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L'usura è un reato che consiste nel concedere un prestito
ad un tasso d'interesse superiore al cosiddetto "tasso soglia",
che si calcola aumentando del 50% il tasso effettivo globale
medio (TEGM) relativo ai vari tipi di operazioni creditizie,
rilevato ogni tre mesi dal Ministero del Tesoro e pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale. Le dimensioni del fenomeno sono
difficili da definire perché, a fronte di pochi che denunciano
la propria situazione, la maggioranza cerca ancora di affrontarla
senza chiedere aiuto, anche se lo Stato ha provveduto a varare
nuove ed efficaci leggi a sostegno sia di chi è in difficoltà
economiche, sia di chi è soggetto ad usura.
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La figura classica dell'usuraio è quella del "cravattaro" di
quartiere, che opera in un ambito ristretto ed offre prestiti,
impiegando proprie risorse, a famiglie, artigiani, commercianti
in momentanea difficoltà economica. Ci sono poi organizzazioni
che, attraverso finanziarie, commercialisti, professionisti,
ecc., offrono finanziamenti ad altissimo interesse sia ai singoli
sia a piccole e piccolissime imprese. Infine, c'è l'usura della
criminalità organizzata, che utilizza questo strumento per riciclare
denaro ed estendere il proprio controllo sul tessuto economico.
Di fronte all'aggravarsi della pericolosità del fenomeno, il
Parlamento ha approvato la Legge 108/1996, che definisce meglio
il reato di usura e inasprisce le pene per chi lo commette,
prevedendo anche il sequestro e la confisca dei beni dell'usuraio.
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È una vittima. Chi finisce nelle mani di un usuraio commette
sempre un errore, poiché non ha saputo affrontare nella giusta
maniera la propria situazione di difficoltà economica. Tuttavia,
egli è comunque una vittima, che va aiutata affinché trovi
la forza di denunciare l'usuraio e diventare, così, l'artefice
della propria liberazione.
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QUALI
SONO I SOGGETTI CHE POSSONO CONCEDERE PRESTITI?
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1) Le banche - italiane o straniere - iscritte in un apposito
albo presso la Banca d'Italia, che si può consultare in ogni
filiale della stessa Bankitalia.
2) Le banche comunitarie autorizzate nel Paese d'origine e
le banche extra-comunitarie specificamente autorizzate dalla
Banca d'Italia anche se non hanno succursali in Italia.
3) Le società finanziarie iscritte nell'Elenco generale degli
intermediari operanti nel settore finanziario, curato dall'Ufficio
italiano cambi.
Chiunque altro svolga attività finanziaria prestando denaro
al pubblico, commette reato di abusivismo finanziario o bancario
punibile con la reclusione e con una pena pecuniaria.
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COME
POSSO SCEGLIERE L'OFFERTA PIU' CONVENIENTE?
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La legge dispone che le banche e le società finanziarie, nei
locali aperti al pubblico, debbano esporre la tabella aggiornata
dei TEGM riferiti ai vari tipi di operazioni creditizie. Esse,
inoltre, sono tenute a pubblicizzare tutte le condizioni economiche
delle operazioni e dei servizi offerti (tassi d'interesse,
prezzi, spese, ecc.): solo così è possibile il raffronto tra
le proposte ed una scelta consapevole. Infine, nei contratti
di finanziamento devono sempre essere indicati il tasso d'interesse
ed ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi gli eventuali
interessi di mora.
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COME
DEVO COMPORTARMI CON LE BANCHE O LE SOCIETA' FINANZIARIE?
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Se un dipendente di banca o di società finanziaria ti comunica
la mancata concessione del prestito, chiedi spiegazioni, anche
andando dai suoi superiori. Ogni banca ha un ufficio reclami,
che verificherà se l'operato relativo al tuo rapporto contrattuale
sia stato corretto. La risposta arriverà in 60 giorni, e se
non sarà soddisfacente puoi rivolgerti all'Ombudsman bancario
che risolve le controversie tra clienti e istituti di credito.
Se poi qualcuno della banca o finanziaria ti indica altri
soggetti, non abilitati dallo Stato, che potrebbero offrirti
denaro, ricordati che commette un reato.
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CHE
FARE SE NON RIESCO AD OTTENERE IL PRESTITO DI CUI HO BISOGNO?
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Lo Stato ha istituito in favore dei singoli e degli operatori
economici, presso il Ministero del Tesoro, il Fondo per la
prevenzione del fenomeno dell'usura, che mette a disposizione
dei Confidi (organismi locali con una struttura cooperativa
o consortile) e delle Fondazioni antiusura somme di denaro
per facilitare, attraverso garanzie, il prestito dalle banche.
Gli imprenditori devono rivolgersi ai Confidi, che possono
fornire garanzie per le richieste di finanziamento delle piccole
e medie imprese ad elevato rischio finanziario. I privati
devono rivolgersi alle Fondazioni antiusura riconosciute ed
iscritte in un apposito elenco tenuto dal Ministero del Tesoro,
che possono fungere da garanti per ottenere un prestito.
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MI
SONO GIA' RIVOLTO ALL'USURAIO. CHE COSA DEVO FARE?
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Uscire da questa situazione denunciando l'usuraio. Una volta
sporta la denuncia, lo Stato, attraverso il Fondo di solidarietà
per le vittime dell'usura, offre all'operatore economico la
possibilità di un aiuto per reinserirsi nel circuito dell'economia
legale.
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IN
CHE COSA CONSISTE L'AIUTO ECONOMICO PER CHI DENUNCIA?
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Il Fondo di solidarietà per le vittime dell'usura concede
- se ricorrono le condizioni - mutui senza interessi di durata
non superiore ai cinque anni a vantaggio di imprenditori,
commercianti, artigiani già vittime dell'usura e che risultino
parte offesa nel relativo procedimento penale. L'importo del
mutuo è commisurato agli interessi usurari effettivamente
pagati e, in casi di particolare gravità, può tenere conto
anche di ulteriori rilevanti danni derivanti da perdite o
da mancato guadagno. L'importo che si può ottenere dev'essere
non solo compatibile con la situazione debitoria del richiedente
ma, soprattutto, utile al suo reinserimento nell'economia
legale.
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QUALI
SONO LE CONDIZIONI PER ACCEDERE AL MUTUO?
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Condizioni fondamentali per avere diritto al mutuo sono:
- esercitare un'attività commerciale, imprenditoriale, artigianale
o professionale;
- risultare parte offesa nel relativo procedimento penale
per fatti di usura verificatisi a partire dal 1° gennaio 1996,
oppure, per i casi precedenti, risultare parte offesa in un
procedimento penale di primo grado che sia in corso successivamente
al 24 marzo 1996, data dell'entrata in vigore della Legge
108/1996. La domanda, infine, dev'essere corredata di un piano
d'investimento per il reinserimento dell'usurato nell'economia
legale e di un piano di restituzione dell'importo del mutuo.
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A CHI DEVO FARE DOMANDA E CHI DECIDE IL CONTRIBUTO?
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La domanda di accesso al Fondo di solidarietà va presentata
alla Prefettura della provincia in cui è avvenuto il reato
di usura, entro e non oltre 180 giorni dalla data della denuncia
o da quella in cui la parte offesa ha notizia dell'inizio
delle indagini. La decisione sulla concessione o meno del
contributo spetta al Comitato di solidarietà per le vittime
dell'estorsione e dell'usura. Il mutuo viene concesso dopo
il rinvio a giudizio dell'usuraio, ma in caso di comprovata
necessità, e previo parere favorevole del Pubblico Ministero,
il richiedente può ottenere un anticipo fino al 50% del mutuo.
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A
CHI POSSO RIVOLGERMI PER SAPERNE DI PIU'?
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Numerose
sono le strutture sul territorio schierate nella lotta contro
l'usura: Prefetture,
Confidi, Fondazioni
antiusura, associazioni di categoria e di difesa dei consumatori,
sportelli di enti locali, ecc. A livello centrale, il
Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket
ed antiusura dispone di un Ufficio per i rapporti con il pubblico
(Urp) che fornisce, anche telefonicamente, informazioni
su leggi e procedure. All'Urp si affianca ora il Numero
Verde 800-999000, chiamando il quale si hanno le prime
risposte e, soprattutto, i referenti a cui rivolgersi in ambito
locale.
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