TITLE: Oh, i forgot to tell you, Mulder called!
(Ho dimenticato di dirti che ha chiamato Mulder!)
AUTHOR: Laura Blaurosen
DISCLAIMER: I personaggi all'interno di questa storia non mi appartengono
CLASSIFICATION: Humor - MSR
SPOILERS: Nessuno
RATING: NC-17
SUMMARY: Sconcezze, questo è tutto!!
N.d.T: Ho pensato di regalarvi questa storiellina leggera e senza pretese, giusto per tirarvi un po su il morale; alla luce delle ultime molto poco esaltanti notizie sulla serie, penso ci volesse. Prima di lasciarvi alla lettura, un po di ringraziamenti: come di consueto alla mia web-MITICA-master, Annax
alle ragazze della chat, a tutte coloro che hanno espresso gradimento nei miei confronti, siete tante e ringraziarvi una per una sarebbe impossibile, e per finire un piccolo ringraziamento speciale a POLI e RIPLEY perchè mi spronano a fare questo!...... Ah! C'è molto sesso qui dentro, se l'argomento non interessa, voltate pagina!!!!......
ENJOY!!
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OH, I FORGOT TO TELL YOU, MULDER CALLED!
Tradotta da EN AMI
" Ehi, sono io! Perchè non mi hai richiamato? "
" Richiamarti? ", disse Scully poggiandosi contro la testata del letto, il cellulare compresso tra la spalla e l'orecchio. " Hai chiamato qui? "
" Si, tre volte. E così Bill non ti ha detto che ho chiamato, eh? "
" Uh-uh!! Ma non mi sorprende ", il fratello maggiore pensava di dover difendere la sorellina indifesa dal ragazzaccio cattivo. " Bene! Cosa volevi, comunque? Qualcosa saltato fuori a lavoro?..... "
" No, niente lavoro, Scully "
Silenzio.
" Posso immaginare che stai roteando gli occhi, Scully! "
" Ti piacerebbe vederlo di persona? "
" Più di quello che pensi! "
Scully tacque un momento per prendere un veloce respiro. " Mulder, perchè non vieni qui? ", all'improvviso l'immagine di Mulder nel suo letto d'infanzia fu molto più vivida dell'immagine già esplosa nella sua testa della cena con sua mamma e la famiglia di Bill. Laddove aveva pensato di poter sopravvivere un sabato sera senza di lui, sentirlo al telefono, con quel tono canzonatorio, lo rendeva estremamente difficoltoso ora.
" Adesso, Scully? Vuoi che venga a casa di tua madre? Non sembrerebbe un pochino insolito se mi facessi vedere da quelle parti di sabato sera? Intendo che ne capirebbero il perchè non appena ce ne andassimo via - no, scordatelo, Scully! Odio l'idea di dover rifiutare di fare sesso con te, ma semplicemente non posso, non se tua madre sa perchè sono li! "
Lei sorrise e soffocò una risata. " Potresti passare dalla finestra. C'è una vecchia asta dell'antenna fuori dalla finestra. Dovresti solo arrampicarti, Romeo!! "
" La finestra? No, qualcuno potrebbe vedermi! "
Scully non poteva aiutarlo, ma rise per la sua esitazione. Quest'uomo, con il quale a quel punto aveva fatto quasi ogni concepibile atto sessuale, era spaventato di farlo nella casa di sua madre. Si comportava come un ragazzo spaventato. Questo la turbò più di tutto e a quel punto seppe con certezza che lo avrebbe fatto venire di sicuro. Smise di ridere ed iniziò a respirare profondamente al telefono.
" Che c'è? ", chiese lui, improvvisamente pieno d'interesse. " Qualcosa non va? Stai bene? Stai male? Scully?! "
La sentì tirare un profondo respiro e mandarlo fuori a lungo, poi con voce bassa e frivola disse: " Dio, fa *così* caldo in questa casa, Mulder! Mia madre ", sospirò ancora, " si rifiuta di azionare l'aria condizionata prima che si siano passati i 30 gradi, ma è così umido, capisci? Così appiccicoso! "
Mulder non aveva la benchè minima idea del perchè lei avesse portato la conversazione sulla temperatura in casa della madre. La sua intenzione era stata di chiamarla per sentire la sua voce e forse stuzzicarla un pochino. Quello che lei aveva suggerito, cioè di andare a farle visita, comportava dei rischi, non poteva farlo. Non poteva esserne capace, lo sapeva e in più lui era così *rumoroso* a volte, non poteva rischiare questo tipo di imbarazzo. Lei sarebbe tornata la sera dopo, poteva aspettare, e così anche lei.
" Mmmulder?! ", mormorò sommessamente. " Penso che mi toglierò i vestiti, fa decisamente troppo caldo qui! Ogni cosa.....si appiccica.....sulla mia pelle......ovunque!...... "
Bene! Se lui non era consciamente preparato a quello che lei gli stava facendo, altre parti del suo corpo lo erano. Molto preparate!! Tranne la sua mente che insisteva fermamente a non fare ciò che lei voleva. Niente lo avrebbe portato li. Niente.
" Scordatelo, Scully!! Non verrò li, assolutamente! ", disse poggiandosi le mani addosso. Sentì il calore salire verso il suo viso appena sfregò la mano *li*..... Questa poteva essere la mano di lei.....
" WOW! Così va molto meglio, questa maglietta è così ", lei fece una pausa per gemere un pochino, " stretta!..... "
Come lei, Mulder. Stretta, e calda, e magnificamente perfetta.
" Tu ", Mulder deglutì, rendendosi conto di come suonasse forzata la sua voce. " Senti più fresco ora? "
" Un po ", rispose lei. " Ma mi sento un po.....compressa.....capisci? Presuppongo che dovrei togliermi questo reggiseno, e...... "
" Anche le mutandine? ", chiese lui ansiosamente.
" Non ho bisogno di toglierle visto che, in primo luogo, non le portavo! Ora, che fai, Mulder? "
Che fosse vero, o meno, a quel punto era irrilevante, doveva fare qualcosa per mettersi a proprio agio. Correre in calzoncini da ciclista era stato, forse, più simile ad un tranquillo movimento. " Dammi un secondo, Scully! ", disse alzandosi in piedi e levandoseli. Dopo un'eternità di accurati movimenti, si era spogliato. Era completamente pronto per osservare gli effetti dell'attrazione che lei generava su di lui, ma in quel momento lei poteva stare anche solo a recitare le tabelline, che lui si sarebbe eccitato comunque! Era lei, la sua voce. Una voce che veniva da quella bocca perfetta, da quelle labbra perfette che potevano...... OK! *Poteva* arrampicarsi attraverso la finestra. Era un buon affare e qui doveva solo chiudere la porta!
" Mulder?! ", lei sentì nel ricevitore che lui scivolava sul pavimento. " Mulder, che stai facendo? "
" Sto spolverando! Tu che stai facendo? "
" Penso! Fin dal momento in cui ti sei rifiutato di venire qui! Potevi avere...... "
La visione di lui faceva correre le sue mani lungo tutto il suo corpo nudo, arrossato e sudato per il caldo estivo e il calore generato da lei, aveva mandato lui in orbita. Mulder poteva gratificare se stesso molto bene a casa sua, e lo aveva fatto molte volte prima che lui e Scully diventassero intimi e sfruttassero ogni occasione, l'unica differenza era che ora non aveva bisogno di guardare una sua foto, o leggere qualcosa scritta con la sua calligrafia per esplodere. Ma perchè farlo da solo se lei lo stava aspettando? Bene. Volentieri. Non era poi così lontana!!
" Scully, aspetta. Aspetta un secondo ", Mulder non poteva guardare il suo appartamento una volta di più. Partì alla ricerca delle chiavi ed ebbe una certa difficoltà a trovarle, perchè il suo sguardo non era molto lucido. Picchiò contro il tavolino del salotto. " Va a farti fottere!! ", imprecò.
" Si, Mulder ", lui aveva udito il gemito di lei e si era dovuto nuovamente mettere seduto. " Questo è cio che sto sperando!! "
" Sarò li in un minuto! Solo non......Aspettami, Scully.....OK?! "
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Scully era estremamente orgogliosa di se stessa. Ridacchiò pensando che lo stato di Mulder era probabilmente appropriato ora. Lo sapeva bene, un sacco di volte lui era arrivato a quel punto mentre erano al lavoro. Primo, aveva lasciato uscire quel sospiro, lo stesso che aveva fatto quando entrò dentro di lei per la prima volta. In quel momento le sue orecchie erano diventate rosse. Se il suo sguardo lucido era dappertutto, lei sapeva di non aver bisogno di guardare giù. Sapeva cosa avrebbe visto.
Pensarci adesso, le mandò una sensazione di formicolio attraverso il corpo. Sospirando si alzò dal letto e chiuse la porta della camera, in ogni caso. Allora si mise a suo agio togliendo calzoncini e maglietta e indossando la maglietta di Mulder dell'Accademia. Lui sarebbe rimasto deluso vedendo che non era davvero nuda, ma sapeva che gli sarebbe piaciuto trovarla con la sua maglietta addosso.
Scully guardò il cielo fuori, era scuro e le nuvole rotolavano velocemente. Una notte perfetta per una tempesta. Sperò che Mulder arrivasse prima che cominciasse a piovere.
La guida era stata difficoltosa ed estremamente sconfortevole. Mulder aveva speso l'intero viaggio pensando a Scully nuda, distesa nel suo letto d'infanzia che pensava a lui dentro di lei..... Alla fine disse a se stesso che doveva fermare queste visioni delle immagini che Scully gli aveva inviato attraverso il telefono o presto avrebbe avuto un *messaggio* che si sarebbe riversato nei pantaloni della tuta. E indossare i jeans ora, era fuori questione.
La tempesta lo stava seguendo da Alexandria e minacciava di piovere in qualunque momento. Sperava di poter arrivare prima che la pioggia cadesse. Di tutto aveva bisogno, tranne che di fulminarsi arrampicandosi verso la finestra di Scully, a casa di sua madre. Non poteva sopportare di aver fatto questo, per poi morire così. Rise figurandosi Scully che si arrampicava sugli specchi per spiegare il perchè lui stesse facendo l'Uomo Ragno su quel lato della casa di sua madre, un sabato sera, nel bel mezzo di una tempesta elettromagnetica.
Mulder parcheggiò la macchina nel comodo parcheggio di un negozio, a qualche incrocio dalla strada della casa della signora Scully. Rise anche per la situazione. Cosa gli faceva fare quella donna!!! Bene! Scully voleva sapere se stava andando da lei, presto le avrebbe mostrato come lo aveva trattato, stuzzicandolo al punto da ridicolizzarlo.
Quando fu quasi arrivato, tagliò attraverso, camminando sul retro della casa. Appena arrivato, si spostò sul lato dove c'era il palo in questione. C'erano due finestre su quel lato. Grande!! Non aveva idea di quale fosse quella di Scully, poi sentì un tuono e scosse la testa appena la pioggia cominciò a cadere.
Prese un profondo respiro e montò sul palo. Con movimenti aggraziati, riuscì ad arrampicarsi, facendo attenzione alle mani, mentre si cimentava in questa interessante prodezza. All'altezza delle due finestre, fece una scelta e decise per quella di sinistra. Si fermò un attimo per rassicurarsi e vide Bill in quella stanza che parlava con sua moglie sul chi dovesse cambiare il pannolino a Matthew sul letto.
Mulder tornò indietro velocemente, appena in tempo per scomparire alla vista di Bill. Si resse fermamente, con il cuore impazzito, che rallentò di colpo appena Bill cacciò la testa fuori dalla finestra. Per il sollievo di Mulder, Bill era interessato solo all'approssimarsi della tempesta e allora, sollecitamente, chiuse la finestra. Un tuono crepitò sonoramente e la pioggia cadde forte. Fantastico.
Mulder ruotò verso l'altra finestra e vide Scully seduta sul letto che stava leggendo. Non era nuda, la piccola bugiarda!! Oh, bene, ci avrebbe pensato lui, non era così, Agente Mulder? Lei ti aveva voluto qui, ad arrampicarti sul fottuto palo dell'antenna, con una madre severa da qualche parte e nel bel mezzo di una tempesta. Bussò alla finestra.
" Mulder!! ", Scully rise al Mulder tutto inzuppato d'acqua che vedeva aggrappato alla casa di sua madre. Lo aiutò ad entrare.
" Tuo fratello e tua cognata sono..... ", Scully gli afferrò il braccio, mentre lui puntava verso il muro divisorio della camera da letto. Lei tacque, lui stava parlando con un profondo bacio. Lei fece andare la lingua sensualmente nella sua bocca fino a che lui non tirò fuori il gemito che piaceva a lei.
" Mulder, cerca di stare tranquillo ", sussurrò, mentre le sue mani corsero sotto la maglietta di lui, per tracciare i pettorali con la punta delle dita. " Sto indubbiamente sperando che tu non abbia usato tutte le tue energie per scalare quel palo! "
" Per te, Scully ", rispose facendo scivolare le mani sotto la maglietta per carezzarle il seno. " Ho una riserva!! "
Mulder portò la bocca avidamente sul suo collo, costringendo le ginocchia di Scully a cedere un poco.
Lei aveva difficoltà di respirazione. Persino ora, dopo tutte le volte che l'aveva baciata li, la faceva reagire così. La risatina soddisfatta di Mulder alla sua reazione, la sentì come una carezza nel suo orecchio, che la riempì internamente sommergendola come un'inondazione nel profondo dell'anima.
Lei lasciò andare le sue mani e prese a massaggiare la parte bassa della schiena di Mulder, tuffandole poi sotto la cintura della sua tuta. Glielo prese tra le mani, carezzandolo con tutte le dita, applicando la pressione che sapeva a lui piaceva di più. Lui si contrasse nella sua stretta, i suoi fianchi ondeggiarono verso di lei, e lei lasciò che la punta delle dita sfiorasse i suoi testicoli.
" Oh, Dio, Scully!! ", sibilò.
Lei sorrise e ritirò la mano. Lui piagnucolò e lei sussurrò ancora: " Tranquillo, Mulder "
Lui riaprì gli occhi e la guardò di sottecchi. Era nei guai adesso. Ma della miglior specie!!
Scully lo aiutò a liberarsi della maglietta e si spostò verso il suo torace nudo per posarvi sopra la bocca, lui la spinse sul letto. La testa penzolava da un lato e i piedi dall'altro. Lei stese le gambe e si sollevò sui gomiti. " Ebbene?! "
" Scully, questo era il tuo letto, quando eri piccola? ", le chiese.
Lei annuì e sorrise. " Ti piace l'idea, Mulder? ", chiese, poi si mise a sedere così che il suo viso si trovò al livello dei fianchi di lui. Agganciò le dita sotto la cintura e lo liberò dei pantaloni della tuta e dei boxer.
Appena liberato dei vestiti, lui cercò di chiedere: " Hai mai..... uhm..... "
" Cosa, Mulder? Ho mai, cosa? ", baciò il suo basso addome. " Ho mai fatto sesso prima in questo letto? E' questo che vuoi sapere? ", vide il suo membro contrarsi a questa domanda.
Guardando verso di lui, si rese conto che aveva difficoltà a formulare una domanda coerente, così gli diede l'informazione che voleva sapere. " Si, Mulder, l'ho fatto. In effetti ", disse sollevandosi sulle ginocchia, in modo da potergli parlare all'orecchio. " La prima volta che sono venuta, è stato in questo letto! ", disse percorrendo l'esterno del suo orecchio con la lingua.
Le gambe di lui vennero meno e lei sentì il suo peso gravare si di se. Tenendo le mani lontane, Scully continuò a parlare dentro il suo orecchio. " Si, Mulder, ero da sola ", l'autosoddisfazione che sentì su cosa riusciva a fargli solo parlando, era l'elettrizzante sensazione dello strofinio della sua erezione contro il suo addome. Lui deglutì dolorosamente appena lei proseguì. " Ho perso la mia verginità in questo letto, Mulder ", lui mormorò di disapprovazione. " Questo è, Mulder!! L'ho fatto, e mia madre e mio padre erano fuori, stavano cucinando granturco sulla griglia, credo, ed io ero nella mia camera, stesa su questo letto, con Devin Mc Conathy, cercando di fare tutto il possibile per non gridare a pieni polmoni! "
Lui le succhiava il collo mentre parlava e presto lei si rese conto che non era solo il suo membro che sentiva penetrare dentro di lei, ma le sue mani che carezzavano anche se stesso. Scully era soddisfatta.
Fuori il tuono rumoreggiava in lontananza, la tempesta si stava allontanando. Il rumore spezzò le sue fantasticherie e allora lui la rispinse sul letto e si inginocchiò sul pavimento. Afferrò le sue gambe e le tirò verso di se. Scully gridò leggermente. " Shhh, tranquilla! Ricordi?! "
Era tempo di contraccambiare, lei vide questo nei suoi occhi, oltre al suo sospirare e alle orecchie rosse. Scully si sollevò un po per aiutarlo a sfilarle le mutandine. Com'era loro abitudine, tanto per cambiare, inarcarono le sopracciglia, lei incontrò lo sguardo fisso di Mulder, e gli lasciò capire che era pronta a fare ogni cosa che lui avesse in mente. Fin dalla prima volta che avevano fatto l'amore insieme, lei non aveva idea che il sesso potesse essere così, com'era con lui. Inoltre non aveva idea di quanto potesse essere divertente. Era molto di più di una formula preordinata, o il semplice mantenere rapporti sessuali tra loro. Entrambi avevano la capacità di incorporare le stimolazioni all'estremo nell'atto sessuale, ed era sempre una sfida tra l'uno e l'altra.
Mulder le afferrò entrambe le gambe e se le avvolse intorno alle spalle. Trattenne le sue cosce con le mani e poggiò la testa tra di esse. In verità, c'era da dire che l'interno delle cosce di lei era, al momento, la parte che preferiva del suo corpo. La pelle qui era più morbida che in altre parti e lui amava sentire quando lei stringeva il suo corpo tra esse. Lentamente fece scorrere la lingua dal ginocchio lungo tutta la gamba verso l'alto, fino a raggiungere il *centro* dove si soffermò brevemente, poi passò oltre e continuò lo stesso movimento in direzione opposta, giù sull'altra gamba.
Lei stava immobile il più possibile, Mulder lo sapeva. Aveva sempre fatto così, facendo finta che lui non avesse nessun effetto su di lei. Tornò indietro verso la morbida zona dell'interno delle cosce ed cominciò un ritmico movimento, succhiando su e giù in quella piccolissima zona. Continuò fino a quando lei non cedette e si spinse verso di lui, implorandolo di muoversi più intimamente.
Mulder si sentì obbligato, ma non del tutto. Stuzzicò ogni altro posto attorno al suo sesso, ma non il vero punto centrale. Lasciò scorrere la lingua nella zona concava dove si univano brevemente le sue labbra, fino a che lei non cominciò a smaniare. Lui mosse le sue mani verso l'alto e l'afferrò trattenendola per i fianchi, massaggiandole la parte bassa della schiena, mentre continuava con le sue manipolazioni. Alla fine, come lui aveva sperato, lei non resistette molto a lungo e usò i gomiti per spingersi verso la sua bocca.
" Dannazione a te, Mulder!! ", sospirò e lui rise contro di lei.
Scully si sentiva in fiamme. I capezzoli le dolevano e sentì il sangue pulsare li e nel suo *centro*. Sentiva come un bisogno urgente, un anticipazione dolce che lei voleva scoprire subito. Lui allora strinse le braccia intorno ai suoi fianchi e la tirò verso il suo viso. Lei non avrebbe voluto dargli questa soddisfazione, non ancora.
Lui stava facendo qualcosa laggiù con le labbra e con la lingua, qualcosa che lei era sicura non gli aveva mai sentito fare prima. Era appena descrivibile. Aveva preso le sue labbra e le trascinava dentro e fuori la sua bocca, dolcemente, facendo scorrere la lingua tutt'intorno, in un qualche modo, allo stesso tempo. Una volta da una parte, una volta dall'altra, lei si sollevò e afferrò la testa di Mulder, spingendosi verso di lui. I tuoni fuori erano cessati, ma la pioggia cadeva ancora. Lei non era consapevole di nulla, se non del suono e del ritmo di Mulder, labbra, clitoride, labbra, dentro, labbra, clitoride, ripetutamente.........
" Dana?! ", entrambi sentirono bussare alla porta e il suono della voce della madre di Scully e si bloccarono. " Dana, tesoro, come va la tua testa? "
" Uhh..... ", lei guardò verso Mulder e lui guardò verso di lei, le sopracciglia inarcate e gli occhi sgranati. Lui si allontanò e lei si sentì davvero come se stesse per gridare. Merda! Vide Mulder cercare disperatamente di non ridere. " Zitto!!! ", le disse con il semplice movimento delle labbra e spinse i suoi vestiti sotto il letto.
" Dana, stai bene? Come mai la porta è chiusa? "
" Uh, lo è?! ", lei fece cenno a Mulder di stare giù sul pavimento. " Mi meraviglia! ", guardò verso il letto e si mosse verso la porta. " Scusa "; disse aprendo a sua madre.
" Non fa nulla. Come ti senti? -- Oh, Dana, il tuo viso, è tutto rosso! Ti sta venendo la febbre? "
Lei avrebbe giurato di aver sentito Mulder ridere, così, giusto per sicurezza, prese a parlare ad alta voce. " Uh, forse sono...... non lo so...... questa pazza estate, non fa bene alla mia allergia! "
" Riguardati! I tuoi occhi sono dilatati, stai sudando. Penso che ti stia davvero ammalando, tesoro! "
Per assecondare sua madre, si guardò allo specchio. " Forse hai ragione, mamma, probabilmente mi sto ammalando ", o forse sono solo accesa e pronta per il mio partner, per farmi fottere anche il cervello. Quando si rese conto che cio che vedeva allo specchio era esattamente quello che vedeva Mulder, si sentì bruciare. Era così che appariva? Che ragazzo fortunato che era!
" Bene, prenderò qualcosa e mi stenderò un po, cercando di dormire, forse questo non mi farà venire...... cioè, mi farà stare qui! "
" Beh, di sicuro non vorrai contagiare il bambino! Notte, Dana "
Lei chiuse la porta ed emise un sospiro. Mulder tornò sui suoi passi e si mosse verso di lei. Le incrociò le braccia intorno ai fianchi e le baciò la fronte, sogghignando tranquillamente. " Scully, mi dispiace "
Lei rise, malgrado tutto. Lasciò che Mulder le sfilasse la maglietta e lo guardò. " Non sei nervoso per questo? "
" Va tutto bene, Scully. Vorrei metterti sulla CNN, e farti vedere da tutto il mondo. Smettere è impossibile a questo punto! ", disse abbassando la testa sul suo torace e facendo scorrere la lingua sul suo seno, soffocando la sua risata di risposta.
" Allora facciamolo, Mulder! Per favore "
Benchè fossero diventati intimi da tempo a questo punto, era una sfida vedere per quanto tempo lui sarebbe riuscito a resistere. Voleva sentirla implorare ancora.
" Ma, Scully, e il mal di testa?! ", la prese in giro.
" Sta-ahi..... ", lei proruppe in un sospiro appena lui le poggiò la bocca su uno dei seni. " Zitto, Mulder! "
" Giù, Scully ", disse spostandosi. " Giù "
Mulder amava sentire le mani di lei tra i suoi capelli, sarebbe andato avanti così per tutta la vita. Per darsi sollievo, cercò di pensare ad altro, così prese ad accarezzarsi con la sua stessa mano. Appena consapevole di questo, Scully si era abbassata sulle ginocchia, poi prese la mano di lui tra le sue e la spostò lontano da cio che lui stava facendo e lui, come vide la sua bocca avvicinarsi, si abbassò sul pavimento.
" Sto per sedermi ", tentò di spiegare, ma vide ben presto le stelle, appena lei se lo fece scivolare nella bocca. " Gesù, Scully!...... "
Era stato un piacere atroce. Lei aveva preso solo la punta nella bocca, tenendo la base tra le mani. Lo carezzò uniformemente con il pollice, leccando tutt'intorno. Lasciò scorrere la lingua su e giù, sui lati e ancora lo trascinò dentro e fuori la sua bocca, e poi ancora sui lati.
" OMioDio! Scully, OMioDio, Scul....ly!.... ", Mulder chiuse gli occhi saldamente e il respiro si strozzò in gola appena la sentì avvolgere la lingua intorno alla sua erezione. E arrivò alle lacrime quando lei fece scorrere la bocca su e giù su tutta la lunghezza. Lentamente, poi velocemente e quando iniziò a gemere, lui fu sicuro di non poter resistere ancora a lungo.
" Dana?! ", Bill sbirciò attraverso la porta verso il letto.
Scully saltò in piedi. " Uh, Bill......non sono vestita!!! "
" Ops, scusa! ", rispose lui richiudendo la porta. " Senti, stiamo per uscire a prendere un gelato, vuoi che ti portiamo qualcosa? "
Lei guardò *l'umidità* che si era formata sul membro di Mulder. " Grazie, Bill, non voglio nulla ", Mulder rideva e scuoteva la testa.
" Ok! A dopo allora! "
Lei bloccò nuovamente la porta e guardò Mulder seduto tranquillo sul pavimento.
" Bene! ", disse alzandosi. " Questo è! O adesso, o mai più, Dana Scully!! "
Lei ridacchiò sprofondata nel suo torace appena lui si alzò e la riportò verso il letto. La convinse a sedersi sul bordo e si inginocchiò sul pavimento. Prima che lei si rendesse conto di cosa stesse accadendo, lui si spinse dentro di lei ed entrambi lasciarono uscire un lungo sospiro.
" Mulderrrrr.......non sono mai solita dire quanto mi faccia sentire bene quesssss..... ", lei buttò fuori un sospiro tagliente appena lui iniziò a muoversi.
Tre volte, contò, lui uscì fuori da lei completamente per poi spingersi dentro lentamente. " Lo so, Scully, lo so ", concordò. " Lo so "
L'unico suono nella stanza era il loro respirare e il cigolio del letto. Lei lo circondò con i fianchi e lui migliorò un po l'andatura. Mulder sollevò le mani e le strinse i seni, massaggiandoli fino a quando lei non gridò per l'effetto che gli procurava.
" Scully, Scully, Scully...... ", grugnì a tempo con i suoi movimenti ed in armonia con i suoi gridolini. " E' così......questo è così.....così......Ah, cazzo, Scully!!...... "
Era ridicolo come dovevano essere suonate quelle parole, ascoltandole attraverso i suoi gemiti.
" Continua, Mulder! ", la sua voce era affannosa e più alta del normale. " Oh, non, non.....ferm..... mmm...... ", era tutto quello che fu in grado di dire.
Lei sollevò i piedi dal pavimento così che i talloni si trovarono conficcati nel materasso. Sollevò il suo corpo verso di lui ad ogni spinta, mentre lui la carezzò per tutto il tempo. " Mulder, questo è così..... ", interruppe il suo tentativo di parlare ed iniziò a gemere. Ad ogni sua spinta, lei gemeva.
Scully era sul limite, sospesa tra il desiderio di non finire mai e il disperato bisogno del completamento. Si spinse verso di lui duramente e lui spinse dentro di lei più velocemente, benchè lei non avesse mai pensato che lui ne potesse essere capace. Il suo cuore martellava nel petto e lei lo sentì pulsare in ogni terminazione nervosa, il fuoco che sentiva dentro crebbe d'intensità, fino a che lei non gridò.
" Ohh....siiiiiii ", ancora e ancora, l'intensità dell'orgasmo la prese a sorpresa. Sembrava voler andare avanti all'infinito e lei fu appena consapevole che Mulder continuava a spingere dentro di lei.
" Scully, si, si, si..... ", disse ad ogni affondo, così intenso ora, che stava facendo muovere l'intero letto. Alla fine gridò, assaporando lo stesso orgasmo che aveva avvinto Scully, e venendo dentro di lei.
Era stato forte. Per tutto il dannato tempo, lui era stato forte. Entrambi lo erano stati.
Dopo di quello, che a lui sembrarono 10 minuti, collassò su di lei, scuotendola malamente. La carezzò come meglio poteva, facendola tornare alla realtà.
" Miseriaccia!! ", Mulder la sentì senza fiato. " Non posso crederci -- miseriaccia!! "
" Miseriaccia!! ", concordò lui.
Improvvisamente, il materasso cedette, cadendo fuori dall'intelaiatura e crollando sul pavimento. Mulder afferrò Scully e la trattenne, impedendole di cadere. Si guardarono l'un l'altra e mentre stavano per scoppiare in una feroce risata, sentirono: " Dana! Dana, stai bene?? "
Mulder lanciò una T-shirt a Scully e si nascose dietro la porta appena Bill tentò di aprire.
" Si, sto bene, un'assicella è saltata fuori dal letto, questo è tutto. Dovrò solo conficcarla al suo posto"
" Bene, lascia che ti aiuti "
" No! No, va tutto bene. Posso fare da me ", disse. " Di solito accade tutte le volte, ricordi? ", lei non era sicura di che sorta di prova visibile avevano lasciato indietro lei e Mulder. Era già spaventata che Bill potesse sentirlo......e sperò con tutta se stessa che il fratello non avesse sentito nulla di più del letto che si rompeva. " Ma non eravate andati a prendere il gelato?! "
" Si, l'abbiamo fatto. Siamo tornati perchè nessuno aveva i soldi con se, così son tornato indietro a prenderli. Ho sentito il rumore quando ho aperto la porta "
Lei guardò Mulder e si divisero uno sguardo di sollievo. Bill la salutò di nuovo e lei si piegò contro la porta. Mulder la prese tra le braccia e la strinse a lui, ridendo tranquillo. Poi la baciò ancora.
" Ah, Dana, ho dimenticato di dirti ", disse Bill dall'atrio, " che ha chiamato Mulder! "
" Grazie! Grazie mille!! "
FINE