Le dune di Piscinas

Le dune di Piscinas sono una delle sorprese maggiori che il territorio dell'Arburese riserva ai suoi visitatori. Imponenti accumuli di sabbia, dovuti all'incessante effetto del Maestrale, vento dominante nell'intera Sardegna, accompagnano la stradina che scende dalle miniere di Ingurtosu e Naracauli. Accanto a queste dune, sulle quali si trova della vegetazione pioniera di notevole valenza botanica e attraversata dalle orme del Cervo sardo, scorrono verso il mare il Rio Naracauli ed il Rio Piscinas, che portano le testimonianze dell'attività mineraria terminata solo qualche decennio fa. Il vecchio deposito del minerale, pronto per il trasporto via mare, ora è stato trasformato in uno degli alberghi più belli dell'isola, mentre del vecchio molo rimane solo qualche traccia; la ferrovia è invece visibile a tratti sulla stretta carreggiata che conduce verso il mare. In questo territorio, da poco incluso nel Progetto "Life Natura" per la sua valenza ecologica ed ambientale, panorami mozzafiato si susseguono dalla riva del mare, con la sua lunghissima spiaggia, inferiore per lunghezza solamente alle spiagge del Poetto e di Platamona, fino alle "dune vive", poste nella parte più interna. La spiaggia, appena inframezzata da piccoli di scogli, continua verso Scivu, altra zona marina interessantissima, che termina bruscamente sulle scogliere di Capo Pecora, Qui le sabbie della recente Era Neozoica lasciano il posto alle vecchissime rocce del Paleozoico, sulle quali è uno spettacolo vedere infrangersi il mare durante le tempeste di Maestrale.

Foto 1: Piscinas. La spiaggia. (Foto Mauro Caddeo)

Foto 2: Le dune vive, nella parte più remota. (Foto Mauro Caddeo)

Foto 3: Particolare. (Foto Mauro Caddeo)

Foto 4: Scivu, a sud di Piscinas. Transizione da arenarie e sabbia a rocce del Paleozoico. (Foto Mauro Caddeo)

Foto 5: Capo Pecora, a sud di Piscinas e Scivu. (Foto Mauro Caddeo)