GAMES  di L.B. BOWER   ---- Tradotta da EN AMI ----

 

N.d.T.: Per il sommario, il disclaimer le note e i ringraziamenti, vi rimando alle puntate precedenti. Questa è l’ultima puntata, classificata interamente NC-17…. Alla larga i bambini!! -- J

La terza puntata è dedicata ad ISA!

ENJOY!! JJ

 

PARTE 5

 

     Scully non disse una parola mentre entrava nel suo appartamento e Mulder non aveva nessuna intenzione di rompere il silenzio. Con un leggero colpetto richiuse il chiavistello e si levò il parka, lasciandolo scivolare dalle braccia fino a farlo cadere sul pavimento. Mulder osservò i suoi lenti progressi mentre si muoveva attraverso la stanza e andava a piazzarsi di fronte a lui, appena fuori la portata delle sue braccia. Alzò lo sguardo su di lei e notò che si era piazzata le mani sui fianchi sottili e lo stava fissando. Mulder cercò disperatamente di non sorridere, ma alla fine semplicemente non riuscì a farlo. Si mordicchiò il labbro inferiore, mentre l’angolo della sua bocca si sollevava verso l’alto. C’era il fuoco negli occhi di lei, desiderio e divertimento. Ma il tono della sua voce fu rigorosamente serioso.

     “ Quella è stata davvero una carognata, Mulder “

     “ Mi dispiace “

     “ No, non è vero “, replicò.

     Lui rise allora. “ Hai ragione, Scully, non sono dispiaciuto. Ehi, come minimo ora hai una qualche idea di attraverso cosa sono passato. Non puoi accusare un tizio per aver finalmente fatto quello che stava aspettando di fare da quattro anni. Non dopo l’opportunità che mi hai lasciato “

     Lei fece un piccolo cenno con la testa come se Mulder avesse appena condiviso con lei una parte di informazioni riguardanti un caso o qualcos’altro di ugualmente importante su quello che era accaduto tra loro recentemente. Scully mantenne il suo atteggiamento serioso e lui rapidamente la imitò, iniziando ancora un nuovo gioco con lei. “ Quattro anni?! “, chiese.

     “ Già! I migliori quattro anni della mia vita! “

     Lei annuì ancora. “ Anche per me “

     “ Davvero?! Bene, questo è interessante, Scully Sembra già una buona partenza, e non un precipitarsi nelle cose, non credi? Di fatto volevo dire che date le circostanze non vedo una singola ragione per dover aspettare ancora a lungo, e tu? “

     La tensione sessuale era così marcata tra loro che Mulder riusciva realmente a vederla. Veniva fuori da Scully in calde, scintillanti ondate. Poteva sentirne l’odore da tre passi lontano. Quell’attraente, fragrante odore di Scully --- una combinazione di sapone e shampoo e tutte quelle cose da ragazza che la facevano odorare così….. Oh Dio!…..fondamentalmente quello era l’inequivocabile odore di una donna eccitata. Quel pesante aroma muschiato che associava a lenzuola aggrovigliate e pelle calda; corpi umidi e seni come soffici cuscini. Era passato molto tempo da quando aveva desiderato una donna così fortemente come voleva Scully. Molto tempo.

     Lei sollevò la mano e agitò un singolo dito verso di lui in un inequivocabile * vieni qui *.

     Lui si colpì il torace. Io?!?!

     Scully annuì e lui schizzò dal divano veloce come il lampo e la strinse tra le braccia, avvolgendogliele così saldamente intorno che pensò di poterla assorbire sotto la sua pelle. E Dio, quanto lo voleva!! Voleva avvolgerla e imbozzolarla, racchiuderla completamente fino a che niente e nessuno potesse mai più ferirla o deluderla o farla arrabbiare ancora. Dove potesse essere al sicuro e per sempre con lui. Per sempre, pensò. Si, gli piaceva il suono di quella parola.

     La baciò. Lenti, lievi, teneri baci, non frenetici ed energici come quello nel corridoio…… ma non meno carichi di passione. Quel particolare desiderio era stato arginato ed un altro, differente, bruciava: un desiderio di dimostrarle con gentili e semplici gesti quanto l’amava e quanto era importante per lui. Erano baci di conferma e di speranza. Strinse il suo prezioso viso tra le mani e lo coprì di baci lievi come ali di farfalla. Le sue guance, la fronte, le palpebre chiuse dei suoi occhi. Scesero come una pioggia delicata sulla solida linea della sua mascella e sulla gola nel posto dove i muscoli del suo collo discendevano verso la spalla.

     “ Mulder….. “, sospirò.

     “ Si?! “, mormorò contro la sua pelle.

     “ Oh Dio…..Per favore….. “

     Lui poggiò le labbra sul suo orecchio. “ Per favore, cosa, Scully? Dimmi cosa vuoi “

     “ Voglio….. “, lui prese il lobo tra i denti e lo mordicchiò piano. “ Oh….. “

     “ Dillo, Scully. Dimmi cosa vuoi che faccia “

     E lei lo fece. Con la bocca --- ma con nessuna parola. Sollevò le mani e aggrovigliò le dita tra i suoi capelli, trascinando la sua bocca dal collo verso le sue labbra. Mosse la lingua attraverso la sua bocca e la affondò attraverso le labbra, cercando e trovando la sua lingua in risposta. Una mano lasciò i suoi capelli e senza fretta vagabondò sulla sua schiena, stringendo e strofinando, scivolando in basso e in basso fino a che non afferrò il suo sedere e lo massaggiò con le dita, sollevò i fianchi saldamente contro di lui e li mosse in lenti movimenti circolari che minacciarono di fare a brandelli la restante padronanza di se che gli era rimasta. La mano lasciò il suo sedere e scivolò su e giù lungo la coscia e poi, muovendosi lentamente, si avvicinò verso la sua calda e solida erezione.

     Questa volta fu Mulder a gemere mentre la mano di lei lo sfiorava leggermente e tornava indietro una seconda volta, e poi ripetutamente prima che finalmente gli serrasse le dita intorno e ne tracciasse la forma attraverso i jeans. Poi tolse la mano e si allontanò da lui. Mulder voleva piangere.

     Scully lo osservò attentamente con palpebre pesanti e chiese: “ Questo risponde alla tua domanda, Mulder? “

     “ Certo che si! “, si passò la lingua sulle labbra e vi sentì il sapore di lei. Con le dita passò attraverso i capelli arruffati. Tracciò i lineamenti del suo viso con la punta delle dita. “ C’è ancora solo una cosa che dobbiamo calcolare. Ancora una domanda “

     “ Cos’è? “, chiese posando la piccola mano sul suo fianco.

     “ Dobbiamo cedere ai nostri bassi istinti, spogliarci dei vestiti e farlo indecentemente qui sul pavimento come animali irrazionali, o posso portarti nel mio letto dove potremmo prenderci tutto il tempo?! “

     “ Hai un letto, Mulder?! “

     “ Uh-umm……Ho cambiato le lenzuola proprio oggi! “

     Lei indietreggiò di un po e lo guardò a lungo. “ Se non ho capito male, Agente Mulder, dico che avevi questo in mente da molto tempo “

     “ Non avevo programmato nulla, Agente Scully. Sono solito essere come i Boy Scout, lo sai.

‘ Preparati sempre ‘, è il mio motto!! “

     “ Bene, allora, penso che potremmo andare a letto e prenderci il nostro tempo! “

     “ Sono d’accordo. Ho sempre creduto che la fretta non è mai una buona cosa! “

     “ Allora siamo d’accordo su questo, Agente Mulder?! “

     “ Assolutamente, Agente Scully! “

     E così la sollevò tra le braccia e la condusse lungo il corridoio buio verso la sua camera da letto.

 

     Dana Scully si era trasformata nell’istante in cui aveva tirato fuori la chiave dalla tasca e l’aveva fatta scivolare nella serratura. Era stata consapevole del fondamentale cambiamento nel più basilare dei modi: la decisione di tornare indietro da lui. E questa decisione non era stata presa dalla parte scientifica, analitica e controllata della sua mente, ma dal suo corpo e, ancora più importante, dal suo cuore.

     Aveva passato quella che era sembrata un’eternità in piedi nel corridoio fuori dalla sua porta, con il corpo tremante per le passionali carezze di Mulder. Era stato capace di prendere completamente il controllo della situazione a suo vantaggio semplicemente baciandola. Una parte di se era arrabbiata con lui per essere stato capace di farle questo e arrabbiata con se stessa per averglielo lasciato fare. Ma un’altra parte di se, la parte che aveva sempre disperatamente cercato di sopprimere e negare, non poteva essere rifiutata e dimenticata questa volta. La vera essenza di Dana Scully che era donna, si rifiutò di permettere ai suoi piedi di portarla via di li. Non quando tutto quello che aveva voluto e desiderato era dietro la porta chiusa. E tutto cio che doveva fare era entrare dentro e pretenderlo, pensò. Niente più giochi, non più cercare di negare le sensazioni che esistevano tra lei e Fox Mulder, non più fuggire per evitare il più casuale dei tocchi.

     Niente più tormento.

     Se avesse in qualche modo fatto appello al suo coraggio di andarsene, Scully sapeva che si sarebbe potuta estinguere per sempre la fiamma che bruciava tra loro. Sarebbe potuto essere il modo più facile, più sensibile. Ma tutto cio che riusciva a sentire, erano le parole di Mulder, a lungo temute e a lungo sperate “ Ti amo, Scully! “ Tutto cio che riusciva a sentire era il ricordo delle sue mani che si muovevano su di lei, la bocca che incontrava la sua, la lingua che danzava insieme alla sua, la sua erezione che spingeva duramente contro di se, andando in cerca del calore più intimo di lei. Aveva limitato la selvaggia emozione e il vivo desiderio ed era rimasta sbalordita nel realizzare che non era stato il presagio del disastro che l’aveva spaventata……Alla fine era stata la ridicola facilità della scelta:

     Mulder ed ogni cosa che aveva desiderato ardentemente, ma alla quale non aveva dato mai voce, oppure una vita fatta di nulla più che notti solitarie, braccia vuote e cuore desideroso d’affetto.

     Una volta che aveva scelto, la calma si era posata su di lei come una coperta calda ed era rimasta con lei ora, mentre Mulder l’aveva facilmente sollevata tra le braccia e trasportata verso il suo letto. Non c’erano stati ripensamenti, ne rimpianti, ne domande se avesse fatto la cosa giusta. Erano soli li. Ora. Quell’uomo e quella notte.

     Si erano spostati nella camera da letto, Mulder si era fermato vicino al letto e l’aveva messa giù di fianco a lui. Scully si voltò con facilità tra le sue braccia e posò la testa contro il suo torace, stringendolo saldamente intorno alla vita. Il battito del suo cuore era rapido ed energico sotto il suo orecchio. Le braccia di lui si posarono sulla sua schiena e rimasero li per un lungo momento, abbracciandola in un modo che aveva poco di desiderio sessuale. Per Scully fu un elementare ma principesco regalo; la possibilità di stringere saldamente l’uomo che aveva amato per così tanto tempo --- semplicemente perché lo desiderava. Non perché era spaventata o aveva visto in faccia la morte ed aveva bisogno di conforto, ma solo perché lo voleva e perché poteva farlo. Quante volte aveva desiderato da Mulder un abbraccio come quello, voluto con un dolore che le aveva trapassato il cuore? Che regalo meraviglioso le era stato dato, stringere l’uomo che amava. L’acuto pizzicorio delle lacrime arrivò a sorpresa su di lei. Dana Scully non aveva mai conosciuto lacrime di gioia prima come quelle che stava versando ora, e voleva assaporarle. Mulder sembrava contento di stringerla soltanto, dandole quei quieti momenti di tenerezza. Il suo regalo per lei.

     Scully alla fine alzò la testa dal suo torace e sollevò lo sguardo su di lui. Mulder la fissò con uno sguardo calmo e lieve e lei sollevò le dita verso il suo viso. Lentamente, come se fosse cieca, Scully tracciò i lineamenti della sua mascella solida, del suo mento. Sfiorò con la punta delle dita le sue guance ispide e le ciglia, spingendo via una ciocca ribelle di capelli. Tracciò i lineamenti delle sopracciglia, le sottili rughe che delineavano la sua fronte. Fece scorrere un singolo dito lungo il suo naso. Abbassò le dita sulla sua bocca e le lasciò lì per un momento prima di cominciare ad esplorare la forma delle sue labbra. Sorrise mentre Mulder posava un bacio sulla punta delle dita prima di prenderle il polso con la mano e bloccare i suoi movimenti. Separò le labbra e fece scivolare un dito nella sua bocca, cominciando delicatamente a succhiarlo. I suoi occhi erano scuri per il desiderio. Scully sospirò mentre immaginava quali altri piaceri poteva darle quella bocca. Si era già abbandonata al potere dei suoi baci. Si domandò cosa potesse farle avere quelle labbra che circondavano un capezzolo turgido o sulla sensibile parte più intima di se. Scully tirò via il dito dalla bocca e fece scendere le mani sui bottoni della sua camicia. Era concentrata sul suo compito, consapevole che gli occhi di Mulder non lasciavano il suo viso; ne sentiva il calore, come se stesse davanti ad un fuoco impetuoso che infiammava la sua pelle e sollevava gocce di sudore lungo la sua schiena. Raggiunse il bottone giusto sopra la cintura dei jeans e la tirò con forza, distruggendo l’ultimo bottone. Facendo scivolare le mani sotto la camicia, le posò su entrambi i fianchi. Scully fece scorrere le mani su e giù lungo i fianchi e attraverso il torace fino a che non si incontrarono giusto al centro, i peli morbidi si attorcigliarono attorno alle dita mentre delineava piccoli cerchi con il palmo delle mani.

     “ Ti piace questo, Mulder? “

     “ Io * amo * questo, Scully. Mi piace quando mi tocchi “, la voce di Mulder era rauca per il desiderio.

     Scully fece scivolare lentamente le mani sul suo stomaco piatto, sentendo i muscoli contratti e solidi mentre le mani vi passavano sopra. Le fece scivolare via e portò la bocca sul suo torace, posando baci sulla sua pelle e sentendo i peli del torace solleticarle il naso e le labbra. Le mani si spostarono sulla schiena e lei sentì Mulder sospirare mentre trovava uno dei capezzoli e vi posava sopra la bocca, carezzandolo con la lingua. Scully continuò a muovere la bocca sul suo torace verso l’altro capezzolo mentre le sue mani scorrevano su e giù lungo la schiena di Mulder in lente carezze, toccandolo in modi che aveva solo sognato. Mulder si inclinò verso di lei e le posò la bocca sul collo, baciandola e mordicchiandola mentre lei riportava le mani sul suo torace e poi su verso le spalle. Sollevò la camicia, facendola scivolare dalle spalle e Mulder se la scrollò di dosso, poi Scully abbassò le mani verso i suoi fianchi e cercò il bottone dei jeans. E allora Mulder la bloccò. Lei sollevò lo sguardo verso di lui, perplessa.

     “ Hai troppi vestiti addosso, Scully “, mormorò con voce ruvida e bassa. “ Prenditi cura di loro prima! “

 

     Nonostante la debole luce che filtrava dalla finestra della camera da letto, Mulder riuscì a vedere il rossore sulle guance di Scully, lo scintillio del desiderio nei suoi occhi. E con le sue parole, la visione di un raro comportamento timido che sembrava provenire da lei. Scully allontanò lo sguardo dal suo e Mulder sorrise lievemente, meravigliandosi di questo nuovo lato di lei. Le sollevò il viso con la punta di un dito e sussurrò, “ Ti voglio, Scully. Voglio amarti. Ma solo se lo vuoi anche tu. Deve essere una cosa da ambo le parti, altrimenti non ne vale la pena “

     Le sue palpebre si abbassarono e rimasero chiuse per alcuni secondi prima che si aprissero e Mulder vi vide determinazione. “ Voglio questo, Mulder, tanto quanto te. E’ solo che…… E’ da così tanto tempo che…..capisci?….. “

     Lui le sorrise e la baciò leggermente. “ Capisco. Ma smetti di pensarci e lasciati andare alle sensazioni “, scherzò. “ E’ come andare in bicicletta, Scully, una volta imparato, non si dimentica più! Devi solo fidarti di me…..e di te stessa “

     Lei gli restituì il sorriso e incrociando le braccia afferrò l’orlo del maglioncino ed iniziò a sollevarlo. Mulder fermò le sue mani. “ No. Lascia fare a me “

     Scully abbassò le mani lungo i fianchi e restò in piedi davanti a lui fiduciosa, con gli occhi scuri e impenetrabili per il desiderio. Lentamente lui sollevò il maglioncino sopra la sua testa mentre Scully tirava su le braccia per aiutarlo. Appena fu tirato via, Mulder si voltò e posò accuratamente l’indumento su una sedia prima di permettere a se stesso di rivoltarsi verso di lei e vedere cosa aveva svelato……

     Il respiro di Mulder si strozzò in gola e inghiottì un blocco grosso abbastanza da strangolare un elefante. Dio, era stupenda! Stava in piedi di fronte a lui con i suoi seni pieni sorretti da un semplice reggiseno di cotone bordato di pizzo. La sua pelle era candida e risplendeva nella tenue luce, come se fosse illuminata dall’interno. Ammirò il modo in cui le costole si piegavano a formare i suoi fianchi sottili e Mulder fu sicuro di poterne  attraversare la larghezza con entrambe le mani e riuscire ad accavallare le dita. Era così piccola e così vulnerabile. I suoi occhi erano rivolti in basso e benché lui potesse dirle qualcosa per farglieli sollevare, non lo fece. Una parte di se sapeva che lei aveva bisogno di quel tempo e lui glielo stava dando volentieri.

    Passarono alcuni secondi prima che lui lentamente sollevasse una mano e tracciasse con un dito la linea del bordo di pizzo del reggiseno, il suo tocco era un sussurro contro la forma arrotondata del suo seno. Vedeva Scully rabbrividire al suo tocco e riuscì a vedere la pelle d’oca formarsi sul suo petto, vide i capezzoli celati sotto il tessuto tendersi e premere contro il reggiseno. “ Sai, Scully, sarà realmente dura guardarti con i vestiti ora senza pensare a quanto stai bene senza! “, disse sperando di costringerla a sorridere. Ne ottenne uno, benché lei continuasse a non guardarlo.

     Così lentamente, da una parte all’altra, fece scivolare il dito sopra il pizzo prima di immergerlo nella dolce cavità tra i suoi seni. Con un rapido movimento di pollice e dito slacciò il gancio e liberò il seno. Fece scivolare le mani verso l’alto, le infilò sotto le spalline e le scostò dalle spalle. Il reggiseno cadde silenziosamente sul pavimento. Mulder riabbassò la punta delle dita sul suo petto e le trascinò lentamente sul rilievo dei suoi seni. Le sue dita si chiusero a coppa ai loro lati e ne sorresse il loro peso delicato con i palmi mentre i pollici si poggiarono sui capezzoli rigidi. Scully sospirò mentre lui tracciava circoli sopra ed intorno a loro, poi prese un capezzolo tra pollice ed indice e lo pizzicò delicatamente. Scully gemette e lui piegò la testa per depositare un singolo bacio sulla sommità del seno, facendo scorrere le mani su e giù lungo i lati, sentendo le sue costole ed il rapido sollevarsi ed abbassarsi del suo torace. Si abbassò sulle ginocchia e sprofondò il viso nella morbidezza del suo addome, posando baci sulla pelle esposta sopra il bordo dei suoi pantaloni. “ Non è abbastanza “, mormorò contro di lei. “Non c’è abbastanza pelle da assaggiare”

Agganciò i pollici nella cintura dei pantaloni e glieli fece scivolare lungo le gambe, sollevandole un piede alla volta per sfilarle gli stivali e liberarla dalla costrizione dei sottili pantaloni. Riportò il viso verso l’addome e sentì la sua erezione premere contro i jeans mentre le baciava le mutandine di seta che la ricoprivano. Le mani si spostarono su di lei fino a posarsi sul suo sedere mentre con la lingua bagnava la sua pelle e l’interno dell’ombelico, muovendosi a scatti su di esso prima di far scendere la sua bocca giù e ancora più giù, inalando il caldo odore muschiato del suo sesso. Abbandonò un bacio sulla delicata protuberanza prima di ripetere le sue recenti azioni in successione per liberarla delle mutandine. E allora si rimise in piedi e fece un passo indietro, beandosi della vista di Scully --- nuda come il giorno in cui era nata e bella abbastanza da farlo lacrimare.

     “ Dana?! Ehi!? “, mormorò. “ Guardami “, lei sollevò la testa e posò gli occhi su lui per un momento prima di richiuderli di nuovo. “ No “, la supplicò piano. “ Guardami. Voglio che mi guardi mentre ti guardo. Voglio che tu veda, che tu sappia quanto sei bella. Voglio che tu veda te stessa attraverso i miei occhi “

     E lei lo fece, con occhi umidi di desiderio. Raccolse questa nuova sfida e fece quello che lui gli chiedeva; lo guardò mentre i suoi occhi si posavano su di lei. Stava tremando ed i suoi occhi era colmi del desiderio portato dalla speranza di poter essere li un giorno. Mulder tornò verso di lei e la prese tra le braccia, la sollevò e la depositò gentilmente sul letto.

 

     Dana si appoggiò contro il cuscino ed osservò Mulder mentre si slacciava i jeans e li faceva scivolare lungo le gambe. Stava tremando quasi incontrollabilmente --- una combinazione del suo stesso desiderio ed un ansioso bisogno di compiacerlo, fare ogni cosa che lui voleva. I suoi baci le avevano instillato il fuoco, le sue carezze avevano minacciato di spedirla oltre il limite della ragione ed in un posto che lei non aveva mai conosciuto prima. Come era stato semplice permettergli di fare questo. Come era facile darsi alle sue mani, alla sua bocca, ai suoi occhi. Lo aveva guardato appena glielo aveva chiesto, ed aveva visto i suoi occhi luccicare di piacere, capendo di essere bella tanto quanto lui voleva che fosse. Era una potente droga liberatoria sapere quanto potere aveva su di lui in quei momenti, sapere che tutto cio che doveva fare era chiedere e lui avrebbe fatto ogni cosa che lei voleva da lui. Niente domande, nessuna discussione, non far pesare i suoi bisogni su di lei. Fox Mulder le apparteneva in ogni modo e Scully era scossa dalla consapevolezza di cio. Lui stava in piedi di fronte a lei ora, vestito solo dei boxer. E Dana Scully scoppiò a ridere forte.

     Erano ricoperti con esemplari di dischi volanti e piccoli omini verdi.

     Lei non voleva. Cercò di fare del suo meglio per lottare contro la risata che le scappò in smisurati respiri convulsi. Si battè una mano sulla bocca e lo fissò.

     Fox Mulder stava in piedi di fronte a lei, guardandola timidamente, mentre la sue erezione tendeva il davanti dei boxer. Scully era consapevole che quella era una vista che non avrebbe dimenticato finchè sarebbe vissuta.

     “ Io…… “, farfugliò, “ Mi dispiace, Mulder. E’ solo che……non ero preparata a questo!…… “, le sue parole erano inframmezzate di risolini. Lo guardò attentamente e rimase sollevata nel vedere il suo sorriso in risposta, sentire la sua bassa risata divertita.

     Mulder inclinò la testa e la punzecchiò, “ Bene, non avevo programmato di offrire un siparietto comico a questo punto, Scully, ma finchè tu sei felice, io sono felice “, ci fu un breve silenzio.

“ Allora, ti piacciono?! “

     “ Si, Mulder, mi piacciono! “

     “ Bene! Perché se ti piacciono questi, non puoi non amare quello che c’è sotto!!….. “, detto questo, si levò i boxer e rimase nudo di fronte a lei. E la risata le morì in gola!

     Era assolutamente meraviglioso. Dalla cima della sua testa scompigliata, alla punta dei suoi piedoni. Era magro e solido, le sue spalle larghe ed i muscoli marcati, le braccia forti e le gambe magre e sagomate. I suoi occhi furono attirati dai suoi fianchi stretti e dal groviglio dei suoi peli pubici. L’erezione sporgeva dal suo corpo, grossa e pulsante per la congestione di sangue, la pesante sacca dei testicoli si arrestava saldamente contro il suo inguine. Lei si sentì fremere ed il suo sesso si inumidì in risposta, il suo clitoride si ingrossò, desideroso del suo tocco. I suoi seni erano morbidi e desiderosi delle sue mani, della sua bocca. Sollevò lo sguardo sul suo viso e ci vide il desiderio scritto sopra – le pupille erano così dilatate dal desiderio che sembravano quasi nere.

     “ Vieni qui “, sussurrò, e si sedette per prenderlo tra le sue mani, tirandolo verso di lei. Fece scorrere le dita su e giù sulla sua lunghezza, stringendogli le dita intorno e muovendo la mano in lunghe e lente carezze, mentre con l’altra mano carezzava i testicoli. Mulder gemette e si leccò le labbra, guardandola mentre continuava a lavorarlo con la mano. Poi Scully abbassò la testa e vi poggiò la bocca sopra, baciando la punta del pene e assaporando il fluido salato che fuoriusciva da lui. Lo leccò allora, un lungo, lento gesto della sua lingua su tutta la lunghezza e poi lo prese in bocca. Mulder gemette profondamente nella gola e aggrovigliò le dita tra i suoi capelli, tirandosela ancora più vicino. Lei spostò le mani sul suo fondoschiena, stringendo e massaggiando le piccole natiche rotonde mentre cominciava a muovere la bocca su e giù su di lui, la lingua mulinava intorno a lui mentre incrementava il succhiamento sulla sua solida asta. Sentì Mulder tremare, i suoi fianchi cominciarono a muoversi avanti e indietro in piccole spinte contro il suo viso. Continuò ad emettere profondi suoni nella sua gola, sollecitandola e lei sentì il suo stesso desiderio continuare ad aumentare mentre lui emetteva una scia di parole intelligibili prima di aumentare la presa sulla sua testa. Si allontanò da lui e Mulder scivolò fuori dalla sua bocca con un gemito. Scully lo fissò perfidamente e chiese, “ Questo ti ricompensa per aver riso dei tuoi boxer, Agente Mulder?! “

     “ Santo Dio “, sospirò. “ Questo mi ricompensa per ogni cosa cattiva che tu abbia mai fatto o che mi potresti mai fare, Scully. La critica è cancellata per la vita, per quanto mi riguarda! “

     “ Bene! Ora perché non vieni qui e vedi cosa puoi fare alla fine di tutto cio?! “, disse battendo una mano sul letto di fianco a lei.

     “ Aspiro ad accontentarti, Agente Scully! “, replicò e scivolò di fianco a lei con un sorriso.

 

PARTE 6

 

     Mulder si mise su un fianco e tirò Scully verso di se, stringendo la sua calda pelle nuda saldamente contro se stesso. Era incredibile al tatto – come se i muscoli e le ossa fossero foderati di seta sotto la pelle. Non si era mai reso conto di come qualcuno potesse essere così incredibilmente morbido. Stavano naso contro naso e Mulder cominciò a strofinarsi contro il suo viso e il collo, canticchiando tra se mentre le sue mani andavano a zonzo ed esploravano la sua schiena, il braccio, il punto vita e la piena protuberanza del suo fianco. Fece scorrere il palmo lungo la coscia e torno indietro sentendo Scully tremare sotto il suo tocco; le sue stesse mani danzavano su di lui, toccando e stringendo. Improvvisamente Mulder si rivoltò con lei fino a che Scully non si trovò posizionata sulla schiena sotto di lui. Si avvicinò sui gomiti e prese il viso di lei tra le mani, coprendolo di leggeri baci prima che la sua bocca si impadronisse di quella di lei. Scully gemette mentre la lingua affondava nella sua bocca e avvolse le braccia saldamente intorno a lui, i fianchi e le gambe si contorcevano sotto di lui e la sua erezione premeva duramente contro la sua coscia. Lei sollevò una gamba e la attorcigliò intorno alla coscia di Mulder sollecitandolo a darsi da fare. “ No “, replicò sulla sua bocca. “ No, non ancora “, sussurrò spingendo via la sua gamba, ignorando il suo mormorio di supplica mentre si allontanava da lei e rimettendosi ancora una volta disteso su un fianco. Sollevandosi su un gomito per osservare la reazione di lei alle sue carezze, Mulder posò la mano sul suo stomaco piatto e la trascinò su fino a che non si chiuse a coppa su uno dei suoi seni perfetti. Mulder strinse l’ammasso carnoso e fu ricompensato dal basso suono appassionato di Scully. I suoi occhi erano chiusi, la bocca socchiusa, il respiro fuoriusciva in piccoli ansiti. Mulder spostò la mano verso l’altro seno e ripetè gli stessi movimenti prima di piegarsi su di lei e abbassare la bocca su uno dei rosei capezzoli.

     Scully sospirò allora e la sua erezione si consolidò in risposta. Mulder usò la parte piatta della lingua per stuzzicare il capezzolo indurito, leccandolo come un gattino in una ciotola di latte, prima di cominciare delicatamente a succhiarlo. Scully sobbalzò, contorcendosi sensualmente contro le lenzuola e abbassando la mano a coprire quella di lui, spingendola dal suo seno a muoversi lungo il suo stomaco fino a che lui non raggiunse il posto dove il suo pelo pubico copriva il suo sesso. Mulder fermò la sua mano allora, tirandola via da sotto quella di lei e tracciò pigri cerchi nel morbido nido di peli con la punta delle dita mentre Scully artigliò le sue braccia affondandogli le unghie nella pelle. Lui sollevò la bocca dal suo seno e fece scorrere una mano nell’interno delle sue cosce e Scully separò le gambe ancora di più, desiderosa del suo tocco. Mulder si spostò verso l’altro seno, serrando la bocca sul capezzolo, continuando a muovere la mano tra l’interno delle cosce e la piatta superficie del suo stomaco, ripetutamente, toccandola dappertutto tranne che nel posto che lei gli aveva implorato di toccare, ignorando le sempre più ardenti, mute suppliche di Scully. Non poteva correre. Non importava che voleva fortemente montarle sopra e affondare profondamente dentro di lei, si trattenne, godendo della dolce tortura che li faceva attendere entrambi.

     “ Per favore…… “, Scully gemette mentre le mani si muovevano sulla sua schiena e sul suo torace. “ Mulder…….. Oh. Dio……. Per favore....... „

     Lui si lasciò scivolare il capezzolo dalla bocca e sollevò il viso verso di lei. Posò un bacio sulla sua bocca e mormorò, “ Guardami, Scully. Apri gli occhi e guardami “, gli occhi di lei si aprirono lentamente e lei voltò la testa per incontrare i suoi occhi. Erano dolci e concentrati. “ Sei così incredibilmente bella. Hai idea di quanto ti ami?! “

     “Dimostramelo, Mulder! “, sospirò. “Per favore. Non posso…… Io….. Mi stai facendo impazzire “

     “ Lo so. E’ quello che voglio. Voglio farti impazzire, Scully! “, le disse mentre le baciava il seno, il viso, il collo, la pendenza delle spalle. “ Voglio toccarti e assaggiarti. Voglio sentirti chiamare il mio nome. Voglio baciare ogni centimetro del tuo corpo, assaporarti sulla mia lingua. Sentirti muovere sotto di me “, si mise seduto e rapidamente si inginocchiò tra le sue gambe aperte, con le ginocchia allo stesso livello di quelle di lei, si piegò su di lei e poggiò entrambe le mani sulle sue spalle e le fece scendere lentamente lungo il suo corpo, esplorando i suoi seni, le costole, la liscia, piatta distesa del suo addome e giù verso le sue cosce. Le mani di Mulder ripeterono il movimento più volte, fino a che non sentì il suo stesso autocontrollo scivolare via. Abbassandosi su di lei ancora una volta, con il peso poggiato sulle mani, Mulder cominciò a baciare e a leccare il sentiero che aveva creato con le mani, mordicchiando delicatamente la sua pelle mentre Scully sollevò i fianchi sotto di lui, sollecitandolo ad arrivare presto al suo centro. Lui immerse la lingua nell’ombelico, schiacciando il naso sul suo pube e inalò la sua essenza. Facendo scivolare le braccia sotto le sue cosce e tirandosele attorno ai fianchi, Mulder scivolò giù dal letto e posò le mani sul suo sesso aprendolo per la sua bocca vogliosa. Premette le labbra sulla morbida ed umida cavità e fece scivolare la lingua dentro di lei, assaporando la dolcezza della donna sotto di lui. Aveva un sapore penetrante, come vino eccellente sulla sua lingua. Le mani di Scully discesero ad aggrovigliarsi nei suoi capelli mentre lui percorreva il suo sesso con la lingua, cercando e trovando la piccola gemma di nervi sensibili. Mulder fece danzare la lingua attorno e sopra il suo clitoride in delicati, lenti cerchi, prendendo tempo, sentendo Scully cominciare a sobbalzare e a contorcersi sotto di lui, la sua insistente supplica, “ OhmioDionon –tifermare – nontifermare – nontifermare…… “, era musica dolce per le sue orecchie. Allora lui accellerò i movimenti, muovendo la punta della lingua sempre più rapidamente contro di lei fino a che Scully sollevò i fianchi dal letto, inarcò la schiena e il suo corpo si irrigidì mentre si abbandonava all’orgasmo che l’avvolse.

     “ Si!…. “, esclamò Mulder, tirando fuori le parole fino a farle diventare promessa e preghiera.

“ Dammelo, Scully “, Mulder era così preso dal suo piacere che non era sicuro di quello che chiedeva da lei. Il suo orgasmo, certamente. Il suo amore, il suo cuore, la sua vera anima? Si, questo era tutto cio che voleva. Tutto di esso. Tutto di lei. Ogni cosa che aveva ed ogni cosa che era – lo voleva con un desiderio così feroce che lo spaventò.

     Si issò sul letto e si spostò sopra di lei, appioppando baci lungo tutto il suo corpo fino a che la bocca non incontro quella di lei. Scully allungò un braccio tra loro e prese il suo sesso con una mano, le sue dita erano serrate intorno ad esso mentre lo trascinava verso di se, la punta sfregò contro di lei prima che sollevasse i fianchi e che Mulder le scivolasse dentro di una frazione di centimetro prima di fermarsi, volendo prolungare quel particolare piacere più a lungo che poteva.

     La sua bocca lasciò quella di lei e sospirò, i suoi occhi erano saldamente chiusi. Questa volta fu Scully che mormorò il suo nome. “ Mulder. Guardami. Apri gli occhi e guardami! “

     Si sforzò di aprirli e guardare verso la donna sotto di lui, i suoi occhi erano caldi e pieni d’amore, il suo sorriso felice.

     “ Ti amo, Fox Mulder “, sussurrò. “ Ti amo “

     E allora lentamente, oh, molto lentamente, Mulder scivolò dentro di lei fino a che non fu completamente ricoperto dal suo vellutato calore. Lei era calda e solida e lui pensò di poter impazzire di piacere. Cominciò a muoversi dentro di lei, dondolando lentamente mentre le gambe di Scully si sollevarono attorno ai suoi fianchi e lo trattennero contro di lei. Strinse il viso di lei tra le sue mani e si perse nel blu senza fondo dei suoi occhi. Scully afferrò le sue braccia e mosse le mani sulle sue spalle e lungo la schiena, toccandolo, toccandolo sempre, le sue mani lasciavano tracce di fuoco sulla sua pelle.

     Benché i suoi movimenti rimanessero lenti e ritmici, Mulder incrementò la forza delle spinte, ritraendosi quasi completamente dal suo corpo prima di tornare dentro di lei come un pistone, fino a che i loro corpi non si fusero insieme – non più due, ma uno.

     Un cuore, un’anima, una mente. I loro cuori battevano come uno solo, i loro respiri venivano inspirati ed espirati come uno solo. Una singola, potente entità creata e nutrita da un amore e da una fiducia così forte che poteva sicuramente diventare il loro trionfo su tutte le forze che avevano cercato di separarli. Separati erano vulnerabili, insieme non potevano essere sconfitti.

     Profondamente scosso da questa comprensione, Fox Mulder scoprì la verità che cancellava ogni cosa. E scoprì che la verità era l’amore: il suo per Scully e quello di lei per lui.

     Mulder abbassò la bocca sulla spalla di Scully e la mordicchiò delicatamente, i suoi denti la pizzicarono mentre lui incrementava il tempo del loro fare l’amore e sentì la risposta nella spinta dei fianchi di lei. Lei mormorò qualcosa e lo chiamò, sussurrando il suo nome ripetutamente mentre si stringevano, si tiravano e spingevano uno contro l’altra, nessuno dei due soddisfatto del solo contatto dei loro corpi – entrambi volendo di più. Volendo strisciare entrambi dentro la pelle dell’altro fino a che non fossero stati rivoltati dalla grandezza e dalla potenza di esso.

     Mulder sollevò la testa mentre sentì crescere il dolce dolore del suo sollievo, sentì i sottili muscoli cingerlo e cominciare a pulsare e a contrarsi mentre Scully raggiungeva la sua vetta e gridava. Si aggrappò a lui saldamente, braccia e gambe lo imprigionavano come una morsa d’acciaio. Lui coprì la sua bocca e rivelò ogni cosa che aveva dentro, offrendolo a Scully e sentendo il suo orgasmo cominciare a fluire sopra e attraverso di lui mentre lei accettava il suo regalo. Allontanò la bocca da quella di lei e gettò indietro la testa mentre un rauco grido fu strappato alla sua gola. Diede una spinta finale con i fianchi e sprofondò profondamente dentro di lei.

 

     Stavano abbracciati insieme, i loro corpi erano coperti da un sottile velo di sudore. Mulder era raggomitolato attorno a lei, con una coscia poggiata su di lei, la testa poggiata sul suo seno, e con un braccio buttato di traverso sul suo addome. Dana giocava con una ciocca dei suoi capelli, spostandogliela dal sopracciglio prima di posarci un bacio. Mulder emise un basso brontolio nella gola e se la tirò ancora più vicino.

     “ Mulder?! “

     “ Mmmm?!… “

     “ Sto morendo di sete “

     Lui ridacchiò e le sfiorò il seno con un bacio. Sollevò una mano e le carezzò la protuberanza del fianco. Dana rabbrividì.

     “ Hai freddo? “, disse gettando uno sguardo verso di lei, un occhio nocciola nascosto da una ciocca errante di capelli. Sembrava così giovane e così tranquillo che Scully ebbe paura che il cuore potesse bruciarle nel petto, impossibilitato a contenere l’enormità dell’amore che sentiva per lui. Lo amava tanto da stare male. Ma Dio, era un dolce dolore.

     “ No, Mulder, ma ho sete “

     “ Va bene, signora! “, la punzecchiò. “ Al tuo servizio “, rotolò fuori dal letto e si abbandonò ad una lunga stiracchiata con la schiena rivolta a lei e Scully colse l’opportunità di ammirare la fine linea della sua schiena, la solidità delle sue gambe, il piccolo sedere rotondo che si adattava così bene tra le sue mani. Si incamminò lentamente fuori della stanza e Scully si rannicchiò profondamente nel letto.

     Wow, pensò Scully, questo era…..

     Non riuscì a tirar fuori le parole per descrivere come si sentiva in quel momento – la pace e la calma la circondavano. Una sensazione di assoluta e completa soddisfazione. E non solo sessualmente, non solo perché Mulder era un incredibile amante che sembrava sapere istintivamente come, dove e quando toccarla, come se fosse realmente capace di insinuarsi nella sua testa e conoscere i suoi più intimi pensieri; era più di questo. Se Dana Scully fosse stata costretta a scegliere una singola parole per descrivere come si sentiva, quella parola sarebbe stata ‘ completa ‘. Era come se in Mulder avesse trovato la parte di se stessa che aveva perso. Un vuoto che solo lui poteva riempire. Yin e Yang.

     Bianco e nero, pensò, ridendo di se stessa. Buio e luce. Fuoco e ghiaccio. Prosciutto e formaggio. Burro di arachidi e gelatina. Dana cominciò a ridere scioccamente e rimase scioccata dalla sua frivolezza. Non poteva incolpare l’alcool stavolta, riflettè. A meno che tu non consideri Mulder un raffinato whisky d’annata. Scoppiò a ridere. Si, è così! Mi sono abbandonata a lui. Ciao, il mio nome è Dana Scully e sono Mulderizzata. Fece ancora un sorrisetto compiaciuto e alzò lo sguardo ad incontrare Mulder che stava in piedi sotto la porta, poggiato con una spalla contro lo stipite e due grossi bicchieri di succo d’arancia tra le mani.

     “ Ciao! “, lo salutò.

     Lui scosse la testa, con un ghigno stupefatto sulla faccia. “ Ciao a te! Sai, Scully, non è un granchè per l’ego di un tizio sentire la donna che ti ha appena messo fuori combattimento per compiacerla, cominciare a ridacchiare appena lui ha lasciato la stanza! “, attraversò il pavimento verso il letto e le porse il bicchiere.

     Lei sogghignò e lo ringraziò, buttando giù metà del succo prima di posarlo sul comodino.

“ Vieni qui “

     Mulder si sedette sul bordo del letto con una gamba ripiegata sotto di se e la fissò in silenzio, l’accenno di un sorriso si aprì sul suo volto. Lei sollevò un braccio e spinse le dita attraverso i suoi capelli scompigliati. “ Il tuo ego non ha nulla di cui preoccuparsi. Erano risatine di felicità “

     “ Ne ho sentite un sacco di queste negli ultimi due giorni, Scully. Sei sicura di stare bene? “, c’era un luccichio diabolico nei suoi occhi.

     “ Mulder?!….. “, lo ammonì.

     “Perché odio pensare di avere qualcosa a che fare con la trasformazione della mia partner dall’enigmatica Dr. Scully in uno scervellato, ridacchiante ammasso di incantevole, nuda carne femminile. Questo suona troppo come un X File! “, Mulder posò una mano calda sulla parte superiore della sua coscia e cominciò a far camminare le dita verso l’alto. “ Ed odio pensare alle conversazioni vicino al refrigeratore dell’acqua se si sia mai saputo che Dana Scully realmente ride per tutto il tempo…. “

     Lei aveva appena aperto la bocca quando Mulder si avventò su di lei e cominciò a solleticarla. Scully emise dei gridolini e cercò di allontanarsi, ma lui la trattenne facilmente con un braccio mentre le sue dita si conficcavano nelle costole, sotto le braccia, nel retro delle ginocchia, Rotolarono attraverso il letto, lottando allegramente sulle lenzuola. Scully riuscì a piazzare un piede tra loro e lo piantò esattamente nel suo stomaco, spingendolo via per un secondo e balzò in avanti attraverso il letto sulle mani e le ginocchia, ma Mulder l’afferrò per le caviglie e si lanciò sopra di lei, inchiodandola al letto sul suo stomaco.

     “ Mmm “, borbottò nel suo orecchio. “ Questo regalo ha delle interessanti possibilità “

     “ Umph, Mulder!! Lasciami alzare! “

     Lui spostò il suo peso e si raggomitolò di fianco a lei. E poi piegandosi su di lei, abbassò la testa verso la sua nuca e fece scorrere la lingua su tutta la lunghezza della colonna vertebrale. Scully smise di lottare a metà del suo viaggio, stringendo le lenzuola tra i pugni. “ Non è leale! “, protestò.

     Mulder sollevò la testa e avvolse le braccia intorno ai suoi fianchi, allungando le gambe sul letto. “ In amore e in guerra, tutto è leale, Scully! “

     “ Anche nel gioco? “, chiese lei.

     “ Dipende dal gioco “, rispose strofinando il naso nel punto dove la sua coscia incontrava la parte finale del sedere. “ Umm…..Amo questo punto. E’ morbido, caldo e sa di buono. E’ tutto quello che desidero. Penso che ci costruirò una casa e ci entrerò “

     “ Seriamente, Mulder……. “, cominciò lei.

     “ Si, seriamente. Voglio dire, guarda in gire per il quartiere “, la punzecchiò. “ Non può esserci niente meglio di questo “

     Scully si divincolò dalla sua stretta e si mise a sedere, voltandosi verso di lui. Scully odiò se stessa per aver gettato acqua fredda su quello che sembrava essere davvero un buon momento, ma doveva sapere. “ Il gioco, Mulder “, disse catturando il suo sguardo e trattenendolo. “ La notte scorsa, stanotte…. “, tacque, non sicura di quello che voleva dire. Mulder la stava studiando con il suo tipico viso privo di espressione non dicendole nulla. Scully si domandò se avesse mai conosciuto ogni cosa che passava dietro quello sguardo e pensò che ora non doveva essere sorpresa da quello che lui aveva fatto. Lei aveva passato gli ultimi quattro anni della sua vita seguendolo, difendendolo e proteggendolo;  un uomo che molte persone pensavano fosse matto come un cavallo. Ma Scully lo conosceva bene. Non che potesse discutere il fatto che Mulder avesse molto di più che la sua quota personale di demoni, ma non era pazzo – lo aveva visto molto bene, sperimentato molto bene, cadere dentro la linea dei suoi detrattori così facilmente.

     Inoltre, c’era una parte di lui che non pensava sarebbe mai stata capace di raggiungere, o capace di capire. L’inesorabile caccia alle verità che spesso lo avevano fatto diventare egoista ed arrogante, ed anche perfettamente ostile verso di lei….. o chiunque altro si piazzava sulla sua strada. La sua unica inclinazione era la sua benedizione e la sua maledizione. Scully non avrebbe voluto, ma si domandava se questa caratteristica era stata rivolta nella sua direzione al solo scopo di portarla a letto. Non era che dubitasse del suo amore per lei, solo delle sue motivazioni. Aveva cominciato il gioco con una differente motivazione in testa e, vedendo la sua risposta al suo implacabile flirtare, aveva deciso di portarlo in un’altra direzione? E quanta colpa aveva lei su quanto era successo quella notte?

     Scully abbassò gli occhi e si studiò le mani. “ Perché un gioco, Mulder? Non solo la notte scorsa e stanotte, ma durante tutto l’ultimo anno. La sessione settimanale. Era molto di più che un gioco, non è così? “, disse, odiando il tono dubbioso che era venuto fuori dalle sue parole.

     Mulder si mise seduto e si appoggiò con la schiena contro la testata del letto. Allungò una mano e con le dita sfiorò la sua mano, la sollevò e la prese nella sua. “ Penso di capire cosa mi stai chiedendo, Scully, ma non sono sicuro sul come rispondere “

     Lei sollevò lo sguardo su di lui. “ Con la verità, Mulder “

     “ La verità “, ripetè lui. “ La verità. La verità è che non so nulla di più, tranne che ti amo. Io…. Io ho solo bisogno di stare con te, Scully “, tornò a mettersi seduto e avvolse un braccio intorno al suo punto vita, trascinandola verso di lui. Strofinò il naso sulla sua testa e poi vi posò un bacio.

“ Volevo scoprire ogni cosa che potesse riguardarti, ma lo hai fatto diventare così dannatamente difficile alle volte! “, la sua voce si era alzata di un tono, si rese conto Scully, come di frustrazione. Non rabbia, solo il bruciante desiderio di * sapere *. Ogni cosa. Scoprire tutti gli indizi, mettere insieme tutti i pezzi fino a che non avessero fatto un quadro chiaro e risposto a tutte le domande. Questo non era accaduto spesso nei casi sui quali avevano lavorato. Scully non aveva mai pensato a se stessa come ad un X File, ma sentendo le parole di Mulder, glielo fece domandare. Era così enigmatica per lui?

     “Volevo solo che tu ti aprissi con me, Scully, che mi lasciassi gettare uno sguardo nella parte di te che hai sempre tenuto così nascosta. E allora dopo Apison…… “, respirò forzatamente e la strinse ancora più vicino. “ Dopo Apison era ancora più importante per me. Sapevo di amarti, ma tutte le prove dicevano che poteva essere diverso. Mi stava facendo impazzire, Scully. Mi ha portato al punto di non potermi più fidare dei miei stessi sentimenti. E questo è stato quando decisi di ubriacarci e farti tutte quelle piccole, stupide domande che avrei sempre voluto chiederti, ma che non avevo mai fatto. Perché dovevo sapere “

     Mulder la fece girare tra le sue braccia fino a quando non fu di faccia a lui e se l’attirò in grembo. Le toccò una guancia, spostandole i capelli vicino alla tempia. C’era così tanto amore nei suoi occhi. Ed una silenziosa disperazione che la implorava di capire.

     E lei lo fece. Tutto aveva un senso per lei ora.

     “ Voglio che tu sappia una cosa, Scully, e te lo giuro sulla mia vita che è la verità. Quello che è successo stanotte – dannazione, quello che è successo negli ultimi quattro anni, le cose che dico, le cose che faccio, il modo in cui ti tocco, il modo in cui ti guardo….. non è un gioco, Dana. Mai un gioco. Non lo è mai stato, ne lo sarà mai. Sei l’unica persona che mi sia mai stata così vicina fin da quando ho perso Samantha. E quello che sento per te, non ha nulla a che fare con un gioco. Devi credere a questo “

     Lei si sollevò un po e lo baciò, sapendo che le sole parole non potevano bastare – solo il suo tocco poteva confortarlo. Mulder la baciò avidamente e la sollevò dal suo grembo, tirandola giù di fianco a lui, la carezzò piano, eliminando le lacrime che scivolavano dai suoi occhi con i baci. Lo amava così tanto. E Scully pregò che potesse sempre essere così tra loro. Che non ci fossero questioni che ponessero ostacoli sul loro sentiero, avevano trovato una strada intorno a loro e dentro di loro. Poggiò la testa sul suo torace e lo strinse forte, amandolo. Per sempre.

     Il telefono suonò, facendoli sobbalzare entrambi. Dopo il quarto squillo, lei sollevò la testa e chiese, “ Pensi di poter rispondere?! “

     “ No! “

     “ Okay! “, disse lei, rannicchiandosi nel letto e contò gli squilli fino a che non si fermarono a venti. “ Qualcuno voleva parlare con te, * tesoro *!! “

     “ Richiameranno!! “, mormorò lui in risposta, poi allungò un braccio per afferrare le lenzuola e la coperta e tirarli su di loro. Lei gli lanciò un’occhiata giusto in tempo per vedere le sue palpebre chiudersi. Non era una cattiva idea, pensò, e le chiuse anche lei.

     Ma si riaprirono di scatto appena il cellulare di Mulder cominciò a suonare, era un suono, stridulo e metallico, difficile da ignorare come quello dell’altro telefono. Si guardarono a vicenda, frustrati, chiedendosi chi potesse essere. “ Faresti meglio a rispondere “, gli disse.

     “ Merda! “, Mulder gettò indietro la coperta e si diresse verso il salotto. Fu di ritorno in un secondo, con il telefono pressato vicino all’orecchio, e si sedette sul bordo del letto. Scully sollevò una mano e gli massaggiò la schiena, ascoltando ciò che lui rispondeva al telefono.

     “ Si….. Bene, quando hanno trovato l’ultimo corpo? “, Mulder diede un’occhiata all’orologio.

“ L’agente Scully? “, Mulder si voltò di faccia a lei, con un sorriso perverso sulla faccia.. “ Si, signore, penso di avere una piccola idea di dove possa essere…… Okay, prenderemo il volo del mattino…. Cosa?…… Stanotte?…… “, Mulder sollevò una mano e si grattò la nuca, sospirando nel telefono.

“ Va bene…… La biglietteria?…… Si….. “, gettò il telefono sul letto.

     “ Skinner?! “, domandò lei.

     “ Chi altri?! Non avrei mai pensato di sentire me stesso dire questo, Scully, ma dovresti vestirti. Abbiamo un volo stanotte…… Ehilà, ehilà, e fuori al lavoro si va!….. “

     “ Un volo per dove? “

     “ Una città Universitaria in Illinois. La figlia del senatore è stata trovata morta stanotte e ci sono stati altri tre corpi nell’ultimo mese che presentano le stesse cause di morte. Apparentemente, il nostro impegno è capire perché. E all’inferno, faremo il meglio che possiamo, non è così?! “, le lanciò un sorriso e si incamminò verso il bagno. “ Faccio una doccia, poi possiamo avviarci verso casa tua, a prendere il tuo bagaglio. Il file ci sta aspettando all’aereoporto. Vuoi unirti a me?! “, le chiese con un ghigno impertinente.

     Scully non ci mise molto a cogliere….sorrise, scivolò fuori dal letto e si incamminò lentamente verso il bagno, avvicinandosi alle spalle di Mulder avvolse le braccia intorno ai suoi fianchi e poggiò la guancia sulla sua schiena calda. Lui allungò le braccia dietro di se e la strinse con forza prima di avviarsi verso la doccia.

     “ Allora, Scully “, chiese lui. “ Cosa sai sulle vasche di privazione sensoria?! “

 

 

 

FINE

 

 

N.d.T.#2: Grazie per avermi letta anche stavolta…..alla prossima!

                EN AMI J