Autrice: Annax
Spoiler: tutti e nessuno.
Categoria: Angst… decisamente!
Commenti: anna_x@libero.it
Mulder e Scully non mi appartengono e li uso senza alcun scopo di lucro.
Importante: Dopo un anno di ricerca di Mulder e dopo una collezione di sconfitte, Doggett riesce a convincere una stanca e disperata Scully che quella del suo collega è stata una fuga…. Una fuga da lei… e da quella ricerca della verità che ora per lui non aveva più senso…( vedi Closure)…
Scully annota ciò che prova…
Quando Mulder torna tra gli umani, trova ciò che Dana aveva scritto, non gli sfugge mai niente… quella che segue è la sua reazione.
Niente
Tengo questo foglio di carta con forza spropositata, lo sento quasi spezzarsi tra le mie dita…
Lo leggo e lo leggo ancora… cercando di capire….
Cosa poteva aver dettato alla tua testa ma soprattutto al tuo cuore quelle parole?
Posso capirti… devo capirti…
Stanchezza… dolore… frustrazione… rabbia… paura… rassegnazione…
Ma niente è abbastanza per far smettere al mio cuore di dettare il martellante ritmo delle lacrime calde sul mio viso… salate… amare.
Mi guardi. Sento il peso dei tuoi occhi sulla testa. Vorresti toccarmi, vorresti parlarmi… ma non lo fai. Non lo fare Scully… non sopporterei il suono della tua voce rotta. Il silenzio mi protegge, mi protegge da te. E i miei occhi ricadono sulle lettere minute e potenti…
‘Cos’era quello che provavo per te? Amore?
Non penso o almeno non ne sono certa…
La sola cosa che so è che ero pronta a perdermi,
ero pronta a cambiare…
non mi spaventavano più i compromessi…
la mia vita sarebbe diventata tua,
il mio cuore già ti apparteneva.
Tu sei andato… sei sparito…
Io ho sofferto, ho pianto, ho urlato,
e mi sono maledetta…
… maledetta perché non ho voluto vedere
il tuo vero volto, nascosto e mascherato
dal quel tuo sorriso… il tuo sorriso….
Ho voluto credere a false verità,
dette, taciute o forse solo immaginate…
ho voluto credere di occupare un posto,
e mi sono annullata in quello che credevo il mio compito, la mia vita.
Volevo odiarti… volevo solo odiarti…
Ho odiato me stessa invece
Perché ero alla disperata ricerca di una ragione,
di un motivo per potermi addossare la colpa…
… per rassegnarmi…
… per conservare di te un ricordo falsato ma… splendido,
per non ammettere a me stessa di aver riposto
FIDUCIA in un cassetto vuoto e senza fondo.
Ma ora che vedo, ora che so, cosa è cambiato?
Non sono cresciuta, non sono più forte… non ho imparato NIENTE…
Nemmeno una parola, nemmeno un nome
con cui chiamare quello che provavo e provo per te,
da associare a quel mondo che rappresentavi,
ad un mondo tanto affascinante quanto sconvolgente
che mi ha travolto quando ancora facevi parte di me,
ed anche quando non c’eri più!
Ma a cosa serve quella parola, quel nome?
Forse mi illudo di poterne definire il significato
oppure di essere in grado di archiviarlo
sotto una lettera nascosta, lontana dalla mente,
lontana dal ricordo, dalle sensazioni?
Che idiozia…
Niente allora ti chiamerò,
e niente sarà quel sentimento
come il niente che ho dentro
e come il posto che occupo in te…
ma anche questo non riuscirà a cancellare la verità
… vorrei solo dimenticare che per me sei stato tutto.’
Finisco. Solo l’ultima parola è uscita dalla mia bocca in un sospiro… un gemito.
Perché? Perché mi fa così male leggere queste parole ora?
Tu ti avvicini cauta… hai paura, hai paura di me.
Mi volto e ti guardo. I miei occhi bloccati nei tuoi. Ti sto dicendo ‘come hai potuto… come hai potuto pensarlo?’.
Tu mi stai chiedendo perdono.
In un momento… in un attimo… tu avevi perso la fiducia che riponevi in me…
Forse per un giorno, un’ora, o solo per il tempo necessario per scrivere ciò che io stringevo fra le mani. La prova la tenevo tra le dita.
Piangi e abbassi il capo. Io volto il viso e lo alzo al cielo prendendo fiato.
“mi hai tradito…” sussurro e tu sobbalzi come se avessi ricevuto un proiettile in pieno petto. Soffri, lo so, ma sto soffrendo anch’io.
“no” ti lasci scappare in un lamento “no….” e scuoti la testa piano.
Vorrei abbracciarti ma non sono sicuro se riuscirei a toccarti…
Cerchi le parole e io desidero con tutto me stesso che siano quelle giuste. Voglio sentirti dire qualcosa in grado di cancellare il peso di quello che è scritto con inchiostro nero su questo foglio ed è scolpito nel mio cuore. Trova le parole… trovale ti supplico…
“quando non c’eri … io ti sentivo….”
Resisto all’impulso di voltarmi. E’ dura… tu mi guardi e continui “… sentivo la tua voce… sentivo il tuo profumo… a volte sentivo le tue mani” ti fermi, sospiri… è difficile.
“…le sentivo sulla schiena, sulle braccia… sul ventre…”.
Mi volto e ti guardo. Sei sconvolta, non credi neppure tu stessa che stai dicendo queste cose, che le stai dicendo a me. Ma è la verità… lo sento.
“… avevo paura…”
“… ” voglio parlarti ma mi fermi continuando.
“… paura per quello che sarei diventata… senza di te!”
Ti ho capita…mi ci sono voluti secondi ma ho compreso ciò che provavi e provi. Lo avevo sentito anch’io forte ed opprimente sul petto… il dolore e la consapevolezza di non poter più andare avanti… senza di te.
“io c’ero…” riesco a dirti e tu mi guardi smarrita.
“… ero con te… non me ne sono mai andato.”
Seguo con gli occhi il percorso della lacrima che scivola rapida sul tuo viso. Lascio che il foglio cada lento sul pavimento, accanto ai tuoi piedi. Tu lo accompagni con lo sguardo e poi ti rialzi verso di me. Rimaniamo immobili.
“tu sei tutto” mi dici.
Io ti credo e sorrido.
note dell’autrice: il bimbo X non è apertamente menzionato ma è vivo e vegeto e sta benone…
voglio rassicurare tutti quelli che come me hanno lo strano presentimento che quel piccolino avrà un’apparizione fugace nello show… sing CC è troppo un BAST… (piccolo sfogo di una fan impaziente…!)