CAPITOLO 7

 

HOPE BASE

ALLENTOWN, PENNSYLVANIA

MAY 5, 1997

6:21 a.m.

 

 

     Mulder uscì dal furgoncino e si gettò la borsa sulla spalla. Si voltò e silenziosamente offrì la mano a Scully. Lei studiò i suoi occhi ambrati prima di prenderla e saltò dal furgoncino dietro di lui. Nell’istante in cui i suoi piedi toccarono il terreno, la stretta di Mulder sulla sua mano diminuì e si allentò. Scully fu colta leggermente alla sprovvista dall’improvviso bisogno di agguantarlo e non lasciarlo andare.

     Aveva lottato contro un bisogno simile dal principio alla fine del viaggio verso Allentown. Non era stata sicura se dovesse gridare contro di lui o gettarsi tra le sua braccia. Ogni rivelazione che Mulder le aveva offerto, aveva provocato entrambi i desideri in lei. Il conflitto di emozioni non erano nulla di nuovo per Dana Scully. Ne aveva avuti molti nella sua vita. Ma mai così intensi come con Mulder. E non era mai stata così confusa come in quel momento.

     E così non aveva fatto nulla. Si era sforzata di rimanere calma, essere composta e liberare le parole mentre serrava le redini sul suo corpo traditore.

     Scully guardò verso Mulder nella livida-rosea luce dell’alba e lo osservò mentre lui guardava Crawford che si allontanava nel furgoncino. Il mio nemico, pensò. Si fece roteare la parola nella testa come se fosse una caramella sulla lingua, tastandone il sapore. Mettendolo alla prova con quello che sapeva, o che sospettava solo. E’ questa la verità in cui crede?, si domandò. Potrebbe essere la forza portante della mia vita e lo strumento della mia distruzione - - come pure per se stesso? Non lo aveva saputo quando Mulder le aveva fatto la sua dichiarazione, e non era così vicina a chiederglielo ora.

     Mulder si voltò e la guardò. Scully si impose di incontrare il suo sguardo. Non c’erano state ulteriori conversazioni dopo le ultime parole che lui le aveva detto. Con un singolo sguardo entrambi avevano convenuto che il momento era arrivato. Le parole ponderate. Le azioni e le spiegazioni alleggerite ed investigate per nasconderne il significato. Mulder alla fine aveva inclinato la testa all’indietro e si era addormentato. Lei aveva passato la successiva ora di viaggio ascoltando il suo lieve russare; confortata ed infuriata allo stesso tempo.

     Ora guardava in quei familiari occhi socchiusi e si era ritrovata ad ispezionarli. Cercando quella stessa indefinibile, inaccessibile cosa che aveva cercato spesso nella foto che aveva di lui.

     Cosa stai cercando esattamente, Dana? E lo capirai quando l’avrai trovata?

     “ Sei pronta? “, chiese Mulder.

     “ Non lo so “, rispose onestamente, ma prese il suo posto di fianco a lui mentre Mulder si voltava e si incamminava verso la fabbrica abbandonata. Sebbene avesse tutte le risposte che voleva, non era sicura di essere pronta per qualunque cosa giacesse aldilà della porta verso la quale li stava portando Mulder.

     Non poteva fare a meno di considerare il fatto che ancora una volta lo stava seguendo senza fare troppe domande. Ed inoltre non fu consapevole della sua mano che aveva preso posto all’altezza dei reni dietro la sua schiena. Non fino a che la tolse per allungarla verso la tastiera numerica sul muro vicino alla porta. Allora lei ne perse il calore.

     “ Simpatico sistema di sicurezza per qualcuno stipendiato dal governo “

     Mulder la lanciò un’occhiata e sorrise leggermente. “ Cosa, questo? Mi dispiace deluderti, ma non l’ho fatto io. Questo è con tutti i complimenti del Consorzio! “

     “ Cosa? “, lei ebbe timore dell’insinuazione.

     “ Rilassati, Scully. Non è come pensi. Ricordi, i Crawford hanno lavorato per il progetto. In qualche modo, il Consorzio ha funzionato parecchio con lo Zio Sam. Hanno distribuito con parsimonia il denaro e non si sono curati molto di dove andasse a finire, finchè hanno ottenuto i risultati che volevano. E’ una semplice questione di chiedere e ricevere “

     “ Intendi dire che tutto questo è stato messo su usando i soldi del Consorzio? “, Scully sbuffò quietamente. “ Che io sia dannata!! “

     “ Abbastanza furtivo, no?! “, replicò Mulder. “ E non hai visto niente ancora! “, la luce sulla testiera numerica lampeggiò dal rosso al verde e lui aprì la pesante porta d’acciaio. Facendosi da parte, Mulder fece cenno a Scully di passare e la seguì. La porta si chiuse e si bloccò dietro di loro con un solido, pesante tonfo.

     Scully si guardò intorno e si sentì come se stesse camminando dentro lo scheletro di una qualche gigantesca bestia preistorica. Si fermarono in un’immensa area vuota, nulla era rimasto della vecchia cartiera, tranne le travi d’acciaio che costituivano la struttura dell’edificio. Il soffitto si alzava alto sopra le loro teste, i muri erano nudi e sgradevoli. L’unica illuminazione proveniva dalla luce del sole che riusciva a insinuarsi attraverso alcuni buchi frastagliati del tetto. La polvere turbinava e danzava nel fascio di luce che trafiggeva gli ombrosi recessi della gigantesca stanza. Un ammuffito, antico odore si insinuò nelle sue narici e Scully starnutì in reazione.

     Il * salute! * di Mulder fu automatico.

     “ Bene, Mulder “, commentò lei e immediatamente abbassò la voce appena la sentì echeggiare nella stanza vuota. “ Certamente saprai tutto su questo simpaticissimo posto! “

     Lui ridacchiò e puntò un dito verso le ombre. “ Dobbiamo andare da quella parte. Dall’altro lato “, si aggiustò la cinghia della sua borsa sulla spalla e partì verso il buio, Scully si trascinava di fianco a lui. “ Abbiamo iniziato l’attività in quella che una volta era l’area degli uffici “, spiegò mentre camminavano. “ Si trova sul retro dell’edificio e non può essere visto dalla strada principale. Tutte le finestre sono state coperte con assi, o dipinte. Non possiamo correre il rischio che qualcuno possa vedere qualche luce nella notte. C’è una sola entrata di servizio, ed è giusto fuori dal laboratorio “, Mulder la fissò. “ Considerando ogni cosa, è un posto dannatamente sicuro. Gli unici visitatori che abbiamo avuto, sono stati una coppia di ragazzi che facevano un giro qua intorno con la loro macchina, in cerca di un posto tranquillo per appartarsi. Non sono rimasti a lungo. Penso che questo posto gli abbia messo i brividi! “

     “ Non riesco a capire perché! “, ironizzò lei.

     “ Gli uffici sono molto più carini di questo, Scully. Non è il Ritz, ma c’è ogni cosa che ci serve “

     “ Da quanto tempo avete attrezzato questo posto? “

     “ Solo un mese. Non abbiamo avuto le ultime forniture e le ultime attrezzature che pochi giorni fa “

     Caddero in silenzio mentre attraversavano un vasto spazio, il rumore dei loro passi risuonava alto nel vuoto sepolcrale che li circondava. Scully era piena di bizzarra curiosità. Considerando tutto quello che era accaduto nelle ultime ore, avrebbe dovuto sentirsi disorientata ed esausta. Invece si ritrovò ansiosa di vedere cosa Mulder aveva in serbo per lei. Mi sento come il cane di Pavlov, pensò, leggermente irritata con se stessa. Tutto cio che Mulder ha fatto, è stato dire le parole giuste ed io sono qui - - tutto il buon senso è andato all’inferno.

     Presto arrivarono alla fine dell’edificio principale e passarono attraverso un'altra porta di sicurezza. Camminando lungo uno stretto corridoio verso una terza porta, Mulder si fermò e si voltò verso di lei. “ Bene, ci siamo! “, sembrava che suonasse quasi come una scusa.

     “ Perché sento una traccia di * abbandona tutte le speranze * nella tua voce, Mulder? Forse dovrei solo voltarmi e tornare a casa “, Scully improvvisamente rabbrividì e lottò contro il desiderio di stringersi le braccia intorno.

    E allora Mulder allungò una mano e sfiorò la sua guancia con un dito. Un delicato tocco di striscio che fu finito prima che lei potesse reagire. “ Non puoi fare questo, Scully “, le disse quietamente. “ Non possiamo tornare indietro ora. Tutti i ponti sono rotti ormai “

     Scully suppose di saperlo questo; lo aveva saputo dal momento in cui aveva acconsentito di andare con Mulder. Sapeva inoltre che lui alludeva a molto di più del cammino che avevano fatto nelle ultime ore. Accettando di seguirlo, lei aveva anche accettato tutte le ramificazioni che potevano venire dalla decisione di abbandonare la sua vita così come la conosceva, e prendere invece cio che Mulder le offriva. La cosa divertente era che lei non riusciva a ricordare con esattezza quello che lui le aveva offerto. Sembrava come se il confronto nel suo appartamento avesse avuto luogo giorni addietro. Non era diventato altro che un pallido ricordo. Fino a che Mulder non aprì la porta finale e la introdusse all’interno.

     Oh, si, pensò con aria intontita mentre si guardava intorno. Lui ha detto qualcosa circa la ricerca di risposte per salvare la mia vita.

     “ La verità ci salverà, Scully. Penso che ci salverà entrambi “

     Sentiva le parole così chiaramente che sembrava che Mulder le avesse appena dette. Ma quando si voltò verso di lui, Mulder stava guardando dritto davanti a se e la sua generosa bocca era fermamente serrata. Si liberò della memoria uditiva e fece alcuni passi all’interno della stanza. Girando lentamente sui tacchi, Scully si diede un’occhiata intorno.

     Stava in piedi nel mezzo del piccolo, ma imponente laboratorio. Tutto brillava di luce e splendide cromature. Scully lasciò che il suo sguardo vagasse lentamente sulle attrezzature, spuntando ogni singolo pezzo dalla piccola lista che inconsapevolmente aveva nella testa. I bassi banconi erano pieni di beakers – (Provette per analisi chimiche- N.d.T.) – e fiale e spessi tabulati di computer. Le scrivanie erano sparpagliate attraverso la stanza, attrezzate con PC, e monitor blu incandescente mentre le informazioni sfrecciavano ad un allarmante tasso di velocità. Ad occupare tre di queste scrivanie c’erano gli uomini che Scully conosceva come Kurt Crawford. Come uno solo, voltarono le loro teste e la fissarono serenamente.

     “ Agente Scully “, disse quello più vicino. “ Felice di rivederla ancora “

     Lei fu colpita da una sensazione di deja-vu. Aveva sentito quelle stesse parole dall’uomo dietro al volante del furgoncino dal quale era appena scesa. Non potè fare altro che annuire in replica. Si accorse che Mulder la stava osservando con la coda dell’occhio e guardò verso di lui, le sopracciglia erano aggrottate. Mulder poggiò la mano sulla sua schiena. E questa volta ce la lasciò. Scully riuscì a sentire appena il calore del suo tocco. Era titubante e leggero, come se Mulder si stesse preparando a tirar via la mano al minimo segnale che non fosse gradita. Il suo sguardo incontrò quello di lei.

     “ E’ facile, Scully. Di certo strano, ma facile “, Mulder concluse la sua frase con un incoraggiante cenno del capo. Mantenendo il contatto con i suoi occhi, Mulder chiese, “ Mi sono perso qualcosa di eccitante, George? “

     Il Crawford alla scrivania più lontana replicò, “ Abbiamo noleggiato la versione originale del film ‘ La cosa ‘, la notte scorsa “

     “ Sei stato li, hai fatto questo…tira fuori la maglietta! “, disse Mulder sobriamente, i suoi occhi non avevano mai lasciato il viso di lei. Scully era sommersa dai ricordi della grande, calda mano di Mulder che le sfiorava i capelli alla base della nuca, prima di sistemarsi li, delicatamente chiusa sulla sua spina dorsale. Abbassò gli occhi e si alzò sulla punta dei piedi, la mano si sollevò per sistemarsi sulla spalla di Mulder come supporto, la sua bocca si avvicinò all’orecchio di lui. Istintivamente Mulder si inclinò in avanti per incontrarla, la mano era ora saldamente sul suo punto vita.

     “ George?! “,mormorò Scully, cercando di non focalizzare il perfetto disegno del suo orecchio, il piccolo buco sopra il lobo. Ora Scully riusciva a sentire il costante ronzio che pulsava tra loro. Un semplice contatto. La sua mano sulla spalla di lui, la mano di Mulder sulla sua schiena. La connessione era stata completata.

     Mulder voltò il viso verso l’uomo e lo guardò prima di rigirarsi verso di lei. Abbassò nuovamente la testa e riprese il suo tono cospiratorio. “ Non mi riusciva molto bene chiamarli tutti Crawford. Quello che è stato più tempo qui, la mia baby-sitter ufficiosa, è George! “

     “ Come fai a sapere quale di loro è? “

     La guardò mentre sorrideva nervosamente. “ Non lo so. Non sempre “, ammise e aggrottò le sopracciglia. “ Ma credo che le mie possibilità siano abbastanza buone se lui è nella stanza “

     Benché non ne avesse l’intenzione, Scully ricambiò il sorriso. Oltremodo si vergognava di se stessa per quello che aveva pensato, viste le circostanze, era improvvisamente andata in estasi per il modo in cui Mulder odorasse da vicino. Spinta da un insano desiderio, strinse le sue dita un po di più, facendosi un po più vicino. Abbastanza da nascondere il naso tra i capelli sulla tempia di Mulder.

     Ho bisogno di dormire, pensò colpevolmente. Sono troppo stanca per pensare queste cose e sentirmi in questo modo. Non ho controllo.

     Ma lui è qui, sussurrò un’altra voce. Ed è vivo. E non sarebbe carino sprofondare tra le sue braccia e che lui si prendesse cura di me per un momento?

     Ah, si, Mulder. Lo stesso uomo che mi ha fatto credere di essersi suicidato. Che ha fatto ogni cosa in suo potere per farmi credere alla sua bugia.

     Scully si riabbassò e fece un passo indietro. La mano di Mulder si allontanò istantaneamente.

     “ Oh, ancora un'altra cosa “, disse George, e Scully silenziosamente lo ringraziò per averle dato l’opportunità di focalizzare la sua attenzione su qualcosa di diverso da Mulder. “ Il signor Skinner è al piano di sopra. E’ arrivato presto la notte scorsa “

     “ Skinner? “, chiese Mulder, Scully riuscì a percepire la sua tensione da un passo lontano.

     “ Oh, bene! “, mormorò lei al pensiero di poter usare un altro bersaglio per la sua considerevole rabbia. Dopo tutto non era giusto scaricarla tutta su Mulder. Non era così?

     Mulder si mosse, camminando a grandi passi attraverso la stanza per avvicinarsi a George.

“ Che cosa sta facendo qui? “

     Il tono di Mulder era una bizzarra miscela di inquietudine e qualcosa di quasi territoriale; come se la presenza di Skinner fosse un qualcosa che lo minacciasse. Che stava succedendo, si domandò Scully.

     “ Va tutto bene, Mulder? “

     “ Non lo so, Scully. Andiamo ad incontrarlo “

     Mulder si allontanò verso la fine della stanza, Scully stava a qualche passo da lui. Si spinse attraverso la porta antincendio e lei lo seguì, ritrovandosi nella tromba delle scale. Dopo averle lanciato uno sguardo da sopra la spalla, Mulder abbordò le scale, facendo i gradini a 2/3 la volta.

     Scully sospirò e arrancò sulle scale dietro di lui. “ Va bene, Mulder, non c’è bisogno che mi aspetti “, mormorò a se stessa. “ Non potresti andare più piano? “

     Ma lui la stava aspettando sul pianerottolo del terzo piano. Aprì la porta mentre lei saliva l’ultimo gradino, accompagnandola in un altro corridoio. Fece strada lungo il corridoio e passò attraverso una porta di vetro alla fine. Scully afferrò parzialmente un nome ed un titolo scritte sulla porta, le lettere nere erano cadute e si erano sparpagliate ovunque. Entrarono in un altro stretto ufficio, completato da una scrivania e dal quinto Kurt Crawford. Scully lo guardò appena mentre Mulder svoltava nel vano della porta verso l’ufficio più interno. Scully lo seguì.

     Skinner, che stava dormendo e sembrava all’oscuro di tutto cio, balzò in piedi nel momento in cui proruppero nella stanza. I suoi occhi si fissarono su Mulder per un breve momento prima che la sua attenzione si focalizzasse completamente su di lei. Mulder non sprecò tempo con i convenevoli.

     “ Che cosa sta facendo qui? Cosa è successo? “, domandò. “ Significa che il figlio di puttana si è finalmente fatto vivo? “

     Gli occhi di Skinner si spostarono tra l’uno e l’altra. Scully era stupita dal modo in cui avevano ricevuto uno sguardo differente. Quello lanciato a Mulder era tutto di lavoro. Quello per lei era carico di qualcosa che somigliava al sollievo.

     Invece di rispondere alla domanda di Mulder, Skinner si rivolse a lei. “ Scully, non posso dirle quanto sia felice che sia qui “

     Lei guardò entrambi gli uomini, poi si voltò a fronteggiare Skinner a testa alta. “ Bene, signore, se non può dirmi questo, allora forse può dirmi esattamente qual è stata la sua parte in questo piccolo progetto “, Mulder emise un basso suono strozzato in gola e lei gli lanciò uno sguardo di avvertimento.

     Apparentemente Skinner decise di ignorare la sua domanda. Guardò verso Mulder e disse,

“ Nulla di cui preoccuparsi, Mulder. L’unico motivo per il quale sono qui è per accertarmi che Scully arrivasse sana e salva. E, no, non sono stato contattato ancora “

     “ Contattato da chi? “

    

     Entrambi gli uomini si voltarono verso di lei e allora Scully li vide scambiarsi un’imperscrutabile occhiata. Dopo qualche secondo, Mulder fece spallucce e si allontanò, dirigendosi verso l’alta fila di finestre sull’altro muro. Scully tornò a guardare Skinner e gettò le braccia verso l’alto in un gesto di frustrazione. “ Qualcuno potrebbe dirmi che diavolo sta succedendo qui?! “

     “ Perché non si siede, Scully? “, suggerì Skinner.

     Ignorando il dolore della sua mano ferita, Scully incrociò le braccia sul petto. “ E’ un ordine, Signore?! “

     “ No, no, naturalmente no. Pensavo solo che potesse essere stanca per il viaggio “

     “ L’unica cosa della quale sono stanca, è di essere tenuta all’oscuro “, Scully colse il lugubre cenno della testa di Skinner e lo vide mentre si sedeva nuovamente sul trasandato divano che stava occupando quando erano entrati li dentro. Una piccola parte del suo cervello registrò la sorpresa che Skinner si fosse messo in svantaggio, prendendo una posizione dalla quale era costretto a guardare verso di lei.

     Non penso che mi piacerà cio che lui sta per dirmi, pensò. Lanciò un’occhiata verso Mulder. Lui stava con le spalle accasciate, con la schiena verso di loro, le sue mani erano ficcate nelle tasche anteriori dei jeans. No, si rese conto lei, non mi piacerà affatto!

     “ Non so quanto le abbia detto Mulder “, cominciò Skinner.

     “ Non abbastanza “, ritorse freddamente lei.

     Il Vice Direttore si inclinò in avanti e chinò la testa. Gli avambracci poggiati sulle gambe, le mani saldamente strette tra le ginocchia. Scully lo guardò tirare due profondi respiri prima che sollevasse la testa e incontrasse il suo sguardo.

     “ Mulder venne da me poco dopo la sua diagnosi. Voleva che gli combinassi un appuntamento con lui “

     “ Con chi? “, la domanda fu automatica. Ma le penetranti sensazioni che Scully avvertì nelle budella, le diedero tutte le risposte di cui aveva bisogno.

     Dopo un interminabile silenzio, Skinner disse, “ Cancer Man “

     I suoi sospetti furono confermati, le sue ginocchia divennero molli. Sentì il bracciolo del divano dietro di lei e si sedette pesantemente. Fece un lungo sguardo alla schiena di Mulder, sperando che si voltasse e la fronteggiasse. Riusciva a sentire la spinta della sua resistenza attraverso la stanza.

     Che cosa era successo che Mulder non riusciva ancora a guardarla?

     “ Continui! “, disse a Skinner.

     “ Mulder era convinto, * E’ * convinto, che Cancer Man sia dietro al suo rapimento e a tutto cio che le è successo da allora. Credeva che le possibilità fossero alte, che Smoking Man avesse le risposte che servivano per salvare la sua vita “

     Scully sentì l’inizio del mal di testa tirarle saldamente la fronte. Sollevò una mano li e massaggiò, cercando di alleviare la pressione. Si sentiva stordita, nauseata. Si sentiva piena di domande, tutte dirette all’uomo nella stanza che non si era ancora voltato per fronteggiarla. Era vigliaccheria quella che gli faceva voltare la schiena a lei? Vergogna? O era qualcosa di peggio?

     Non aveva dubbi che se Mulder avesse potuto rendersi invisibile, lo avrebbe fatto in  un batter d’occhio. E così lo aveva fatto, affinché lei ignorasse facilmente la sua presenza, lo escludesse dall’equazione. Poteva sempre aggiungersi dopo. Scully si schiarì la gola e chiese a Skinner, “ E cosa ha promesso di fare in cambio l’Agente Mulder? “

     Ci fu un lungo silenzio, e quando la risposta arrivò, non fu dalla direzione che si aspettava. Mulder si voltò lentamente verso di loro. Fece un lungo sguardo a Skinner, poi incontrò lo sguardo duro di lei. “ Ogni cosa “, rispose. “ Ogni cosa. Qualunque volesse, Scully. Il lavoro. Il tesserino. La mia vita, se mi fossi ridotto a questo “, guardò lontano e aggiunse quietamente,

“ E immagino che sia accaduto, non è così? “

     In effetti fu il tono totalmente sincero della sua voce a farle venire le lacrime agli occhi. Sarebbe stato troppo facile liquidare le sue asserzioni come melodramma, per essere state accompagnate da un accenno  di egoismo, oppure il desiderio di elogiarlo per il suo sacrificio. Ma non ci fu nulla di questo. Non un accenno del freddo, composto, sveglio Agente dell’FBI. C’era solo Mulder, con i suoi occhi tristi e la sua malconcia situazione. E che manifestava saldamente i propri sentimenti.

     “ Oh, Mulder, no “, mormorò mentre il sangue scorreva denso e caldo nelle sue vene. “ Per favore, non dirmi che hai fatto un accordo con lui “

     Mulder alzò la testa verso di lei. “ No “, rispose scuotendo la testa. “ No, non l’ho fatto. Ma avrei potuto - - in un secondo “, il suo sguardo si spostò su Skinner. “ E’ solo che non ne ho avuto l’opportunità. Skinner mi ha convito che c’erano altre strade per arrivare alla verità. Strade che non avrebbero richiesto che vendessi l’anima “

     Scully rilasciò il fiato che aveva trattenuto e chiese, “ Quali strade? “

     Mulder allargò le braccia. “ Lo stai guardando! “

     Bene, almeno questo aveva un senso. Skinner lo aveva tenuto alla larga dal fare accordi con Cancer Man. Questo lo aveva ovviamente messo sul sentiero che stavano seguendo ora. Ma ancora non spiegava il ruolo di Skinner in tutto quello.

     Scully tornò a voltarsi verso di lui. “ Allora, qual’ è il suo coinvolgimento in questo? “

     Skinner le porse il suo miglior sguardo inespressivo e affermò pacatamente, “ Non ho seguito il mio stesso consiglio “

     Scully rimase sbalordita. Guardò verso Mulder e sentì lo stomaco serrarsi per quello che vide. La conferma brillava senza energia nei suoi occhi. Rigirandosi verso Skinner, balbettò, “ Intende che lei….. Lei ha fatto un accordo con Cancer Man? Ha negoziato per la mia vita? “

     La sua risposta fu stringata. “ Si “

     Scully abbassò gli occhi e fissò il logoro tappeto sotto i suoi piedi. Improvvisamente si sentì molto piccola, e molto fuori controllo. “ Lo vedo “, sospirò. “ E qual’ è stato il prezzo? “

     Sentì l’udibile grunc mentre Skinner inghiottiva pesantemente. “ La mia collaborazione in alcune questioni “

     “ Tipo?!…. “

     “ Chiudere gli occhi su alcune cose. Concentrarmi su altre “, ci fu una breve pausa. “ Ripulire il disordine “

     Scully assentì lentamente con la testa e sollevò gli occhi. Mulder le era venuto più vicino, con le mani appollaiate sui fianchi. “ Presumo “, disse, “ che siccome sto morendo, lei abbia messo fine al suo accordo “

     “ Dubito di averne mai avuto l’intenzione, Scully “, replicò Skinner. “ Di fatto, so che non è possibile “

     “ Che cosa vuol dire? “

     “ Non ero io che volevo un accordo, era Mulder. Sospettiamo che l’origine del suo cancro non sia stato altro che uno sforzo per imbrigliare Mulder nel progetto. Loro sapevano che poteva essere abbastanza disperato da dargli qualunque cosa volessero per salvarla. Ma il nostro amico fumatore non è stupido. Ha immaginato che se non avesse potuto trascinare Mulder in tutto questo, avrebbe potuto avere un altro sciocco che facesse il suo sporco lavoro. Dubito che il mio coinvolgimento facesse parte del piano originale “

     “ E allora perché? “, chiese Scully incredula. “ Perchè lei ha accettato questo tipo di cosa? Perché entrambi l’avete presa in considerazione? “

     Fu Mulder a rispondere. “ Come ha detto lui, Scully, per disperazione “

     Lei attese per altro. Aveva bisogno di altro, ma non era imminente. Dopo un lungo silenzio, si rivolse a Skinner. “ E la condizione attuale del suo accordo? “

     Lui sospirò pesantemente. “ Non ho avuto contatti con lui fin dall’apparente suicidio di Mulder. Sembra che sia sparito nel nulla “

     Scully annuì e si voltò verso Mulder. “ Eri consapevole di tutto questo? “

     “ Non fino ad un paio di mesi fa. L’ho scoperto mentre stavo lavorando ad un caso in cui erano coinvolte le api e il virus del vaiolo. Mentre tu eri in ospedale. L’ho scoperto durante l’indagine che qualcuno si spacciava per me e che era molto abile a nascondere e distruggere le prove che avrebbero potuto condurmi alla verità “

 

     Scully tornò a voltarsi verso Skinner e chiese, “ Lei? “

     “ Si “, Skinner guardò verso Mulder. “ La mia partecipazione nell’insabbiamento delle prove fu scoperta. Mulder venne da me chiedendo risposte. E allora gli dissi quello che avevo fatto. Mulder, in alternativa, mi illustrò i suoi piani e dopo mi ha tirato nell’operazione “

     “ E la sua parte in questo? “, Scully era meravigliata dal come riuscisse a tenere la voce bassa e neutrale. La rabbia che l’aveva colta nel suo appartamento, era tornata. Tranquillamente questa volta. Meno instabile, ma non meno giustificata.

     “ Mantenere lo status quo ed aiutare a perpetrare la burla della morte di Mulder. Fare in modo che lei si mettesse in malattia e riportare ogni conversazione che io avessi avuto con Cancer Man riguardante la morte di Mulder e i suoi possibili effetti sul progetto “

     “ Doppio agente “, mormorò Scully tra i denti. Mio Dio, quando sarebbe finita?

     “ So che suona incredibile, Scully, ma….. “

     “ No, non lo è “, ammise lei. “ Quello che trovo incredibile è il modo in cui avete gestito la cosa per tagliarmi completamente fuori da tutto. Avete agito alle mie spalle. Mi avete mentito. Ingannato. Vi è mai venuto in mente che stavate giocando con la mia vita? Sembra che entrambi vi siate dimenticati che dietro al cancro che eravate così determinati a sradicare, ci fosse una persona. Io “

     “ Scully…… “

     “ No, Mulder “, scattò lei. “ E’ il mio turno ed entrambi non dovete fare altro che tacere e starmi a sentire! “, lo vide chinare la testa. “ E’ della mia vita che stiamo parlando, e di quello che avete fatto. Mi avete sottratto ogni alternativa. Avete preso le decisioni per me “, Scully si alzò dal divano e cominciò a camminare per la stanza. Era appesa ad un filo. Un filo molto sottile e delicato. Calde lacrime bruciavano nei suoi occhi e lei furiosamente le caccio indietro. “ Tutto cio che voglio, tutto quello che volevo, era vivere la mia vita nel modo che avevo scelto. Prendere le mie decisioni. Avere queste scelte di riguardo dalle persone intorno a me. Non ho mai chiesto a nessuno di accordarsi con loro, o giustificarli. Solo rispettare cio che loro mi avevano fatto “

     Voltò la schiena ad entrambi e soffocò un singhiozzo dietro la mano. “ Non avrei mai “, disse con voce strozzata, “ non avrei mai potuto chiedere a nessuno dei due di fare quello che avete fatto “, irrigidì la schiena e tornò a voltarsi verso di loro. “ Ed ora, Mulder, sei partito ed hai fatto qualcosa che non posso controllare. Non posso fare questo nel modo giusto, come ho sempre cercato di fare prima. Anche se questo farmaco funziona e il mio cancro sarà curato, non potrà riportare indietro tutto cio che mi hai rivelato, tutto quello che hai sacrificato. E non risponderà alle tue domande, oppure ti porterà più vicino alla verità.

     “ E lei, Skinner, guardi cosa ha fatto per me. Ha voltato la schiena alle cose in cui credeva e per le quali ha lottato. Tutto questo solo per il privilegio di diventare il nuovissimo fattorino di Cancer Man. Questo non la rende migliore di Alex Krycek, non le pare? Come si sente ad aver distrutto il suo onore e la sua integrità per una donna che non ha mai realmente conosciuto? La mia vita è così importante da farvici dedicare entrambi? E’ di qualcuno di voi? “

     Nessuno dei due uomini riusciva a guardarla. Skinner fissava il pavimento. Mulder stava in piedi con la mascella serrata, il suo sguardo era focalizzato sul piccolo tavolo vicino alla finestra, il volto era come una maschera. Scully lo vide sbattere gli occhi, mentre una singola lacrima scivolava giù lungo la sua guancia. Si sentiva vicina al nulla. Al nulla tranne il vuoto, la delusione e i rimpianti.

     “ Succeda quel che succeda ora “, disse loro, “ sia che muoia tra una settimana, o fra cinque anni, dovrò vivere con la consapevolezza di cio che avete fatto in nome mio. Dovrò continuare sapendo che il resto della mia vita sarà legata al prezzo che entrambi avete pagato. E tutto questo senza il mio consenso ed anche a mia insaputa. Mi sono chiesta se ne vale la pena “, fece un profondo respiro che finì in un singhiozzo. “ E la risposta è no. La risposta è no “

     Un pesante silenzio ricoprì la stanza. E improvvisamente fu davvero troppo. Tutti i sentimenti taciuti, sgraditi, che lei aveva soffocato per così tanti mesi, minacciarono di esplodere dalla loro restrizione e seppellirla sotto il loro orribile peso. Sono stanca, pensò Scully. Sono solo maledettamente stanca. “ Se non ve ne siete dimenticati, ho detto che mi sarebbe piaciuto dormire “, disse loro.

     “ Agente Scully….. “

     “ No “, lo interruppe. “ No, non ora. Non voglio sentire nient’altro. Non ora….. Ho bisogno…… Ho bisogno di riposare “

     Skinner fece loro un lungo sguardo e silenziosamente si allontanò. Per favore, Mulder, lo implorò tra se, per favore, non dire nulla. Non farmi andare in pezzi di fronte a te. I loro occhi si incontrarono per un breve momento, prima che lui seguisse Skinner fuori, chiudendo lentamente la porta dietro di se.

     Scully rimase in piedi a fissare il posto per alcuni minuti, facendo un profondo, esausto respiro. Cercando di rimediare alle ferite che l’avevano incisa così profondamente. Alla fine, essendo aumentata la stanchezza, non oppose resistenza e si avvicinò all’ordinatissimo letto. Si mise giù accuratamente e poi, come un bambino, si raggomitolò a palla e pianse fino ad addormentarsi.

 

FINE 7/14

 

TO BE CONTINUED……….