A SCICLI
IN SOLI 15 MESI RIAPRE I BATTENTI LA SEGHERIA DISTRUTTA DAL RACKET
Fu una delle azioni dimostrative più eclatanti dello scorso
anno in una zona a forte rischio estorsione: la falegnameria di Ottavio
Sgarlata venne rasa al suolo da un incendio doloso. Oggi torna in
attività, grazie ai finanziamenti del Fondo per le vittime dell’estorsione
e dell’usura. L’inaugurazione alla presenza del Ministro dell’Interno,
Enzo Bianco, e del Commissario per il coordinamento delle iniziative
antiracket e usura, Tano Grasso. E’ stata inaugurata
questa mattina a Scicli, in provincia di Ragusa, la segheria distrutta dal racket delle estorsioni
nell’agosto dello scorso anno e ricostruita in tempi record grazie al finanziamento del Fondo di
solidarietà delle vittime dell’estorsione e dell’usura. Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il Ministro
dell’Interno, Enzo Bianco e il Commissario per il coordinamento delle
iniziative antiracket e usura, Tano Grasso. Ottavio Sgarlata, l’imprenditore al centro della vicenda
di racket, ha detto: “La cosa che mi fa sentire veramente bene è l’unione
che ho sentito intorno a me in un momento che è stato, senza dubbio,
il più brutto della mia vita. Io stesso, non avrei mai immaginato,
in così poco tempo, di poter tornare alla mia attività. Pensavo di
essere stato sconfitto dal racket e invece oggi mi sento, in qualche
modo, grazie alla Stato e alla mia comunità, vincitore”. Il Ministro dell’Interno, Enzo Bianco, ha sottolineato che
oggi, Scicli, vuole essere
additata come un simbolo per il nostro Paese, perché dimostra che
le vicende di racket possono e devono concludersi in maniera positiva:
“Si parla sempre della burocrazia come di un nemico del cittadino.
Questo caso dimostra, invece, che lo Stato sa rispondere prontamente
alle esigenze di chi lo chiama in causa. La falegnameria è stata distrutta
l’estate dello scorso anno, la domanda per accedere al Fondo di solidarietà
è stata presentata il 3 febbraio: il 23 dello stesso mese è stata
accolta. E il 30 marzo la Commissione presieduta da Tano Grasso ha
già decretato la concessione di un anticipo pari al 70% dell’importo
erogato. Ecco perché oggi, a poco più di un anno dall’attentato, l’azienda
può tornare in attività. E di casi come questi, negli ultimi 10 mesi,
ce ne sono per fortuna altri 150, per una erogazione complessiva di
oltre 22 miliardi di lire”. “Questo vuol dire – ha aggiunto
il Ministro – che gli imprenditori coraggiosi come Ottavio Sgarlata,
quando la comunità e le istituzioni si raccolgono attorno a loro,
ce la possono fare. Quando si ha la forza di denunciare noi siamo
in grado di reagire in tempi brevi. Questo lo posso assicurare. E
lo dico, qui da Scicli, con orgoglio da siciliano, sapendo di rappresentare
l’opinione e i sentimenti di una Sicilia per bene che sempre più spesso
dimostra di cosa è capace… L’importante è avere la serenità necessaria,
anche se non sempre è facile farlo, per comprendere che, come recita
la campagna di comunicazione attiva in queste settimane, uniti si vince”. Il Commissario per il coordinamento
delle iniziative antiracket e usura, Tano Grasso, ha invece spiegato:
“il segnale che vogliamo dare oggi è molto semplice. Il racket ha
cercato d’imbastire una strategia della paura, ha distrutto l’attività
di chi ha avuto la capacità di dire no. Lo Stato ha ricostruito l’impresa
e ha reso vano l’atto intimidatorio degli estortori. Questo conferma
che sconfiggere la legalità è più semplice di quanto a volte si pensi:
basta volerlo. Questo centro siciliano ha dimostrato che, insieme
con le istituzioni, si può erigere una barriera contro l’illegalità.
Denunciare – a fronte di uno Stato concretamente presente – conviene.
Anche dal punto di vista economico. Soprattutto ora, che grazie al
forte sostegno politico assicurato dal ministro Enzo Bianco il Fondo
di solidarietà riesce tempestivamente a rispondere alle necessità
di chi trova il coraggio di reagire”. In occasione dell’inaugurazione è stata anche presentata
in Sicilia la prima campagna di comunicazione contro l’usura e il
racket, attiva in queste settimane in tutta Italia. La campagna mette
a disposizione molteplici strumenti informativi in grado di realizzare
una effettiva interazione tra società civile e istituzioni. Spot televisivi
e radiofonici, affissioni murali, 1 milione di opuscoli, 8
milioni di pieghevoli, un Numero Verde (800-999000), un sito
Internet dedicato (www.antiracketusura.it) e la prima Conferenza Nazionale contro l’estorsione
e l’usura, prevista per il 16 gennaio 2001 alla presenza del Presidente
della Repubblica. L’intera campagna - i suoi leit motiv sono “denunciare conviene”
e “con noi sei più forte di loro” - mira infatti a liberare da quell’insicurezza
e isolamento che porta le vittime del racket e dell’usura
a soccombere ai propri carnefici.
Per ulteriori
informazioni contattare Paolo Mattei o Rita Cristofari Ufficio stampa INC – Istituto Nazionale per la Comunicazione Tel. 0335/7251741
- 06/4416081- (85) Fax 06/44254393 e-mail: ufficio.stampa@inc-comunicazione.it |