QUATTORDICESIMA LEZIONE:

LIQUEFARE  08/05/2002

LE PAROLE CHIAVE CHE CARATTERIZZANO L’OPERA DI GEHRY, SONO:

· ASSEMBLARE;
· SPAZIARE;
· SEPARARE;
· FONDERE;
· LIQUEFARE.

GEHRY E’ NATO NEL 1929 A TORONTO, DA UNA FAMIGLIA EBREA. FIN DA PICCOLO HA LAVORATO NEL NEGOZIO DI FERRAMENTA DEL NONNO. SI TRASFERISCE CON LA FAMIGLIA A LOS ANGELES, DOVE SI LAUREA IN ARCHITETTURA; IN SEGUITO PRENDE UNA SPECIALIZZAZIONE IN URBANISTICA. LAVORA PRESSO GROSSI STUDI E HA CONTATTI CON IL CINEMA, GRAZIE A RAPPORTI DI PARENTELA.
DECIDE DI ANDARE A LAVORARE A PARIGI, CON MOGLIE E DUE FIGLI; RITORNA A LOS ANGELES, DOVE ALL’ETA’ DI TRENTADUE ANNI, APRE UNO STUDIO A NOME SUO.
NELLA CITTA’ DI LOS ANGELES, NONOSTANTE ERA FERMENTATO UN CLIMA DA FIGLI DEI FIORI, GERHY, DIEDE UN CONTRIBUTO DECISO PER ALCUNE CASE FATTE PER GLI AMICI ARTISTI.
 

ASSEMBLARE

COMPRA UNA CASA A SANTA MONICA, CHE AMPLIANDOLA COMPIE UN ASSEMBLAGGIO E CREA LA SUA ARCHITETTURA.
LA PAROLA CHIAVE DI GEHRY E’ “ CHEAPSCAPE”, L’IDEA DI UN PAESAGGIO FATTO DI OGGETTI ECONOMICI.
 
 







 CON LA STESSA LOGICA PROGETTO’ LA CASA SPILLER  A VERNICE.
 
 





SPAZIARE

LA POP ART, HA MOLTE ANIME O PIU’ ESPRESSAMENTE “ESPRESSIONISMO AMERICANO”.
INFATTI, CERCA D’ INCORPORARE NELL’ARCHITETTURA ASPETTI DEL PAESAGGIO CONTEMPORANEO, INSERENDO ELEMENTI CAOTICI E DEGRADATI.
IN QUESTO CONTESTO, GEHRY ASSEMBLA E SCEGLIE I MATERIALI PURI.
TRA LE OPERE RICORDIAMO LA CASA PER UN FILM MAKER, A LOS ANGELES COSTITUITO DA MATERIALI AUTONOMI CHE DANNO FORMA AGLI SPAZI ALL’APERTO.
 
 






SEPARARE

GIA’ NELLA CASA A VERNICE, GERHY, LACERA GLI ELEMENTI, TAGLIANDOLI.
NEL MUSEO DELL’AERONAUTICA, CONSIDERA VERI E PROPRI SIMBOLI EVOCATIVI (AEREO).
 
 





FONDERE

NEL 1986, VIENE DEDICATA UNA MOSTRA A GEHRY, NELLA QUALE L’ARCHITETTURA AMERICANA NON L’APPOGGIAVA, PERCHE’ PRESA DAL POST-MODERNISMO DI JOHNSON CON GRATTACIELI IN STILE CLASSICO.
A QUESTO PROPOSITO, GEHRY, FECE UNA MOSTRA CONTRO, PRESENTANDO MICROARCHITETTURE, CON NUOVI MECCANISMI BASATI SUL CONCETTO DI FONDERE, COLLIDERE E SCOLPIRE.
RICORDIAMO IL MUSEO VITRA, UN’ARCHITETTURA FATTA DI MANIPOLAZIONE E INCONTRI.
NON VI E’ CREAZIONE.
 
 





GERHY, PER IL MUSEO GUGGENHEIM DI BILBAO, SCEGLIE UN’AREA ALLUNGATA VERSO IL FIUME.
L’IDEA ERA QUELLA DI UNIRE I CORPI ; SEMBRA ANCHE CHE DERIVA DA UNA CREAZIONE BOCCIONIANA, NELLO SPIRITO FUTURISTA, CHE E’ STATO UN CONCETTO DORMIENTE NEGLI ANNI ’70, E GERHY LO INTERPRETA, FONDENDOLO CON LA SUA ARCHITETTURA.
GRAZIE A SPAZI MOLTO FLUIDI, EMERGONO ALCUNI CONCETTI COME L’URBANSCAPE, LA SCULTURA FUTURISTA E DELL’IPERFUNZIONALISMO.
 
 





LIQUEFARE
 

NON SI SCAVA E NON SI SEPARA.
LA CASA DI LEWIS, DI GERHY E JHONSON, E’ UN MISTO TRA AREE PUBBLICHE E PRIVATE: IL SOGGIORNO,  IL PRANZO, LA CAMERA DA LETTO E LO STUDIO, SI RINFRANGANO SU UNO SPECCHIO D’ACQUA. DA UN LATO I VOLUMI FUORIESCONO E TERMINANO CON UN GARAGE E DALL’ALTRA PARTE TROVIAMO LA VASCA PER IL NUOTO.
DALL’ALTRO LATO UN ALTRO PEZZO S’INCASSA NELLA HALL-GALLERIA.