CAPITOLO 14

 

HOPE BASE

ALLENTOWN, PENNSYLVANIA

MAY 14, 1997

9:43 a.m.

 

 

     Diverse cose erano accadute improvvisamente. Mulder sbottonò il gancio della fondina e tirò fuori la pistola mentre afferrava l’ibrido per le spalle e lo tirava all’interno della stanza. Si voltò e vide Skinner con la pistola tra le mani. Con la coda dell’occhio, vide Scully allungare la mano verso il suo fianco destro, cercando riflessivamente la pistola e non trovandola. Si affrettò verso il letto ed afferrò la sua Sig Sauer dal comodino, sganciò la sicura e verificò che fosse carica prima di ritornare al suo posto. Si scambiarono uno sguardo preoccupato.

     Mulder tornò a rivolgersi a Crawford. “ Dove? “, chiese bruscamente. “ Dove sono? “

     “ Uh, sono nella parte opposta della cartiera “, balbettò.

     “ Quanti sono? “

     L’ibrido sbattè gli occhi rapidamente. “ Otto. Forse dieci. Stavo guardando la telecamera di sicurezza ed ho visto una macchina ed un furgoncino avvicinarsi. Hanno cominciato ad ammassarsi ed io sono corso dritto qui “

     E fu in quel momento che sentirono un boato attutito. Mulder si rese conto in un istante che la porta di sicurezza era stata fatta saltare in aria. Calcolò rapidamente nella sua mente che forse avevano un minuto e mezzo prima che la squadra d’assalto attraversasse la cartiera e raggiungesse gli uffici.

     Si spinse verso Skinner e sibilò: “ Li ha guidati dritti qui, stupido figlio di puttana! “, l’espressione di Skinner era arcigna. Cominciò a dire qualcosa, ma Mulder lo zittì, rivolgendosi nuovamente all’ibrido. “ Sei tu, George? “

     “ Si “

     “ Quanti di voi sono qui al momento? “

     George lo fissò a bocca aperta e terrorizzato. Scosse la testa e alla fine rispose. “ Quattro. Incluso me “

     “ Scully “, chiamò bruscamente Mulder. “ La tasca della mia sacca da viaggio. La mia pistola di riserva è li. Prendimela “

     Skinner uscì dalla porta mentre Mulder attraversava la stanza, trascinandosi dietro George. Prese la pistola dalle mani di Scully e tolse la sicura porgendola all’ibrido. “ Non hai mai usato una di queste? “

     George deglutì. “ No “

     “ Beh, è molto facile “, spiegò Mulder mentre lo conduceva velocemente verso il bagno. “ Punta la canna verso il basso e tira il grilletto “, spinse George all’interno davanti a lui e gli disse,

“ Resta qui. Guarda la porta. Non uscire fino a che uno di noi non ti cerca. Se irrompono qui, usa la pistola. Hai capito? “

     George si leccò nervosamente le labbra e annuì. “ Okay! “

     “ Ah, George…. Non cazzeggiare! Testa, o cuore. Devi essere sicuro che loro cadano per primi, hai capito? “

     “ Si “

     Mulder chiuse la porta e sentì che veniva bloccata. Tornò di corsa nell’ufficio e raggiunse Scully sotto la porta. Aveva il viso arrossato e respirava velocemente. Le toccò il braccio e chiese,

“ Pronta? “

     Lei annuì. “ Si! Mulder, chi….. “

     “ Non lo so, Scully. Non lo so, ma non siamo ancora morti. Mi hai sentito? Possiamo ancora cavarcela “, la sua mano scivolò lungo il braccio di lei e si incatenò alle sue dita, dandole una breve stretta. “ Andiamo! “

     Raggiunsero Skinner nell’ufficio esterno e si spostarono lungo il corridoio; il Vice Direttore apriva la fila, mentre Scully la chiudeva. Scesero le scale stando vicini al muro con le pistole pronte. Il cuore di Mulder gli martellava dolorosamente nel petto. Un centinaio di domande differenti si accavallavano nella sua mente. Chi aveva mandato la squadra d’assalto e perché? Skinner si era consegnato a loro e preparato una trappola? La squadra aveva l’ordine di ucciderli? Quante possibilità avevano di uscire dalla cartiera prima che gli uomini li raggiungessero?

     Le risposte che gli forniva la sua mente non erano molto rassicuranti. Dannazione!, pensò Mulder, ne abbiamo passate troppe per finire in questo modo. Diede il benvenuto al lampo di calda rabbia che bruciava dentro di se, che combinata con l’adrenalina che scorreva attraverso il suo corpo, lo aiutò a schiarirsi la mente e acuire l’attenzione. Non gli importava di cosa potesse accadere a lui, o a Skinner, o eventualmente a George; se fosse riuscito a portare Scully fuori di li, in un altro posto, sarebbe stato felice di offrire in cambio la sua vita. Guardò indietro oltre la sua spalla e colse il suo rassicurante cenno del capo.

     Erano sul pianerottolo tra il primo e il secondo piano quando sentirono partire un grido dal basso. Fu seguito dal suono di vetri rotti e alcuni tonfi pesanti - - senza nessuna sparatoria. Non ancora, comunque!

     Ovviamente no, si rese conto Mulder. Ibridi. Sangue tossico. La base della nuca; l’unico modo per ucciderli. Si ritrovò disperatamente a sperare che Scully avesse conservato qualcuno dei geni alieni che le avevano curato il cancro. Almeno non doveva preoccuparsi se un semplice proiettile l’avesse colpita.

     Skinner si fermò e si voltò verso di lui. “ Dove? “

     “ C’è un uscita tra il laboratorio e il dormitorio “, rispose Mulder in un lieve sussurro. Si voltò verso Scully. “ Tieniti a sinistra in fondo alle scale. Spingi quella porta e trascina il tuo sedere fuori di qui. Dirigiti verso il campo, noi ti copriremo e ti raggiungeremo appena possibile “

     “ No “, esclamò. “ Resto con te “

     “ Togliti dai piedi, Scully, vai! “, le ordinò, la sua voce era stridula e severa.

     Lei catturò il suo sguardo mentre Skinner scese altri tre gradini sull’ultima rampa di scale. Gli occhi di Scully brillavano intensamente; fieri e bellissimi. “ No, Mulder. Io non ti lascio. Non ora, non un’altra volta. Se dobbiamo morire, allora moriremo insieme “

     Lui cacciò un veloce sospiro e improvvisamente la sua mano sinistra si sollevò verso di lei e si posò alla base del suo cranio. Bruscamente la tirò verso di se e abbassò la testa premendo la sua bocca su quella di lei. Il bacio di Mulder fu breve e brutale, pieno di emozioni in conflitto. Paura. Orgoglio. Rabbia. Speranza.

     E amore. Soprattutto amore.

     Mulder si ritrasse e fece uno stringato cenno con la testa a Scully promettendo, “Insieme! “, poi distolse lo sguardo e vide gli occhi di Skinner su di loro. I due uomini si scambiarono un lungo sguardo prima che Mulder dicesse a bassa voce, “ Andiamo al tre “, drizzò il gomito, sollevò la pistola al livello della spalla, e la bloccò con l’altra mano. Mosse le labbra silenziosamente, mentre con un dito sollevato cominciò a contare, “ Uno. Due. Tr……. “

     Prima che potesse completare la parola, una porta esplose di sotto e alla loro sinistra, dove si trovava il laboratorio, Mulder rimase paralizzato mentre il braccio armato di Skinner si sollevò di scatto, le sue dita, di riflesso, cominciarono a stringere il grilletto mentre prendeva la mira. Un colpo risuonò. Solo che non era quello di Skinner.

     Il Vice Direttore si guardava intorno, la pistola gli volò dalla mano e rimbalzò contro il muro e giù per le scale appena il colpo gli entrò nella spalla destra. Uno spruzzo di sangue colorò il muro mentre Skinner si accasciava contro di esso, le gambe gli vennero meno. Mulder si abbassò velocemente e trascinò Scully con se sul pavimento.

     “ Fermi tutti! “, risuonò una voce.

     Mulder, ancora rannicchiato, afferrò il gomito di Scully e cercò di trascinarla verso la direzione dalla quale erano venuti. Ma lei non poteva andare. Si liberò il braccio, si spostò lontana da lui per avvicinarsi a Skinner.

     “ Scully! “

     Allungò una mano verso di lei, ma lei era già accanto a Skinner mentre quattro uomini, vestiti di nero ed armati fino ai denti, riempirono il corridoio sotto di loro.

     “ Fermi tutti! “, l’ordine risuonò per la seconda volta. “ Mettete giù le pistole o spariamo! “

     Fottimi!, pensò Mulder con amara rassegnazione. Non c’era posto dove andare. Gli uomini pesantemente armati potevano ammazzarli uno ad uno come mosche se avessero cercato di fuggire ancora. E non lo attirava molto il pensiero di voltarsi di spalle. Lui e Scully si scambiarono uno sguardo e Mulder abbassò lentamente la pistola, posandola sul pavimento del pianerottolo. Scully posò la sua sul gradino dove stava appollaiata e riportò la sua attenzione su Skinner.

     Gli occhi del Vice Direttore erano chiusi, i denti scoperti, saldamente serrati per il dolore. Mentre uno dei membri della squadra si arrampicava su per le scale per recuperare le loro pistole, Scully piazzò la mano aperta contro la ferita alla spalla di Skinner, cercando di tamponare la fuoriuscita di sangue.

     “ In piedi! “, ordinò il soldato sulle scale, brandendo minacciosamente il suo fucile d’assalto.

“ Giù! “

     Scully sollevò lo sguardo su di lui e disse in tono tagliente, “ Quest’uomo ha bisogno di assistenza medica “

     La risposta fu derisoria abbastanza che Mulder fu tentato di prendersi le sua chance e attaccare quel tipo. “ Lei è un dottore, Agente Scully. Portatelo giù e faccia il suo lavoro “

     “ Chi siete? “, domandò.

     “ Chi siamo non fa nessuna differenza. Ora avete due scelte: portare il culo al piano di sotto, oppure rischiare un proiettile come il vostro amico “

     Scully ringhiò in fondo alla gola e Mulder si rese conto che era pronta a scattare. Trovò un piccolo mare di calma dentro di se, delicatamente poggiò una mano sulla spalla di lei e mormorò

“ Andiamo, Scully. Vediamo cosa hanno da dirci questi uomini “

     Si portò dietro di Skinner e si buttò il braccio illeso intorno alle spalle. Mulder lo afferrò per la vita e lentamente lo aiutò a rimettersi in piedi. Scully stava alla destra di Skinner, la sua mano era pressata contro la stoffa del cappotto sulla ferita di entrata. Mulder vide il sangue colare attraverso le sue dita e notò che il colorito di Skinner era smorto. Non bisognava essere un dottore per capire che stava probabilmente andando in shock.

     Mulder trasportò Skinner nel laboratorio. Qui c’erano altri cinque membri della squadra. Uno era seduto al computer a martellare sulla tastiera, mentre un’accozzaglia di informazioni scorrevano rapidamente sul monitor. Un altro aveva riunito i tre ibridi e li teneva sotto tiro. Altri due si stavano muovendo per la stanza, raccogliendo files ed informazioni. Un’operazione di bonifica, pensò Mulder. Il quinto uomo stringeva una radio portatile e cammina per il laboratorio. Si voltò quando loro entrarono nel laboratorio e tranquillamente disse qualcosa alla radio.

     Scully li fece dirigere verso un lungo tavolo per le conferenze. Con un gesto del braccio spazzò il tavolo dai bicchieri di caffè e dalle penne ed aiutò Mulder a sistemare il Vice Direttore, poi si voltò verso di lui. “ Ho bisogno di qualche asciugamano. E di qualcosa per sollevargli i piedi prima che vada in shock “

     Mulder guardò verso l’uomo che stringeva la radio e aspettò il suo cenno di consenso. Si spostò verso un grosso armadietto di metallo e lo aprì afferrando asciugamani ed altra biancheria. Poi individuò la cassetta delle provette con i test chiusa ermeticamente e se le ripose sotto il braccio. Mulder raggiunse Scully e le porse gli asciugamani, poi si spostò ai piedi di Skinner e mise la cassetta sotto di essi. “ Cosa posso fare? “, le chiese.

     “ Dobbiamo togliergli il cappotto ed il vestito. Devo essere in grado di vedere la ferita “, Scully fece una torsione del busto e si rivolse all’uomo della radio. “ Stiamo preparando quest’uomo per una visita medica “, disse sollevando il mento in direzione dei Crawford. “ Potrei usarli come aiuto”

     L’uomo la studiò con freddi occhi blu. Alla fine si voltò verso l’uomo di guardia ai Crawford.

“ Lascia venire uno di loro qui “

     Fu scelto un Crawford e fu portato fuori dal gruppo sotto la minaccia della canna del fucile. Raggiunse Scully e lei cominciò ad emettere ordini urgenti con estrema calma. Mulder fu tranquillamente relegato a stare a guardare mentre loro raccattavano quello di cui avevano bisogno e si mettevano al lavoro. In pochi minuti Skinner venne spogliato fino alla vita e stava ricevendo ossigeno mentre Scully controllava la sua spalla. Mulder era calmo abbastanza  da essere grato  che avevano avuto il tempo di rifornire il laboratorio così bene. Avevano considerato ogni possibile emergenza medica e lo avevano rifornito di conseguenza.

     Fortunatamente per il Vice Direttore - - o forse non fortunato dopo tutto, riflettè Mulder, - - il colpo era stato netto; era passato attraverso la spalla con, almeno apparentemente, danni minimi. Scully era più preoccupata dalla ulteriore perdita di sangue e dall’inizio di shock che da qualcos’altro.

     Lei e l’ibrido alla fine erano riusciti a rallentare l’emorragia a quello che lei riteneva un livello accettabile. Skinner era stato in gran parte silenzioso per tutto il tempo in cui avevano lavorato su di lui; solo qualche occasionale grugnito, o il sibilo di un sospiro aveva rotto il silenzio teso intorno al tavolo.

     La squadra d’assalto aveva continuato a ronzare intorno a loro, riempiendo scatole, trascinando così fuori molte più cose di quelle che potevano, o che erano troppo pesanti da trasportare. Mulder li osservò andare e venire, guardando l’uomo, che sembrava essere il capo, emettere ordini ed occasionalmente spostare la sua attenzione verso l’attività in atto intorno al tavolo.

     Scully finalmente lasciò l’improvvisato tavolo operatorio ed afferrò un asciugamano, si ripulì il sangue dalle mani mentre si avvicinava a Mulder. Lanciò all’uomo al comando una lunga occhiata circospetta e si avvicinò. Mulder si spostò verso di lei per ridurre la distanza più velocemente.

     “ Come sta? “, chiese.

     Scully sospirò e lo guardò attentamente. C’era una macchia di sangue sulla sua mascella.

“ Dovrebbe stare meglio, penso. Potrebbe risultare un nervo danneggiato, ma non posso saperlo fino a che non lo porteremo in ospedale “

     Mulder si leccò la punta del pollice e delicatamente strofinò via il sangue dalla mascella di Scully, poi si ripulì il dito sui jeans. “ Comunque Scully, non credo che ci lasceranno chiamare un ambulanza “, rimarcò ironicamente.

     Lei chiuse gli occhi ed emise un altro sospiro. “ Avrà bisogno di antibiotici, Mulder. Mio Dio, non avevo neppure i guanti mentre operavo su di lui. Non mi sembra che questa stanza sia esattamente sterile. Il rischio di infezioni è astronomico! E lui probabilmente andrà…. Avrà bisogno…. “

     Le parole di Scully si interruppero lentamente mentre il suono di una porta che si apriva, catturò l’attenzione di Mulder e lui distolse lo sguardo. Scully voltò la testa e seguì il suo sguardo. Un uomo era appena entrato nel laboratorio dall’ingresso di fronte a loro.

     Era il vecchio Uomo Distinto. Era solo e marciò risoluto verso di loro, senza preoccuparsi di mostrare riconoscenza ai soldati che ancora circolavano disordinatamente nel laboratorio. Lanciò un’occhiata incuriosita a Skinner prima di riportare la sua attenzione su Mulder e Scully. Li salutò come se stessero presenziando ad una sorta di evento mondano. Benvenuti al tea party, pensò Mulder follemente.

     “ Signor Mulder, Signorina Scully. Felice di rivedervi ancora. Particolarmente lei, signor Mulder; avevo sperato che la sua morte non fosse così com’era apparsa in un primo momento “, fece scorrere lo sguardo su Scully con molta attenzione. “ Signorina Scully, sembra particolarmente attraente oggi. Ed in salute anche….. “

     Scully storse la bocca e ribattè, “ Non grazie a lei “

     L’ombra di un sorriso compiaciuto attraversò le labbra dell’uomo. “ Oh, si sta sbagliando, mia cara. Un po della sua gratitudine dovrebbe andare a me “

     “ Che vuol dire? “, chiese Mulder aspramente.

     L’uomo si rivoltò verso di lui. “ Lei sa perché sono qui, signor Mulder? “

     “ Beh, comunque non penso che sia per conferirmi il gran premio della lotteria Publisher Clearing House! “

     L’anziano uomo si mise realmente a ghignare. Il suo gelido sorriso riportò all’istante alla mente l’immagine di un antico, onnipresente malvagio. Mulder rabbrividì involontariamente.

     “ No, temo di no “

     “ Allora perché è qui? “, chiese Scully. Le braccia sfiorarono quelle di Mulder e lui si rese conto di quanto fosse tesa. Lui allungò una mano ed afferrò le sue dita. Erano fredde come il ghiaccio. Le strinse, poi le lasciò andare. Il contatto fu fugace, ma lungo abbastanza da riempirli del desiderio di collegarsi tra loro, anche se solo brevemente.

     Mulder era consapevole di ogni battito del suo cuore e del simultaneo martellare nelle orecchie. La sua bocca era secca e lo stomaco faceva pigre capriole. Mulder aveva fronteggiato la malvagità in molte forme, ma per alcune ragioni, l’uomo distinto di fronte a lui lo spaventava molto di più di qualsiasi mutante mangiafegato, o mutaforma alieno che avesse mai visto.

     Questo perché lui sa, ridacchiò una voce nella testa di Mulder; conosce la verità che stiamo cercando. Può rispondere a tutte le mie domande; su Samantha, su quello che è accaduto a Scully, sulla mia vita. Su ogni cosa che io ho sempre voluto sapere.

     Con un effimero lampo di genio, Mulder si rese conto che era più terrorizzato dal sentire le risposte, che dallo stare all’oscuro di tutto. E cosa c’era di strano in questo?

     “ Perché voi e i vostri soci avete trovato la soluzione che ci era sfuggita per tanti anni, signorina Scully. Ho sperato che poteste farlo “, rispose l’Uomo Distinto.

     “ Di cosa sta parlando? “, chiese Mulder.

     “ La formula necessaria a curare certi disturbi senza gli sgradevoli effetti collaterali che abbiamo incontrato nel passato. Dovete capire che non potevamo avere un piccolo segmento di popolazione che camminasse per strada piena di sangue tossico e in possesso di capacità al di fuori della norma. Cosa potrebbe accadere se una di loro restasse ferita e avesse bisogno di cure mediche? Il rischio era troppo grande, signor, Mulder, ma grazie ai vostri soci e alla sua partecipazione, ora possiamo eliminare questo ostacolo “

     Naturalmente!, pensò Mulder. Alcuni pezzi del puzzle cominciarono ad andare al loro posto.

“ Controllo della purezza “, mormorò tra se.

     “ Oh, si “, confermò l’uomo.

     Mulder scosse la testa per lo stupore. Dopo un lungo silenzio, aggiunse, “ Un metodo di alterazione dei geni che permetterebbe a tutti di beneficiarne senza nessuno svantaggio “

     “ Precisamente “

     Mulder continuò, dando voce ai suoi pensieri. “ Come la strada per la creazione del perfetto ibrido umano-alieno. Uno che sarebbe praticamente immune ad ogni tipo di tossina biologica, o malattia - - terrestre o di altro genere. Solo senza gli scontati effetti collaterali alieni che potrebbero avere la tendenza ad attirare attenzioni indesiderate. Potrebbe essere solo questione di isolare un certo gene e trattarlo con batteri alieni “

     L’uomo annuì. “ Questo è quello che è stato fatto con Scully. Con pieno successo, direi “

     Mulder lanciò un’occhiata a Scully. La sua bocca era serrata e la schiena dritta come un fuso. La sua accusa, quando arrivò, fu fredda ed indignata. “ Intende dire che mi avete usata come una cavia? Mi avete inoculato il cancro con l’intento di isolare la formula? “

     “ Non solo a lei, signorina Scully, ma anche a diverse altre donne “

     Il disinvolto modo con il quale confermò le paure di Scully, fece gelare il sangue a Mulder. Chi era quest’uomo che poteva sacrificare così tante vite per i loro stessi interessi? Cio in cui era coinvolto era deprecabile tanto quanto le cose che avevano fatto i Nazisti durante il loro breve ma terribile regno nella prima parte del secolo. Non che il crollo della Germania di Hitler avesse interrotto alcuni di questi terribili esperimenti, riflettè Mulder. Si erano solo spostati sul suolo degli Stai Uniti ed erano andati più in profondità. E ad un certo punto. La biologia aliena aveva cominciato ad apparire nell’equazione.

     “ Dovrei ucciderla in questo momento “, gli disse Mulder, la sua voce era colma di minaccia.

“ A mani nude! “

     “ E che possibilità avrebbe alla fine? “, ritorse l’uomo. “ Ucciderebbe solo se stesso e porterebbe Scully con se. Sicuramente non è passato attraverso tutto questo per morire nuovamente alla fine - - e definitivamente questa volta. Per cosa? Così che lei possa avere la sua vendetta? Non sia stupido, signor Mulder, le è stata data l’occasione per ricominciare da capo, con una partner eccezionalmente in salute. Non molti uomini morti hanno questa opportunità “

     “ Come ci ha trovati? “, chiese Scully impazientemente.

     L’uomo guardò verso Skinner prima di riportare lo sguardo su di loro. “ Non è stato lui, se è questo che state pensando. Sono stato consapevole dell’attività extrascolastica degli ibridi per un certo periodo, ma potevo solo sospettare cosa stessero combinando “

     Spostò lo sguardo su Mulder e continuò, “ E’ stato il loro sconsiderato accrescimento e poi il suo presunto suicidio che mi hanno avvertito della possibilità che lei potesse stare cercando una cura non ortodossa per il cancro di Scully. Una volta accertato che lei era sparita, è stata una semplice questione di aspettare il risultato che volevo. Uno degli ibridi è stato finalmente localizzato e trattenuto qui ad Allentown ieri. E’ stato capace di fornirci le informazioni che stavo cercando.

     “ Sono tutti molto simili, lo ha notato questo, signor Mulder? Quello che sa uno, lo sanno tutti gli altri. E’ stato effettivamente molto semplice. E’ stata solo una questione di fare le domande giuste “

     Il cuore di Mulder gli era balzato in gola. Non poteva essere stato George, no, non era possibile. George non aveva lasciato la cartiera fin da quando Scully aveva cominciato la cura - - era sicuro di questo. Ma lui lo chiese comunque. “ Quale di loro? Dov’è ora? “

     “ Oh, ho paura che abbia patito un tragico incidente. E, naturalmente, porterò tutti gli altri con me “, disse facendo cenno verso i tre Crawford. “ Sono troppo preziosi per il Progetto ora per lasciare che vengano colti dalla pazzia di diffondere la notizia della cura per il cancro “

     “ Bastardo! “, scattò Scully. “ E’ riuscito a capire tutto, non è così? E non è possibile lasciarli andare in pubblico con quello che sanno. Potrebbe significare sprecare un vantaggio “

     “ Proprio così “, rispose. “ Ci pensi, Scully. Una cura per il cancro, uno dei maggiori killer conosciuti dall’umanità. L’uomo che possiede questa cura, può possedere il mondo “

     “ Non intende il gruppo degli uomini che la possiede? “, chiese Mulder.

     “ Oh perbacco, no! “, ritorse l’uomo. “ La mia prima preoccupazione è per me stesso, signor Mulder. Uno non può vincere la partita senza prima avere in dotazione tutti gli assi. Ed io intendo uscirne vincitore “, fece un cenno alla stanza. “ Tutte le copie della ricerca sono state raccolte. Tutti i files dei computer sono stati localizzati e copiati. Un virus è stato introdotto nell’unità centrale di elaborazione, e sta effettivamente cancellando la memoria. Non rimarrà nulla. Nessuna prova a sostegno delle vostre spiegazioni. Lascerete questo posto senza niente “

     Questo è quello che credi, pensò Mulder compiaciuto. Lascerò questo posto con Scully in buona salute. E forse molto più di questo. Lui e Scully si scambiarono un’occhiata prima che Scully riportasse la sua attenzione sull’uomo, lo scetticismo praticamente colava dalle sue parole.

     “ Sta semplicemente dicendo che ci lascerà uscire di qui? “

     La guardò realmente sorpreso dalla domanda. “ Naturalmente! Perché non dovrei? Ho fatto quello per il quale sono venuto, e lei e Mulder avete ancora così tanto da fare “, tacque per un istante, poi aggiunse, “ Comunque i miei colleghi potrebbero non essere così generosi. Ho condiviso alcune di queste cose con loro, voi capite. Arriverà un’altra squadra entro un ora. Verranno a fare la spazzolata finale, ed hanno ordine di uccidere tutti quelli rimasti. Vi consiglio di prendere Skinner e lasciare questo posto immediatamente “

     Mentre stava parlando, l’ultimo degli uomini della squadra d’assalto lasciò il laboratorio, scortando i tre ibridi fuori dalla stanza. Mulder si diede un’occhiata intorno. Il posto era vuoto, ripulito. Skinner era tornato un poco in se, aveva voltato la testa e li stava guardando, ascoltando la loro conversazione silenziosamente. Scully si avvicinò a lui, con le braccia incrociate sul petto. Sembrava stupita tanto quanto Mulder.

     Senza un’altra parola, l’Uomo Distinto voltò sui tacchi e cominciò ad allontanarsi.

     “ Perché? “, gli gridò dietro Mulder. “ Perché non ci uccide semplicemente e la fa finita? Dovrebbe essere la cosa più intelligente che lei possa fare “, era consapevole dello sguardo incredulo che Scully gli stava lanciando.

     L’anziano uomo tornò lentamente verso di loro, con un sorriso comprensivo sul viso. “ Signor Mulder, non posso dirle quello che vorrebbe sapere “

     “ Non può? “, lo provocò Mulder, “ O non vuole? “

     Il sorriso si allargò. “ Buona giornata, signor Mulder, Scully….. “, guardò in direzione del Vice Direttore e aggiunse, “ Signor Skinner!…. “

     E poi se ne andò.

     Un inquietante silenzio coprì la stanza. Mulder si ritrovò incapace di fare null’altro che guardare la porta che l’anziano uomo aveva appena attraversato, la sua mente stava cercando di avvolgere tutto quello che era appena successo. Poi si sentì toccare un braccio, guardò di lato e vide che Scully lo stava fissando. La sua espressione era un misto di stanca rassegnazione e delicata preoccupazione.

     Mulder emise un pesante sospiro e chiese, “ Allora, che ne pensi, Scully? “

     Lei guardò verso Skinner, poi riportò lo sguardo su di lui. “ Penso che dovremmo seguire il suo consiglio e andarcene fuori da questo inferno. Quell’uomo mi fa venire la pelle d’oca, ho imparato a dare ascolto ai suoi avvertimenti “

     Mulder annuì, pensando all’ultimo avvertimento dell’Uomo Distinto a Scully e di come le aveva salvato la vita. Ma solo a costo di quella di Melissa, ricordò a se stesso. Il suo sguardo incontrò quello di Scully e si rese conto che lei stava pensando la stessa cosa.

     “ Prendi la macchina di Skinner e portalo all’ospedale. Io raccoglierò le mie cose e….. “

     “ No “, la parola fu pronunciata con determinazione e a denti stretti. All’unisono, Mulder e Scully si voltarono verso Skinner. “ Scully, prenda quello che le serve e vada via di qui. Prenda il furgoncino. Vada a casa e non si muova, resto io con Mulder “

     “ Signore “, protestò mentre si avvicinava al tavolo. “ Lei ha una ferita d’arma da fuoco che ha bisogno di essere curata “

     “ Sono profondamente consapevole di questo, Agente Scully, ma c’è una piccola questione riguardante la recente morte di Mulder e c’è bisogno di una storia di copertura per riportarlo indietro “, il Vice Direttore grugnì per il dolore mentre cambiava posizione sul tavolo e tentava di mettersi seduto. Mulder si avvicinò a Scully ed insieme lo aiutarono ad alzarsi. Una volta seduto con le gambe penzoloni dal tavolo, dal viso di Skinner defluì quel poco di colore che aveva messo, respirava in brevi, esausti sospiri. Si poggiò il braccio destro contro il torace e fece scivolare lo sguardo dall’uno all’altra, fino a posarlo su Mulder. “ Ho un idea, ma questo significa restare qui con lei. Dovremo trovare un posto dove rintanarci per qualche giorno e fare quelle telefonate delle quali parlava prima. Dobbiamo fare questo come prima cosa. L’ultima cosa di cui preoccuparci è di inciampare nel buio, sperando che ogni cosa si sistemi per il meglio “

     Mulder studiò a lungo Skinner, una battaglia si agitava dentro di lui tra la preoccupazione per il Vice Direttore, e quella per se stesso e Scully. Si pizzicò il labbro superiore con le dita e chiese,

“ Pensi che ce la farà per qualche giorno? “

     Scully chinò la testa , poi lo guardò attraverso le ciglia. “ Beh…. Se dovesse guidarti attraverso la campagna con una ferita simile alla spalla…… ma suppongo che andrà bene “, incrociò le braccia e lanciò uno sguardo severo ad entrambi gli uomini. “ Ma devi fare dannatamente attenzione, Mulder; se tu dovessi vedere anche solo * un * segno di infezione sulla ferita, devi portarlo in ospedale più velocemente che puoi. Dovremmo avere tutto quello che hai bisogno di portare con te per quanto riguarda le scorte mediche. Ti preparerò una scatola “, poi si voltò verso Skinner. “ Ma come prima cosa, bisogna bloccare il braccio con una tracolla “

     Nel giro di pochi minuti Skinner sfoggiava un sostegno improvvisato e Scully aveva dimostrato il suo talento nella raffinata arte del rubacchiare. Diede alcune lievi aggiustatine alla tracolla prima di focalizzare la sua attenzione su Mulder. Lui ebbe un veloce resoconto sulla cura e sull’alimentazione di un ferito da arma da fuoco prima che lasciassero Skinner e si dirigessero fuori dall’ufficio per raccogliere le loro cose. E fu solo nel momento in cui entrarono nella stanza che Mulder si ricordò di George.   

     “ Merda! “, mormorò e si mosse a lunghi passi verso il bagno. Bussò piano alla porta. “ Hey, George, apri, sono io “

     Mulder sentì sbloccare la serratura e la porta si aprì lentamente. Si incontrò con due occhi spalancati, notò anche che George stringeva saldamente la pistola tra le mani. “ Va tutto bene, amico. Se ne sono andati. Vieni fuori “

     Si fece da parte e lasciò passare l’ibrido. Raggiunse insieme a lui l’entrata del cucinino e lentamente prese il braccio di George con una mano e liberò le sue dita dalla pistola con l’altra. Se la infilò nei jeans, riponendola all’altezza dei reni. “ Rilassati, George, “, scherzò. “ E’ finita! “

     “ Cosa è successo? “

     “ Te lo dirò dopo. Dovremo fare un altro viaggio. Io, tu e Skinner. Ho bisogno che tu scenda giù e lo aiuti ad uscire fuori. Si è beccato un proiettile in una spalla e non riesce a muoversi molto bene. Portalo verso la sua macchina e sistemalo sul sedile posteriore. Sarò giù tra pochi minuti “

     “ L’Agente Scully? “, gli chiese l’ibrido mentre entravano nell’ufficio. Poi George sollevò lo sguardo e la vide riporre velocemente delle cose in una borsa. Scully lo vide e gli fece un caldo sorriso.

     “ Sto bene, George. Davvero “, lo rassicurò.

     Mulder rimase scioccato dalla calda umidità che gli sommerse gli occhi al suono delle sue parole. Le lacrime non avevano senso; davvero no. E si ricordò di un tempo, non così lontano quando le parole che avevano lasciato la bocca di Scully erano state le più odiose che lei potesse pronunciare. Ma adesso…

     Adesso erano vere. Adesso lei stava davvero bene. E se questo lo faceva un po piangere, bene, Mulder immaginò che non ci fosse nulla di sbagliato nel farlo. Si asciugò gli occhi con le nocche e cominciò a radunare le sue cose mentre George raggiungeva la porta.

     Poi Mulder si ricordò di un qualcosa e fu tentato di prendersi a schiaffi per essersene dimenticato in un primo momento. Bloccò l’avanzata di George con una semplice parola. “ Hey!”

L’ibrido girò su se stesso con uno sguardo di attesa sul volto. “ Ti ricordi quelle cose che hai fatto per me quando ci siamo imbattuti nella formula? “

     “ Si “, George attese.

     Mulder gli disse, “ Assicurati di portare con te qualunque cosa che la riguardi, okay? “

     George gli lanciò uno sguardo d’intesa. “ Naturalmente, Agente Mulder. Non penso che ci saranno problemi. Ci vediamo tra qualche minuto “

     Lasciò la stanza e Mulder ritornò al suo lavoro. Era consapevole che Scully aveva smesso di fare i bagagli e che lo stava guardando. Sentiva la sua curiosità e soffocò un ghigno.

     Ovviamente la pazienza di Scully si esaurì in fretta, perché lasciò il suo lato del letto e di diresse verso di lui, gli afferrò il braccio con una manciata di abiti infilati per metà nella sacca da viaggio.

     “ Vorresti dirmi di cosa stavi parlando? “, gli disse appena lui la guardò.

     Mulder si raddrizzò. Questa volta lasciò che il ghigno si vedesse un po. “ E’ poca cosa, Scully. E’ innanzitutto per noi. E per me “

     Lei inarcò un sopracciglio. “ Spiegati, Mulder “

     Lui abbassò la testa e le posò un rapido bacio tra le sopracciglia. “ Ti ricordi che tutte le prove che abbiamo raccolto sono sempre riuscite a sparire, o ci sono state rubate, oppure distrutte? Che tutte le volte che abbiamo trovato delle cose, non abbiamo mai potuto provarlo? “

     “ Si “, rispose impazientemente. “ Quindi, qual è il punto?….. “

     “ Dopo che George e gli altri hanno trovato la formula giusta, gli ho detto di fare una copia di tutti i files attinenti. Sono stati criptati e le informazioni messe in un microprocessore. Poi questo è stato nascosto in un impianto. Un impianto sottocutaneo “

     Scully lo fissò sbalordita. Non c’era bisogno di dire altro. Aprì la bocca per parlare, ma per prima cosa riuscì solo a balbettare. “ Un…..un impianto?….. Vuoi dire?…..Di che diavolo stai parlando, Mulder’! “

     Lui si tirò la maglietta fuori dai jeans e la sollevò in risposta, mostrando la lunga cicatrice che gli correva attraverso le costole, regalino del Diavolo del Jersey. “ Hai davvero bisogno di essere più osservatrice, Agente Scully “, la canzonò. “ Hai toccato ogni centimetro quadrato di me l’altro giorno, mi sono meravigliato che tu non abbia notato che una parte della cicatrice è un po più fresca di quanto dovrebbe essere! “

     Con questo, Scully si chinò in avanti e portò il viso vicino al suo torace. Dopo un po, con titubanza sollevò una mano e fece scorrere un dito sulla cicatrice. Poi usò la punta del dito per sondare delicatamente.

     Quando alla fine si raddrizzò, lo guardò dritto negli occhi. La sua espressione era equalmente divisa tra meraviglia e crescente soddisfazione. “ L’impianto? “, chiese indicando il torace.

     Mulder non parlò, si limitò ad annuire, mentre un sorriso compiaciuto gli ricopriva il viso.

     “ Bene, che io sia dannata!….. “, mormorò Scully.

     Lui abbassò la maglietta. “ Un rapido colpo di bisturi e salteranno fuori, Scully. Tutte le prove di cui abbiamo bisogno. E’ sorprendente che cosa si possa fare con i microprocessori al giorno d’oggi. Non è grandiosa l’alta tecnologia?!“

     Scully sorrise e si allungò sulla punta dei piedi, poi fece scivolare le braccia intorno alle sue costole e su lungo la schiena. “ Ti ho detto recentemente che uomo straordinario tu sia? “

     “ No “, replicò lui mentre lo sguardo si posava sulle sue labbra piene. “ Non penso tu lo abbia fatto! “

     “ Bene “, disse Scully stampandogli un bacio sulla punta del naso. “ Appena tutto questo casino si sarà sistemato, non mancare di ricordare di prenderti un po di tempo per fare questo “

     Lui sollevò un sopracciglio. “ * Un po * di tempo, Scully? Solo un po di tempo? “

     “ Okay, Mulder. Che ne dici di un sacco di tempo? Che ne dici della vita? Una vita davvero molto lunga….. “

     Lui si tirò un po indietro e la osservò. Aveva il torace stretto - - e non c’era davvero molto da fare con l’abbraccio sicuro di Scully. La voce gli uscì strozzata quando le rispose, ma non se ne preoccupò. Mulder la attirò verso di se e nascose il viso tra i suoi morbidi capelli. “ Mi piace il tuo modo di pensare, Scully. Mi piace un sacco “

     La mano di lei indugiò sulla sua nuca. “ Ti amo, Mulder “

     Lui gemette e si strinse a lei ancora di più. “ Dillo ancora, Scully, per favore “

     “ Ti amo, ti amo, ti amo “, Mulder sentì un pizzico di divertimento nella sua voce. “ Questo ti basterà per un po?! “

     Lui si allontanò un poco. “ Immagino che mi debba bastare! Dobbiamo andare via di qui, Scully. Stiamo andando fuori tempo…. “

     “ Si, hai ragione “, Scully lo lasciò andare. “ Promettimi che starai attento. Potrei impazzire se non sapessi cosa sta succedendo “

     “ Lo farò “, le rispose. “ Tu vattene semplicemente a casa e sta tranquilla. Andrà bene, te lo prometto. E, se tutto va bene, in una settimana, o due torneremo al lavoro “

     “ Una squadra imbattibile! “

     “ Una forza irremovibile! “

     Si scambiarono un sorriso. Mulder si chinò in avanti e afferrò la sua sacca, gettandosi la tracolla sulla spalla. Sollevò la borsa di Scully e diede un ultima occhiata all’ufficio. “ Hai preso tutto quello che ti serve, Scully? “

     Gli occhi di lei erano caldi come il sole d’estate quando incontrarono i suoi. Poi allungò il braccio per offrirgli la sua mano. Mulder l’afferrò, eccessivamente soddisfatto del modo in cui si adattava nella sua. Le loro dita si congiunsero e lei annuì mentre un brillante sorriso alla Scully le illuminava il viso.

     “ Ora si “, lo rassicurò. “ Tutto quello di cui ho bisogno “

     Uscirono dall’ufficio mano nella mano; nessuno dei due si guardò indietro.

 

FINE

 

EPILOGO

 

WASHINGTON, DC

MAY 21, 1997

Dal Washington Post:

 

              AGENTE DELL’FBI, CHE SI PRESUMEVA MORTO, RICOMPARE IN VIRGINIA

              Di Kristofer Carter

 

     La polizia parla di un bizzarro caso di rapimento e di una identità sbagliata, un Agente dell’FBI, che si presumeva morto a causa di un suicidio, ha contattato la locale stazione di polizia stamattina presto. Fox W. Mulder, 35 anni, di Alexandria, Virginia, ha detto ai poliziotti che è fuggito dai suoi rapitori grazie all’aiuto di altri due uomini.

     La mattina presto del 26 Aprile 1997, la polizia di Alexandria venne chiamata nell’appartamento 42 al 2360 di Hegal Place, dove venne ritrovato un corpo più tardi identificato come quello di Mulder. I resti vennero rapidamente cremati. Una fonte interna ha confermato che il rapporto che documentava l’autopsia su quello che ora è un corpo non identificato, è scomparso.

     I locali poliziotti sono esitanti a rilasciare altri dettagli sul rapimento fino a che non avranno completato le loro indagini. Comunque è stato confermato che Mulder è stato rapito presumibilmente da un uomo non identificato e che un corpo somigliante al suo sia stato lasciato nel suo appartamento.

     Il Vice Direttore dell’FBI Walter Skinner, che ha accompagnato Mulder alla stazione di polizia, ha detto di essere stato contattato anonimamente da qualcuno che gli ha fornito la posizione di Mulder; una presunta casa colonica nella rurale Virginia. Al suo arrivo li, ha trovato l’Agente Mulder ed un’altra vittima del rapimento, identificato come George Starbuck, del quale non si conosce l’indirizzo. Una sparatoria con i rapitori è seguita al tentativo dei tre uomini di lasciare la zona. Skinner è stato ferito ad una spalla, ma ci si aspetta che recuperi completamente. Mulder e Starbuck sono rimasti illesi.

     La polizia non si aspetta di fare nessun arresto per il momento per mancanza di prove consistenti, o indizi che possano indicare loro gli esecutori. Ci si aspetta che l’Agente Speciale Mulder torni al lavoro questa settimana.

 

NOTE FINALI: Siamo arrivati alla fine di questa lunga avventura chiamata “ Primal Simpathy “, una avventura che ha emozionato tutti molto più di quello che io stessa mi aspettassi.

Mi sembra quanto meno doveroso ringraziare tutti per i complimenti, per le belle parole che avete usato nei miei confronti; volevo ringraziare in modo particolare il PIRAS, mitico gruppo virtuale composto da ff-dipendenti, un grazie a Poli per aver scovato questa meraviglia e avermela proposta, e per finire un grazie grosso come una casa ad Anna’x per i complimenti, per il progetto grafico con il quale ha presentato la FF e  per l’appoggio incondizionato che mi da fin dal principio……

Mi sembra di aver detto tutto, e se ho scordato qualcosa, o qualcuno, spero mi perdoniate.

Grazie per avermi letta ancora una volta……alla prossima!

ENJOY!!!JJJJ