Liriche Psygen

 

War Path

Music: Garet / Ricchard Star / Arlek

Lyrics: Arlek

 

Ancora qui in balia delle parole,

mi portano per orizzonti miti e grandi sogni.

Annullano tutto ciò d’incapace in me.

Orbite mai provate, cose nuove….. …..qui cercate da taluni poeti,

che ora urlano il mio nome….come un eroe in una valle di eroi morti.

Segna le fatiche di una stirpe di valorosi guerrieri.

Intarsiano la bellezza in questa terra usurpata da un falso dio blasfemo.

 

La bellezza delle vecchie terre mi colpisce e apre i miei sogni coagulati.

Gli dei del nord vegliano su quest’enorme landa

storica che i vermi hanno inquinato.

Cerco la vera essenza del divino.

 

Nell’attesa di una notte di tempesta demoniaca,

invoco il nome dei miei fratelli caduti.

Ascolto in silenzio le strazianti urla dell’effimero corpo morto.

Ora aspetto l’alba degli dei.

E inneggerò il mio canto alle sale degli eroi.

Un ringraziamento e una preghiera.

 

 

L’antico splendore di un impero ormai detronizzato

rivive in ogni cuore puro.

                                                                                                                                            “Arlek Verdefoglia 17-10-1995”


 

"The call of war under a moonless sky"

Music: Ricchard Star/ Garet

Lyrics: Arlek

 

Centuria prima: “La marcia degli immortali”

 

Ascolto il suono della calma.

Mi perdo nelle infinite note della tempesta.

E con un movimento della mente,

cerco di creare una linea di confine.

 

Gli eserciti si stanno ora fronteggiando

e l’ombra sta coprendo il cielo.

Tuoni di ghiaccio e abbaglianti lampi di rossa luce viva,

vedo ciò per cui gli uomini si impadroniscono della vita.

 

Negli occhi dei bambini vedo

le bianche membra avvizzite dall’orrore.

E gialle e impallidite sono le loro emozioni.

La guerra è la via per la luce.

 

Fiero e impavido sogno morte e distruzione.

 

E la mente delle vittime future,

volge lo sguardo al truce segno divino,

Percepisco delle vibrazioni nella terra.

Lì sul campo di battaglia c’è un prode guerriero defunto.

 

Per lui suona il corno dell’onore.

Nell’aere nobile volano le sue note

chiare e limpide, assuefanno le orecchie dei silenziosi.

E il rito oscuro nella grandiosità della notte, non intimorisce gli spiriti.

 

Fievoli araldi di una razza che pronta alla morte, uccide e conquista la gloria.

 

Tamburi oscuri echeggiano nella furia della battaglia sacra e divina

…..Gli immortali ora marciano

 

 

Centuria seconda: “Silente perversione”

 

Sono addormentato in questo regno di calma.

Nelle anguste veglie, sento il freddo delle mura cacciarsi nell’anima.

Sul cammino degli immortali una scia di morte come un mantello nero.

E gli dei della guerra libano alla vittoria.

…C’è sangue sull’erba.

…E una creatura deforme che lo sugge.

 


Voci demoniache

Ora la perversione è padrona.

Femmine nude con denti da vampiro,

errano per le vie di questo mondo.

Guarda………hanno sedotto una preda, la stuprano.

Hanno il suo seme che gli cola dalla bocca.

E nell’estasi della depravazione

prendono la sua vita.

Si sentono cori di demoniache voci nel cielo.

Gli uomini degenerano in passioni di follia.

Voce dell’oltre

Cammino su un sentiero di ossa deformi.

Felice di essere ancora vivo tra i morti.

Mangio in una grotta fetida.

Maleodoranti corpi morti.

Mi perdo in questa impossibile realtà.

Accecato da odio e rancore.

Muoio dove ogni madre partorisce.

Un oscuro figlio del caos.

Ma rinasco nel sole.

E nel mondo rivivo.


 
Centuria terza: “e la guerra continua…”

 

Stelle vacillanti questa notte, come molti armigeri che vanno

a sacrificarsi per la sacra luce.

Il tanto bramato chiarore lunare non mi illumina la tortuosa strada.

Cavalco da tempo immemore alla ricerca della guerra sacra,

delle mie ambizioni e dei miei sogni.

Sublimi percezioni profanate, dall’invisibile disprezzo.

 

  Stelle vacillanti come dardi infuocati strisciano nel cielo…

Nel cielo di una notte senza luna, mentre la chiamata alla guerra

eleva il mio spirito e lo rende puro.

 

Ecco, la io vedo mio padre.

Ecco, la io vedo la mia madre,

le mie sorelle e i miei fratelli.

Ecco, la io vedo tutti i miei parenti defunti,

dal principio alla fine.

Ecco, ora chiamano me, mi invitano a prendere posto

In mezzo a loro, nella sala del Valhalla,

dove l’impavido può vivere per sempre.

 

E così, ancora una volta, la legenda del nobile acciaio rivive in questi antichi e sontuosi versi. Nei principeschi saloni verrà decantata, da una schiera di grandi attori verrà recitata e infine i bardi la suoneranno al calore di un fuoco sotto un gran cielo, illuminato da miliardi di stelle e protetto da una sfolgorante luce lunare……… pace, saggezza e guerra  a tutti.

 
 
 
                                                                                                                                               “Arlek Verdefoglia 13-10-2003”

 

Merry-go-round

Music: Garet

 Lyrics:  Arlek

Tutto gira

La trottola gira

Il mondo gira

Gira la giostra

Gira e rigira

Agli elfi in festa

Gira la testa.

 

Gira il cavallo

Dalla bianca criniera

L’orco armato

Con l’arco puntato

Gira il drago

Sopra il gran lago

Incantato.

 

E dalla rampa di lancio

Appeso ad un gancio

Ecco che sale

Il falco spaziale.

 

Gira gira

La giostra gira

In mezzo alla fiera

Di giorno e di sera

 

E se la giostra

Sto lì a guardare

Anche la testa

Si mette a girare.


 

                                                                                                                     “Arlek Verdefoglia 31-10-2003”

Radio Sky

Music : Garet / Ricchard Star

Lyrics : Arlek

 

Fire , light and secret code

and i’ll be there

Eagle flying over this secret

Fallen in blu

 

“You wuold listened to me”

the word of Radio sky

“do you remember?”

from time to time

 

What are you waiting for?

The light in everynight?

A difficult question to answer

Maybe you’re right

 

I waiting for you

Until will arrive the sign

Rise and fall your heart

Everyway

 

Everyway…….everyday…..

I waiting for you

I will shine

 

                                                                                                                                      “Arlek Verdefoglia 17-11-2003”


 

Porcupine tree

Music : Garet / Ricchard Star

Lyrics : Arlek

 

Dentro i miei sogni si mischiano gli umori,

dentro le mie mani si stringono i colori,

sopra questa terra mi alzo come un falco

e un tavolo di legno, è la dimora del mio palco.

 

Nuota nell’immensità di queste grandi zone.

Vola oltre le nere soglie dell’immaginazione.

 

Volo fuori dal cielo…nella notte senza buio

Cammino fuori dal mondo…nello spazio senza suoni

 

Piangi e ridi più che puoi, tra violetti manti di suoni.

Nella notte senza buio, nello spazio senza coni.

Tra la gabbia delle mie parole irritisco i pensieri

Frasi sconnesse e imprecise come suoni di una culla.

 

Tra le case di una dimora, errano vecchi e fieri

Loro custodiscono il sapere del nulla.

 

Sotto l’albero di porcospini il mondo sta parlando

Si ghiacciano i sussurri, si perde negli amori.

 

                                                                                                                                                                                                 “Arlek Verdefoglia 16-12-2003”

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