TITLE: Sweet torture (stesso
titolo ma ff diversa!)
AUTHOR: Jelyna
DISCLAIMER: I personaggi
sono di proprietà della 1013, Chris Carter e la Fox e sono utilizzati senza
permesso e senza scopo di lucro
CLASSIFICATION: SR
RATINH: NC- 17; C'è molto
sesso di seguito, se queste cose vi rivoltano lo stomaco, tornate indietro
ora!!
SPOILER: Avete presente Never Again? Detto ciò, consideratevi avisati!
SUMMARY: Un "
Seminario sulla sopravvivenza delle donne ", manda Scully in un viaggio
mentale sulla questione del potere.......
NdT: Vi rubo solo un
secondo alla lettura, vorrei ringraziare come sempre Annax per il sostegno e
dedicarle questa ff, poi ringrazio Poli che mi ha fornito il materiale da
tradurre ( sei impagabile, come sempre! ), saluto Ripley e ringrazio Ricky
Martin ( E il Signore che lo ha creato! – NdA: e che lo spirito di Ricky Martin
sia con noi… anche se preferirei il fisico!!!), per avermi fornito la colonna
sonora che mi ha accompagnato durante questa traduzione!
Critiche e commenti, bene
accetti come sempre, sull'MB di Annax!
Enjoy it!!
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SWEET TORTURE
Tradotta da EN AMI
Le sue scarpe incontrarono
il pavimento con un tonfo appena si distese sul divano. Aveva sopportato molte
cose nella vita; era stata sparata, rapita e si era sforzata di sopportare le
cravatte di Mulder, ma mai e poi mai era passata attraverso qualcosa di così
orrendo come " Il seminario sulla sopravvivenza delle donne ". Una
serie di fesserie pseudo-psicologiche che avevano cominciato a vomitare appena
si era seduta in quella fredda sedia pieghevole. Dana Scully *NON* aveva
bisogno di parlare su come si cucinasse un pranzo afrodisiaco, o su come ci si
dovesse presentare in ufficio. Si era aspettata di vedere il nome di Cosmo tra
gli Sponsor di quel dannato carico di cazzate.
Ma, era li, e allora rise
al pensiero, perché il suo amico Chris glielo aveva chiesto. Era il prezzo di
una rinnovata vecchia amicizia; qualche volta, aveva detto a se stessa, devi
resistere a queste cose per tenere vive le relazioni. Dana aveva avuto delle
relazioni, tranne che con Mulder, ed era determinata a colmare la lacuna.
Appena Mulder attraversò i
suoi pensieri, uno dei conferenzieri di giornata, parlò direttamente nella sua
testa, spontaneamente. Era una chiacchierata gratuita sul sesso, che causò
risolini e sghignazzate in tutto l'Auditorium. Dana e Chris avevano entrambi
roteato gli occhi pensando la stessa cosa, ma ora, Dana ricordava perfettamente
quello che aveva detto uno degli speaker di punta.
" Tutti noi abbiamo
desideri nascosti, fantasie proibite ", le donne avevano annuito. "
Possono farci piangere, se li teniamo imbottigliati. E' molto salutare
lasciarli uscire, se non trovate agevole parlarne con qualcuno, scrivetelo! Vi
garantisco che vi sentirete molto meglio dopo! "
Dana chiuse gli occhi.
" Fantasie proibite!.... " Oh, Dio, ne aveva eccome di queste! Ed era
sicura come l'inferno che non ne avrebbe parlato mai con nessuno! Così doveva
scriverle, bene! Non aveva mai scritto niente di più creativo di un rapporto di
autopsia fin dai giorni in cui andava all'Università, quando lei e Chris
scrissero una storia per divertimento. Era stata una cosa orribile,
melodrammatica, ma si erano divertiti. Ricordò che era stata una buona
realizzazione per allentare la tensione dell'attesa per l'accettazione alla
scuola di Medicina. Forse, forse......
Si alzò e afferrò carta e
penna che aveva lasciato sul tavolino accanto a lei. Avrebbe scritto, così le
lacrime presto sarebbero andate via. Niente poteva ferirla e di sicuro
l'avrebbe aiutata...... La penna iniziò a scribacchiare attraverso la pagina e
quello che venne fuori fu.......incredibile!
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Cammino nell'ufficio di
mattina, come mi piace sempre fare. Lui è li, davanti a me, immerso in alcuni
file, o altro. Non mi vede entrare, così mi prendo un momento per guardarlo.
Sta masticando la penna, le sopracciglia aggrottate, in profonda
concentrazione. Non ha nessuna idea di come appaia sexy.
La giornata è probabilmente
normale per lui, ma per me è una tortura. Una dolce tortura, ogni volta che la
sua mano sfiora la mia, oppure mi sta così vicino da farmi sentire il respiro
sul viso, oppure quando si morde le labbra annoiato. Non dovrei provare questo
tipo di desiderio per il mio partner, ma lo faccio! E mi sta uccidendo. Ogni
volta che ne ho l'opportunità, i miei occhi abbracciano l'intero suo corpo.
L'ho visto nudo diverse volte, ma ogni volta era ammalato, ferito, debole. So
pienamente che non è debole. Mi stupisco di come il suo corpo appaia sano,
pienamente dritto, pienamente sveglio......
Il solo pensarlo, mi faceva
stare male.
A casa, quella notte, sono
sola, come al solito. La tensione che tende i miei muscoli, mi fa sentire
irrequieta. La mia ultima esperienza sessuale non era stata molto
soddisfacente. Lo ammetto, Ed Jerse mi aveva eccitata......era uno sconosciuto,
pericoloso, insomma, ogni cosa che avevo supposto di non volere, ma provai più
piacere facendomi il tatuaggio, che dormire con lui. Non penso sia una vanteria
dire che gli ho dato tutto quello che ha voluto; sentii il suo corpo tremare
quando lo succhiai aridamente. Avere questo potere, mi eccitava più dell'atto
in se. In realtà, ripensandoci ora, sono una piccola malata. Non feci molto di
più, questo è sicuro......il suo tentativo di soddisfarmi, fu quasi ridicolo;
alla fine, ho simulato per lui. La prima esperienza sessuale che avevo in
cinque anni, e ho dovuto fingere.
Ma questa notte, i miei
pensieri sono di Mulder, e solo Mulder. La mia mano scivola tra le gambe e
preme contro il denim, immaginando che sia la sua mano a farlo. Posso quasi
sentire l'evanescente bisbigliare delle sue labbra sul mio collo, che pizzicano
e mi tormentano. Mi stupirebbe se lui avesse questo potere, o se volesse
averlo. Potrei mai risvegliarlo tanto quanto lui ha risvegliato me? Lui è un
tale enigma.....non si mostrerebbe mai.
Un leggero bussare alla
porta mi interrompe. So che c'è una piccola macchia di umido al cavallo dei
pantaloni e che il mio viso è arrossato, ma non c'è tempo per ricompormi,
perchè il bussare si fa sentire ancora, più insistente. Cammino verso la porta,
scrutando attraverso lo spioncino prima di aprirla. E' Mulder. Santo Dio! E'
Mulder!
Apro la porta con cautela e
lui mi squadra. Io guardo verso di lui prima di rendermi conto che i miei occhi
danno tutta l'idea dei miei recenti pensieri. Vedo i suoi occhi annebbiarsi,
poi apre la porta abbastanza da poterci passare attraverso.
I suoi occhi dicono tutto.
Dovrei saperlo che non abbiamo bisogno di parole imbarazzanti. La mia mano
scivola involontariamente tra le gambe, ma lui sbatte la porta e mi tira su il
braccio. " E' mia! ", sussurra aspramente, ed io posso solo annuire.
Quindi, senza preavviso, le
sue labbra sensuali hanno soffocato le mie ed io le separo con un gemito,
invitandolo ad entrare. Può mettere quello che vuole nella mia bocca -- Voglio
solo sentirlo dentro di me --
Per ora, la sua lingua è
tutto quello che ho, ma posso sentire la sua erezione contro il mio addome.
L'ho davvero completamente risvegliato in soli pochi secondi? Oppure lui ha
immaginato questo, come me, e si è risvegliato da solo? In qualsiasi modo
fosse, era ciò che stavo facendo, e rido contro la sua bocca.
Lui si tira indietro e
ancora una volta sento la dolce tortura di non essere stata toccata da lui,
solo che questa volta è infinatamente peggio. I miei capezzoli sono ingrossati
e sfregano contro il reggiseno. Mi tolgo la T-shirt per dar loro sollievo e
immediatamente mi urge togliergli la maglietta. Voglio sentire la sua pelle,
vedere se è così calda al tatto, come la mia. Così, lo faccio, e l'elettricità
manda un'onda di choc attraverso di me appena comincio a far scorrere le mani
sul suo torace, fermandomi solo per stuzzicare i suoi capezzoli. Lui inspira di
colpo, ed io so di avere il controllo. Mi piace avere il controllo.
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Lo squillo del telefono,
fece vibrare l'anima di Dana. Lasciò la penna ed incespicò prima di riuscire
finalmente a raggiungere il telefono ed alzare la cornetta. Era Chris, l'aveva
chiamata per dirle che aveva lasciato la giacca in macchina.
Appena il telefono fu
tornato al suo posto, restò immobile per molto tempo, fissando il blocco giallo
poggiato sul divano. Lentamente, le sue mani si scossero, strappò le pagine che
aveva scritto dal blocco e, per un momento, fu sul punto di ridurle in tanti
piccoli pezzettini. Qualcosa la fermò -- Qualcosa nella testa le ricordò che
questa era la prima volta nella vita in cui era stata onesta con se stessa --
Quelle pagine meritavano meglio di questo. Così, con cautela, le mise nella sua
cartella. Era l'unico modo che conoscesse per averle costantemente con se.
Voleva tenerle al sicuro -- Se qualcuno le avesse lette, sarebbe morta per la
vergogna -- Domani notte, dopo che fosse tornata a casa, ne avrebbe scritte
ancora e deciso se avrebbero dovuto essere strappate. Si era data il tempo per
recuperare il controllo della sua mente da questo appassionato fantasma che ne
aveva preso il controllo.
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Tortura. Dolce tortura.
Le parole che aveva
scritto, risuonarono ripetutamente nella sua mente, come un disco rotto, per
tutta la mattina. I suoi sogni, quella notte, erano stati la continuazione
delle fantasie che aveva scritto, ognuno più selvaggio e appassionato di quello
precedente. La sensualità che aveva catturato il suo corpo, non aveva nessuna
intenzione di restituirle il controllo. Non riusciva a guardare Mulder negli
occhi e quando lui notò la sua tensione ed iniziò a massaggiarle le spalle, lei
schizzò via, lontana dal suo tocco, come se si fosse scottata.
Dopo di ciò, lui la guardò
perplesso. " Va tutto bene, Scully? Non mi sembri una che si senta
bene.....forse dovresti andare a casa e prenderti libero il resto della
giornata "
Lei riuscì a fare un debole
sorriso. " Sei veramente così volenteroso da voler fare tutto il lavoro
d'ufficio, Mulder? ", la calma nella sua voce, la meravigliò.
" Si, le cose che
faccio per te!...... ", scherzò lui. " Forza, su! Sembri una che ha
bisogno di dormire "
Sonno *NON* era ciò di cui
aveva bisogno, insisté qualcosa nella sua mente, poi spinse un libro nella sua
cartella e disse qualcosa di piacevole a Mulder. Non si era resa conto che le
sue mani stavano tremando prima di infilarle nella cartella, così sparse fogli
dappertutto. Il suo viso avvampò, spinse ogni cosa nella borsa e uscì il più
velocemente che poteva.
Ogni cosa, tranne alcuni
fogli di carta legale gialla ripiegati che erano scivolati sul pavimento tra i
piedi di Mulder.
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Mulder non avrebbe mai
pensato che la sua forza di volontà potesse essere tentata da alcuni fogli di
carta legale gialla. Stavano sul bordo della scrivania, tentandolo, spingendolo
a leggerli. Aveva cercato disperatamente di ignorarli......erano atterrati tra
i suoi piedi quando Scully era uscita di corsa dalla stanza; la sua normale,
ordinata calligrafia era scribacchiata dappertutto. Sapeva che non erano affari
suoi. Doveva solo metterli sul bordo della scrivania e lasciarli li per lei, in
modo che li prendesse l'indomani.
Ma, appena li mise giù, i
suoi occhi avevano beccato una frase: " ..... Lo succhiai avidamente
". Cercò di ignorarla......cercò di trovare una spiegazione......ma non
riusciva a pensare a nessuna intenzione innocua in quella frase. Spinse i fogli
il più lontano possibile e si voltò verso il suo computer per finire, con
grande ritardo, il rapporto per Skinner. Erano fogli personali, disse a se
stesso, e non per suo uso e consumo.
Ma l'immaginazione lo stava
*uccidendo*.
Cercò di rimproverarsi.
Quelli *NON* erano pensieri consociati, Mulder......se lei avesse scritto una
lettera, descrivendo la sua vita sessuale, non aveva niente a che fare con lui,
benchè lui lo volesse. Non c'erano ragioni per immaginare le sue labbra,
condividendole in anticipo......
Basta! Disse a se stesso
fermamente.
Tornò vicino al suo
computer.
Doveva riuscire a scrivere
un paragrafo semi-coerente prima di girare la sedia e rimettersi di faccia alla
scrivania. Sapeva di non poterlo fare. Sapeva che lo avrebbe ucciso. Sapeva che
probabilmente sarebbe morta di vergogna se avesse saputo che lui aveva letto
qualcosa di così personale.
Queste ragioni, lo fecero
tentennare per un minuto ancora, prima che la tentazione vincesse. Distese la
carta gialla con una piccola sensazione di colpevolezza nella cavità dello
stomaco.
Non lo avrebbe mai saputo!
Disse a se stesso.......
........prima di vedere
cosa aveva scritto!!
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Aveva cominciato a piovere,
e questo faceva stare Dana di cattivo umore. Si raggomitolò sul divano e fissò
fuori dalla finestra. Aveva perso i fogli. Quando era rientrata a casa quel
pomeriggio, aveva cercato nella cartella per distruggere ciò che aveva scritto
la notte prima, ma erano spariti. Pensò di averli persi quando aveva rovistato
nella cartella in ufficio......quindi doveva averli per forza Mulder. Arrossì
al solo pensiero. E se li avesse letti? Come poteva spiegarglielo? Come poteva
guardarlo in faccia? Il suo stomaco si contrasse sempre più, fino a che non fu
sicura che sarebbe sprofondata nel pavimento per la vergogna.
Un bussare alla porta,
interruppe i suoi pensieri. " Chi è? ", disse, pregando
disperatamente che non fosse lui.
" Scully, sono io! Ti
ho portato qualcosa per cena "
Lei si alzò con uno sforzo.
Lui sembrava normale.....forse non li aveva notati. Li avrebbe trovati il
giorno dopo e li avrebbe strappati in tanti piccoli pezzi.
Mulder stava alla sua
porta, con una valigetta in mano. " Zuppa di pollo, dal negozio di
specialità gastronomiche in fondo alla strada. Guarisce ogni cosa! "
Dana aveva dimenticato che,
ipoteticamente, era malata. Riuscì a fargli un sorriso. " Grazie,
Mulder!.... "
" Posso entrare, o il
tuo appartamento è pieno di germi? "
" Sto bene.....vieni
dentro!..... "
Lei non si era resa conto
di quanto stesse tremando, fino a che non andò a sedersi sul divano e sentì le
ginocchia traballare. Dopo aver speso il pomeriggio ad immaginare il peggio,
questo sembrava essere un sollievo. Non le aveva dato alcun indizio che li
avesse letti. Sospirò, lasciando che un po’ della tensione abbandonasse le sue
spalle.
Mulder non rimase a lungo;
lei si era alzata per andare in bagno e quando era tornata, lui era andato via.
Le ci volle un minuto per
notare i fogli gialli nel bel mezzo del divano!!
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Il cuore le balzò in gola e
fu sicura che le sue gambe stessero per abbandonarla: La parte della sua mente
con capacità di pensiero razionale, le suggerì che ci si fosse seduta sopra, ma
respinse questo pensiero immediatamente. Aveva setacciato la casa per cercarli.
L'unica spiegazione era.....Mulder! E lui l'aveva guardata negli occhi, come se
nulla fosse. Che diavolo era successo?
Si sedette sul divano e
raccattò i fogli cautamente. Aspetta un momento!, registrò la sua
mente.....c'erano più pagine di quante dovessero essercene. Scorse la sua
calligrafia, fino a dove sarebbe dovuta essere la fine
Qui iniziava la scrittura
scarabocchiata di Mulder!
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Controllo? Tu vuoi il
controllo? Non hai idea di quanto controllo hai!..... Se mai decidessi di
acchiapparmi, baciarmi, spogliarmi dei miei vestiti, qualunque cosa, diverrei
di stucco tra le tue mani! Bene, ok, non completamente di stucco, ma non potrei
mai cominciare!.... Puoi dire " molestia sessuale"? Posso stare
seduto qui e sognare di fotterti fino a
che nessuno dei due possa muoversi, ma alla fine, è la *tua* chiamata!
Povera, povera Scully, che
non ha mai avuto un orgasmo Dio solo sa da quanto tempo ( non per mano di
qualcuno, comunque; non so cosa fai su te stessa ogni tanto! ), ma che è
completamente inconsapevole del fatto che il suo partner siede di fronte a lei
e pensa cose orribili e poco cameratesche sul come mettere le mani su per la
sua gonna e vedere se lei è calda e bagnata per lui! Mi figuro che
probabilmente mi schiaffeggeresti per allontanare l'inferno da me, se mai te lo
facessi capire. Immagino di aver sbagliato.
Hai mai pensato di iniziare
una seconda carriera come scrittrice erotica?
L'unica cosa che ho toccato
sono questo foglio e la penna ed ora ho intenzione di avere un reale, duro
gioco di parole; grazie per esserti alzata ed essere uscita dalla porta. Se
vendessi questo tipo di cose, faresti abbastanza soldi da poterti ritirare dall'FBI
ed andartene su una qualche isola con una comitiva di modelli che farebbero
sicuramente in modo di non lasciarti ancora insoddisfatta. Questo dovrebbe
andare bene per te, ma io resterò fermamente seduto qui con l'immagine della
tua testa rossa tra le mia gambe!
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Lei riusciva appena a
sentire la sua voce che leggeva le parole, le quali fecero salire il calore che
avvolgeva il suo corpo dieci volte di più. La risposta era così dannatamente in
stile Mulder!.... Nessuna smanceria, o romanticheria, o seduttività. Solo
l'onesta verità. Poggiò la testa sullo schienale del divano e guardò il
soffitto, sperando di trovarci un qualche tipo di risposta. Che diavolo stava
facendo? Non poteva solo......poteva?......
Il flash di una luce
illuminò la strada fuori dalla finestra; una breve occhiata alla macchina che
aveva parcheggiato li, attirò l'attenzione di Dana. Si avvicinò alla finestra e
scrutò giù. Si, vide la macchina che aveva pensato di trovare!
Sollevò la cornetta e la
tenne tra le mani per un momento. Riusciva a visualizzare il cellulare poggiato
sul sedile accanto a lui......lui probabilmente si aspettava una sua chiamata.
La chiamata che lei doveva fare.
Sistemando la cornetta al
suo posto, sentì lo stomaco iniziare lentamente a rotolare come una frenetica
ruota di carro. Se l'avesse chiamato, avrebbe solo provato che, malgrado ciò
che lui aveva scritto, era lui ad avere tutto il controllo nella loro relazione.
Lei cercava questo controllo. Lo cercava, ne aveva bisogno come non aveva mai
avuto bisogno di altro. Non si era mai cimentata in *giochi* femminili; la
provocazione e il flirtare che usavano le donne per esercitare il controllo,le
erano sempre sembrati disonesti e umilianti. Ma questo non era un
amoreggiamento o una provocazione, o scherzi, o giochi di altro tipo. Questo
era per il potere!
Dana delicatamente posò i
fogli sotto il telefono. Sapeva che Mulder sarebbe probabilmente rimasto la
fuori per gran parte della notte e per un attimo provò una fitta di
colpevolezza. Non durò a lungo, comunque!
Lui aveva deciso di stare
al gioco quando aveva letto quelle pagine.
Ora avrebbe giocato con le
sue regole!!
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I suoi occhi si aprirono
con difficoltà e immediatamente si meravigliò di cosa diavolo ci facesse in
quella macchina. Controllò l'orologio della radio -- Le 4.30 del mattino.
Un'occhiata fuori dal finestrino laterale, gli mostrò l'appartamento di Scully
nell'edificio, e ricordò.
Che dannata annotazione!!
Il suo cellulare era caparbiamente silenzioso e la finestra di lei
dolorosamente buia. Doveva aver letto....glielo aveva fatto chiaramente
intendere!
Mulder si strofinò gli
occhi e sbadigliò. Sarebbero stati in due nell'ufficio, fra tre ore e mezza.
Lei probabilmente stava dormendo -- Come diavolo faceva a dormire? La sua mente
affaticata non poteva comprendere perchè lei non lo avesse chiamato. Si era
aspettato qualcosa -- un invito a tornare indietro, tra le sue braccia; un
segnale che lei avrebbe negoziato; persino una imprecazione dritta sulla testa
per aver letto le sue fantasie!.....
Questo silenzio lo stava
mangiando vivo.
Riluttante, girò la chiave
di avviamento. Forse dormire non era più una cosa così stramba, ma come minimo
aveva bisogno di una doccia prima di tornare al lavoro. Una fredda!!
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Dana non era mai stata
abile a stare in piedi per tutta la notte, questo una volta era stata la sua
rovina alla scuola di Medicina. Il suo cervello non avrebbe funzionato con meno
di tre ore di sonno a notte. Comunque, quando si guardò allo specchio, decise
che si sentiva dannatamente bene per non aver dormito. C'era solo un leggero
tremolio nelle mani mentre si vestiva, ma sapeva che non era causato dalla
mancanza di sonno.
La mattinata era luminosa e
soleggiata; il suo vestito spiegazzato, i capelli semi-bagnati e indisciplinati
e gli occhi erano cerchiati di scuro.
Povero, povero Mulder,
ripeté silenziosamente, imitando ciò che lui aveva scritto.
Ad alta voce disse
scherzosamente " Non è una magnifica mattinata?! "
Lui per poco non saltò
fuori dalla sedia. " Uhm..... Si...... "
Nella sua mente, si rivide
la notte prima -- probabilmente era stata nervosa e irritabile come lui ora --
Quale era stata la sua reazione? Lui si era pigramente divertito nel vederla
agitarsi, così come si stava divertendo lei ora!
Doveva vedere chi aveva il
controllo!.......
" A cosa stai
lavorando, Mulder? "
" Cosa?! "
" Lavorando!....
Capisci? Lavoro! Quella cosa per cui veniamo qui tutti i giorni! ", si
sedette sul bordo della scrivania ad un passo lontano da lui. " Cosa facciamo
oggi? "
" Uhm.....sto
scrivendo il rapporto sul caso Overkamp...... "
" Stai facendo il
lavoro per me, Mulder? Sono toccata!..... ", gli sorrise. " Ti sono
debitrice! "
" Sembra che tu ti
senta meglio ", osservò lui guardandola molto attentamente.
Un milione di risposte
fluttuarono attraverso la sua mente, prima che ne scegliesse una. " Molto.
Grazie per avermi portato la *cura* perfetta! ", lei tacque abbastanza a
lungo prima di dire. " Quella zuppa era eccellente. Dovresti portarmi nel
posto dove l'hai presa! "
Il sospiro di lui fu
udibile e Dana si trattenne dal sorridere ancora. Invece si tirò la sedia
vicino al computer e disse: " Vorremmo tornare al lavoro?! "
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Dolce tortura.
La frase della fantasia di
Scully risuonava di continuo nella testa di Mulder da quando era cominciata la
giornata. Alla fine concluse che lei non avesse letto tutto e le cose erano
normali per lei. Successivamente gli venne l'ombra del dubbio che lei stesse
giocando con lui.
Non lo aveva toccato, non
lo aveva guardato differentemente, non aveva parlato con lui differentemente,
ma lei era differente! Alla fine concluse che *sensuale* era la parola per
descriverla. Che fosse solo la sua immaginazione, o un reale cambiamento in
lei, non lo sapeva.
Una volta che ebbe
riacquistato il potere di parlare normalmente, riuscirono a parlare di cose
terrene, se le cose riguardanti gli X Files erano terrene!
Lo scrivere il rapporto, al
quale includere i dettagli, in che successione erano accaduti gli eventi, tutto
ciò che era accaduto giorno dopo giorno-- ma in un qualche modo Mulder trovò
che era più un rapporto di guerra tra loro, che altro, una guerra che lui stava
perdendo miseramente.
" Non puoi dire
questo, Mulder! ", disse lei pazientemente. " Skinner non accetterà
mai un rapporto basato sulle predizioni psichiche, piuttosto che su tecniche
investigative "
" In che modo possiamo
aver trovato il nuovo indirizzo della madre? "
" L'elenco del
telefono, forse? "
" Ma non è così! Ce lo
ha dato Lyra "
" Forse Lyra ha
guardato nell'elenco del telefono! "
Lui cadde in silenzio --
discutere con lei, era impossibile -- Beh, discutere, effettivamente, voleva
dire guardarla negli occhi, mentre faceva il punto, mentre i suoi occhi invece,
avevano la pericolosa tendenza a focalizzarsi sulle sue labbra piene, colorate
di scuro, con la sfumatura di un rossetto esotico. Si sarebbe meravigliato se
si fosse staccato da lui, se lei lo avesse baciato.....a meno che non fosse un tipo
nuovo di quelli che Cindy Crowford decantava costantemente in TV. Avere il
rossetto di Scully su di se però, concluse alla fine, non doveva essere del
tutto cattivo. Di fatto, si chiese come sarebbe stato assaggiare il suo
rossetto.
" Terra a Mulder!....
"
Lui sobbalzò di nuovo.
" Scusa, Scully......stavo pensando "
" Un penny per i tuoi
pensieri! "
Lui ebbe l'impressione di
sentire un rossore diffondersi sulle sue guance. " Fidati, non valgono
soldi duramente guadagnati!! "
Lei sorrise e girò di nuovo
la sedia. " Sto andando a casa ", annunciò. " E' una bellissima
giornata e me la voglio godere! "
" Penso che resterò
nei paraggi ancora per un po’..... ", Mulder venne meno appena lei si
chinò per rientrare in possesso della sua borsa caduta sul pavimento. Per un
poco ogni centimetro della sua gamba si rivelò da sotto la gonna, e lui cambiò
posizione a disagio sulla sedia.
" Sai come si dice,
Mulder?...... Tanto lavoro e niente divertimento, rendono Jack un ragazzo
lento!.... "
Si avviò verso la porta
senza molto di più di un arrivederci. Lui chiuse gli occhi e posò la testa
sulla scrivania, gemendo piano.
Improvvisamente, sentì il
frusciare di un respiro vicino al suo orecchio. " Sai, Mulder, il potere è
terribilmente inebriante!! "
Quando ebbe la forza di
sollevare la testa, lei era andata via di nuovo.
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Dana non si era resa conto
che si stava recando a Virginia, prima di notare il segnale sulla freeway. Si
preparò ad invertire la marcia alla successiva uscita, quando le chiavi
tintinnarono nell'accensione. Una rapida occhiata le rivelo che si, la chiave
dell'appartamento di Mulder era li, come sempre. Con un sorriso, abbassò il finestrino
della macchina, alzò il volume della radio ad un livello disatroso per le
orecchie e cantò fino a quando non arrivò al 75 di Alexandria.
" Io sono ogni cosa;
stanotte sarò tua madre......farò queste cose per alleviare il tuo dolore,
liberare la tua mente e tu non dovrai provare vergogna..... ", cantava con
Sophie B. Hawkins. Era la sua macchina. Se lo poteva permettere.
Solitamente, aveva visto
l'appartamento di Mulder al buio, realizzò; con le finestre aperte e la luce
del sole che vi entrava, era realmente accogliente. Fino a che non guardò nel
frigorifero e trovò che Mulder non era stato in drogheria da settimane. Tirò su
una mezza bottiglia di crema sbattuta e osservò speculativamente fino a che un
attacco di risa la costrinse a piegarsi contro il bancone.
Hmm..... Che fare, che
fare?! Non aveva idea di quando sarebbe tornato a casa, e che lei fosse dannata
se gli avesse dato la soddisfazione di chiamarlo e dirgli che era li.
Lascialo cuocere ancora un
po’!
Forse un bagno, pensò,
girovagando per la stanza da bagno. Due asciugamani sporchi giacevano sul
pavimento, il suo rasoio era bagnato sul lavandino, schizzi di dentifricio
decoravano lo specchio, e la vasca da bagno aveva sviluppato aderenza.
Il suo bagno era bizzarro
alla vista......lei rimase sorpresa nel vedere che il letto aveva lenzuola
realmente pulite e che il copriletto fosse adeguato alle lenzuola; pile di
bluse e pantaloni di tute, jeans e altri vestiti erano disseminati dappertutto.
Il cassettone era quasi disadorno, tranne che per un paio di straletti libri di
fantascienza. L'armadio era l'unica cosa davvero ordinata della stanza. Almeno
sapeva dov'era la tintoria quando si trattava dei suoi abiti di lavoro.
Si sentì totalmente perfida
per essersi insinuata tra le sue cose personali senza permesso. L'appartamento
era così dannatamente in stile Mulder!, pensò, che si sentiva come se gli
appartenesse. " Ma appartiene a te, non è così?! ", sentenziò a voce
alta, e rise al suono della sua stessa voce. Questo mi fa lui, rispose silenziosamente
a se stessa.
La noia cominciò a
serpeggiare appena smise di gironzolare nell'appartamento alla ricerca di
qualcosa da fare. Avrebbe fatto meglio a tornare a casa presto, decise, o lei
avrebbe scoperto se era davvero possibile morire nell'attesa. Alla fine, dopo
diversi giri nella stanza, i suoi occhi si posarono su una videocassetta
poggiata sul VCR. " Oh, no! Non puoi!! ", disse a se stessa ad alta
voce quando vide la copertina. Una donna nuda tra le braccia di un *vampiro*,
che indossava nient'altro che una stringa di pelle. La osservò attentamente.
" Dannazione! Questo tipo è pieno di se, o cosa?! ". Il retro del
nastro spiegava nel dettaglio la magra trama -- Bellissima donna catturata da
una gang di libidinosi vampiri -- Oh, Gesù!!!
Rimise la cassetta a posto,
ma due secondi dopo, la riprese di nuovo. Non aveva niente di meglio da
fare.....
" Non posso credere
che sto facendo questo!!.... "
Con il film nel VCR, si
accoccolò sul divano e attese con aspettazione. L'inizio aveva più trama di
quello che si aspettasse -- niente sesso prima di una ventina di minuti buoni
-- ma dopo, naturalmente, ce ne fu in abbondanza......uomini, donne, queste
persone non si preoccupavano di chi fossero le lingue sui loro corpi, purchè ci
fosse qualcuno che leccasse. Era realmente una sorta di divertimento, così
disse a se stessa che la ragazza cattolica dentro la sua testa, sarebbe dovuta
andare a dire un paio di rosari per lei. Le immagini sessuali che la stavano
perseguitando fin da quando aveva scritto delle sue piccole fantasie, si erano
leggermente acquietate.... Ma.avrebbe provato molta gioia se Mulder gli avesse
mostrato qui alcune di quelle incredibili posizioni, in ogni caso! Le sue mani
tra le gambe, non erano sufficienti!
Mai e poi mai avrebbe preso
in giro Mulder su quei video, decise. Potevano essere una cannonata, se lei li
avesse visti in un certo modo; poteva farne l'argomento di discussione sulla
degradazione delle donne...... ma dannazione, con l'umore giusto, erano
bollenti!!!!
Si sbottonò la camicia per
far prendere aria alla sua pelle appena la dita pressarono duramente contro
l'umido tessuto delle sue mutandine. Era totalmente inconsapevole di ciò che la
circondava -- pensava solo alla mescolanza del film con le sue fantasie
erotiche -- tutto questo fino a che un suono strozzato, vagamente maschile,
arrivò fino a lei, proveniente dal vano della porta d'entrata!
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Aveva cercato di fare del lavoro.
Davvero. L'aveva fatto.
I files erano aperti, il
computer era acceso, ma a casa non c'era nessuno. L'ultimo commento di Scully
echeggiò nelle sue orecchie fino a che non ce la fece più a restare li. "
Sai, Mulder, il potere è terribilmente inebriante!! "
Non aveva frainteso ciò che
intendeva dire. Aveva giocato con lui tutto il giorno, facendolo sentire a
disagio appena si era reso conto che lei aveva letto ciò che lui aveva scritto.
Pensieri colpevoli gli attraversarono la mente -- forse anche lei si era
sentita così quando lui era sparito l'altra notte -- Si sentiva frustrato,
accaldato e, Dio Santo, se non avesse avuto un incontro con lei al più presto,
sarebbe esploso!!
Alla fine decise di tornare
a casa. Fare una doccia fredda, trovare un nastro interpretato da una rossa e
pretendere che fosse Scully.
Questo poteva bastare, era
molto più sicuro che andare a casa di lei e trovare cose creative da fare con
le sue manette. Meno soddisfacente forse, ma molto più sicuro!
Questo prima che aprisse la
porta e la trovasse seduta sul suo divano, a masturbarsi con uno dei suoi video
porno!!!
Lui sentì il suono che le
scappò dalle labbra, che gli giunse come un suono meno che umano. Ne aveva
avuto abbastanza, se non si fosse addossato alla porta, sarebbe crollato sul
pavimento.
Lei alzò lo sguardo, gli
occhi sommersi dallo choc per un momento, poi abbassò le palpebre e gli lanciò
un occhiata che lo incenerì. " Per l'amor di Dio, Mulder, chiudi la
porta.....non sto facendo uno spettacolo per tutto il palazzo!! "
Lui l'assecondò
automaticamente e in qualche modo riuscì a muoversi verso il divano. Il potere
della parola finalmente gli ritornò e fece un cenno verso la sua camicia
aperta. " Fa caldo qui?! "
" Molto! ", lei
fece le fusa. Scully *che faceva le fusa?!*. Lui capì che stava sognando di
nuovo. Dana si allontanò dall'angolo del divano e picchiettò con una mano sullo
spazio vuoto che aveva lasciato. " Vieni, siediti...... "
Lui crollò contro il
bracciolo, e prima che potesse reagire, lei aveva spinto una delle gambe di lato poggiandola tra le sue gambe,
e la testa contro il suo torace. " Lasciami guardare.......penso che
stiamo per vedere la parte migliore!...... "
" Scully?! "
" Non parlare, Mulder!
", gli ordinò con la sua miglior voce sciocca. Per dare enfasi, spinse le
sue labbra contro di lui e Mulder avrebbe giurato di averla sentita ridacchiare
attraverso il respiro quando aveva sentito la sua erezione.
Le persone sullo schermo
della TV stavano facendo un'orgia con i loro corpi, ma Mulder trovava molto più
interessante osservare il viso della sua partner mentre guardava. Aveva
cominciato a guardare con le palpebre abbassate, cosa che aveva attirato la sua
attenzione, ma presto chiuse gli occhi completamente e lasciò che i gemiti e
gli ansimi le facessero capire cosa stava succedendo. La sua gonna era alzata
su per i fianchi e lui notò che indossava calze autoreggenti e mutandine
bianche di pizzo che parevano incollate alla sua pelle dal sudore a da altre
*umidità*.
Questo non lo aiutava--
Quella vista lo fece gemere forte.
Lei voltò la testa. "
Non ti avevo detto di stare zitto?! "
" Mi hai detto solo di
non parlare! ", rispose lui, muovendo le mani ed iniziando ad accarezzare
l'interno delle sue cosce delicatamente.
Lei le scacciò via. "
Bene! Ti sto dicendo di stare zitto e lo farai fino a quando *IO* non ti dico
che puoi fare rumore!..... "
Il sorriso malizioso che
fluì all'angolo della sua bocca, lo fece ridere. Un errore, pensò, perché la
mano di lei lo schiaffeggiò sulla bocca. " Devo metterti il bavaglio,
Mulder?! "
Lui apri la bocca contro le
sue dita e trovò che avevano il sapore della sua *essenza* più intima e
profonda. Il sorriso di lei si allargò non appena lui sollevò la sua mano e si
portò le dita dentro la bocca.
" Hmm..... finchè
starai zitto, potrai avere delle possibilità...... ", rifletté lei.
Come lui si concentrò sulle
sue dita, il cuore prese a battere a ritmo triplo. Non era sicura del perché
gli avesse imposto di tacere-- niente era mai stato più erotico per lei del
suono della voce di lui appena era entrato nella stanza. Era la questione del
potere, si disse. Questo era il suo show, e lui avrebbe giocato con le sue
regole.
Comunque, lasciare che lui
succhiasse le sue dita, stava erodendo velocemente il suo auto-controllo e lo
sguardo sornione nei suoi occhi garantì a Mulder che lei gli avrebbe tolto i
vestiti più velocemente di quanto potesse dire: " Fottimi!! ". Lei si
sistemò per togliere la mano dalla sua bocca e tirare lentamente la cravatta
dal suo collo. " Hmm.....questa potrebbe essere un simpatico
bavaglio!..... ", rifletté ad alta voce, godendosi lo sguardo di
semi-panico che il commentò provocò. " NAH!!..... ", il sospiro di
sollievo di lui la fece ridere. " Ma se farai qualche rumore, la
riconsidererò! "
Qualcuno in TV gridò:
" Fottimi pesantemente, veloce, ora!!!!! " e Mulder sollevò le
sopracciglia verso di lei. Scully chiuse gli occhi sull'immagine mentale del
corpo di lui sul suo, che la colmava, che si spingeva dentro di lei.......
Andando avanti di questo passo, non avrebbe mai potuto tenere il suo
autocontrollo a lungo per potersi divertire ancora un po’.
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Mulder ghignò appena vide
il desiderio selvaggio svolazzare sulla sua faccia. Dio, era la donna più
sensuale che avesse mai visto; quando lasciava uscire le emozioni, il suo viso
era così espressivo. Lei guardò ancora verso di lui, i suoi occhi si erano
ridotti a due fessure. " Attento su cosa ridi, Mulder, oppure potrei
trovare altri utilizzi creativi con questa cravatta. Oppure forse potrei
scoprire se hai le tue manette qui, da qualche parte! "
Lui si morse il
labbro.......le mille risposte che poteva dare su questo, furono trattenute
dietro il suo sguardo inflessibile.
Soddisfatta che lui si
fosse calmato, tornò sui suoi passi e si rannicchiò nuovamente contro di lui.
Ancora una volta distese le gambe e giocò con il tessuto umido delle mutandine.
Il tessuto sfregava contro la pelle ultrasensibile tra le sue gambe......alla
fine, se le strappò via, lasciandole cadere sul pavimento. Notò che la mano di
Mulder era rimasta di lato al divano -- stava facendo bene a tenere le mani
lontano, ma il suo auto-controllo si era eroso abbastanza da farle volere --
no, desiderare -- che lui la toccasse in qualche modo. Dando un'occhiata alle
sue gambe, trovò la soluzione.
" Mulder ", lui
si voltò e aspettò. " Toglimi le calze! "
Si scostò da lui e offrì
una delle sua gambe. Mulder fece un sottilissimo ghigno non appena tirò il
bordo superiore di una delle calze, mosse di un poco la testa così da trovarsi
al livello della sua mano sotto la calza. Oh, mossa sbagliata, Dana!!, si
rimproverò; le calze arrivavano sulla parte alta della coscia e lei sentiva il
respiro di lui su di se. Lentamente, moooolto lentamente, sfilò via la calza
dalla gamba, lasciando che le dita indugiassero su ogni centimetro della pelle.
Quando si mosse per togliere l'altra, il calore della sua bocca era ad appena
un centimetro dal *nucleo centrale*, Dana gettò la testa indietro e gemette
piano.
Dio! Avrebbe voluto
seppellire la faccia dentro di lei, farla venire, farle gridare il suo nome. Riusciva
a sentire l'accurato controllo che aveva costruito, scivolare via, lontano da
lei......per un momento pensò a ciò che aveva scritto, alle sue fantasie, al
dispiacere del suo ultimo incontro sessuale..... *Matura*, era probabilmente la
parola giusta per descriverla in quel momento......lei era troppo pronta per
questo. Per lui.
" Mulder?!.....
", la sua voce tremò. " Tira solo via l'altra e stai indietro! "
Lui sorrise ed obbedì.
Il film era finito senza
che nessuno dei due se ne accorgesse. Senza il rumore di fondo, Dana si sentì
un po’ in imbarazzo......si alzò in piedi ed iniziò ad ispezionare l'area
intorno alla TV. " Questo è stato divertente! Su, Mulder, devi averne un
altro qui da qualche parte! "
Lui stese la mano sotto il
divano e tirò fuori un paio di cassette. Lei sorrise. " Quale delle due
consigli?! "
Mulder le ispezionò per un
secondo, poi gliene diede una senza parlare. Lei la prese ed osservò la
copertina. " Oh, questo non è uguale a ciò che dice la
trama.....solo.....dominazione! ", guardò con attenzione una donna vestita
di pelle. Una piccola rossa.....
Se guardava con occhi
socchiusi, sembrava un tipo come, beh, lei!
Scacciando questo pensiero,
ficcò la cassetta nel VCR e ritornò sul divano.
Mulder si era preso la
licenza di guardarla mentre si muoveva intorno alla TV. A parte la biancheria
intima che aveva tolto, era completamente vestita. La gonna era drappeggiata
intorno ai fianchi, e metteva in mostra le gambe che non erano mai state
visibili all'FBI. La pelle rosea dell'addome e del petto era interrotta solo
dal pizzo bianco del suo reggiseno.....riusciva a vedere i capezzoli induriti
pressare contro la stoffa per potersi liberare. Quando finalmente lo fronteggiò
di nuovo, lui la guardò dritto negli occhi, cercando di tentarla a fare
qualcosa di più, oltre a stuzzicarlo.
Il suo sguardo fisso era
troppo intenso per lei.....e lei si ritrovò a fissare la sua bocca, invece. Si
rese conto che non l'aveva ancora baciato, e improvvisamente, fu quello che
desiderava fare. Era stata seduta in quell'ufficio così a lungo a guardare la
sua bocca sputare le sue solite teorie, sperando di poter colmare il fiume di
parole semplicemente coprendo quella bocca con la sua. Prima di rendersene
conto, si era seduta a cavalcioni su di lui. " Siediti sulle mani! ",
gli ordinò. Al suo sguardo interrogativo, precisò. " Devi pur farci
qualcosa, visto che *non puoi usarle!* ", quando lui alla fine trovò un
posto per le sue mani, lei fece un profondo respiro, si piegò in avanti e
reclamò la sua bocca.
Secondo errore, Dana!,
sentenziò immediatamente, prima che i pensieri coerenti la lasciassero. Aveva
sempre pensato che baciare fosse qualcosa di sopravvalutato -- un simpatico
preliminare -- che in se, non fosse tutta questa soddisfazione. Ma questo, comunque,
era pura, squisita passione che fluiva attraverso le loro bocche. Aggrovigliò
le dita tra i suoi capelli e lo strinse contro di lei appena la lingua cominciò
a farsi strada intorno alla sua bocca. Lei aveva scritto di *dolce tortura?*
Santo Dio! Il dolce sapore di lui poteva portare una donna completamente,
assolutamente alla pazzia!
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Scully si prese le sue
soddisfazioni quando si tirò indietro e vide il medesimo stato di
scombussolamento mentale rispecchiato negli occhi di lui. Comunque, il suo
silenzio era snervante......e le ci volle un minuto prima di ricordarsi che gli
aveva ordinato di tacere. " Puoi parlare, ora! ", mormorò
distrattamente.
" Grazie! ",
rispose lui divertito. " Che devo fare delle mie mani?!"
" Tienile li, per ora!
", risedendosi, riconsiderò la sua strategia e un altro intenso desiderio
scoppiò nella sua testa. " Mulder, a cosa stai pensando? "
" Pensando? Intendi
oltre al fatto che entrambi indossiamo troppi dannati pezzi di vestiti?! "
Non era la risposta che si
aspettava, ma non la calmava sapere *cosa* avesse cercato di pescare, ad ogni
modo......
Lui parlò ancora, questa
volta un po’ più dolcemente. " Hai....voglio dire.....non hai
davvero.....quello che hai scritto su Jerse..... "
" Su Jerse? Se l'ho
fatto esplodere? Si!.....Non ho avuto un orgasmo? Non con qualcun'altro, non
per un dannato, lunghissimo tempo..... "
Dana si sorprese per la sua
schietta onestà. Scriverne era una cosa, ma uscire allo scoperto e parlarne,
era un'altra. Incontrò i suoi occhi ancora una volta e qualcosa la sollecitò a
continuare. " Vuoi saperlo, Mulder? Te lo dirò!..... Ho *goduto* nel far
esplodere Ed ed è stata una cosa molto piccola da farsi, in se. Era una
questione di potere in quel momento, era il solo potere che ho sentito di avere
nella mia vita. Ero totalmente incazzata con te, per le tue imposizioni.....ma
non ci fu una reale attrazione sessuale li ",un lento, piccolo, ironico
ghigno si distese sul suo viso. " Mi ci volle una grossa porzione della
mia immaginazione, per farti contorcere li, sotto di me, così che potessi avere
*quel* potere su di te!....."
Gli occhi di Mulder si
ridussero a due fessure. E' tutto qui? Solo il potere? Niente altro? "
" Pensi che te lo
avrei detto se fosse così? Non intendo *prendere* il potere da te,
Mulder.....Voglio che sia tu a darmelo volentieri!..... "
Lui la guardò profondamente
negli occhi, cercando di capire cosa intendesse dire con le sue parole. "
Vuoi *ME*, Scully, o solo il potere? "
" Mulder, sai quante
volte mi ha fatto venire? Non saresti mai stato qui per godertelo!.....",
il suo sorriso era quasi imbarazzato, poi tacque per dare senso alle sue
parole. " L'atto sessuale è sempre potere, in un modo, o nell'altro.....ma
il desiderio è per te. E' sempre stato così! "
Trattenne il fiato, in
attesa. Lui la fissò per qualcosa come un'eternità, prima di aprire la bocca.
" Hai deciso di farmi stare seduto sulle mani per tutta la notte, Scully?
"
Lei espirò. " Beh,
dipende......hai qualche buona idea di cosa fare con loro? "
" Oh, ne ho un
paio!..... "
" Tipo?! "
" Tipo.....strappare
via quel pizzo bianco dal tuo corpo, così potrei guardarti!..... "
" Oh, posso farlo da
me!..... ", disse scrollandosi la camicia di dosso e allungando le mani
verso i ganci del reggiseno. Dopo che anche questo fu sul pavimento, guardò la
gonna. " Sarebbe meglio se togliessi anche questa!.... ", quando
tornò a cavalcioni su di lui, era completamente nuda.
Gli occhi di Mulder non
potevano andare in abbastanza direzioni per abbracciarla tutta in una volta.
Alla fine si arrese, cercando di riprendere il controllo di se stesso e fermò
le mani per lasciar scorrere le dita giù per la sua schiena, leggere, fino a
fermarle sulle natiche.
Lei rabbrividì. "
Mmm.....Penso che in definitiva, questo sia un buon utilizzo per le tue
mani...... "
Lui ne sollevò una e mise
un dito sul suo collo. Lentamente lo lasciò scorrere sulla sua pelle.....tra i
seni.....sull'addome.....attraverso la peluria del suo pube, dove si snodò
attraverso le gambe per saggiare *l'essenza* che fluiva da lei. Dana inalò bruscamente
appena lui applicò una pressione nel punto giusto. " Oh, Dio, Mulder!.....
"
" Dividi le cose con
me, Scully, vuoi? "
" Cosa?..... "
" Per
favore.....lasciami..... "
Dopo un momento, lei spostò
le gambe in silenzioso assenso e lui gentilmente la guidò in una posizione
mezzo-seduta, mezzo-reclinata sul divano. Stendendole le gambe e
inginocchiandosi tra loro, toccò il suo viso. " Dimmi cosa vuoi....mi
dirai cosa devo fare per tutta la notte; non fermarti ora! "
Lei sollevò lo sguardo
appena lui leccò le sue labbra. " La tua bocca.... ", fu la sua
risposta.
" Dove? "
" Dappertutto!.....
", sospirò tirandolo verso le sue labbra. Lui si soffermò li solo per un
momento, prima di cominciare a muoversi per assaporare la sua pelle ardente.
Le sensazioni la
scioccarono.....fu quasi sicura che avrebbe trovato marchi di bruciature il
mattino dopo, ovunque lui l'avesse baciata. L'incavo della gola....ognuno dei
capezzoli, lentamente li lavorò fino a farli sentire come se stessero per
schizzare fuori dalla pelle.....una traccia sullo stomaco e sui fianchi, dove
per primo sfregò i denti attraverso la sua carne, per poi tornarvi con la
lingua per calmare il dolore. Ed infine, fece la stessa cosa con l'interno
delle sue cosce-- lei gettò la testa indietro e gemette di piacere prima ancora
che la bocca di lui incontrasse la sua pelle.
Lei sentì la sua risatina
vibrare contro la sua pelle. " E' questo che vuoi, Scully? "
" Si, oh, si!.....
"
Il suo tono implorante,
pose fine ad ogni pensiero che lui potesse avere sul come stuzzicarla, e
seppellì la faccia dentro di lei senza un'altra parola.
Il suono che fuoriuscì
dalla gola di Dana, somigliava ad un grido; mai nelle sue più selvagge fantasie,
aveva immaginato che l'avrebbe potuta far sentire così bene. La sua lingua, le
sue labbra, i suoi denti.....affondò le mani nei suoi capelli e dondolò i
fianchi al ritmo che lui aveva creato. Le ondate di piacere che squassavano il
suo corpo, si intensificarono sempre più man mano che lui diventava sempre più
insistente. Una voce femminile -- la sua --diceva parole incomprensibili
ripetutamente; un gemito occasionale provenne da mezzo alle sue gambe. Alla
fine, l'ultima traccia di sanità si frantumò dentro di lei, e gridò con
liberazione.
Miele. L'unico pensiero
coerente che passò attraverso la mente di Mulder fu che lei aveva il sapore del
miele. Lentamente, appena riacquistata la padronanza di se, la sua lingua leccò
via ogni singola goccia e la lisciò come una gatta faceva con i suoi gattini.
Il corpo di lei rabbrividiva leggermente ogni volta che lui toccava la pelle, e
lui poteva sentire il suo respiro irregolare provenire dall'alto. Quando cambiò
posizione al suo corpo, mettendosi semi-diritto, vide che lei aveva gli occhi
chiusi, le guance arrossate e le mani stringevano forte il cuscino del divano.
Toccò il suo viso. " Va tutto bene? "
Lei riaprì gli occhi e si
allungò verso di lui. " Vieni qui, Mulder "
Lui si spostò e le avvolse
le braccia intorno. Ci misero un minuto a trovare una posizione comoda, alla
fine lui si mise sulla schiena, stringendola contro il torace. Il suo calore,
il corpo umido che scivolava contro di lui, ancora completamente vestito, lo
fece ridere silenziosamente di se stesso. Quando era entrato nell'appartamento,
si era stupito di quanto tempo fosse passato prima che il suo auto-controllo
venisse meno. Non avrebbe mai pensato di poter durare così a lungo!.....
Appena iniziò a pensare
ancora di se stesso, sentì un rimescolamento all'inguine, cosa che non sfuggì
all'attenzione di Dana, la quale sollevò la testa e gli sorrise. " Sei
durato più a lungo di qualunque altro uomo abbia mai conosciuto! "
" Bene! Lo hai
desiderato più di quanto io abbia fatto fino a questo momento "
" Hmm..... ",
iniziò a sbottonargli la camicia. " Penso che questo tipo di altruismo
meriti una ricompensa, o due.... "
" Davvero? Che cosa
hai in mente? ", appena lei ebbe finito con i bottoni, scrollò la camicia
sul pavimento.
Allora lei si allungò verso
le sue gambe per sbottonargli i pantaloni: Appena fece scivolare le dita sotto
la cintura, si piegò in avanti e piazzò un bacio sul suo stomaco. Sentì un
nuovo fuoco ardere tra le sue gambe e si meravigliò che il suo corpo fosse
nuovamente pronto. Ne era passato di tempo da quando aveva avuto qualcuno
dentro di lei.......
Lui si strappò via i
rimanenti vestiti, Dana tornò a sedersi e gli diede un occhiata. Lui era duro e
completamente pronto; lasciò scorrere le dita lungo l'asta e fu deliziata di
sentire il suo nome scappargli dalle labbra come un sospiro. " Che
meraviglia..... ", mormorò in approvazione.
Allora si mosse e le loro
labbra si incontrarono ancora. Le mani di lei fecero pressione sul suo torace,
mentre quelle di lui rimasero leggere sui fianchi di lei, afferrandola, ma
fermandosi brevemente affinché lei lo reclamasse. Il suo intero corpo vibrò
nell'attesa.
Dana interruppe il bacio e
rimase sospesa sopra di lui per un momento. Sorridendo, gli piazzò un bacio
veloce sul naso prima di spingere i suoi fianchi e prenderlo profondamente
dentro di se.
Lei era calda.....era
solida.....era *SUA*. Mulder si aggrappò saldamente ai suoi fianchi e la guardò
attraverso gli occhi semichiusi. Il suo lento, ritmico movimento, lo stava
facendo impazzire. " Più veloce, di più.....per favore, Scully!.....
", implorò.
Lei lo assecondò
lentamente, facendo l'impossibile per succhiargli il collo non appena la sua
rotazione pelvica incrementò la velocità. Afferrandole i capelli, lui tirò la
sua testa indietro per starle faccia a faccia -- voleva guardarla. Ogni
centimetro di lei. Sorridendo, lei rimosse la sua mano, intrecciò le dita con
quelle di lui e abbassò le loro mani intrecciate sul divano.
" Dai, Scully! ",
sussurrò. Era più che pronto per venire dentro di lei, ma poteva giudicare
dalla sua faccia che anche lei non era molto lontana dall'orgasmo. " Vieni
di nuovo, Scully, dai..... "
Il suo rabbrividire fu meno
intenso questa volta, ma Mulder provò un piacere quasi eccessivo nel guardare
il suo viso contorto e nel sentire le sue contrazioni su di lui. Alla fine,
vedendola rilassarsi, si lasciò andare lui, spingendosi su, dentro di lei e
gemendo quando venne.
Lui la colmò!.... Ogni
centimetro di lei, ogni fibra di lei sentì il suo orgasmo. I suoi movimenti rallentarono
appena spremette ogni singola goccia da lui; quando alla fine lo sentì
rilassarsi, si mosse e tornò a sedersi, dando uno sguardo al corpo di lui,
arrossato e lucido di sudore, come lo era il suo.
" Ci sono parole per
descrivere quello che è appena successo? ", Mulder alla fine trovò la voce
per chiedere. Guardò verso di lei, perdendosi nei suoi occhi brillanti e nel
suo ghigno felino.
" Credo di si ",
mormorò lei strisciando tra le sue braccia ancora una volta. Naturalmente,
c'era una parola.....
" Poderoso!.....
"
FINE