Mulder odiava dover tutte le volte andarsene.
Per poche ore di felicità ce ne erano almeno il triplo di sofferenza. Tutto questo solo per proteggere da lontano Scully e il piccolo William, che in quel momento sedeva sulle sue ginocchia intento a fissarlo con acuta curiosità. Aveva sì 6 anni, ma ragionava come un ragazzino di 9.
Scully era in cucina, immersa in mille fogli, test e file sul caso che stava seguendo con Monica e Doggett.
Già, Doggett…
Strano come quella sera sentiva la sua presenza quasi anomala.
Paranoico, si disse, è solo Doggett, è dei nostri, in un certo qual modo protegge Dana e tuo figlio. Rilassati.
Il leggero picchiettare di William sulla sua spalla lo fece distogliere dai suoi pensieri.
- Perché te ne devi sempre andare?
- Questo lo sai, William.
È vero, William sapeva già il perché suo padre scompariva per la maggior parte dei mesi, e questo, non perché qualcuno gliel’avesse mai detto. Lo sapeva perché lo leggeva negli occhi dei suoi genitori.
Non in senso figurativo.
Sapeva proprio leggere dentro.
- Perché allora cercano proprio noi, papà?
Mulder sentì i peli del collo rizzarsi.
Doggett era appena entrato nella stanza.
Fox prese il bambino fra le braccia per posizionarselo sul grembo. Sapeva che doveva dargli almeno una spiegazione. O una mezza spiegazione.
- Sei un bambino speciale, piccolo.
- Sì, lo so- rispose secco William, sorridendo – Sono il cucciolotto di mamma e papà!
Mulder sorrise, abbracciandolo.
Ancora quella sensazione.
Ancora gli occhi di Doggett che gli perforavano la schiena.
- Non solo per questo – proseguì – Per quello che sei, per ciò che sai fare. Sei un bambino particolare. E io, la mamma, lo zio Walter, Monica, tutti qui ti vogliono proteggere.
Il bambino fece un gesto d’intesa, corrucciando la fronte quando chiese:
- E perciò tu te ne devi andare sempre?
Mulder dovette purtroppo annuire.
- Colpa mia?- piagnucolò il bimbo.
- Ma certo che no! – lo rassicurò Mulder, facendolo mettere in piedi sul divano, in modo da averlo faccia a faccia. – Tu sei la mia gioia più grande William, mai devi dubitare di questo.
Il bimbo lo abbracciò di nuovo, seppellendo il viso nella sua spalla.
Ancora quella sensazione.
Ancora.