CAPITOLO V
L.A.
North Beach
Complesso residenziale.
Mulder parcheggiò nell'apposito spazio l'auto che gli era stata assegnata.
Uscirono dal veicolo e stettero per 10 minuti buoni ad osservare la struttura.
Il complesso era in ricercato stile spagnolo, l'ingresso, dietro un pesante
cancello di ferro battuto, presentava un ampio cortile. Tutto intorno si
stagliavano le abitazioni che potevano essere paragonate a alti bungalow. Tra
un'abitazione e l'altra… l'oceano.
La vista diretta sulla spiaggia era da togliere il fiato.
- Eccoci qui…- Disse Mulder cercando di riportare entrambi alla realtà
dell'operazione. Si avvertiva un leggero tono di nervosismo nella sua voce.
- Gia...- Sospirò Scully, ma questo è un paradiso, pensò.
Si avviarono velocemente verso il "bungalow" che conteneva il loro
appartamento insieme a quello della strana coppia e dei rinforzi al pian
terreno.
Quando entrarono nella loro nuova dimora la scena si ripeté pressoché identica.
La struttura della casa e il mobilio erano così azzeccati, ricercati, adatti.
Grande salotto con divani bassi color crema, camino e angolo bar. Si
accordarono tacitamente per un giro di perlustrazione. La cucina era spaziosa e
funzionale, tutta in color verde pastello. Da lì passarono al bagno e… una
vasca idromassaggio da 2 posti attrirò all'unisono la loro attenzione.
Evitarono il loro sguardo imbarazzati e passarono alla camera da letto.
Un letto dalle dimensioni spropositate regnava nel centro, il copriletto
d'orato era ancora più luminoso grazie alla luce che filtrava dalle tende di un
enorme finestra che dava dritta sull'oceano. Si avvicinarono entrambi ad essa e
trattennero il respiro a quella vista.
Nella perlustrazione non avevano scorto alcuna telecamera o microfono. Era
tutto organizzato nei minimi particolari.
Fu Scully a scuotere Mulder ora. - Sento dei rumori di sopra…- Disse
preoccupata.
- Vado a prendere gli scatoloni…- Suggerì Mulder cercando di apparire il più
calmo possibile. Erano appena arrivati e non potevano farsi subito prendere dal
panico.
Fox sgattaiolò fuori dall'appartamento, scese le scale controllando ogni suo
passo e si diresse verso l'auto per estrarne le scatole. Le portò ad una ad una
sul pianerottolo di fronte alla porta d'ingresso cercando disperatamente di far
più rumore possibile per poter attirare "involontariamente"
l'attenzione del vicinato. Scully lo osservava in ogni sua traversata dalla
finestra del salotto e Mulder le restituiva lo sguardo dicendole tacitamente di
non preoccuparsi.
Fox sentì chiaro il rumore delle chiavi che giravano nella serratura
nell'appartamento del piano di sopra e gli si gelò il sangue. Cercò di
riprendere il controllo di se.
La porta si aprì e lui di scatto tirò su la scatola con la schiena rigida e
senza piegare le ginocchia.
- Ma porcaputtana…- Urlò scaraventandola a terra. Sentì passi secchi che
scendevano frettolosamente le scale, si voltò, era Steve.
- Ti sei fatto male…?- Chiese l'uomo avvicinandosi. Mulder non poté evitare di
perdere alcuni secondi per registrare la figura che aveva di fronte per intero,
poi disse con voce sforzata - No, niente… - . Cercò di alzare la schiena
facendo delle smorfie assurde e Steve gli ci mise una manona sopra per aiutarlo
a sorreggersi. Mulder tremò. Vai, si disse, ora tocca a te!
- Salve, io sono Willian Lee e sono appena arrivato… - Gli fece un sorriso
stentato e l'uomo rispose mostrandogli tutti i denti.
- Anche noi siamo arrivati da poco, piacere, io sono Steve Fishburn- e gli
porse la mano.
Mulder la strinse il più vigorosamente possibile e mimò un'altra smorfia di
dolore.
- Ti sei rotto qualcosa? - Chiese Steve in apprensione.
- No… non è
niente - Rispose.
- Forse ti sei strappato un muscolo… anzi sicuramente, mi spiace solo che mia
moglie non sia in casa ora, ma tornerà presto, sai, lei è massaggiatrice… - .
Siamo a cavallo, pensò Mulder, quel Less è un veggente.
La porta che gli stava di fronte si aprì e ne uscì Scully che si precipitò di
fronte a Mulder - Eri tu che urlavi? - Gli chiese dolcemente appoggiandogli una
mano sul braccio.
- Si, ma non è niente… amore.- Disse Fox rivolgendo lo sguardo verso il
"vicino" - Lui è Steve... abita sopra di noi.-
Procedettero alle presentazioni e infine l'uomo ripetè - Veramente Willam,
penso che Angie potrebbe esserti molto utile... -
Fortunatamente non comprese l'origine dello sguardo angosciato di Scully e
disse sorridendo - Angie è mia moglie... fa la massaggiatrice per
professione!-.
Mi sa che gli rende di più il secondo lavoro, pensò Dana mentre sforzava un
sorriso, poi si voltò verso Mulder - Ma tu come ti senti William?-
- Benone… ti giuro… - Le rispose a denti stretti.
- No, tesoro, tu non stai affatto bene! Ti avevo detto di lascir perdere gli
scatoloni per oggi, siamo appena arrivati, abbiamo tutto il tempo per
sistemare, e poi si vede lontano un miglio che sei stanco!-
Era vero, la
notte che entrambi avevano passato cercando invano di prendere sonno si era
somatizzata nelle occhiaie e nel viso spento.
- Beh.. - Cominciò a rispondere Mulder prima di essere interrotto dal suono di
passi che risalivano le scale.
Angie.
'Che bella gnocca' valutò il subconscio di Mulder.
Capelli neri
lunghi fin sotto le spalle, occhi di ghiaccio, bel corpo tutto ricoperto da una
tutina da ginnastica nera e aderente. La donna gli rivolse un sorriso quando il
marito cominciò a parlare - Eccoti tesoro! Ah… Loro sono i nostri vicini Katy e
Willian Lee… Stavamo appunto parlando di te!-
- A che proposito?- Chiese incuriosita.
Io l'ho già
sentita questa voce, si disse Mulder, ah….. già….. NOOOO……. Ha la voce di… ...
... Ana Bella Fagina…. Ma porca…
Le tre persone si strinsero la mano e Steve continuò - Penso che William si sia
strappato un muscolo tirando su quella scatola!-.
Mulder finse imbarazzo e la donna si avvicinò toccandogli la schiena - Fa male?
- Chiese.
Vai un pò più giù e poi ne riparliamo, pensò Mulder prima di mordersi la lingua
mentalmente… Ma era di fronte ad una assassina anche se aveva il fisico di
Pamela Anderson e la voce del suo mito!!!
Fu la mano di
Scully appoggiata al suo braccio che lo riportò al presente.
- No… beh…
ahia! - Urlò quando questa diede un colpo secco.
- Si, fa male… - Concluse la donna. - Steve ti avrà già detto che mi occupo di
massaggi… Ti prometto che in un'ora questo dolore sparirà! -.
Scully corrucciò la fronte 'ah, che te stai ad allargà?' pensò.
La donna le
rivolse un sorriso e tolse la mano dalla schiena di Mulder, lui quasi mugolò
per l'allontanamento.
- Beh - Riuscì a riprendersi Fox. - Non penso che sia urgente.. siamo appena
arrivati e… -
- Non è necessario che tu venga stasera… -
Invece lo è,
pensò Mulder cogliendo un doppio senso nella frase.
Lei continuò
- Domani penso di avere un buco verso le 11.00… -.
- Ok! - Rispose Scully anticipandolo poi si voltò verso di lui - Non voglio che
vada tutto ammaccato dopodomani a lavoro… -.
Mulder fece un cenno con la testa. Finirono di prendere accordi quando Steve
disse - Ok… adesso vorrete andare a riposarvi…?-.
- Ah.. beh.. si! - Rispose Scully.
- Ci vediamo domani!- Disse Angie guardando solo Fox.
'Stai attenta
gattona', la ammonì Dana silenziosamente. Dopo uno scambio di sorrisi i due
scomparvero al piano di sopra. Scully prese la scatola senza batter ciglio e la
portò nell'appartamento.
- Mezza cartuccia! - Disse a Fox ironicamente, avevano bisogno di spezzare la
tensione che quell'incontro aveva prodotto. Lui le appoggiò una mano sulla
schiena - Va bene lo stesso se non ti porto in braccio? Non sono nelle ideali
condizioni fisiche! - Disse entrando. Si sorrisero maliziosamente, il primo
scoglio era superato. Chiusero la porta alle loro spalle.
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Interno dell'appartamento.
Scully appoggiò la scatola e guardò Mulder che era ancora fisso sulla porta con
una mano in fondo alla schiena.
- Che c'è?- Chiese insospettita. Lui non rispose e le si avvicinò lentamente di
qualche passo.
- Mul… Willam? - Insisté.
- 0, no... niente!- Disse lui con la faccia a terra. Dana gli andò incontro e
si fermò a guardarlo per qualche secondo.
- Non ti sarai fatto male davvero? - Chiese ironicamente.
Lui ancora non aprì bocca.
- O… non sarà vero…?-.
Mulder le posò sulla faccia uno sguardo facilmente paragonabile a quella di un
meticcio in un canile. Il dottore sempre vigile in Scully si mise subito
all'erta, gli girò attorno, lo prese con entrambe le mani dalla vita e cominciò
a massaggiare piano coi pollici la zona. Mulder cercava a stento di trattenere
qualche gemito… infine disse:
- No… sto benone! -.
Scully si staccò di colpo - Vai al diavolo - sussurrò, abbassando lo sguardo
imbarazzata.
Io il tentativo lo faccio sempre, pensò Mulder, magari prima o poi...
- Che te ne sembra? - Chiese Fox cercando di riattirare il suo sguardo.
- Presto per dirlo… anche Jack lo squartatore poteva essere una persona amabile
al di fuori della sua psicosi omicida!-.
Oh Scully! Sempre la parola giusta al momento giusto… ma come farà?
- Sei stanco?- Domandò Scully dopo minuti di silenzio.
- Si… a dire il vero… ma prima di appisolarmi vorrei cibarmi!-.
- Non ci provare!!! - Disse Scully mantenendo un'adeguata distanza dalla
cucina.
-Pizza…?-.
-Si…-.
-Pizza e … vino?-.
Ah... madonna, non abbiamo neanche fatto in tempo ad arrivare e vogliamo subito
metterci nei guai più di quanto il fato non abbia già provveduto, pensò Scully.
-Pizza e... coca-cola?- Concluse.
- Vada per la pizza e la coca… Ma spero di non dover mangiare così per il
resto… per sempre!- Le disse Mulder sorridendo.
- No… certo!- Rispose Scully con un ghigno. - Mangeremo hamburger anche… E
qualche volta potremo anche andare al ristorante! -.
- Già… sapevo che dovevo sposare Genie, la cuoca della mensa! -.
- Sarà per il prossimo matrimonio!!! -.
Si sorrisero ancora e Mulder si diresse verso il telefono per l'ordinazione.
Così, pensò
Scully, dobbiamo prenderla in questo modo altrimenti impazziremo: è troppo
presto per agire e troppo tardi per tornare indietro… godiamocela. Ma sei
stronza, si biasimò, sopra ci sono due killers che se vi beccano vi affettano
come bresaola e tu pensi a … godertela. Mulder-casual ti fa definitivamente
male, convenne.
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Notte
Si erano praticamente divorati due pizze grandi come ruote di camion ed ora
giacevano sazi e appagati sul divano in salotto.
- Nella coca c'è caffeina… S… Katy?- Chiese Mulder che stringeva tra le mani la
sua terza lattina.
- Si… e allora?- Scully lo guardava incuriosita.
- La caffeina fa male…-.
- Beh… si se te ne scoli una quantità industriale! -.
- Mi stavo domandando…- Le disse voltando lo sguardo verso la finestra - …
riusciremo a dormire stanotte? -.
Ci risiamo, ragionò Dana, se ci prova solo con tre coca-cola, se avessimo
bevuto vino mi sarebbe saltato addosso come una animale?… non ci pensare, si
disse, non ci pensare…
- Beh, considerando la stanchezza, il fusorario, e l'aria di mare… dovremmo
dormire come angioletti per tutta la notte... Io non mi preoccuperei...-.
Io si, si disse Mulder, gliela sto cantando in tutte le lingue… forse sbaglio
tecnica, mi sa tanto che è conveniente aspettare… Vediamo domani come va il
massaggio con Fagina-Anderson. Ma a chi la voglio raccontare? Sono teso come
una corda di violino, se, per errore, Scully dovesse anche solo sfiorarmi,
balzerei in aria minimo di un metro… mi fa male stare qui!
- Letto matrimoniale, Katy!- Bastarono queste tre parole magiche a far calare
nella stanza una quiete preoccupante. Non ci avevano ancora pensato.
- Il divano mi sembra comodo!- Aggiunse Mulder ancora non guardandola negli
occhi.
-No… definitivamente no!-.
-No cosa? - Le chiese voltandosi.
-No.. ehm … William… - Abbassò la testa. - Insomma… Tu non dormi sul divano…-
Si fermò a riflettere.
- O, per caso, stavi insinuando che IO dovrei dormire qui?!?- Chiese tra il
divertito e l'indignato.
- Tu lo hai detto!!! -.
Rimasero ancora in silenzio per valutare la situazione, infine Dana parlò -
Ascolta… Siamo due persone mature… - L'ho già sentito da qualche parte questo
discorso, si disse Mulder. - E possiamo anche dormire nello stesso… letto. E'
enorme, ha le dimensioni di una pista di atterraggio.. non penso che ci…
infastidiremo a vicenda! - Concluse.
-Ok… Io la parte destra…!-.
-No.. IO la parte destra.. odio la sinistra! - Disse sconsolata.
-Spiacente, ma l'ho detto prima io!- Le rispose goliardico.
-Ok - Si arrese. - E ricordati che non mi troverai domani mattina. Vado al
Laboratorio. Ti farò sapere!-
-Io andrò da CatWoman… - Affermò malizioso.
Scully gli
lanciò uno sguardo che avrebbe potuto incenerirlo se fosse stato dotato di
energia.
- Ok… - si corresse Fox e le si avvicinò all'orecchio, la sua bocca sfiorava la
pelle sensibile quasi da provocarle solletico. Scully spalancò gli occhi e
Mulder sospirò - Andrò in missione! -.
- Andiamo a dormire!- Disse Dana cercando con tutta se stessa di mascherare il
tremolio della sua voce.
Percepì il suo sorriso sul suo collo e molto freddo quando lui si staccò e si
alzò.
Si mette male, ragionò, si mette proprio male: mi dice una cosa nell'orecchio
ed io tremo come una quindicenne...
Dopo qualche minuto Mulder sentì l'acqua della doccia scorrere. Anch'io ho
bisogno di una doccia, convenne, molto ma molto fredda!
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Mattina
Quando Scully si alzò (sembra fuori luogo dire 'si svegliò' visto che nessuno
dei due era riuscito a chiudere occhio per più di un'ora quella notte. Bastava
un respiro leggermente irregolare dell'altro a metterli allerta), si vestì con
un paio di pantaloni neri, particolarmente attillati per il suo stile e una maglietta.
Era mattina presto ma già il calore della California si faceva sentire. I
pantaloni avevano una vita così bassa che il suo ombelico era visibilissimo, ed
anche il suo tatuaggio.
E se dovessi entrare nell'ufficio di Skinner conciata così? Si chiese
divertita. Come minimo rischierebbe un infarto! Quell'uomo è subconsciamente
convinto che io sia una specie di … Santa. Del resto, come se già non attirassi
su di me tanti di quegli sguardi all'FBI: primo perché sono piccola, poi perché
sono donna e poi perché sono la consorte virtuale dello spettrale…
Guardò ancora per un attimo Mulder accoccolato tra le lenzuola. Nella stanza
c'è il suo odore, valutò, mescolato al mio…. Scosse la testa e si diresse
fuori.
Guidò per parecchi isolati, il Laboratorio era tutt'altro che vicino al
Residence, quando vide nello specchietto retrovisore un'auto che l'abbagliava.
Era la cavalleria!
Fece in modo che la macchina la sorpassasse e la seguì. Attraverso strade poco
trafficate arrivarono ad un complesso condominiale che, in linea d'aria, non
doveva essere molto distante dalla loro abitazione, si rincuorò Scully.
Il veicolo si fermò. Ne scese un omaccione vestito di nero con occhiali che gli
coprivano mezza faccia. Bella copertura... Man in Black, pensò Dana che
incominciava a preoccupasi. Ma con che razza di gente ho a che fare? Si disse.
L'uomo la
condusse nei sotterranei dell'edificio.
- Lei è Dana Scully - chiese con voce che ricordava quella dell'Orso Yoghi,
Dana si portò
involontariamente una mano alla fronte. - E, bhe.. si!- Rispose.
- Oooo… - Disse l'uomo tirando un sospiro di sollievo. - Pensavo di aver preso
la rossa sbagliata! - E rise fragorosamente.
Scully dovette resistere all'impulso di sputargli in faccia, non è da signore.
Entrata nella piccola stanza Cecìlle e Less quasi le saltarono addosso.
- Come stai?- Chiese la donna apprensivamente.
- Perché me lo chiedi? - Le ripose Scully che con un rapido sguardo aveva
valutato la bellezza di 8 televisori con proiettate le immagini della sua casa…
la SUA… che? Stava entrando troppo nella parte.
Cecìlle notò e disse - Come è andato il primo incontro? -.
- Tutto bene, da manuale, sembrano…. Cordiali!-.
- Ok… Adesso dovete stare molto attenti… perché sono molto sospettosi…
avvicinatevi piano e non calcate la mano…-.
- Non calcate la mano?!? Noi?!? Ma se in questo preciso momento Angie the
Killer le sta calcando su Mulder!- Si fece scappare Dana dando un rapido
sguardo all'orologio:11 in punto.
I due agenti la guardarono perplessi, poi Less aggiunse: - Abbiamo dimenticato
di informarvi di alcuni particolari tecnici… -.
- Ma va? - Che bello, pensò Dana, ci mandano come alla corrida: 'dilettanti
allo sbaraglio'!
- Beh, a dire il vero niente di importante… riguarda le telecamere… -.
Come 'niente di importante' ? Pensò Scully. Non è piacevole sapere che non puoi
neppure… grattarti il sedere in assoluta segretezza (anche se grattarsi il
sedere non era la prima cosa che le era saltata in mente!).
- Dimmi- Lo incoraggiò.
- I comandi per attivare e disattivare le telecamere…. -.
- Ah, si…. - Disse Scully con non curanza.
- È unitile che fai la gnorri con noi, Scully… Abbiamo visto che li avete
cercati disperatamente per mezza nottata!-.
Dana sentì un'incudine sulla testa, sgamata la prima notte, che furba! Si
disse.
- Dove sono? - Chiese infine spazientita.
- Per fare in modo che non diate nell'occhio se dovesse capitare di doverle
accendere quando ci so 'loro', li abbiamo posizionati in nascondigli
introvabili!- Affermò Less orgoglioso. Sono troppo in gamba, si congratulò tra
se.
-Dove? - Insistè Scully, era diventato come un indovinello per lei, un
rompicapo. Una scienziata e un psicoanalista col cervello manipolato ci avevano
sprecato ore, ma non erano riusciti a cavare fuori niente, avevano quasi
ribaltato quell'appartamento!
- Tu puoi accedere ai comandi…-. (rullo di tamburi!!!).
- Se non ti dai una mossa… ti sbrano… - Scully stava definitivamente perdendo
la pazienza.
-... Dai comandi di accensione della TV! - Rispose strafottente.
- Dalla TV? - Ma porcaput… ci siamo passati davanti un migliaio di volte…
mentre Mulder stava cercando di farmi passare su per la 'canna fumaria' del
camino! Si biasimò Scully.
-E… dal frigorifero…. -
- Dal frigorifero…?!?!?!- Dana voleva piangere… erano stati troppo idioti!
- Già - continuò Less - e dalla Lavatrice…dal comando che aziona le tende di
tutte le stanze… dalle luci
dello specchio del bagno… dall'armadio...-
- NO, dall'armadio NO!- Disse indignata, allo sguardo incuriosito dei due
agenti rispose imbarazzata.
- L'ho controllato personalmente!-
- Insomma… - riprese Less - se loro dovessero entrare tu potresti fare mille
gesti consueti e poco sospetti e gli punteresti addosso 20 telecamere... Che te
ne sembra?-.
-Geniale…- Disse e poi valutò 'Quando lo dirò a Mulder tenterà il suicidio
peer la frustrazione!'
- Adesso vai a mangiare qualcosa - le consigliò affettuosamente Cecìlle - e poi
sparati dentro un cinema a luci rossa e passa li il resto del pomeriggio fino
alla fine dell'orario di lavoro!-.
- Ehehehe?!?-.
- E' il posto più sicuro… Nessuno ti potrà vedere, la nostra coppia non ci
capiterebbe mai li…. Diciamo pure che loro preferiscono essere soggetti attivi
in quel tipo di rappresentazione! -.
- Ah…. - 'Che culo!' pensò Dana 'posso solo immaginare in quali condizioni
tornerò a casa da Mulder… dopo tutto quello che vedrò… altro che fenomeni
paranormali! Beh, almeno, avremo qualcosa su cui discutere… lui li ha visti
tutti quei film… lo si può definire un critico di settore. Bello il fatto che
mentre io ragiono su cosa discutere a cena col mio "maritino", lui si
sta facendo spalmare dalle mani curate di una miciona col fisico da Naomi,
concluse sconsolata.
- Stai bene?- Chiese Less che aveva visto il viso di Dana contorcersi in mille
forme diverse.
- Certo… Scappo!- Disse in fretta portandosi sulla porta. - Domani vi mando
Mul… William!-.
Ed uscì.
- Secondo me abbiamo fatto un errore ad affidare a due psicolabili
sentimentalmente come loro un caso di tale rilevanza.- Disse Cecìlle sconsolata
e aggiunse - io li avrei mandati a Venezia… sul Canale… su una bella gondola…
la musica italiana di sottofondo…-.
-Smettila Cecìlle!- Le sbraitò addosso Less. - E smettila di sintonizzare il
nono televisore su Beautifull!!!-.
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ore 11.30
Residence
- Oh…si… ancora… dai… più in giù…. -.
Mulder non era più in grado di frenare le sue reazioni fisiche. Angie gli stava
a cavalcioni col sedere appoggiato sul retro delle sue gambe e intanto gli
pressava la schiena come una macchina per fare la pasta in casa.
-Per oggi abbiamo finito - disse la donna alzandosi di scatto.
- Scusa… - Mulder era imbarazzato, forse aveva esagerato un po' coi versi
gutturali e animaleschi.
- Figurati, ci sono abituata! - Sussurrò la killer.
Questa mi sta tentando come un vasetto di nutella aperto, si rese conto Mulder,
c'è qualcosa di strano qui!
- Come ti senti adesso?- Aggiunse la donna con un sorriso .
- Molto ma molto ma molto meglio! - Si sentiva un mollusco o un qualsiasi altro
animale invertebrato.
Devo dire a Scully di prendere qualche lezione da lei, si raccomandò, quando
tenta di farmi i massaggi al collo sembra una zappatrice.
- Ah, quanto ti devo?- Sovvenne.
- Ma non dire fesserie… siamo vicini di casa… è un favore. I vicini di casa si
scambiano favori, lo sai! -
Disse maliziosa.
- Ah… già… è che noi abbiamo avuto tanti di quei vicini di casa negli ultimi
tempi! -.
-Come mai? - Chiese Angie incuriosita.
- Beh... io sono insegnante di letteratura inglese ma, purtroppo non ho ancora
una cattedra fissa e mi tocca errare da uno stato all'altro… - Mentre diceva
ciò stava cercando di alzarsi in posizione semiseduta ma era una missione
impossibile in quello stato di rilassamento muscolare.
- E… Katy ti segue… ?-.
- Certo! Lei ha la fortuna di lavorare per una compagnia di Laboratori
scientifici che ha sedi in tutto il paese… e poi, le piace viaggiare…-.
- Di la verità… - disse la donna avvicinandosi. - Lei ti ama così tanto che
andrebbe all'inferno per seguire te!-.
'Mi dovrò ricordare di valutare più approfonditamente queste parole' fece mente
locale Fox. Ma intanto doveva rispondere. - Si... penso.. spero... beh,
insomma, è naturale!-.
- L'amore non è mai naturale... - Disse Angie particolarmente seria. - L'amore
è una fortuna e un danno, la felicità e la pena atroce... tutto fuorché una
cosa naturale… noi scegliamo ogni giorno la persona che ci stà accanto, la
scegliamo razionalmente… scegliamo di amarla perché è attraverso ai suoi occhi
che noi vogliamo vedere il mondo! -.
Le fauci di Mulder erano spalancate come ad assorbire quelle parole.
Un'assassina che mi fa le prediche sull'amore universale… il cielo sta
definitivamente cadendo, pensò.
- E tu?- Chiese la donna infine. - Tu, la ami…? -. Questa si che era una doccia
fredda. Riuscì a rispondere - non avrei mai potuto trovare persona migliore per
starmi accanto! - Beh, pensò, almeno questo è vero.
Passarono minuti di silenzio imbarazzante, Mulder si era finalmente ripreso da
quello stato di Nirvana in cui lo avevano spedito quelle mani… erano state le
parole di quella donna 'svegliarlo'.
Chissà dov'era Scully?
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Cinema: La casa del porco
L.A. ore 14.30 pm
No, mai... Mi spiace non sono il tipo... Ok, accusatemi di essere una
conservatrice, una perbenista, ma io i porno non li guardo. Non perchè sono
inibita, non perchè sono Cristiana, ma solo perchè... si, insomma, sono una
romantica. Io non trovo niente di eccitante nel vedere 2 o più persone che si
avvinghiano e ansimano solo per vendere un biglietto. Il sesso mi piace - se ne
praticassi un pò sarebbe anche meglio - ...è una cosa piacevole da farsi... ma
guardarlo fare agli altri è deprimente, angosciante e patologicamente
preoccupante...
Erano pressochè questi i pudici pensieri dell'agente Dana Scully che si trovava
rinchiusa in un cesso di un malfamato porno cinema. Diciamo che quel giorno non
era l'unica che cercava conforto in quel posto.
Sobbalzò.
- Mulder? Mi sembra giusto: penso alla casistica tipo del pervertito e guarda
chi salta subito fuori?-.
Fox si strofinò gli occhi per ben due volte prima di esclamare un sonoro: - Ma
che caz... Scul..., cioè Katy che ci fai quì?..-
- Mi stò riposando... ho appena finito di girare!- Disse ironicamente Scully.
Mulder a quel punto sgranò gli occhi sconcertato. - Non ci crederai veramente?
Pistola... Less mi ha mandato quì perché è un posto inconsueto dove stare in
pace. Tu invece cosa ci fai quì? Dalla tua presenza deduco che il massaggio non
è andato poi tanto bene!-.
- No, beh, direi che è andato alla grande! Sono quì in un cesso di un porno
cinema e non nella platea perchè voglio riflettere Scul....cioè Katy!-.
- Beh... e tu di solito quando pensi... - Scully non potè cocludere la frase...
- Senti chi parla... mi sembra che anche tu segua la mia strategia?-.
- Già !- Scully si guardava imbarazzatissima in giro, cercando di sfuggire allo
sguardo di Mulder. Lui sapeva da sempre che lei non era molto contenta del suo
vizietto, ma aveva sempre taciuto.
Ogni tanto qualche frecciatina, ma niente di più. L'averla trovata lì era per
Mulder una silenziosa rivincita. Per quanto sapesse che le intenzioni di Dana
erano innocenti il fatto di vederla lì e di sapere che lei aveva comprato un
biglietto da quel vecchio, sudato e arrapato cassiere lo faceva scompisciare.
- Piantala di ridermi in faccia Mulder..cioè...-
- Che si fottano...- Urlò Mulder interrompendo la collega. - Quì io sono Mulder
e tu sei Scully. A chi vuoi che interessino i nostri discorsi in questo
posto... Se non ansimi o urli nel pieno di un amplesso a nessuno non frega
niente!-.
Scully fissò il suo collega per qualche istante e scoppò a ridere. - Hai
ragione M U L D E R...-
-Come?- Rispose lui facendo intendere che i gemiti della sala erano troppo
forti per sentire qualc'altro, poi iniziò a ridere.
-Ok, ok!- Scully tentò di riprendere in mano la situazione. - Diciamo che da
oggi in poi, cioè per tutto il tempo in cui rimaremmo in missione, noi verremo
quì quando vogliamo rilassarci,quando non vogliamo essere spiati...-
- Quando vogliamo parlarci da Mulder a Scully!- Aggiunse Fox ammiccando.
- Bene...- continuò l'uomo - Mia cara Scully devo parlare con Less!-
- Domani hai appuntamento con lui...-
- No, io devo parlargli subito!- Diss fremendo Mulder.
Dana agrottò
la fronte. Lei conosceva benissimo quel tono di voce e questo la faceva
preoccupare.
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Quartiergenerale
di Less
- Ehy belli come ve la passate?- Chiese entrando Mulder.
- Ma porca...- Fu la prima parola che uscì dalla bocca di Less.
- No, no, no...- Disse Cecìlle scuotendo la testa.- Non avete ancora capito che
dovete venire quando ve lo diciamo noi! - Aggiunse la donna.
- Ma siete due emerite teste di cazzo...- Sbottò Less. - Volete capire che
rischiate di mandare a puttane tutto!-.
Mulder e Scully osservavano sbigottiti la scena: l'umore del Boss in quel
momento oscillava tra il furibondo ed il patetico. Non capivano il perchè di
tutta quell'agitazione.
Erano stati proprio Less e Cecìlle a dire ai due agenti che sarebbero stati in
qualsiasi momento a loro disposizione.
- Ehy Less, calmo o diventi cianotico...- disse scazzato Mulder, che aveva
ormai intuito che il giovane Less aveva dei problemi a respirare se si agitava
troppo.
- Spero che tu mi debba dire qualcosa di immensamente importante o ti
rispedisco al tuo residence a calci in culo!-
- Oggi ho fatto conoscenza con la cara killer... Gli piaccio!- Mulder si fermò
un attimo vide gli sguardi maliziosi di Less e Cecìlle, poi quello cupo di
Scully e cercò di continuare il discorso sotto un altro tono -... cioè nel
senso... sì insomma... gli stò simpatico. Credo che inizi a fidarsi di me...
Inoltre fa dei gran massaggi! -.
Gli sguardi di tutti ricaddero su di lui. -Insomma, per ringraziarla della
cortesia... ho invitato lei e suo marito a cena da noi!-
-Cosa?- Gridarono all'unisono Less e Ceìlle
-Oh mio Dio!- Furono le uniche parole che uscirono dalla bocca di Scully.
Less si alzò dalla sedia e si diresse a grandi passi verso Mulder. In quel
momento Fox si ricordò del gran destro che qualche giorno prima il cianotico
Less aveva scraricato sul suo viso dopo che lui aveva cercato di mettergli le
mani addosso. Questa volta le cose andarono diversamente perchè Less lanciò le
sue braccia al collo di Mulder e lo strinse a sè baciandolo vistosamente sulle
labbra. Tutti scoppiarono a ridere di fronte al gesto del Boss. Mulder rimase
per qualche istante impietrito, poi, schifato, si pulì velocemente la bocca.
- Io l'ho sempre detto che sei un "toro"... uno con le palle! Ragazzi
siamo a cavallo!!!-
- Cosa dobbiamo cucinare?- Chiese timidamente Scully.
- Sì, sì, sì... ora ci toccherà pensare a cosa fargli da mangiare!- Disse
Cecìlle.
- Pasta con le vongole e tacchino al forno con insalata e pomodori pelati.-
Disse tutto d'un fiato Less, fissando il vuoto, poi aggiunse -Katy riesci a
cucinare queste cose?-.
-Sì, nessun problema... Di certo il MIO William mi aiuterà... Vero William?-.
Mulder non rispose ma fece un piccolo cenno con la testa.
-Ok, andate pure... Ah ricordatevi di accendere le telecamere e regolare i
volumi!-.
I due agenti si avviarono alla porta. Mulder continuava a strofinarsi
ossessivamente la bocca con un fazzoletto. Il suo viso era ancora disgustato.
-Ben ti stà- gli disse Scully arrabbiata per l'inopportuno invito.
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