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Chi
è l'usuraio
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L'usura a lungo non è stata percepita come un pericolo sociale:
basti pensare che, fino al 1992, in caso di flagranza non
era obbligatorio l'arresto. Questo atteggiamento corrisponde
ad un tempo in cui l'usura era esercitata dal "cravattaro"
di quartiere, che svolgeva la propria attività in un ambito
ristretto.
Negli ultimi anni, però, a questa tradizionale attività si
è affiancata quella di organizzazioni che, agendo attraverso
insospettabili commercianti, commercialisti, professionisti,
concedono prestiti sia ai singoli e alle famiglie, sia a tante
piccole e piccolissime aziende in difficoltà finanziarie.
Infine, c'è la nuova frontiera dell'usura, quella gestita
dalla criminalità organizzata, che utilizza il prestito usurario
per riciclare il denaro ed estendere il proprio controllo
sul tessuto economico. È un fenomeno recente e limitato ad
alcune aree del Paese, e tuttavia particolarmente significativo,
perché le sue conseguenze mettono ancora di più in pericolo
la possibilità di sviluppo e di benessere di una vasta comunità.
Di fronte all'aggravarsi della pericolosità del fenomeno,
il Parlamento ha approvato la Legge
108/1996, che ha meglio definito il reato di usura e inasprito
le pene per chi lo commette, prevedendo anche il sequestro
e la confisca dei beni dell'usuraio.
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