CAPITOLO 8
HOPE BASE
ALLENTOWN, PENNSYLVANIA
MAY 6, 1997
8:18 a.m.
Mulder stava incurvato sul piccolo lavello nel cucinino
dell’ufficio, a mangiare una pesca stramatura e aspettando che Scully uscisse
dalla doccia. Scully aveva passato gran parte del giorno precedente a dormire.
Dopo essersi alzata dal letto a mezzogiorno e aver sorseggiato un bicchiere di
succo d’arancia, Scully aveva chiamato sua madre per raccontarle una storia che
potesse spiegare la sua assenza per le prossime settimane. Poi aveva lanciato
uno sguardo di scuse a Mulder ed era
tornata a letto. Lui l’aveva finalmente svegliata appena fatto buio ed
erano scesi al piano di sotto in una stanza che funzionava da cucina comune e
dormitorio. Qui si sedettero ad un lungo tavolo per conferenze con tre dei
Crawford, dividendosi un pranzo semplice di zuppa con tagliolini e pollo in
scatola e sandwiches di prosciutto e formaggio.
Qualche volta durante il pasto, Mulder aveva sollevato lo
sguardo ed aveva trovato Scully che lo guardava dall’altro lato del tavolo.
Aveva sostenuto il suo sguardo ed aveva visto abbastanza per capire che la sua
rabbia stava cominciando a diminuire e che lei stava offrendo una tregua
temporanea. Mulder impulsivamente sollevò una mano e la posò su quella di lei,
sigillando l’accordo.
Dopo, Scully raccolse un grosso mucchio di tabulati dalle mani
di George e se li portò nell’ufficio. Permise a Mulder di prepararle una tazza
di te mentre lei cominciava ad esaminare il materiale di ricerca che gli ibridi
aveva raccolto negli anni passati. Mulder si era tenuto occupato per un paio
d’ore, poi era tornato indietro e l’aveva trovata addormentata sul letto, con
gli occhiali ancora appollaiati sul naso e il grembo pieno di fogli. Si curvò
in avanti e delicatamente le sfilò gli occhiali, poi le mise una coperta
addosso. Si fermò sotto la porta dopo aver spento la luce e si voltò di nuovo
verso il letto, un familiare senso di vivo desiderio lo riempì appena guardò
Scully dormire.
Non avrebbe voluto altro che unirsi a lei, accoccolarsi contro
di lei e tenerla abbracciata per tutta la notte. Per proteggerla e tenerla al
sicuro. Per esprimere con le mani e con il corpo quello che non poteva ancora
dirle con le parole. Mulder sapeva che così questo giorno sarebbe potuto essere
più di una sgradevole novità per Scully. Mulder era folle abbastanza da
immaginare, solo per un momento, che fare l’amore con lei avrebbe potuto
attenuare il colpo che sarebbe arrivato, e l’avrebbe aiutata a guarire da tutto cio che aveva già sopportato.
Ma appena il realismo dentro di se prese il sopravvento, il buonsenso lo spronò
e lo costrinse ad uscire dalla stanza. Passò il resto della notte sonnecchiando
accasciato su una sedia fuori dalla porta.
“ Gradiresti un tovagliolo, Mulder? “
Lui si guardò intorno e
trovò Scully in piedi sotto la porta. Era ancora umida di doccia ed il suo viso
era senza trucco. Le lentiggini brillavano come scaglie d’oro contro la sua
pelle chiara. Due macchie rosa risaltavano sulle guance. I suoi occhi era ampi
e chiari. Questo diede un secondo a Mulder per rendersi conto che Scully
appariva differente quella mattina. Poi capì il perché. Sembrava riposata.
Completamente e totalmente riposata. Mulder non riusciva a ricordare quando era
stata l’ultima volta che l’aveva vista così.
Gliel’ho fatta costare così tanto, pensò, dando il benvenuto
ai morsi della colpevolezza che si
liberarono attraverso di lui. Era un dolore familiare e stranamente lo
confortava. Rinnovava la sua determinazione a proteggerla - - non importava
quanto gli sarebbe costato.
Scully stava con una mano sui fianchi e uno sguardo severo sul
viso. “ Sei consapevole che c’è del succo che ti sta gocciolando sul mento? “
“ Il segno di una pesca assolutamente perfetta! “, mormorò lui
con la bocca piena.
“ Dio! “, sospirò lei. “ Sei senza speranza, Mulder! “,
allungò una mano verso un rotolo di carta da cucina, ne strappò un foglio e lo
allungò verso di lui. Invece di prenderlo, Mulder allungò il mento verso di
lei, le sue intenzioni erano ovvie. Scully fece un altro sospiro e gli diede
un’occhiata. E alla fine allungò una mano e gli tamponò il mento, pulendo il
succo appicicoso.
Mulder ingoiò il resto della pesca e sorrise trionfante.
“ Non sono tua madre, sai! “
Lui la guardò maliziosamente. “ Credimi, Scully, mia madre non
è mai sembrata così bella con un paio di jeans! “
Scully lo spinse via scherzosamente e gettò il tovagliolo di
carta nel lavandino, borbottando un
“ Porco! “, mentre si
voltava ed usciva dal cucinino. Lui sghignazzò dietro le sue spalle, si voltò
verso l’acqua e si lavò le mani e il viso prima di raggiungerla.
Scully stava vicino ad una pila di stampati. Picchiava
distrattamente con la mano sul mucchio e gli disse: “ Ho bisogno di parlare con
qualcuno dei Crawford su alcuni di questi “
“ Su che cosa? “
“ Beh, da quello che ho letto la notte scorsa, sembra che si
siano imbattuti davvero in una cosa reale “
Lui annuì. “ Te l’ho detto, Scully, hanno trovato le risposte.
Questa medicina e venuta fuori per poter eliminare il cancro. Tutti i test
fatti lo dimostrano “, indicò il tavolo pieno di stampati. “ E’ tutto scritto
qui, nero su bianco! “
“ Non tutto, Mulder “, replicò lei. “ C’è un ampio,
significativo pezzo di informazione che manca “
Malgrado sapesse dell’inevitabilità della successiva domanda,
sentì un tuffo alla stomaco. Oh, Dio, non voglio fare questo, pensò. Riuscì a
buttare fuori le parole. “ Sarebbe?!….. “
“ Esattamente da cosa è composta questa miracolosa medicina.
Sono riuscita a leggere molti di questi la notte scorsa, e non ho trovato
menzione dei componenti della medicina. E’ una combinazione di alcuni dei più
comuni trattamenti usati contro il cancro, oppure è completamente nuova? Non
sono riuscita a trovare nulla di farmacologia qui dentro “
Mulder era ammutolito. Cercò di dire qualcosa, ma sembrava non
riuscire a dire neppure una parola.
“ Mulder?! “
Scully lo stava guardando ora,, con le sopracciglia inarcate.
Lui si decise ed afferrò la sua mano, allontanandola dal tavolo. “ Dimentica
queste cose, Scully, non portano da nessuna parte. Facciamo una passeggiata “,
la trascinò verso la porta, ma Scully piantò i piedi e si rifiutò di muoversi.
Mulder sospirò e si voltò verso di lei.
“ Mulder, ho bisogno di sapere queste cose, e ho bisogno di
parlare con George - - o chiunque sia - - sulla medicina stessa. Ed inoltre mi
piacerebbe sapere cosa mi aspetta una volta cominciato il trattamento. Hai
detto qualcosa circa il cominciare domani mattina. Chiamami paranoica, ma mi
piacerebbe sapere esattamente dentro cosa mi sto infilando “
Una richiesta ragionevole, le concesse Mulder. Non si
aspettava niente di meno da lei, ma lasciarle fare queste cose ora, avrebbe
solo portato ad altre domande - - alle quali lui era intenzionato a rispondere.
Era solo che voleva sollevare l’argomento e risolverlo in una situazione a suo
vantaggio, non sparare fuori cose a casaccio, nel bel mezzo del laboratorio,
circondato dagli ibridi Crawford. Qui, sul loro terreno, avevano la cattiva
abitudine di dire la verità, l’intera verità, e nient’altro che la verità.
Non è che non ammirasse la loro quasi dolorosa onestà, perché
anche lui l’aveva, il fatto era che lui era praticamente caduto sulle ginocchia
e li aveva implorati di acconsentire a non fare menzione sulla composizione
della formula in nessuno dei rapporti che Scully avrebbe potuto leggere. Mulder
aveva trovato la loro testardaggine onorabile. Ma l’onestà del genere dei
Crawford, poteva ferire più profondamente di un coltello, se offerta in
circostanze sbagliate. Voleva dirlo a Scully a modo suo. L’ultimo grande
ostacolo si era avvicinato velocemente e Fox Mulder sperava ardentemente di
sopravvive ad esso.
“ Allora cosa sono? “, la canzonò lievemente. “ Tritato di
fegato? Non intendevo fare giochi di parole con Tooms. Non mi sono circondato
di questi tipi per nulla, Scully. Posso dirti tutto quello che vuoi sapere “
Mulder ricevette il brevettato sguardo scettico alla Scully -
- completo di sopracciglio inarcato. Lui ricambiò con uno sguardo
supplichevole. “ Andiamo! Voglio farti vedere le mie nuove scoperte “
Scully emise un suono di disgusto in fondo alla gola, ma si
lasciò trascinare fuori dalla porta.
“ Mulder…… “
“ Hai immaginato di essere in vacanza, ricordi? “
“ Già, in visita alla mia vecchia compagna di college, Franny
Bishop, che non ho visto e con la quale non ho parlato da oltre dieci anni “,
lo informò. “ Come ti è venuto in mente di usare lei come copertura? “
“ Parla con Skinner. Questo era un suo compito “
“ Non voglio parlare con Skinner “, scattò sulla difensiva. “
Ancora non capisco perché sto parlando con te. Tranne che forse l’alternativa
mi spaventa “
Lui le lanciò un’occhiata mentre cominciavano a scendere le
scale. “ Cosa “, la prese in giro.
“ Il minaccioso silenzio,
oppure l’incubo di dover parlare da un Crawford all’altro? “
“ Mordimi, Mulder! “, gli suggerì.
“ Dimmi solo dove, Scully “, Mulder beccò il suo ghigno, prima
che potesse soffocarlo.
“ Bene “, dichiarò Scully. “ Questo potrebbe distruggere il
divertimento di scoprirlo da te ora, non è così? “
Lui si fermò sul pianerottolo e si voltò verso di lei,
moderatamente scioccato dal suo commento. “ Ooooo……Suona come se l’Agente
Scully si sentisse un po più vivace stamattina “
“ Sorprendente come scoprire che il tuo migliore amico è vivo
e cosa può fare per te. Per non parlare delle molte ore di sonno e della reale
possibilità di una cura per la mia malattia “
Gli occhi di Mulder vagarono sul suo viso, nuovamente colpito
da quanto fosse bello. E quanto importante era diventata per lui. Voleva
disperatamente baciarla proprio li. E sapeva perfino da dove avrebbe cominciato.
Dal piccolo neo sopra il labbro superiore. Quello che Scully si prendeva cura
di coprire. Mulder valutò il perché lo avesse lasciato scoperto quella mattina.
Poi si calmò e posò una mano sulla sua guancia. “ Il miglior amico, eh?! “
Scully reclinò il viso verso il suo palmo per un breve
momento, poi fece un altro passo indietro, voltandogli la schiena. “ Non
perderci la testa, Mulder. Nel tuo campo, sei il confine che si avvicina al
top! “
Lui ridacchiò e la seguì giù per le
scale.
Stavano seduti sul tetto della vecchia cartiera, appollaiati a
gambe incrociate in cima ad un ingabbiato, gigantesco tubo di scarico di un
ventilatore, a sgranocchiare pesche e il miscuglio preferito di Scully. Avevano
passato gran parte della mattina ad esplorare la cartiera. Aprendo porte cigolanti
e infilando il raggio di luce della torcia in stanze coperte di ragnatele.
Scoprendo cose che svolazzavano e cose che strisciavano e cose che zampettavano
al loro passaggio con minuscole zampette.
A Mulder era piaciuto. Non c’era nulla che lui gradisse di più
che esplorare un territorio sconosciuto. Gli mancava il lavoro e gli mancava
essere fuori sul campo. Noiose sitcom, talk show e una sfilza interminabile di
film a noleggio, non avevano fatto altro che nutrire la sua mente affamata.
Aveva bisogno di un problema da masticare,, qualcosa da esplorare e da
scoprire. La cartiera era il miglior posto possibile. Non sapeva cosa avrebbe
potuto trovare e realmente non gli importava. La ricerca era un gioco.
Questo, e la compagnia.
Si voltò e trovò Scully che lo guardava. “ Che vuoi dire? “
“ Voglio dire, perché quando stai per dirmi qualcosa, è come
se non volessi dirmelo? “
Mulder abbassò la testa, ridacchiando timidamente e mormorò: “
Hai ragione, Scully “
“ Siamo stati insieme per cinque anni, so quando c’è qualcosa
che ti preoccupa “
Non * Abbiamo lavorato insieme per cinque anni *, solo * Siamo
stati insieme *. Un’ inattesa scossa di piacere ronzò dentro di lui. Mulder
amava quando Scully lo sorprendeva così. Accadeva così raramente, ma quando lei
gli offriva una onesta visione del suo cuore, lui praticamente si scioglieva.
In quei momenti, Mulder era completamente indifeso.
“ Allora, cosa sta succedendo? “, ripetè lei.
Lui la guardò e sospirò, poi spostò lo sguardo lontano. Lanciò
una preghiera silenziosa: Se devo fare questo, per favore, fa che lo faccia
giusto.
“ Non so come fare questo, Scully “, ammise.
“ Qualunque cosa sia, devi solo dirmela. Sono stata tenuta
all’oscuro per troppo tempo, Mulder “, poi sollevò una mano e coprì quella di
Mulder. “ Ho diritto alla verità. Entrambi ne abbiamo diritto “
Lui sbuffò incredulo e disse: “ Davvero pensi questo? “, lo
rimpianse istantaneamente appena lei cominciò ad allontanare la sua mano.
Mulder l’afferrò e la strinse, sperando di prevenire la sua fuga. “ Mi
dispiace. Dannazione! Questo non è leale per me “
Dopo un istante senza fine, lei girò la mano in quella di
Mulder e ricambiò la stretta. “ E’ tutto ok “, disse. “ Probabilmente me lo
merito questo, e ricordo la promessa che ti ho fatto nel furgoncino. A questo
punto sarebbe sciocco non essere onesti l’un l’altro “
“ Si “, acconsentì lui sorridendole leggermente. “ Sono
felice, Scully. Sono felice che tu ti senta così “
“ Allora, Agente Mulder, mettimi alla pari velocemente “
Lui si prese qualche secondo per raccogliere i suoi pensieri,
poi si voltò verso di lei, guardandola dritta negli occhi. “ La notte che i
ragazzi ed io abbiamo fatto irruzione alla Lombard Research Facility, uno dei
Crawford mi ha mostrato qualcosa “
“ Cosa? “
“ Una sorta di camera di stoccaggio dove avevano messo gli
ovuli di alcune delle donne del MUFON rapite, nelle quali si erano imbattuti.
Gli ovuli che erano stati sottratti nel corso dei rapimenti attraverso l’uso di
una procedura di radiazioni altamente amplificate. Cosa questa che, hanno
riferito i Crawford, ha causato una super ovulazione. Gli ovuli sono stati
usati per creare ibridi umano-alieni “
Mulder notò che le parole cominciavano a penetrare e a
colpirla. Avrebbe dato qualunque cosa in quel momento, per non dover essere lui
a dirle quelle cose. Scully lo fissava con uno sguardo vacuo, poi guardò da
un'altra parte, sbattendo gli occhi rapidamente e passandosi la lingua sulle
labbra.
La voce di Scully, quando parlò, fu poco più di un sussurro. “
Stai dicendo…… “, si interruppe e lo guardò. “ Mulder, cosa stai dicendo? Che
loro ti hanno mostrato ovuli che potrebbero essere i miei? E’ questo?…… “
“ Si “, Mulder cercò di continuare, ma la sua mente era vuota.
“ Ma questo non è possibile “, insistette lei. “ Voglio dire,
dovrei sapere se qualcosa di questo genere mi sia stata fatta, no?! “
Lui annuì pigramente. “ Forse si, forse no, Scully. Io
onestamente non lo so. Ho detto…. “, le parole gli morirono sulle labbra e
deglutì con difficoltà. “ George ha detto che la procedura sembra essere la
causa del cancro, e che ha lasciato le donne sterili “, Mulder vide il colore
defluire dal suo viso e rafforzò la stretta sulla sua mano. “ Ma è stata una
cosa ripetuta nel tempo, Scully. Quelle donne sono state prese molte volte. A
te è successo solo una volta e ci sono buone chance…… “
“ Bastardi!! “, disse lei duramente.
Mulder chiuse la bocca e attese la sua replica. Non dovette
aspettare a lungo.
“ Non c’è fine a questo, non è così? “, gli chiese. “ Loro non
saranno felici fino a quando non sarò morta “, Scully si voltò e lo fissò con
occhi che sembravano due raggi laser. “ Perché, Mulder? Perché sono morte tutte
quelle donne? Betsy Hagopian, Penny “, la sua voce si incrinò. “
“ Perché? Perché
raccogliere i loro ovuli e procurargli un danno che alla fine le ha uccise?
Rapirle e fare esperimenti su di loro non era abbastanza soddisfacente per quei
bastardi?! “
Uh-oh…. Non bisognava essere psicologi per vedere che lei
stava prendendo le distanze dalle orribili notizie che lui le aveva dato. Si
stava tirando fuori dallo schema. Stava costruendo altri muri. Mulder non
voleva che accadesse. Ce n’erano già troppi in piedi tra loro. “ Uccidere
uomini o donne, in questo caso, non fa storia, Scully. Come nel tuo caso,
sospetto che la cosa sia andata oltre il lecito….. “
“ Che vuoi dire? “
Lui guardò di lato e si morse l’interno della guancia,
rimuginando sulla risposta. Dannazione a loro ancora una volta per tutto
questo!! Per avergli fatto mettere in dubbio la capacità di Scully di credere a
cio che lui poteva dirle. “ I Crawford sono convinti che tutti i rapimenti,
incluso il tuo, erano predisposti per il cancro a causa della procedura
utilizzata per raccogliere gli ovuli. Non che la procedura stessa provocasse il
cancro, vi ha solo rese più vulnerabili allo sviluppo di cellule cancerose. Una
vulnerabilità che loro potevano utilizzare in qualunque momento “
“ Stai dicendo che loro
potevano scegliere con cura chi stava diventando cancerosa e quando? “
“ Qualcosa del genere, si “
“ Ma come? “
“ Non lo so, Scully “, ammise lui. “ E nemmeno i Crawford. Ma
loro sospettano che possa essere stato scatenato da qualcosa come dei comuni
raggi x, oppure dall’introduzione di un qualche tipo di medicina. Qualcosa che
non si poteva mettere in dubbio di eseguire durante gli esami medici di routine
“
Scully stava scuotendo la testa in diniego. “ Ma come è
possibile questo, Mulder? Quello che stai teorizzando potrebbe significare che
ogni medico che ha visitato queste donne era qualcuno coinvolto con il
Consorzio. E’ semplicemente impossibile “
Lui aveva un'unica risposta per lei. “ Scanlon “, al suo sguardo
perplesso, lui continuò. “ Ho scoperto che la maggior parte di queste donne non
ha sviluppato il cancro fino a dopo aver scoperto la loro infertilità ed aver
cominciato i trattamenti in varie cliniche del paese – cliniche per la
fertilità fondate dal governo, Scully “
Lei fissò un punto lontano, con sguardo assente. Mulder vide
varie emozioni scorrere sul suo viso e svanire. Ci fu un lungo silenzio prima
che lei dicesse: “ Ho avuto lo stesso medico fin da quando sono stata presa. Un
dottore affiliato e raccomandato dall’FBI. E’ stato solo dopo che mi è stato
diagnosticato il cancro che ho cercato un oncologo fuori dal Bureau “
Mulder annuì, incoraggiato dal treno dei suoi pensieri. Scully
stava cominciando a riempire gli spazi bianchi. “ Questo significa “, continuò,
“ che il mio cancro si è sviluppato più che probabilmente mentre ero ancora
sotto le cure del dottore dell’FBI. Ammesso che cio che hai detto è vero “, si
voltò verso di lui per la conferma.
“ Questa è l’ipotesi più logica “, le disse.
“ Ma perché, Mulder? “
“ Non lo so. Per tenerci in riga. Usare il tuo cancro per
metterci contro. E rendermi disperato abbastanza per salvarti da essere
costretto a partecipare al progetto “
Lei aggrottò la fronte e chiese: “ Perché potevano volerci
mettere uno contro l’altra, Mulder? Perché ora? Perché non anni fa? “
“ Per me rimane un mistero, Scully. Ma io penso che sia
qualcosa che abbia a che fare con quello che ho scoperto in Canada, quando
Jeremiah Smith mi ha portato alla fattoria dove ho trovato i cloni di mia
sorella. Penso di essermi avvicinato troppo alla verità e questo li ha
spaventati. Loro sapevano che la nostra più grande forza è anche la nostra più
grande vulnerabilità, ed è la nostra dipendenza l’uno dall’altra. E la fiducia
che c’è tra noi “, aggiunse.
“ Se loro avessero potuto
farti credere che io ero responsabile, direttamente o indirettamente, per
quello che ti era accaduto, sapevano che avrebbe potuto influenzare la nostra
partnership e la nostra capacità di lavorare insieme per scoprire la verità “,
Mulder tacque per un po, cercando di decidere quanto ancora Scully potesse
sopportare di sentire. “ Scully, sapevano che senza te, sarei stato un cane
sciolto. Che senza te a trattenermi con i piedi per terra, avrei combinato
cazzate e sarei finito dritto tra le loro mani “
Scully si voltò verso di lui, con gli occhi pieni di stupore.
“ Kritschgau! “
“ Già! “, disse lui. “ Era il martello giusto per ficcare il
cuneo ancora più in profondità. Loro sapevano che stavi cominciando a diventare
disperata almeno quanto me, che avevi cominciato a cercare risposte che si
adattassero al tuo approccio scientifico alle cose, e che si opponessero alle
mie……teorie estreme. Hanno mandato Kritshgau a darti queste risposte “
Le sfuggì un singulto di rabbia, poi mormorò, “ Oh mio Dio,
Mulder, cosa ci hanno fatto? Cosa * ho * fatto? “, Scully si piegò verso i
polsi e nascose il viso tra le mani.
Mulder posò una mano rassicurante sulla sua schiena e
quietamente la confortò. “ Non mi importa più, Scully. Di quello che è stato
prima, non mi importa, ora che sappiamo la verità. Non devi addossarti la colpa
per cio che ci hanno fatto. L’unica cosa che importa ora e che tu stia bene e
che loro pagheranno per i loro crimini “
Scully rimase tranquilla per lungo tempo, oscillando
lentamente mentre la mano di Mulder andava su e giù lungo la sua schiena. Le
sue spalle si sollevarono mentre tirava un grosso sospiro e chiese, “ E la
medicina che i Crawford hanno formulato, che cos’è, Mulder? “
La sua voce era colma di timore e Mulder sapeva che aveva
cominciato e mettere insieme i pezzi. Si domandò se la sua conferma sarebbe
stata un conforto, oppure se avesse solo rigirato il coltello più in profondità.
“ E’, uhm…..è composta principalmente di materiale genetico.
Dei tuoi ovuli e di altre fonti. Combinate insieme “, respirò profondamente e
concluse, “ e poi dalla raccolta dei derivati di tessuti fetali “
Quando lo sentì per la prima volta, Mulder fu sicuro che un
piccolo animale era rimasto intrappolato nelle pale del ventilatore, o nel tubo
di scarico della ciminiera sul tetto. Il basso lamento che riempì le sue
orecchie era di terrore e dolore e di completa perdita. Gli spedì brividi lungo
la schiena. Si voltò, cercando di localizzare il suono, e allora si rese conto
che la fonte era la donna vicino a lui. Scully era piegata in due, la sua
fronte stava poggiata sulle caviglie incrociate e la faccia era nascosta dietro
una lucente cortina di fuoco.
Non riuscì ad emettere niente di più di uno stridulo sussurro.
“ Scully?!….. “
Il lamento si fermò e cominciò il mormorio. Ripetutamente. La
stessa parola. “ No “, ripetuta fino a che non fu altro che un piccolo elemento
del suo crescente singhiozzare.
Mulder era di ghiaccio, impotente di fronte alla potenza delle
sue lacrime. Alla fine, stentatamente, le mise un braccio intorno alle spalle.
Onestamente, non sapeva quanto questo gesto potesse venirle incontro. Maledisse
gli eventi che li avevano portati a quel punto, dove lui era ancora incerto del
buon senso nell’offrirle quel piccolo conforto. Ma lei si appoggiò su di lui e
fu la cosa più naturale ed istintiva del mondo voltarsi e mettere l’altro
braccio intorno a lei. E tirarla verso di se, e poi farla voltare, sollevandola
abbastanza per farla accomodare sul suo grembo. Poggiò il mento sulla sua testa
e sentì le sue braccia serpeggiargli intorno mentre nascondeva il viso contro
il suo petto e piangeva.
Mentre una parte di lui voleva dirle di non piangere, che
sarebbe andato tutto bene, non riuscì a dire una parola. Come poteva chiederle
di smettere di piangere quando questo atteggiamento di resa era una cosa che
aveva immaginato da tempo? Fin dalla diagnosi il suo principale desiderio era
stato che Scully gli permettesse finalmente di condividere il suo dolore. Non
riusciva a chiederle di trattenerlo ora. E neppure voleva farlo.
“ Scully “, disse con voce strozzata. “ Mi dispiace. Mi
dispiace per quello che ti è successo. Mi dispiace davvero tanto “, calde
lacrime si addensarono e sgorgarono lungo le sue guance. La attirò più vicina e
le massaggiò la schiena con una mano mentre l’altra si sollevò per cullare la
sua testa contro di lui, mentre le dita si facevano strada tra i suoi capelli.
Abbassò la bocca sulla setosa capigliatura, mormorando parole di conforto. Il
suo corpo era scosso dai singhiozzi di lei, e lui si aggrappò ancora più
tenacemente; rumori senza senso fuoriuscivano dalle sue labbra, e terminarono
appena cominciò a depositare lievi baci sulla sommità della sua testa.
E allora Scully gemette; un basso, suono impotente. Si
rannicchiò ancora di più contro il suo torace e si strinse ancora più vicino,
le sue braccia si sollevarono più in alto attraverso la schiena di lui.Le mani
afferrarono saldamente i muscoli, massaggiandoli delicatamente come un gattino.
Mulder le spostò i capelli dalla fronte e seminò baci lungo la
tempia e l’attaccatura dei capelli, sussurrando il suo nome contro la morbida
pelle chiara che le sue labbra incontravano. Il suo cervello era diventato
fitto di nebbia. Un innocente conforto stava diventando qualcosa di più,
qualcosa alla quale non era preparato e che non era capace di fermare. Le mani
si spostarono dalla schiena di Scully per incontrare il suo viso, e lo
sollevarono verso il suo. Le dita di Scully erano dolorosamente affondate nella
sua schiena mentre Mulder deponeva baci sulla sua fronte per poi spostarsi più
in basso. Le labbra incontrarono l’umidità delle sue lacrime e le assaporarono,
erano salate e calde. Le bevve, muovendosi da una guancia all’altra, mentre la
lingua si muoveva per catturare l’essenza delle sue lacrime. Poi baciò le sue
palpebre sottili, le ciglia bagnate solleticarono le sue labbra.
Si tirò un po indietro e sussurrò il suo nome. Lei sbattè le
palpebre ed aprì gli occhi e Mulder si perse istantaneamente nella loro
profondità. E cio che vide li, lo fece sperare di non tornare mai a galla. Le
labbra di Scully si aprirono appena per parlare, ma non ebbe chance. Mulder
mormorò tenacemente, “ No! “, e coprì quella bocca con la sua.
FINE
CAPITOLO 8
TO BE CONTINUED………