ECLIPSE-- 2° PARTE
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Mulder's apartment
Alexandria, VA
January 13, 2000
Rabbia e frustrazione gli facevano ribollire l'intestino. Era tentato di bere un bicchiere di soda per creare con se stesso un cocktail di ansietà.
Aveva pensato che il trattamento restasse nel cerchio delle loro vite personali e la consapevolezza che stavano per fare qualcosa, certamente devastava i suoi pensieri. Una delle ragioni che lo avevano trattenuto dall'impegnarsi romanticamente con lei in tutti quegli anni, era che lui sapeva che una volta legate le loro vite, questo avrebbe assunto la guida della sua psiche. Avrebbero potuto perdere la concentrazione professionale ed ogni cosa - amore, lavoro, vita - poteva cadere a pezzi. Lui sapeva nel profondo che questa riservatezza era ridicola, ma avevano avuto grandi preoccupazioni per così tanti anni.
Se lei gli avesse dato un segnale che sentiva la stessa cosa, paura e lo stesso desiderio, lui avrebbe avuto il fegato di fare il passo finale. Persino se non lo avesse voluto come amante, lui sarebbe stato determinato ad essere un padre attivo per questo bambino. Era spaventato ed eccitato. Non aveva importanza cosa sarebbe accaduto tra lui e Scully, loro avevano appena creato un bambino insieme.
Ma lei non diceva nulla.
Questo lo frustrava e portava un certo dissenso nella loro relazione professionale. Erano andati avanti investigando su degli adolescenti, muovendosi alla velocità della luce in Virginia e guidando verso casa nella stessa macchina. La preparazione per la fecondazione in vitro era al margine del loro tempo insieme. L'unico riferimento era nell'aver preso un appuntamento nella loro agenda, soppesandolo con un'occhiata sfuggente. La questione tra loro restava la stessa. Lui riusciva appena a contenere le sue emozioni, così, come poteva farlo lei con tanta facilità?
Erano tornati in Virginia il giorno prima. Scully era stata guardinga tutto il giorno, rispondendo alle domande relative alla relazione del caso con frettolose risposte. Il tempo di parlare con qualcun'altro, che completarono il rapporto sul caso di Pittsfield. Lui aveva notato che lei aveva fatto di tutto per essere fuori dall'ufficio il prima possibile. Così con un: " Ci vediamo domani ", se ne andò a casa, quando mancavano 5 minuti alle 5.
Poi erano partiti per la consultazione iniziale programmata alla New Chances Clinic sei giorni prima, raggiungendo il punto di non ritorno. Lei non voleva essere così protettiva con lui, mentre il loro potenziale bambino veniva creato in laboratorio. Il risentimento lentamente dava strada alla rabbia. Stanotte l'avrebbe chiamata e chiesto le informazioni che gli stava rifiutando. Le meritava quantomeno.
Dopo aver passeggiato per l'ufficio per alcuni minuti, sentendo la sua aura riempire silenziosamente la stanza, alla fine prese la sua borsa e si catapultò fuori. Assicurandosi che l'autocontrollo lo trattenesse dal guidare spericolatamente, trasalì non appena entrò nel suo freddo appartamento.
Mulder si vestì con abiti casual e iniziò a prepararsi una tazza di caffè, sperando che la caffeina placasse la sua ansietà. Come alzò la cornetta per ordinare una pizza, sentì il tono metallico di una voce che lo avvisava di un messaggio. Chiamò velocemente il servizio messaggi, alle prime parole gli mancò il respiro.
" Sig. Mulder, sono Rebecca Finter della New Chances ", disse una voce professionale. " Abbiamo appena contattato la Sig.na Scully, ma volevamo che anche lei sapesse che l'incubazione ha avuto successo e che vorremmo vedervi domani alle nove. Poichè lei avrà bisogno di avere lo stomaco e la vescica pieni, vi raccomandiamo di fare colazione in anticipo. Se avete delle domande, chiamatemi alla clinica prima delle 5 di oggi, oppure visitate il nostro sito web per istruzioni più dettagliate. Questa è Rebecca Finter, vi aspettiamo domani mattina alle nove ".
Il sangue gli si gelò nelle vene.
Alzandosi silenziosamente, schiacciò il primo tasto di chiamata rapida sul suo telefono. Due squilli dopo sentì Scully accoglierlo con un famigliare: " Hallo!? "
" Scully! ", disse con asprezza. " Volevo assicurarmi che tu mi abbia dato il tuo indirizzo quando sei andata a vivere in quella graziosa casa a tre letti con un grande recinto, così potrò mandare a mio figlio o a mia figlia un regalo ogni anno per il suo compleanno ".
" Scusa?! "
Lui non rispose. Lei restò tranquilla e lui sapeva che stava cercando di capire cosa volesse dire.
Un lungo minuto passò tra loro.
Alla fine lei disse " Mi dispiace ".
Lui non poteva accettarlo. " Quando me lo avresti detto? Dopo che il test di gravidanza sarebbe stato positivo, oppure avrei dovuto aspettare fino a che il bambino si facesse la doccia? "
" No..... "
" No, cosa? Tu non sei venuta a dirmelo, hai preso una decisione sbagliata!!! "
Lui sentiva il suo tirare su col naso e si sarebbe meravigliato se lei non stesse piangendo. Mulder si rese conto che non era questo che voleva. La sua rabbia non poteva toccare dimensioni maggiori delle sue lacrime.
" Mi dispiace ", ripetè. " E' solo che... Non volevo trascinarti in questo ".
Mulder percepì la sua sincerità e cercò di frenare la sua rabbia. " Scully, tu mi hai trascinato in tutto questo quando mi hai chiesto di essere il padre di tuo figlio ".
" Lo so ", la sua voce era tenue. " Ho solo avuto difficoltà a capire il nostro ruolo nel trattamento. Ho pensato di aver pianificato ogni cosa fino all'ultimo grado, ma si stanno sollevando molte questioni che non avevo immaginato. Questo è qualcosa di nuovo per me ".
Lui si abbassò sulla sedia del tavolo e guardò ciecamente oltre il crepuscolo. " Ho una domanda per te e voglio che tu ci pensi attentamente prima di rispondere ".
" Si? ", replicò prontamente. La paura stava strisciando nella sua voce tremante.
" Quando ti ho dato la mia risposta, hai detto che mi volevi completamente coinvolto in questo, dovevo essere una parte della vita di questo bambino. Cosa intendevi esattamente? ".
Lei pensò attentamente per un lungo momento, poi disse: " Intendevo esattamente quello che hai appena detto! ".
" Sto per diventare un padre per il week-end, con il mio nome sul certificato di nascita, ma niente più che un tizio che il bambino vedrà molto spesso e donerà un rene se qualcosa dovesse andare orribilmente male? Oppure ci sarò ad ogni passo della sua vita? ".
Lui ascoltò piano ogni suo respiro attraverso la linea telefonica. Mulder sperava che anche lei volesse questa conversazione, e sarebbe andato fino al suo appartamento, così avrebbero potuto discutere faccia a faccia, ma lui oltremodo sapeva che la sua rabbia iniziale era troppo grande per un confronto fisico. Forse ne stavano parlando sinceramente ora, o per la distanza, o perchè non potevano vedere altro che la propria faccia.
" Ogni passo della sua vita, Mulder. Questo è anche tuo figlio ".
" Questo è NOSTRO figlio ", la corresse lui.
" Se tu realmente intendi quello che stai dicendo, questo cammino inizia ora. Non puoi solo aspettare fino alla conferma del successo ", Mulder ammorbidì la sua voce, non voleva farle una conferenza, non quando tutti e due erano così tesi per l'emozione. " Se non dovesse riuscire, per favore lasciami essere parte anche di questo ".
" Lo so ", ripetè lei, poi tacque per un lungo momento. " Verrai domani? ", la sua voce era incerta, guardinga.
" Si ", replicò lui immediatamente.
" Grazie ", disse lei facendo una pausa. " E grazie per avermi aiutato in questo ".
Le sue parole provocarono nuovamente la sua irritazione. " Scully, quando mi ringrazi, mi allontani da tutto questo ", disse scivolando in modalità 'psicologo', bloccandosi prima di cominciare a farle una nuova conferenza. " Non ti sto solo facendo un favore. NOI stiamo creando la vita di un bambino. Il NOSTRO bambino! ".
" Metà tu, metà io ", sussurrò lei.
La voce di lui si abbassò in un sussurro. " Sperando che sia il meglio della metà di entrambi ".
Mulder sentì la sua debole risata, le lacrime chiaramente spazzate via in un respiro. Rimasero in silenzio per un minuto, godendosi il momento.
Alla fine lui disse: " L'infermiera che mi ha lasciato il messaggio vocale, ha detto che hai bisogno di un pasto abbondante prima del trattamento. Vuoi incontrarmi per colazione? ".
" Mi piacerebbe, si! ", lei fece una pausa. " E dopo il trattamento, dovrò stare fuori dai piedi per almeno 24 ore. Domani è venerdì, così avrò in più tutto il week-end. Vorresti stare qui con me ed aiutarmi? ".
Lui si concesse di sorridere. " Naturalmente, Scully ".
" Bene! Verrò a prenderti alle 7 domani? ".
" Sarò qui ", replicò lui che dopo una pausa, chiuse la chiamata.
Se stavano per diventare genitori insieme, avevano una montagna di questioni sulle quali lavorare prima, ma la montagna non era insormontabile, come i loro sette anni insieme provavano.
Chiamò per la pizza, Mulder sedendo sul divano, iniziò ad immaginare i successivi 4 anni per lui, lei e il bambino che doveva iniziare a crescere dentro di lei l'indomani mattina.
Se fossero vissuti così a lungo!
Avrebbero apportato alcuni seri cambiamenti alle loro vite, se lei fosse rimasta incinta. Potevano minimizzare il rischio, ma il cancro di Scully poteva tornare. I cospiratori potevano venirgli ancora addosso. Un numero di incidenti poteva farli cadere. Ma se vivevano le loro vite aspettandosi disastri, non potevano mai essere veramente vivi.
Forse la chiave per cercare la felicità era afferrarla quando si presentava l'opportunità. Poteva accadere di tutto, si, ma lui non voleva guardarsi indietro e pensare " Avrei potuto avere così tanto se solo avessi permesso a me stesso di cogliere le occasioni! ".
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New Chances Clinic
Gaithersburg, MD
January 14, 2000
Ovunque nei recipienti per la cultura cellulare nel laboratorio, c'era un miscuglio del materiale genetico di lei e Mulder. Tecniche di micromanipolazione, stava dicendo il dottore, ma lei non lo stava ascoltando. Sapeva che avrebbe dovuto prestare attenzione, ma la sua mente era focalizzata su questo potenziale bambino.
Spingendo la sua mente lontano dalle bacinelle, si focalizzò sull'uomo aldilà del tavolo, che la guardava con una domanda sul volto. " Mi scusi, potrebbe ripeterlo? ".
" Le ho appena chiesto se ha seguito le procedure di preparazione della lista ", disse il Dr Parenti.
Lei sapeva che Mulder le aveva dato un'occhiata, perchè poteva sentire il calore del suo sguardo fisso sulle sue spalle. " Si, ho bevuto un bicchiere d'acqua, così la mia vescica dovrebbe essere piena a metà per l'ecografia. Ho preso inoltre alcune medicine per il raffreddore, così non dovrei tossire ".
" Bene, Dana, tossire causa contrazioni uterine che potrebbero causare problemi ", lui guardò sul suo tavolo di lavoro. " Sig. Mulder, Dana dovrebbe restare qui per un'ora dopo l'impianto. Potrebbe rimanere qui con lei? ".
" Si! ", replicò immediatamente lui e Scully si girò a guardarlo. La sua faccia era calma e interessata, ma lei gli guardò le mani che si stringevano in grembo, le nocche bianche e i tendini tirati. Si meravigliò che fosse in se; non doveva apparire così speranzoso come lei si aspettava che fosse.
" Bene! ", disse il Dr Parenti sorridendo. Passò un set di tovaglioli attraverso il tavolo e Scully li prese. " Da ora gli embrioni sono pronti, abbiamo bisogno di discutere quelle che sono le vostre opzioni ".
' Opzioni ', era solo una parola, che implicava una scelta. Scully era qui perchè era la sua unica opzione.
L'IVF era tutto, o niente. Questo doveva funzionare.
Come guardò i tovagliolini, il Dr Parenti continuò. " Basandomi sulla nostra discussione prenatalizia, noi potevamo creare 11 embrioni in laboratorio. Per una donna della sua età, noi raccomandiamo l'impianto di non più di 4 alla volta. Se sceglie di impiantarne più di 4, le chance di una gravidanza vitale diminuiscono sensibilmente, in particolar modo se le ovaie sono in uno stato di fragilità. A questo punto, impiantandone 4, ci dovrebbe essere approssimativamente il 10-20% di possibilità di successo ".
" E lei vorrebbe congelare i rimanenti 7, giusto? ", chiese Mulder.
" Giusto. Se questa prova fallisse, potremmo rifarla ancora dopo il prossimo ciclo mestruale di Dana: Potremmo avere ancora due possibilità, fornendo agli embrioni l'opportunità di scongelarsi correttamente", Il dottore tornò indietro da Scully. " Come le suona? ".
Scully guardò il suo partner, cercando sul suo viso i dubbi dell'ultimo minuto. Era pallido, ma calmo. Le ragalò un sorriso, un oscuro sorriso che aiutava a rassicurarla. Lei annuì.
Sottoscrivere il trattamento e delineare le procedure specifiche prese altri 10 minuti, poi il Dr Parenti li condusse fuori dal suo ufficio giù nella sala degli esami. Come si avviarono verso il laboratorio, Scully gettò un'occhiata all'interno, meravigliandosi di dove si trovavano ora i recipienti per le culture.
La miscela di lei e Mulder, visibile solo attraverso il microscopio, aspettava di trovare una casa dentro l'utero.
I loro 11 bambini.
La preparazione, che ricordava la routine di un esame pelvico, fu portata a termine velocemente. Il sangue scorreva lentamente verso la sua testa appena sistemò la schiena sul lettino, il suo addome leggermente sollevato. Sentiva ogni vibrazione, conscia di ogni cellula del suo corpo. Il camice era soffice per i ripetuti lavaggi, ma raschiava contro la sua pelle.
L'assistente del medico era affaccendata a preparare l'attrezzatura per l'ecografia, Scully guardò Mulder cambiare piede d'appoggio, il corpo teso. Lei raramente lo aveva visto inclinare il corpo in quel modo e la nuova prospettiva, si adattava perfettamente a questa insolita situazione. Il modo in cui strofinava il cinturino dell'orologio, l'affascinava. I suoi occhi tendevano a cercare il suo viso. Gli occhi di lui si muovevano a scatti guardandosi intorno nella sala degli esami, come uno stravagante proiettore per diapositive.
Lui notò dalla sua sedia nell'angolo che lei lo stava additando. Scully lo vide ripiegare le sue lunghe gambe sotto di essa. La parte superiore del suo corpo dondolare avanti e indietro contro la fine tappezzeria.
" Mulder?! ", mormorò.
Lui catturò il suo sguardo e lei stese la mano, troppo nervosa per tenerla sospesa mollemente al di fuori del lettino. I movimenti delle gambe sul lettino ricordavano una tovaglietta di sughero che strofinava sulla ceramica. Nel momento in cui la mano di lui fu nella sua, lei respirò affannosamente a quella pressione e lui allentò la stretta, le scuse sul suo volto. Il sorriso di perdono di Scully, non raggiungeva i suoi occhi e al suono della porta che si apriva, lei frenò il sorriso.
" E' pronta, Dana? ", disse il Dr Parenti a mò di saluto. Una sovrapposizione di passi lo accompagnava, tecnici di laboratorio trasportavano su un carrello gli embrioni e l'attrezzatura.
Le parole rifiutarono di formarsi nella sua gola secca. Mulder rispose: " Si ", e strinse la sua mano. Lei chiuse gli occhi.
Il suono dei movimenti intorno a se riempì le sue orecchie e allora cominciò a sentire calore nel cervello sull lato della nuca. Avrebbe voluto conoscere la consistenza delle labbra di Mulder da qualche parte, anche se tutti i suoi sensi sarebbero evaporati via. Una volta vicino all'angolo dei suoi occhi, ancora sulla curva dello zigomo, allorchè il suo viso liscio di primo mattino, riposava nella piegatura del collo. Un altro momento di paura. Un altro raro momento di intimità.
Lei avrebbe voluto vedere il procedimento, ma non poteva. Il Dr Parenti ripeteva il suo nome al fine di liberarla dalla paura, lei aprì gli occhi per vedere una parata di attrezzatura, i capelli castani di Mulder le coprivano l'angolo inferiore dell'occhio.
L'esecuzione della prucedura prometteva essere come una pappa unta, come diceva il Dr Parenti ad ogni passo e mentre le P.A. tracciavano un'immagine sullo schermo dell'ecografo, le dita di lei precise come un'arbitro, esaminavano ogni istante del replay del filmato. L'assurdità dello scenario colpì fortemente Scully, che voleva ridere, ma non poteva, per non contrarre i muscoli addominali e rovinare la procedura.
Così restò stesa sul tavolo imbottito, i fianchi sollevati al di sopra della testa e si sforzò di guardare le immagini fluide del catetere di Wallace nel caffè al latte del suo utero mostrato dal monitor.
L'innesto prese soltanto 45 secondi. Lei misurò il tempo con la doppia velocità del battito che tamburellava nei suoi timpani.
Con uno strattone il catetere fu tirato fuori dal suo corpo, e allora il Dr Parenti disse: " Tutto fatto, Dana ". Scully sentì un panico improvviso come il Dr Parenti strofinò con vigore la sua pancia, come se fosse un beneamato gatto, poi l'uomo tornò al laboratorio tecnico. Il dottore riordinò l'attrezzatura e disse: " Stiamo andando a controllare il catetere nel laboratorio per essere sicuri che tutti gli embrioni siano stati impiantati. Ci vorranno 10/15 minuti, Dana, ha bisogno di stare completamente tranquilla mentre aspetta, okay? ".
Lei chiuse gli occhi in assenso, ascoltando i rumori del personale medico che stava lasciando la stanza. Scully non sentiva nessuna differenza che prima della procedura, non si aspettava che questo cambiasse i connotati delle sue cellule, ma questa stasi la faceva sentire strana.
Il viso di Mulder rimase pressato nella curva del suo collo, la sua pelle era inumudita dalla dolcezza, o dalle lacrime? Lei si meravigliò del perchè quest'uomo - che aveva visto il mondo e altro ancora - non riuscisse a guardare.
E allora lei sentì la paura alzarsi da loro a ondate, come il vapore che ondeggia al di sopra dell'asfalto in una torrida giornata estiva. Fertile ed elettrica, l'energia che avevano sempre trattenuto reprimendola ogni volta che arrivava su uno di loro.
Le loro forze in quel momento non erano dirette verso un nemico invisibile; erano focalizzate sugli embrioni che nuotavano dentro il suo utero, in cerca di casa.
TO BE CONTINUED......