L'usura
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Un errore di valutazione. Un imprevisto. Un'imprudenza.
Un'emergenza. Sono queste le ragioni che possono portare te,
imprenditore, commerciante, artigiano, ma anche lavoratore
dipendente o pensionato, ad avere un urgente bisogno di denaro.
A questa necessità cerchi di far fronte come puoi: decidi
di vendere i tuoi titoli o i tuoi beni immobili, se ne hai;
chiedi aiuto ai parenti più cari o agli amici più fidati;
oppure chiedi un prestito alla tua banca.
Può accadere, però, che nessuno di questi tentativi
dia l'esito sperato e che, inesorabilmente, tutte le porte
sembrino chiudersi. A questo punto qualcuno, un conoscente,
"un amico", o "un amico di un amico", venuto a sapere della
tua necessità, si dichiara pronto a darti un finanziamento
senza troppe burocrazie o carte bollate, in poco tempo e con
poche garanzie.
Certo, all'inizio puoi non sapere, o non intuire, che
dietro quel "sorriso", quell'offerta "amichevole", si nasconde
un usuraio. E anche quando ti viene illustrato l'interesse
che su quel finanziamento dovrai pagare, è difficile calcolare
subito la reale entità del tuo debito. E poi, di fronte alla
possibilità immediata di coprire il "buco" finanziario, l'ipotesi
di perdere l'azienda, o l'attività commerciale o artigiana,
o la casa e gli altri beni personali, ti sembra lontanissima.
Ma non è così, perché quel debito è destinato a moltiplicarsi
senza fine. Se ricorri all'usuraio, dunque, non fai che aggiungere
agli errori (o alle sfortune) iniziali quello, ancora più
grave, di imboccare una strada facile solo in apparenza, ma
in realtà pericolosissima: dai il via a un processo che, se
non fermato in tempo, ti porterà alla perdita di ogni tuo
bene a favore dell'insaziabile e sempre più esigente strozzino.
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