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Per capire se chi presta denaro lo fa a tassi d'usura, occorre
dunque verificare che il tasso d'interesse praticato nel finanziamento
non superi il "tasso soglia", che si ottiene aumentando
del 50% il tasso effettivo globale medio (TEGM) relativo
alla categoria di operazioni alla quale appartiene il finanziamento
effettuato.
Tutti i TEGM sono indicati nell'apposita "Tabella
di rilevazione", aggiornata e pubblicata ogni trimestre
sulla Gazzetta Ufficiale con decreto del ministro del Tesoro
ed esposta, per legge, in ogni sede o sportello aperto al
pubblico di banche e intermediari finanziari non bancari.
I TEGM sono ottenuti calcolando la media aritmetica dei tassi
praticati, nel trimestre precedente, sulle singole operazioni
dalle banche e dagli intermediari finanziari non bancari,
corretta per la valutazione del valore medio del tasso ufficiale
di sconto. Nella "Tabella di rilevazione"
è pubblicata la tabella in vigore nel periodo 1° gennaio -
31 marzo 2001, che riporta sia i tassi effettivi globali medi
sia i tassi soglia. Come si vede dalla stessa tabella, per
i crediti personali e altri finanziamenti alle famiglie effettuati
dalle banche, sono d'usura tutti i tassi d'interesse superiori
al tasso soglia per questo tipo di operazioni, che si ottiene
aumentando del 50% il corrispondente TEGM: 11,36+5,68=17,04%
annuo. Allo stesso modo, il tasso soglia per i mutui sarà
del 10,395% annuo, pari a 6,93 (TEGM)+3,465 (50% del TEGM).
Infine, per i crediti per acquisti rateali fino a 2,5 milioni
di lire, sono tassi d'usura tutti quelli superiori al tasso
soglia del 35,385% annuo, pari a 23,59 (TEGM)+11,795 (50%
del TEGM).
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