TERZA RELAZIONE DEL COMMISSARIO PER IL COORDiNAMENTO
DELLE INiZIATIVE ANTIRACKET E ANTIUSURA Novembre 1999 1. La legislazione E’ ormai avviato verso un definitivo consolidamento l’impianto normativo della
legislazione antiracket ed antiusura. Nell’ultimo mese, in particolare,
sono state assunte le seguenti iniziative: 1) la registrazione da
parte della Corte dei Conti e quindi la pubblicazione sulla G.U.
n. 284 del 3.12.99 del Regolamento n. 455 del 16.8.99 di attuazione
della Legge n. 44 del 23.2.1999; 2) l’inserimento dell’art. 17 nel
disegno di legge collegato al disegno di Legge Finanziaria per l’anno
2000; 3) la conversione in legge del decreto legge 13 settembre
1999, n. 317; 4) il finanziamento del Fondo per la prevenzione dell’usura
ex art. 15 della Legge 7 marzo 1996, n. 108. Il nuovo quadro normativo, che si è venuto a delineare,
ha determinato un assetto di non poca portata, che fissa un punto
di equilibrio in tutta la disciplina. Le disposizioni surrichiamate
ridisegnano: l’organizzazione, le funzioni, i compiti, le procedure,
la gestione dei fondi da parte delle strutture preposte alla trattazione
delle materie, in un contesto, peraltro, aggravato dall’urgenza
di intervenire efficacemente per tutelare i c.d. “soggetti deboli”
e dall’esigenza di evitare incongruenze e squilibri giuridici o
economici. Il regolamento attuativo della Legge n. 44/99 costituisce
un momento importante di una complessa attività normativa, frutto
di un’impegnativa elaborazione. In un primo tempo approvato dal
Consiglio dei Ministri, è stato sottoposto ad alcuni rilievi dalla
Corte dei Conti; poi finalmente, a seguito della registrazione,
è stato pubblicato sulla G.U. ed è divenuto operativo. Il travagliato
iter normativo ha risentito della presenza di istanze diverse e
di difficoltà oggettive nell’ approccio alla materia. Le principali novità introdotte
riguardano gli aspetti organizzativi, strutturali e procedimentali.
In particolare: la costituzione di un Ufficio di supporto del Comitato
(individuato nell’ambito della Direzione Generale dei servizi civili
del Ministero dell’Interno, con compiti di assistenza tecnica e
di gestione del rapporto con la C.O.N.S.A.P.), l’unificazione dei
fondi di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e
dell’usura, l’istruttoria delle domande affidate ai Prefetti, i
compiti del Comitato, i termini entro cui devono essere esaminate
e deliberate le istanze, l’attività di informazione del Commissario
(che predispone una campagna sui danni sociali provocati dai fenomeni
dell’estorsione e dell’usura e sulla gravità dei loro riflessi sull’economia
e finalizzata a promuovere le misure di sostegno e di assistenza
in favore delle vittime dei relativi reati) ed i termini di presentazione
delle istanze. I rilievi della Corte dei Conti,
però, hanno lasciato insoluto il problema della riapertura dei termini
per la presentazione delle istanze al Fondo di solidarietà per l’usura
(sono quelle domande che sono state presentate fuori dai termini
perentori previsti dalla legge). Infatti, nel registrare il regolamento,
la Corte ha cassato il comma I dell’art.19, che consentiva la possibilità
di ripresentare domanda anche alle vittime di usura per le quali
erano già decorsi i termini di presentazione. Il problema potrà
essere risolto inserendo nel collegato alla finanziaria un emendamento
del Governo che riapra i termini anche per le vittime dell’usura. Altra novità fondamentale è rappresentata
dall’art. 17, inserito nel disegno di legge collegato alla finanziaria,
con il quale vengono proposte modifiche all’art. 18 della legge
23 febbraio 1998, n. 44, volte a superare
la mancata definizione, sul piano normativo, delle problematiche
di seguito enunciate. Nel dettaglio, il comma 1 dell’articolo in
esame novella l’art.18 della legge 44/99, disponendo l’unificazione
dei Fondi antiracket ed antiusura in un unico Fondo, dove vengono,
perciò, a confluire congiuntamente le risorse previste dalla vigente
disciplina per l’alimentazione dei medesimi. Tale criterio risponde,
infatti, con ogni evidenza, a quelle esigenze di razionalizzazione
ed armonizzazione delle due discipline perseguite dal legislatore,
desumibili da tutto il complesso delle norme recate dalla legge
44/99. Il comma 5, con cui è introdotto, nell’ambito della legge
44/99, un nuovo articolo, definisce il complesso dei compiti propri
del Commissario e l’organizzazione della struttura dell’ufficio
stesso. Con tale disposizione sono configurate, nei loro contenuti
sostanziali, quelle funzioni di coordinamento che l’art.19 della
legge ha solo enunciato, attraverso la definizione dell’organo,
ma non ha sufficientemente esplicitato. Intanto, però, il Consiglio
dei Ministri lo scorso 26 novembre ha approvato un DPR con il quale,
attribuendo al Commissario i poteri straordinari, anticipa questa
soluzione e rende possibile da subito la necessaria attività dell’ufficio. In data 12 novembre con Legge
n. 414 è stato convertito il D.L. n. 317 del 13.9.99. Il Parlamento
nella conversione ha introdotto alcune importanti modificazioni,
viene previsto che: a) l’elargizione non sia ammessa per la parte
in cui il medesimo danno sia stato oggetto di precedente risarcimento
o rimborso a qualunque titolo da qualunque Amministrazione Pubblica;
b) l’elargizione viene revocata in tutto o in parte fino alla concorrenza
degli emolumenti ricevuti per lo stesso danno dalle imprese assicuratrici
o da Amministrazioni Pubbliche; c) sono stati rivisti i termini
di presentazione delle domande. Infine, per quanto attiene all’art.
15 della Legge 7.3.1996,
n. 108, al Senato nel corso della votazione della finanziaria sono
stati esaminati emendamenti sia della maggioranza che dell’opposizione
volti a stanziare 100 miliardi per ciascuno dei tre anni 2000-2002.
Questi emendamenti sono stati respinti. Però, allo stato, nel testo
approvato dal Senato, è stato stabilito un finanziamento in tabella
A. Nel corso dell’audizione innanzi alla Commissione Antimafia del
16.1 1.99, il Presidente del Consiglio, parlando dei fondi destinati
alle vittime dell’usura, con riferimento al disegno di legge finanziaria,
ha parlato di “un accantonamento
pari a 30 miliardi per il 2000 e a 50 miliardi per ciascuno degli
anni 2001 e 2002”. Rispondendo a una domanda, l’On.le D’Alema
a proposito dell’art. 15 della legge 108, così si è espresso: “il cui rifinanziamento è stato sollecitato
anche dal Dr. Tano Grasso che certamente è all‘esame del Governo
nel prosieguo dell‘esame della legge finanziaria alla Camera dei
Deputati”, e ha concluso ribadendo L’aspetto più importante, comunque,
del disegno di legge del collegato, è che il finanziamento
entra a regime: si stabilisce per legge l’obbligo della finanziaria
di ciascun anno a prevedere l’alimentazione del fondo di prevenzione. 2. Il Fondo di solidarietà Con l’avvio di questa nuova fase
di gestione dell’Ufficio del Commissario e nella prospettiva dell’entrata
in vigore della nuova legge si è registrato un significativo impulso
nell’attività del Comitato costituito presso la Consap, che pure
con le limitazioni dell’attuale normativa, ha manifestato un serio,
forte impegno. Se per quanto riguarda le istanze
al Fondo delle vittime dell’estorsione la titolarità all’ erogazione
dell’ elargizione appartiene al Presidente del Consiglio, per quanto
attiene alle vittime di usura la competenza appartiene al Commissario
che delibera sulla base del parere del Comitato. Il Commissario
è intervenuto, in questa fase in cui vige la vecchia normativa,
su 115 istanze al Fondo di solidarietà delle vittime di usura compiendo
atti istruttori e atti deliberativi. ·
E’ stato concesso il mutuo a 4 vittime di usura per un totale di 531 milioni,
e in altri due casi è stata deliberata la concessione della provvisionale
per un totale di 115 milioni. • I provvedimenti di non accoglimento sono stati
21, in conformità al parere espresso dal Comitato. Questi provvedimenti
sono stati motivati, in 6 casi, dal fatto che gli istanti o non
hanno mai esercitato attività di lavoro autonomo o si trovano nell’impossibilità
di farlo, ad esempio, a seguito di sentenza di fallimento. In altri
7 casi l’istanza è stata respinta perché il richiedente non è risultato
essere parte offesa del reato di usura: o la denuncia è stata archiviata
per insufficienza degli elementi di prova o la denuncia è avvenuta
per altri reati (es. truffa) per i quali non è previsto l’intervento
di solidarietà. Sono state respinte 8 istanze perché presentate
fuori termine: si tratta di quei casi a cui si è fatto riferimento
sopra e per i quali si prevede l’intervento del Governo e del Parlamento. • Il Commissario ha compiuto 75 interventi istruttori.
A eccezione di un caso, l’intervento ha agito sul parere del Comitato
di non accoglimento; molto spesso era un parere espresso “allo stato
degli atti”, altre volte per valutazione definitiva; su di essi
il Commissario ha deliberato un supplemento istruttorio al fine
di acquisire la più completa documentazione, per valutare esaurientemente
tutte le ragioni degli istanti. Si è inteso assumere un atteggiamento
comprensivo delle ragioni dei richiedenti, le cui richieste, molto
spesso, sono rimaste inevase per l’assenza di documentazione proveniente
da vari soggetti istituzionali. Il supplemento istruttorio in 14
casi è stato disposto perché mancava il parere della relativa Procura
della Repubblica; in 28 casi perché a mancare era la necessaria
relazione della Prefettura; in 23 casi a mancare erano tanto gli
atti provenienti dalle Procure che dalle Prefetture. • Il Commissario ha disposto, inoltre, ulteriori
approfondimenti sull’iter giudiziario. Ciò è avvenuto in 8 casi,
quando dagli atti non era del tutto chiara la vicenda giudiziaria:
ad esempio, esiste un parere solo su alcuni procedimenti e non su
tutti quelli indicati dall’istante, soprattutto quando sono coinvolte
Procure diverse; in alcuni casi non si hanno notizie aggiornate
sull’esito delle indagini preliminari; in altri casi l’istante è
indagato o imputato per altri reati. In 2 occasioni si è proceduto
a disporre un supplemento istruttorio, in un caso per meglio definire
la quantificazione del danno il cui importo non veniva condiviso
dall’istante • Inoltre sono stati compiuti interventi istruttori
in un caso volto ad approfondire aspetti della relazione prefettizia
e in un caso a nominare un consulente. • Vi sono poi altri 2 casi per i quali il Commissario
è intervenuto, in uno per procedere alla verifica della possibilità
del saldo e dell’allargamento delle possibilità dell’istante, in
un altro per assumere elementi per valutare la possibilità della
revisione di una precedente deliberazione. • Sono 8 le istanze che il Commissario ha lasciato
in sospeso per sottopone alla valutazione del nuovo Comitato: si
tratta per lo più di casi controversi o di casi emblematici la cui
soluzione potrebbe costituire un precedente. 3. Le associazioni Per quanto concerne i rapporti
con le associazioni, particolarmente interessante si è rilevato
l’incontro delle associazioni antiracket, aderenti alla F.A.I. (Federazione
delle associazioni antiracket italiane), con il Ministro dell’Interno
tenutosi al Viminale l’ 11 novembre scorso. Nel corso dello stesso
sono stati presentati al Sig. Ministro gli esponenti delle cennate
organizzazioni, i quali hanno illustrato la realtà delle loro strutture
e le problematiche legate alla lotta all’estorsione, nonché i problemi
da risolvere. Il dibattito che ne è scaturito ha favorito riflessioni
sullo stato delle iniziative di contrasto al racket e sullo sviluppo
delle associazioni stesse, aprendo il varco a nuovi possibili interventi
da parte delle Istituzioni. Tano Grasso
ATTIVITA’ DEL COMMISSARIO – MESE DI NOVEMBRE 1999 Rapporti con le Associazioni 7 nov.: incontro con operatori economici
di Scicli per la costituzione di una nuova associazione antiracket. 7 nov.: riunione con la nuova associazione
antiracket di Vittoria. 8 nov.: Reggio Calabria, riunione con
operatori economici alla presenza del Prefetto. 11 nov.: Roma, incontro delle associazioni
antiracket (FAI) con il Ministro dell’interno On.le Rosa Jervolino
Russo 23 nov.: Napoli, riunione con operatori
economici alla presenza del Prefetto. Iniziative sul territorio 7 nov.: inaugurazione della 33° Fiera
campionaria EMAIA di Vittoria. 11 nov.: Siena, partecipazione ad un
dibattito promosso da Alleanza Nazionale sulla prevenzione antiusura. 11 nov.: Firenze, partecipazione ad
un dibattito promosso da Alleanza Nazionale sull’usura. 14 nov.: Patti, convegno promosso dal
coordinamento regionale delle associazioni antiracket siciliane
sulla nuova legge regionale alla presenza di alcuni parlamentari
siciliani. 16 nov.: Brindisi, riunione del comitato
provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica allargata ai
rappresentanti delle associazioni antiracket. 20 nov.: Lucca, partecipazione al convegno
sui confidi promosso dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia. 23 nov.: Roma, partecipazione al simposio
interuniversitario, Università “La Sapienza”, sul tema:”Giubileo
rimetti a noi i nostri debiti”. 26 nov.: Roma, Ostia-Lido,partecipazione
al convegno organizzato dalla regione Lazio sul tema: “L’usura sul
litorale romano”. 29 nov.: Catania, riunione del comitato
provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica allargata ai rappresentanti
delle associazioni antiracket. Rapporti istituzionali 6 nov.:
Catania, incontro con il Prefetto dott. Blonda 15 nov.:
Palermo, incontro con il Prefetto dott. Lococciolo. 15 nov..:
Palermo, visita al Comando della VII Zona - Guardia di Finanza. 23,
24, 25 nov.:
Roma, Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’interno, seminario
di formazione per i referenti antiracket ed antiusura delle Prefetture. 24
nov.:
Roma, audizione innanzi alla Commissione Parlamentare Antimafia
(Comitato racket ed usura). Incontri con il pubblico e gli
utenti Sono stati auditi
dal Commissario, alla presenza dei funzionari, nei locali dell’Ufficio
n. 23 utenti |
Testo
ospitato sul sito
www.antiracketusura.it