VISTI                           i regolamenti emanati dall’Unione Europea in materia di Fondi strutturali, con particolare riferimento al regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, recante disposizioni generali sui Fondi strutturali, al regolamento (CE) n.1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, al regolamento (CE) n.1784/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999, relativo al Fondo Sociale Europeo;

VISTA                          la legge 1° aprile 1981, n.121 e successive modificazioni ed integrazioni, che definisce l’ordinamento dell’Amministrazione della pubblica sicurezza.

 

VISTI                           le leggi 7 marzo 1996, n. 108 e 23 febbraio 1999, n. 44 e successive modificazioni ed integrazioni che individuano i compiti del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket, nonché il DPR 1° dicembre 1999 che affida al medesimo organo, quale Commissario Straordinario del Governo, attribuzioni di coordinamento delle iniziative e di ogni altra attività delle amministrazioni pubbliche;

 

VISTE                          le deliberazioni del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica n. 140 del 22 dicembre 1998, in tema di programmazione dei Fondi strutturali per il periodo 2000-2006; n. 71 del 14 maggio 1999, recante “Orientamenti per la programmazione degli investimenti nel periodo 2000-2006 per lo sviluppo del Mezzogiorno; n. 139 del 6 agosto 1999, concernente l’approvazione del quadro finanziario programmatico del Programma di Sviluppo del Mezzogiorno nel periodo 2000 – 2006;

 

VISTA                          la decisione della Commissione europea n C(2000)2344, datata 13 settembre 2000, con cui e’ stato approvato il Programma Operativo “Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia”;

 

RILEVATO                 che il Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 prevede come obiettivo generale per le Regioni Ob. 1 quello di ridurre significativamente il divario economico-sociale delle aree del Mezzogiorno in un modo sostenibile, ossia accrescendo la competitività di lungo periodo, creando condizioni di accesso pieno e libero al lavoro nonché tutelando e facendo leva sui valori ambientali e di pari opportunità ed, in particolare:

 

a) conseguire entro il quarto anno del settennio 2000-2006 un tasso di crescita del Mezzogiorno significativamente superiore a quello dell’Unione Europea;

b) ridurre drasticamente il disagio sociale;

 

RILEVATO                 che tra gli obiettivi perseguiti dalla Comunità europea attraverso i Fondi strutturali vi è la promozione di uno sviluppo armonioso, equilibrato e duraturo delle attività economiche;

 

RILEVATO                 che i fenomeni dell’estorsione e dell’usura rappresentano un serio ostacolo alla realizzazione di tale obiettivo;

 

CONSIDERATA         la centralità che il momento della tutela delle vittime del crimine assume nella più aggiornata strategia anticrimine, a livello internazionale, europeo e nazionale, quale strumento di emancipazione dai condizionamenti criminali, di potenziamento delle attività di prevenzione e repressione dei fenomeni delittuosi e d’incentivazione alla attiva compartecipazione dei cittadini alla realizzazione delle istanze di sicurezza;

 

CONSTATATE          le scelte d’intervento presenti nel Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia” che, in continuità con il precedente ciclo di programmazione comunitaria, vedono al centro:

1)       la sicurezza degli investimenti sia industriali che infrastrutturali;

2)       la diffusione della cultura della legalità come insieme di interventi sulla intera struttura sociale;

 

RILEVATO                 che in tale contesto possono essere rivenuti spazi di sinergia con le competenze e le iniziative del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, con particolare riferimento alle attività di studio, ricerca e di formazione di settore, tese alla diffusione di una coscienza antiracket ed antiusura;

 

SI CONVIENE


Articolo 1

Viene definita una procedura di consultazione per una concertazione istituzionale mirata tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - quale Autorità di gestione del Programma Operativo "Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia" - e l'Ufficio del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, che si avvarrà, tra l'altro, di funzionari referenti individuati dalle due strutture.



Articolo 2

Per le finalità di cui all'art. 1, le parti si impegnano a scambiarsi periodicamente materiale informativo o documentale che possa risultare di reciproco beneficio, con particolare riferimento alla disciplina di settore, al quadro delle azioni e delle partnership istituzionali avviate ed ai relativi risultati attesi o conseguiti. Allo stesso tempo potranno essere posti a fattor comune elementi di aggiornata conoscenza sulle dinamiche criminali sul territorio, sull'incidenza della criminalità sullo sviluppo socioeconomico delle aree territoriali, sulla efficacia degli strumenti di prevenzione e repressione.
Le medesime parti si impegnano ad informarsi tempestivamente sulle iniziative di rilievo strategico, nell'ambito delle rispettive aree di intervento istituzionale, ricercando i possibili spazi di concertazione per una partecipazione congiunta e coordinata.



Articolo 3

L'Autorità di gestione del Programma Operativo "Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d'Italia" si impegna, nell'ambito della progettazione e programmazione delle attività di sensibilizzazione tese alla diffusione della cultura della legalità, a porre il massimo rilievo alle problematiche afferenti l'estorsione e l'usura, considerata l'eccezionale valenza negativa che tali fenomeni producono sullo sviluppo del tessuto socio economico delle aree meridionali che ne sono afflitte.



Articolo 4

Il Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, si impegna a valorizzare al massimo le iniziative condotte nel quadro del Programma Operativo "Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d'Italia" e degli altri programmi d'impiego dei Fondi Strutturali incidenti sul quadro della sicurezza, valutando anche la possibilità di supportare le azioni con propri esperti di settore, specie per le attività di sensibilizzazione e formazione condotte nei territori maggiormente colpiti dalle piaghe dell'estorsione e dell'usura.

 

IL CAPO DELLA POLIZIA DIRETTORE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA

IL COMMISSARIO PER IL COORDINAMENTO DELLE INIZIATIVE ANTIRACKET ED ANTIUSURA