III - Utilizzo fraudolento: rischi e opportunità per il titolare.

In caso di furto o smarrimento della carta di credito occorre in primo luogo provvedere tempestivamente al blocco. Bisogna poi sporgere denuncia presso le autorità di polizia e inviarne copia, a mezzo raccomandata, alla società emittente (in genere il tutto si risolve rivolgendosi alla propria banca). Nel caso in cui la carta venga indebitamente o illecitamente usata prima della ricezione della denuncia, le condizioni contrattuali che abbiamo sottoscritto per ottenerne il rilascio stabiliscono che le conseguenze rimangono a carico del titolare (per un importo massimo di 150 euro).

Una questione di autenticazione.
Finché ci si muove tra gli affollatissimi negozi del sabato pomeriggio, dove per pagare occorre esibire una delle nostre sgargianti tesserine plastificate e il commesso ha la possibilità (e l'obbligo) di verificare la corrispondenza della firma, questa clausola non sembra doverci impensierire.
Ma se ci spostiamo sulla Rete, la faccenda cambia aspetto.
Chiunque disponga dei soli dati necessari a perfezionare l'acquisto telematico, anche senza avere sottratto la carta può mettere in atto la frode. E il titolare se ne accorgerà soltanto quando riceve il suo estratto conto. Comprendiamo quindi che nelle transazioni elettroniche riveste particolare importanza la necessità di verificare che ciascuno sia effettivamente chi dice di essere.
A tutelare i consumatori dall'imbattersi in negozi truffaldini possono intervenire le soluzioni di Verisign e altri, che certificano il merchant, ma garantire l'identità dell'esercito di navigatori del web non è altrettanto facile.
Si potrebbe identificare una risposta tecnologica già funzionante, per quanto peregrina, nel protocollo SET, dato che in questo caso entrambe le parti coinvolte nell'operazione di pagamento sono certificate e quindi sicuramente riconosciute.
L'ipotetico truffatore non può dunque utilizzare la carta trafugata presso un e-shop certificato SET: rimangono però tutti gli altri siti di commercio elettronico. In attesa allora della carta d'identità elettronica, che consentirà l'impiego diffuso della firma digitale e potrà diventare una valida risposta alle diverse esigenze di autenticazione, vediamo alcune delle soluzioni attualmente praticabili.

Carta Blu.
Nei primi mesi del 2001, in occasione del lancio commerciale della sua nuova proposta, pensata esplicitamente per gli acquisti on-line, American Express basò la propria campagna promozionale su uno slogan di forte impatto emotivo, che era anche una garanzia del tutto inedita nel panorama italiano: nessuna responsabilità in caso di frode. Il regolamento della Carta Blu stabilisce (art. 9) che il titolare non sarà ritenuto responsabile per gli acquisti effettuati "nell'intervallo di tempo intercorrente fra lo smarrimento o il furto della carta e la relativa comunicazione ad American Express". Resta da vedere, all'atto pratico, se l'illecita appropriazione dei soli dati relativi alla carta venga equiparata al furto e renda comunque applicabile l'esclusione di responsabilità: gli operatori del numero verde di American Express (800715715) assicurano di sì.

Monetaonline.
Il servizio offerto dalle banche del gruppo IntesaBci consente invece di ottenere on-line (www.monetaonline.it) un numero di carta VISA "virtuale", utilizzabile per un solo pagamento e dalla validità temporale limitata. La flessibilità di questa soluzione prevede il possibile abbinamento alla propria carta di credito (nel qual caso il plafond di spesa coincide con quello della carta) o l'utilizzo di una scheda prepagata ricaricabile, disponibile in tagli prefissati anche per i non clienti. La sicurezza del sistema si fonda sulla possibilità di saldare i propri acquisti telematici senza comunicare gli estremi della carta reale, garantendo nel contempo l'ampia spendibilità data dal marchio VISA.

Carte prepagate.
Il settore delle carte prepagate presenta una buona varietà di proposte (Cartafacile, Chiamo e compro, carta Kalibra), con alcuni elementi in comune: si tratta di strumenti di pagamento disponibili anche per chi non ha un conto corrente bancario e pensati per acquisti di piccolo importo, che sembrano avere come target prevalentemente un pubblico giovane.
Tra i vantaggi: il danno in caso di furto o smarrimento viene limitato all'importo per cui la carta è caricata (in genere max 500.000 lire).
Un sistema dalle caratteristiche particolarmente innovative e interessanti, presentato sia nella versione prepagato che in abbinamento alla carta VISA Bankamericard, è proposto da Omnitel. Per acquisti sui siti convenzionati con Omnipay, al momento di pagare basta indicare il proprio numero di telefono. Occorrerà poi chiamare un numero gratuito con il proprio cellulare e confermare il pagamento digitando il codice segreto fornito in fase di attivazione del servizio.


| Autore: Aurelio Barzan | Aggiornamento: gennaio 2002 |
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