SECRET WORLD – CITY OF LIGHTS -  PREMESSA (IRIS)

 

 

Allora vi è piaciuto Goshen? Non è che una piccola perla dell’opera di Bone Tree.

Poi viene la parte + complicata ma travolgente.

Cosa molto importante che mi sono dimenticata di citare prima! Gli eventi di Goshen, Secret World e City of Lights, si svolgono tra la 5 e la 6 stagione. Quindi Mulder non è mai stato rapito, né  è tantomeno risorto; non esiste Dogget e neppure William. Praticamente, a mio avviso, tutto ciò si svolge nel periodo migliore della serie!

Dopo Goshen, quello che l’autore, Bone Tree, ha cercato di fare è portare la relazione fra Mulder e Scully ad un sua maturità..

Ha descritto l’inizio con Goshen. Ora vuole vedere come sono dopo un’anno; come il fatto di essere amanti influisca sul loro lavoro e il loro modo di interagire. Ha scelto di portare la loro relazione in una sorta di fuoco incrociato. Affronteranno un caso arduo e difficile che li porterà a separarsi sul lavoro, a interagire con altre persone. Rischieranno la vita e Scully  subirà un grosso trauma che metterà a rischio la sua vita, il suo lavoro e il suo rapporto con Mulder.

Bone Tree ha voluto scrivere queste due fanfic per descrivere come reagiscono i nostri due agli eventi che li circondano. Cercare di interpretare al meglio il loro carattere e le loro reazioni ( a mio avviso magnificamente).

Devo cmq avvertire che queste fanfic contengono scene NC 17, alcune di sesso esplicito, altre molto violente, e la descrizione di uno stupro (sarò gentile e non la metterò nel dettaglio), quindi le persone che non gradiscono questo tipo di cose è meglio che si astengano da leggerla.

La storia comincia con Secret World  (Mulder e Scully sono coinvolti, loro malgrado in un caso difficile, che inizia con delle morti misteriose, per poi sfociare in un caso di infiltrazione di uno dei nostri personaggi) e continua con City of Lights (in cui Mulder e Scully diventeranno dei fuggiaschi perseguitati dalla CIA, FBI, e da un gruppo che ritiene uno dei due colpevole di tradimento e da punire con la morte).

Farò del mio meglio, per voi ed in onore di Bone Tree, per mettere in dettaglio non solo le scene shipper, ma anche quelle che sono molto importanti per la trama e per il loro significato all’interno del rapporto fra Mulder e Scully.

 

Vi ho intrigato? Bhè agli interessati, BUONA LETTURA.

 

SECRET WORLD  (di Bone Tree)  - Riassunto/traduzione (di Iris)     I    PARTE

 

“ Alle volte, quando ti guardi intorno,

ogni cosa sembra calma e ferma in superficie.

E poi noti un piccolo disturbo. E sai per certo

che sotto la superficie giace un’altro

Mondo sommerso                   --Peter Gabriel

 

*******  

LOMBARD’S   MARKET

RICHMOND , VIRGINIA

19 Dicembre   8:23 p.m.

 

John Larivee è un commesso di un supermercato preso nelle sue faccende, quando una donna dai capelli rossi entra dalla porta e si dirige subito a lui chiedendogli aiuto. Lui la guarda, i suoi  occhi profondi e azzurri , e nota l’accento tipicamente irlandese della ragazza. Lei continua a chiedergli aiuto, è visibilmente sofferente e mentre parla comincia ad uscirgli sangue dal naso. John si dirige subito al telefono x chiedere aiuto, quando la donna comincia ad urlare e a trattenersi la testa fra le mani…passono pochi attimi e all’improvviso la testa della donna scoppia, come un tappo di champagne e il commesso rimane atterrito, insieme ai presenti nel negozio che cominciano ad urlare.

------------- 

Larivee venne riportato alla realtà dal flash delle foto che i poliziotti intervenuti stavano facendo sulla scena dell’apparente crimine. Un poliziotto interroga lui e gli altri ragazzi presenti e gli chiede ripetutamente se hanno sentito in rumore di uno sparo, o di un’eplosione. Ma nessuno di loro ha sentito niente, nemmeno il ragazzo .

Quindi il poliziotto si limita a prendere i loro dati e le deposizioni ricordando loro di chiamare se si ricordano qualcos’altro.

-------------

APPARTAMENTO DI FOX MULDER

ALEXANDRIA, VIRGINIA.  23 dicembre ore 9:38  p.m.

 

La foto del corpo di Mary Rutherford (questo è il nome della vittima) giaceva sopra il file aperto lì vicino illuminata a tratti dalla luce che veniva dalla tv, nell’oscurità della camera. La deposizione del commesso e degli altri testimoni non rendevano giustizia all’atrocità della foto, anche se in bianco e nero.

Alla televisione davano il film di Natale preferito da Mulder, ma lui aveva occhi solo per Dana Scully, nuda  nel suo grembo , che respirava lentamente , sopra al suo orecchio. Lui poteva ancora sentire l’eccitazione dentro di lei, le sue dita impresse disperatamente nella carne del suo avambraccio. Oltre i loro respiri si sentiva solo il rumore della televisione nella stanza.

 

La stava guardando e trattenendo da un po’ di tempo, memorizzando la giocosità del  corpo di lei contro  il suo.

C’erano delle volte, quando facevano l’amore, in cui lui sentiva che era esattamente così che lei lo voleva, la sensazione della resistenza di lei alle gentili spinte del suo corpo. Altre volte, invece, c’era qualcosa di cui lei aveva bisogno che lui non poteva dargli in questo modo e lui lo sentiva dal modo in cui lei poggiava la mani su di lui; il modo in cui strofinava il viso sulle sue spalle e afferrava saldamente la cassa toracica con i polpacci x disturbare il tenero ritmo che il suo corpo trovava facilmente una volta dentro di lei.

 

Mulder le chiese se andava tutto bene e lei esitò prima di rispondere, movendosi contro di lui una volta, poi due, facendo scorrere quella sensazione in lui come corrente elettrica.  Nonostante il crescente desiderio lui la bloccò sui fianchi tenendola ferma e le sussurrò ancora quella domanda, girando il suo viso appena sopra l’orecchio, baciandolo lentamente e per molto tempo. Questa volta lei si alzò dal suo petto, afferrandolo dietro la nuca.

 

S – Voglio…….. – sussurrò…Lui non aveva bisogno di guardarla in viso per saper che aveva gli occhi chiusi, serrati. Poi lei lo disse ancora e lui annuì, spronandola a fare quello che desiderava…. prendere il  controllo totale.  Come lei annuì e appoggiò la mani sulle sue spalle, lui tenne il suo corpo immobile, lasciandogli prendere quello che lei voleva da lui.

Non era una cosa facile da fare x lui, darle questo tipo di controllo. Ma guardarla mentre prendeva il suo piacere da lui, il modo impazzito in cui  muoveva i  fianchi, come il suo viso si imperlava di sudore, come morsicava il labbro inferiore, il sopracciglio increspato per la concentrazione…lo trovava invidiabile e totalmente erotico. Doveva ammetterlo, lo amava esattamente nello stesso modo in cui prendeva il piacere da lei.

 La guardava, ascoltava i soffocati gemiti che lei tentava così fortemente di trattenere e lui si meravigliò di quanto potesse essere diverso per una donna fare l’amore. Poteva accadere giocando, o forte e veloce, il suo orgasmo raggiunto in pochi secondi con un sussulto. O poteva avvenire lentamente e agonizzante, con molta cura, come stava facendo adesso, prendendolo così profondamente dentro di lei da sentirsi  scomparire completamente.

La bocca di Mulder era su i suoi seni, prendendo prima un capezzolo, poi l’altro fra le sue labbra, poi con la lingua, con i denti. Le loro bocche si incontrarono , lui la spronò e lei cominciò ad accelerare , le dita tenute saldamente nei capelli.

 

S – Mul……- lei tremò sopra di lui, un profondo gemito e poi raggiunse l’apice. Lui la strinse a se, una mano fra i suoi capelli depositando un dolce bacio fra i suoi seni.

Ora lei tornò a guardarlo, gli occhi indolenti e umidi, i suoi respiri ancora pesanti ed incontrò il suo tenero sguardo.

M – Tutto OK?- sussurrò. C’era qualcosa di teso nel suono della sua voce, i suoi bisogni filtravano nella quiete della domanda. Il suo controllo era al limite e poteva dire, dal modo in cui gli portava indietro i capelli,  che anche lei lo aveva capito. Scully lo baciò e quando si scostò lo sguardo che aveva quasi portò Mulder alle lacrime.

Gli prese le braccia e le guidò su i suoi fianchi, movendosi su di lui, gentilmente. Il suo significato era chiaro e Mulder gemette in risposta. Scully tornò col viso sulla sua spalla e avvicinandosi all’orecchio cominciò a parlare.

S – Ti amo- sussurrò e lui cominciò a muoversi perdendosi dentro di lei…si era trattenuto così a lungo…

La voce di lei era vitale come il suo corpo. Era sempre stato così. In effetti la sua voce era la prima cosa di cui si era innamorato ed era diventata il fulcro del fare all’amore per lui. Il mondo svanì per lui come perse la sensazione del suo corpo…solo la sensazione di lei e della sua voce, prima di tutto, e il lento venire di poche parole, sussurrate a lui come segreti……..

 E’ così bello……..

Di più…………

No…………….

Dio……si…….

Ti amo………..

Mulder……….

Si……………..

 

L’ultima parola solo x lui, tutto era per lui, lui urlò sopra lei , il suo corpo tremante …l’esplosione arrivava dal profondo dei suoi occhi.

I loro corpi uniti, lei girò il suo viso per incontrare le sue labbra. Ancora ed ancora.

Il suono della televisione si udiva appena, sopra i suoi profondi respiri. ….E qualcos’altro. Un cellulare che squillava. Mulder gemette, sia per il piacere che per il disappunto.

M – Di chi è ? – mormorò, e lei si scostò per guardare i due cellulari. Lui mormò ancora al movimento sopra la sua sensibile pelle.

S – E’ il mio- disse, guardando il display per vedere il numero – E’  Skinner. –

M- Allora è meglio che rispondi – disse gentilmente e con un’ultimo dolcissimo bacio, lei scese dal letto e rispose al telefono.

S – Scully – disse e , accarezzando il corpo di lui, andò via verso la privacy del bagno . Lui non poteva biasimarla, il suo respiro poteva facilmente essere sentito dall’appartamento accanto. Si coprì, sentendo improvvisamente freddo a causa della mancanza del corpo caldo di lei. Poggiò la testa sul cuscino e chiuse gli occhi.

 

“ Dacci un taglio Skinner “  pensò, sia irritato che divertito.

 

Dalla prima notte in cui fecero l’amore , quasi un anno fa, dopo che erano tornati dalla Virginia (l’ncidente in macchina ed il resto) loro avevano tenuto la loro relazione segreta al Bureau. In effetti solo la madre di Scully era al corrente, anche se Mulder sospettava che i Lone Gunmen avessero capito qualcosa.

Sorrise divertito pensando a tutte le volte che lui e Scully erano stati in uno dei loro appartamenti e i loro cellulari avevano squillato uno dopo l’altro come Skinner li aveva chiamati per assegnargli un nuovo caso, o per chiedere delle informazioni su quello a cui stavano lavorando. Erano diventati veramente bravi nel nasconderlo.

Sospirando, Mulder prese in modo assente le foto e i rapporti davanti a lui. Skinner aveva assegnato loro il caso quella mattina, ma erano impegnati in un altro e non avevano guardato il file se non quando erano arrivati al suo appartamento, ore prima.

Guardò ancora la foto e lesse i rapporti su cosa era accaduto. L’ufficio M.E. di Richmond aveva effettuato una autopsia preliminare sul corpo, ma non aveva trovato  nessuna causa di morte, oltre a quella ovvia, niente che spiegasse cos’era successo dentro la testa di quella giovane donna. Scully avrebbe condotto l’autopsia da se stessa, ne era sicuro. Era la sua procedura standard quando gli veniva assegnato un caso. Era così standard per lei che Mulder si chiedeva per quale motivo Skinner continuava a chiamarla per questo.

 

La curiosità e qualcos’altro che iniziava a preoccuparlo lo stava sopraffacendo, quando Scully uscì dal bagno e prese la sua camicia da lavoro, che lui gli aveva tolto non molto dopo essere arrivati a casa. Lei teneva in bilico il cellulare fra una spalla e l’altra mentre indossava la camicia e chiudeva un paio di bottoni davanti a se. Sembrava che Skinner avesse la maggior parte della conversazione.

 

S – Si, signore, stò guardando il file – disse finalmente e guardò Mulder , dicendogli con il dito un “portamelo qui” attraverso la stanza. Subito lui obbedì, alzandosi nudo e andando verso di lei…mentre passava le accarezzò la pancia.

M – Che c’è? – gli domandò non a parole ma movendo le labbra. Lei alzò un dito squotendo la testa per fermare il suo interrogatorio e indicò ancora la camera da letto. Mordendosi le labbra x la frustrazione lui fece ciò che gli era stato detto, spostando le coperte e tornando a letto. Si alzò su un gomito e tornò a guardarla.

Dopo una serie di “ SI” disse finalmente

S – Ho capito, Signore. Chiamerò Mulder e saremo entrambi da lei domani mattina. Buona notte – E chiuse la comunicazione. Lui la guardò sparire in direzione della cucina.

M – Di che si tratta? – chiese alzando la voce, la sua impazienza chiara nel tono della voce. Lei rispose dalla cucina

S – Bene, questo caso, che è già interessante, sta diventando ancora + interessante-

M- Come? – chiese lui.

Lei ora era tornata, tenendo in una mano due bicchieri, nell’altra una bottiglia di vino ed un cavatappi. Poggiò i bicchieri sul comodino e Mulder prese la bottiglia e il cavatappi per lei. Era lieto del fatto che lei non aveva permesso alla telefonata di rovinare l’atmosfera e sorrise, maliziosamente.

Lei continuò prendendo la bottiglia fra le ginocchia e aprendola.

S – La polizia di Richmond ha fatto un controllo su Mary Rutherford ed hanno trovato qualcosa –

M – Ha precedenti penali? – chiese incuriosito. Il tappo saltò con un sonoro POP.

S – Qualcosa del genere. Quando hanno inserito il nome nel database dell’FBI , è uscito fuori che Mary è il nome usato da una certa Maura O’Brian. E’ una cittadina irlandese sul visto, che è scaduto 8 mesi fa. E non è ricercata dall’Immigrazione, ma c’è qualcos’altro, dalla CIA e dal NSA. Alcuni agenti di entrambi le divisioni ci incontreranno a Richmond. Dobbiamo andare là domani, così potrò eseguire una seconda autopsia sul corpo. –

M – Cos’è , dell’IRA? – chiese. Non poteva pensare ad un altro motivo per cui sia la CIA che la Sicurezza Nazionale erano interessati a questo file. Versò il vino nei bicchieri, il sopracciglio increspato come prese coscienza di quello che lei gli stava dicendo.

S – Non lo so- rispose e lo raggiunse, togliendosi la camicia e rimanendo davanti a lui, nuda illuminata dalla lampada sul comodino – Skinner ha detto che mi avrebbe mandato un file al mio appartamento in mattinata  per portarlo con noi a Richmond – e con questo aveva chiuso la discussione e qualsiasi altra cosa. Mulder conosceva quel tono della voce.

Lui raggiunse la cima del letto, vicino a lei…l’abbraccio e la baciò. Fu un bacio lungo, abbastanza per lei per passare + volte le sue dite nei capelli di lui. Rilasciò un sospiro…

 

Dopotutto, per quella notte Mary Rutherford poteva anche aspettare, lei pensò chiudendo gli occhi sognanti.

 

FINE PRIMA PARTE

SECONDA PARTE