
|
X |
X |
X |
X |
X |
X |
X |
Utilizzo del compost ottenuto |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
X |
Disegni e collages |
|
X |
|
X |
|
X |
|
X |
|
X |
Semina e cura di una piantina |
|
|
|
|
X |
X |
X |
X |
X |
X |
CIRCLE TIME |
|
X |
|
X |
|
X |
|
X |
|
X |
ATTIVITA’(II anno) |
GENNAIO |
FEBBRAIO |
MARZO |
APRILE |
MAGGIO |
I |
II |
I |
II |
I |
II |
I |
II |
I |
II |
TEORIA |
Ecologia |
X |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Botanica |
|
X |
X |
|
|
|
|
|
|
|
Giardinaggio |
|
|
X |
X |
X |
X |
X |
|
|
|
brainstorming
|
Città |
X |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Giardino |
|
X |
|
|
|
|
|
|
|
|
Natura |
|
|
X |
|
|
|
|
|
|
|
LAB-GRUPPO |
Recupero dei materiali organici per la compostiera |
X |
X |
X |
X |
X |
X |
X |
X |
X |
X |
Utilizzo del compost ottenuto |
|
|
|
|
|
X |
X |
X |
X |
X |
Cura dell’aiuola |
|
|
|
|
X |
X |
X |
X |
X |
X |
Disegni e collages |
X |
|
X |
|
X |
|
X |
|
X |
|
CIRCLE TIME |
|
X |
|
X |
|
X |
|
X |
|
X |
Valutazione ex ante
Per realizzare la valutazione ex-
ante si realizzeranno delle interviste semi-strutturate ai dirigenti
scolastici, agli insegnanti , mentre ai bambini verranno sottoposti
dei questionari ( vedi allegato 3 e 4 ). È finalizzata a capire se
ciò che si sta progettando abbia una reale validità, e se pertanto
l’intervento progettuale sia ben accolto da alunni, genitori,
insegnanti, dirigenti scolastici.
Valutazione
in itinere
Durante lo svolgimento del progetto
gli operatori cercheranno di monitorare sempre l’interesse ed il
coinvolgimento dei bambini, modificando eventualmente l’articolazione
delle attività ed il loro svolgimento, focalizzando l’attenzione sia
su aspetti qualitativi che quantitativi dell’intervento.
esiti qualitativi:
v
attenzione e coinvolgimento
dei bambini nelle attività
v
domande rivolte al vivaista ed
agli operatori
v
creatività nella realizzazione
dei disegni e dei collages
v
disponibilità degli operatori
per incontri e chiarificazioni riguardanti il progetto con le famiglie
ed il personale docente
esiti quantitativi:
v
numero di bambini presenti
nelle ore del progetto
v
numero di bambini che
utilizzano la compostiera anche fuori dalle ore del progetto
v
numero di bambini che cura
l’aiuola fuori dalle ore del progetto
v
rapporto tra semi piantati e
piantine spuntate
Valutazione
finale
La valutazione finale sugli esiti
dell’intervento, saranno sia di tipo qualitativo che quantitativo. I
dati così ottenuti potranno essere utilizzati per tarare l’intervento
su altre scuole (primarie o secondarie) e verificare la validità del
progetto:
esiti
qualitativi:
v
stato dell’aiuola dopo sei
mesi dalla fine del progetto
v
incontro finale con gli
operatori ed il personale docente e non che hanno preso parte al
progetto
esiti
quantitativi:
v
numero di ore di educazione
ambientale previste dalla scuola l’anno successivo alla
sperimentazione del progetto
v
numero di bambini che ha
raggiunto la sufficienza nel questionario sul compostaggio
v
numero di bambini che ha
raggiunto la sufficienza nel questionario sul giardinaggio
Sostenibilità
L’intervento di educazione
ambientale, coinvolgendo anche il personale docente ed il personale
ATA cercherà di realizzare un’alfabetizzazione ecologica tale da:
Il progetto prevede inoltre che i
bambini durante il circle time si vedano riconoscere meriti come
“reinventori del rifiuto” (I anno) e “custodi del giardino” (II anno).
Questo rinforzo a carattere sociale, commemorativo, permetterà ai
bambini di diventare fruitori ottimali e possibili promotori di
attività di educazione ambientale.
In tal modo si è certi di modificare
comportamenti e atteggiamenti dei bambini nei confronti dell’ambiente,
di fare acquisire loro una coscienza ecologica e dei valori ecologici
spendibili nella vita di tutti i giorni, assicurando in tal modo una
sostenibilità al progetto.
Mezzi
e risorse
v
Risorse materiali:
Compostiere, materiale organico per le compostiere, materiale
didattico, supporti multimediali, dispense, protezioni igieniche, semi
e piante per le talee.
v
Risorse Umane:
operatori quali educatori ambientali, coordinatore del progetto,
vivaista.
v
Risorse Finanziarie:
Assicurazione bambini, compenso degli operatori, costo dei materiali.
Piano finanziario
Il piano finanziario per ogni classe
nei due anni, è così costituito:
Assicurazione bambini |
Compenso degli operatori |
Costo dei materiali. |
12,00 euro a persona |
80 e x ora ed. amb
50 e vivaista |
1000,00 euro |
% sul totale
9.6% |
% sul totale
77% |
% sul totale
13.4% |
Totale
720,00 |
Totale
5760,00 |
Totale
1000,00 |
Totale costo del progetto :
7.480,00 |
|
Logica di
intervento(Descrizione) |
Indicatori
oggettivamente verificabili |
Fonti di
verifica |
Problema da risolvere |
Scarsa
attenzione nei confronti dell’ambiente |
Sul totale dei
bambini solo una minima parte(10% ca) conosce il ciclo di una
pianta |
Test di
verifica |
Obiettivo
generale |
Incrementare
la coscienza ecologica nei bambini |
Sul totale dei
partecipanti almeno il 60% acquisisca valori di conoscenza e
rispetto dell’ambiente |
Test in
ingresso e in uscita |
Obiettivi
specifici |
Realizzazione
di aiuole all’interno dei cortili di 5 scuole |
-Numero di
piante poste all’interno delle aiuole.
-Rapporta tra
le piante acquistate e quelle attecchite. |
- fattura di
acquisto delle piante
- griglia con
il censimento delle piante che hanno attecchito nei tre mesi
successivi alla piantumazione
|
Risultati |
Sul totale dei
partecipanti almeno il 60%
sia
attivamente presente.
|
- Numero di
bambini presenti
- Numero di
bambini che realmente si dedica alla cura dell’aiuola.
|
- griglia con
il numero dei ragazzi partecipanti all’attività
- griglia con
il numero dei ragazzi che si occupa della manutenzione delle
aiuole |
Attività |
- attività
d’aula su temi relativi all’ecologia, botanica, educazione
ambientale….
- attività
pratica attraverso laboratori didattico- creativi… |
-
numero di lezioni svolte
- numero di
incontri dedicati alle attività laboratoriali |
- registri
compilati |
ALLEGATO 3
INTERVISTA SEMISTRUTTURATA AI
DIRIGENTI DELLE SCUOLE DELL’OBBLIGO E AGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA
PILOTA
L’intervistai
ha lo scopo di capire se e che tipo di progetti sperimentali e/o
extracurriculari sono stati realizzati o sono in corso d’opera. Quale
valore è attribuito a questo tipo di iniziative, in particolare a
quelle di educazione ambientale.
1.
La sua scuola è stata
protagonista di progetti sperimentali e/o extracurriculari negli anni
passati?
__si
__no
Se no, pensa che se ne realizzeranno
in futuro?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2.
La sua scuola è stata
protagonista di progetti sperimentali e/o extracurriculari quest’anno?
_si _no
Quali?
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
3.
Che tipo di progetti sono
stati realizzati?
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
4.
Sono stati realizzati progetti
sul riciclaggio in collaborazione con enti particolari?
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
5.
Ci sono progetti che non sono
stati realizzati o verranno realizzati in futuro?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
6.
Avete mai pensato di
utilizzare l’area esterna alla scuola per l’educazione ambientale?
_si
_no
Quali problemi credete che comporti?
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ALLEGATO
4
Questionario ai bambini delle scuole
pilota.
Nome……………………………
Cognome………………………..
Sesso……………………….……
Età……………………………….
Classe frequentata……………….
Comune………………………….
Questionario
1)
Hai mai sentito parlare di
educazione ambientale?
Se la risposta è si, in che modo?
………………………………………………………..
2)
Ti piace passare più tempo
davanti al computer (A)o a contatto con i giocattoli (B)?
Hai mai
visitato un parco o un giardino pubblico a Palermo?
Se la
risposta è si, con chi hai vissuto questa esperienza?
Famiglia |
Scuola |
Amici |
Altro
……………………………………. |
3)
Sei mai stato in un giardino
privato di qualcuno che conosci?
a.
Se la risposta è si, ti è
piaciuto?
E perché?
…………………………………………………………………………….
b.Se non ti è piaciuto,
perché?......................................................................................
…………………………………………………………………………….........................
c. Come
credi che si mantenga un giardino?
…………………………………………………………………………….………………
4)
Credi che visitare un
giardino, pubblico o privato, cambia la tua attenzione verso
l’ambiente?
5)
Saresti disposto a
trascorrere un periodo di 10giorni vivendo in modo naturale lontano
dal computer la televisione e le comodità della tua casa?
a)
Se la risposta è si, cosa credi
che ti mancherà di più
………………………………………………………………………..………
e cosa credi di trovare?
………………………………………………………………………..………
b)
Se la risposta è no, perché?
……………………………………………………………………............
6)
Ti piacerebbe sapere come l’uomo
utilizza la terra nelle sue diverse attività quotidiane?
7)
Che differenza c’è tra un fiore
ed una piantina?
…………………………………………………………………………………………………………
8)Hai mai coltivato una piantina?
9)Ti
piacerebbe curare un’aiuola?
10)Ti piacerebbe imparare a donare una
nuova vita ai rifiuti?
11)Sai
cos’è il compostaggio?
12)Cosa c’è fuori dalla finestra di
casa tua?
…………………………………………………………………………………………
13)Cosa c’è
fuori dalla finestra della tua aula?
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
14) Ti
piacerebbe vedere del verde fuori dalla finestra della tua scuola?
|