Finalità e obiettivi di queste pagine / /Aims of these pages

 

Maria Federici ,nata a L'Aquila nel 1899,morta a Roma nel 1984.
Fu professoressa di lettere.Insegnante presso le scuole italiane all'estero,rientrò in Italia negli ultimi anni della seconda guerra mondiale e s'impegnò nel campo sociale e dell'apostolato cattolico.Fu tra le fondatrici delle ACLI e del CIF(Centro Italiano Femminile),di cui fu la prima presidente dal 1945 al 1950.Deputato all'Assemblea Costituente (1946-1948)e nella prima legislatura repubblicana(1948-1953),avviò nel 1946 la costituzione dell'ANFE (Associazione Nazionale Famiglie deli Emigrati),fondata ufficialmente nell'anno successivo.Dell'ANFE ,che fece riconoscere come ente morale nel 1968,fu Presidente dal 1947 al 1981.Numerosi i suoi interventi,saggi e studi sui problemi della donna,della famiglia e dell'emigrazione.
(Da Scritti e interventi di Maria Federici,a cura di Alberto Aiardi.Andromeda Editrice)

 

 


La diffusione e la conservazione della cultura italiana all'estero erano le finalità dell'ANFE indicate da Maria Federici in un discorso del 1973. Prendendo spunto dai progetti della fondatrice dell'ANFE nascono queste pagine di Lingua e Cultura Italiana,oggi rese necessarie dal fatto che la memoria della lingua e cultura nativa stanno svanendo a contatto con la lingua e cultura dei paesi d'accoglienza anche per gli emigrati del secondo dopoguerra.Inoltre questa parte dell'originario programma dell'ANFE oggi acquista una posizione preminente ,essendosi esaurito l'obiettivo primo della sua esistenza,cioè quello di tenere unite le famiglie durante le prime vicende dell'emigrazione. Gli obiettivi di queste pagine,prevalentemente in lingua italiana,sono:

1)Divulgare e sostenere la competenza della lingua italiana all'estero.

2)Dare un'immagine dell'Abruzzo, dell'Italia e dell'Europa attuali,attraverso pagine che colgono e descrivono fatti e problemi nei loro molteplici aspetti.

3)Essere un punto di riferimento e di aggregazione per tutti quelli che vivono all'estero e che abbiano interesse per la lingua italiana.Questo nella tradizione consolidata dell'ANFE che ha sempre mantenuto rapporti e collegamenti con persone lontane.

Per facilitare il migliore raggiungimento degli obiettivi prefissati usiamo l'Inglese per traduzioni,riassunti o introduzioni agli argomenti proposti in Italiano che servano per aiutare a comprendere i significati ,laddove ci siano lacune lessicali in lingua italiana.

Per concludere questa introduzione auspichiamo la più ampia collaborazione da parte di quanti sono interessati all'esistenza e alla crescita di questa pagine

Emanuela Medoro


 

In a speech delivered in 1973 M.Federici focused the attention of ANFE on the diffusion and protection of Italian language and culture abroad.Today her idea gets a peculiar emphasis owing to the fact that the memory of the native language is more and more fading away in contact with the receiving countries,even for those who left Italy after the second world war.Besides,this part of the original ANFE programme is today getting a crucial importance,as the first objective of ANFE existence,to keep families united during the first events of emigration,has come to an end

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The objectives of these pages,mainly in Italian,are:

1)To diffuse and protect the competence of italian language abroad.

2)To be an image of nowadays Abruzzo,Italy and Europe ,by means of pages describing facts and problems in their multiple aspects.

3)To be a unifying reference point for those who live abroad, interested in the Italian language.This end is in the best ANFE tradition ,which has ever held relations and links with people living far away.

To facilitate the best accomplishments of these objectives we use the English language in translations,summaries and introductions to our pages,which may be of help to understand the meanings,where lexical gaps in Italian are present.

In conclusion of this introduction,we wish the widest cooperation possible,from those who are interested in the existence and spreading of these pages of Italian language and culture.

Emanuela Medoro.


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