generalità sulle anemie

Anemie sideopeniche

Anemia da deficienza di ferro o sideropeniche; occorre valutare per queste affezioni, le perdite occulte che conseguono alle patologie del tratto gastroenterico per : cancro, gastriti acute da fans, ulcera gastrica benigna, uso eccessivo di farmaci che impediscono l’assorbimento di ferro, per es. gli antiacidi, emorroidi, diverticolosi e diverticoliti del colon, malattie infiammatorie intestinali, parassitosi ecc. (cfr anche Emorragie gastrointestinali Linee Guida Trattamento Emorragie Digestive Linee Guida Trattamento Emorragie Digestive da varici);

Anemie ipocromica essenziale. Si caratterizza per astenia, anoressia, disfagia e costituisce la sindrome di Plummer-Vinson, che si può associare ad ipocloridria.

Anemie ipocromiche secondarie. Cause : diete quali-quantitativamente inadeguate; perdite protratte di sangue, per meno-metroraggie, emorragie digestive (ulcere, ernia dello jatus ed esofagiti, varici esofagee, colite ulcerosa, gastriti croniche, carcinomi, infestazioni o parassiti, taenia solium, taenia saginata, ossiuri, anchilostoma duodenale); malassorbimento di ferro per acloridria, gastrectomia totale o parziale, ptosi ed ipotonia dello stomaco, stati diarroici es. Retto Colite Ulcerosa, Coliti specifiche ecc.); steatorrea idiopatica, nello sviluppo corporeo e nella fase di accrescimento, nella gravidanza.

Anemie ferrocarenziali spurie, dove cioè manca il ferro ma la causa non è nelle riserve che risultano o normali o aumentate ma:

a) Anemie da difetto di mobilizzazione per infezioni, neoplasie, collagenopatie ed avitaminosi C; B) Anemie da difetto di trasporto per atransferrinemia congenita o acquisita;C) anemie sideroascrestiche idiopatiche e secondarie ad intossicazione da piombo, da alcool, da carenza di Vit. B6, da farmaci es. PAS, idrazide dell'acido isonicotinico, antiblastici.

Bilancio del ferro.

Il bilancio nutrizionale del ferro prevede per l'uomo una assunzione giornaliero di 1-2 mg e per la donna, considerate le gravidanze, le mestruazioni, l'allattamento, di 5-6 mg/die. Il ferro è captato nel tubo digerente grazie alla sua trasformazione da ferro da trivalente , ione ferrico ad ione ferroso, legandosi a livello della mucosa alla transferrina della mucosa ed alla ferritina; il trasporto in circolo avviene ad opera della transferrina (una Beta 1 globulina); alcune sostanze favoriscono tale processo: ac. ascorbico o vit. C, alcool, acido folico, altre lo inibiscono, fitati, ossalati, fosfati. Alcune patologie del tubo digerente come le affezioni flogistiche, le fistole gastrodigiunocoliche, il morbo celiaco ne ostacolano l'assorbimento, così come l'acloridria, una gastrectomia ecc.

Lo studio della deplezione e/o carenza di ferro, si avvale di alcune indagini di laboratorio appresso menzionate:

TIBC= Transferrin Iron-Binding Capacity, cioè la capacità che ha la trasferrina di legare ferro per il trasporto; essa oscilla tra 300-360 microgrammi/dl;se c'è carenza marziale il TIBC è elevato > di 400 microgrammi/dl! Nelle forme infiammatorie < 300 microgrammi/dl;

Saturazione della transferrina in % = 35% normalmente;

Ferritinemia= Normalmente tra 50-150 microgrammi/litro; essa scende in caso di forme carenziali da ferro; sale nelle anemie microcitiche ipocromiche correllate alle talassemie, la dove il ferro è captato ma la sintesi delle catene alfa e beta non avviene.

Sideremia o ferro sierico= normalmente 50-150 microgrammi/dl per l'uomo, per le donne 15-50;

La classica anemia microcitica iposideremica si caratterizza per bassi valori di ferro sierico < 30mg/dl mentre la TIBC, cioè la capacità di captare ferro della transferrina aumenta, essendo la saturazione della transferrina bassa. cioè < 10%.

Il problema diagnostico è la confusione tra forme di anemia microcitica da carenza di ferro e forme spurie, cioè infiammatorie, sideroacrestiche, neoplastiche con sideremia spesso aumentata.

Nelle forme ferrocarenziali spurie, per es. le forme anemiche nelle infiammazioni, esistono citochine infiammatorie, TNF, IFN beta, IFN gamma che sopprimono la secrezione di eritropoietina; l'Hb si porterà dunque a valori di 8-10 g/dl, mentre la saturazione della transferrina è 5% e la TIBC sarà intormo a 200-220 ed < 300 microgrammi/dl mentre i livelli di ferro sierico saranno < 50 microgrammi/dl ma la ferritina sierica sarà 30-200 microgrammi/litro, sempre alta e non bassa!

Nelle anemie sideroacrestiche i globuli rossi sono microcitici, variabili per forma ed il midollo è iperplastico (iperblastosi midollare), per blocco della maturazione; sono dovute ad intossicazione da piombo, alcool, farmaci, avitaminosi C, impiego di antiblastici, antibiotici, però la sideremia è elevata, e la transferrina insatura è ridotta, in queste forme più del dovuto; per cui la terapia col ferro non ha significato!!





Anemie megaloblastiche


Anemie da deficit di Vit. B12 (cianocobalamina).


Eziopatogenesi: a) insufficiente apporto alimentare, b) malassorbimento per deficit del fattore intrinseco gastrico, gastrectomia c) malattie dell'ileo terminale, come ileite, sprue tropicale, resezione intestinale, carcinomi; d) parassitosi, cestodi del pesce, batteri intestinalie farmaci, ac. paraimmosalicilico.


Sono secondarie a carenza di B12 perchè non viene introdotta con la dieta (anemia dei vegetariani ed anemia megaloblastica del lattante, per carenza di fattore intrinseco (anemia megaloblastica postgastrectomia, carcinoma, o poliposi gastrica, atrofia della mucosa gastrica, anemia da carenza di B12 per competizione ed assorbimento della stessa da parte di parassiti intestinali (botriocefalo o sindrome dell’ansa cieca).


La cobalamina è situata in un anello tetrapirrolico come l'eme, però non può essere sintetizzata e si trova nelle carni e nei formaggi. Il fabbisogno è di 2,5 microgramm/die; durante la digestione vi è una glicoproteine vettrice R che la veicola nello stomaco; il fattore intrinseco, prodotto nello stomaco, di peso 50 kDa, dalle cellule parietali dello stomaco, consente l'assorbimento della B12 nell'ileo terminale, dove il complesso F.Intrinseco+Vit.B12 è internalizzato e la vitamina assorbita. Il ruolo della vit B12 risiede nel suo ruolo di costituzione degli enzimi cobalaminici che intervengono nel trasferimento di gruppi metilici al 5 metil tetraidrofolato fino alla formazione di 5,10 metil tetraidrofolato. Per cui nelle terapie prima occorre somminitrare Vit. b12 e poi anche acido folico; infatti entrambe le due vitamine intervengono in reazioni enzimatiche per la sintesi degli acidi nucleici (DNA), e quindi per il ricambio dei tessuti, ripristino delle strutture del Sistema Nervoso Centrale.


Anemia perniciosa o M. di Addison-Biermer, dovuta appunto alla carenza del cosidetto fattore intrinseco, prodotto a livello antrale che consente l’assorbimento della vitamina. Compare astenia, senso di peso epigastrico post-prandiale, saltuaria diarrea, sensazioni urenti alla lingua (glossite di Hunter), disturbi neurologici dovuti a demielinizzazione con degenerazione assonica ; i disturbi vanno dalle parestesia, difficoltà ad afferrare gli oggetti o a camminare o psichici come apatia, diminuizione della memoria, depressione, demenza e psicosi.


I valori della cobalamina vanno nel siero tra 200 -900 pg/ml; valori inferiori a 100 pg/ml indicano deficienze degne di nota;


Test di Schilling: si effettua per studiare la patogenesi; si somministra una dose di cobalamina radioattiva per os e si ricerca la quota di radioattività escreta con le urine delle 24 ore; se c'è stato malassorbimento nelle urine non si trova radioattività; si aggiunge a questo punto il Fattore intrinseco+ vit. B12 e si ripete l'operazione; in questo caso o l'assorbimento è avvenuto e dunque la ragione della carenza di Vit. B12 risiedeva nella carenza di Fattore intrinseco, oppure l'assorbimento non è avvenutop per altre cause che vanno individuate per es. nella sindrome dell'ansa stagnante, nella contaminazione batterica.



..Anemie da carenze di folati.


Deficit di folati. Escludere innanzitutto il deficit della Vit B12 perchè la somministrazione di folati può peggiorare il quadro. Una dieta normale contenente acido folico non può causare questa affezione che, invece, è propria dell’alcolista, del morbo celiaco, nella steatorrea idiopatica, nell’emodializzato, nelle anemie emolitiche croniche. Cause : a) insufficiente apporto alimentare che però è raro perchè la vitamina è contenuta negli ortaggi; b) etilismo c) aumentato fabbisogno: gravidanza, allattamento, accrescimento, neoplasie, malattie croniche desquamanti della cute, emodialisi; d) sindromi da malassorbimento, sprue tropicale e non tropicale e) farmaci, barbiturici, etanolo, metotrexato, azatioprina, idrossiure.


I folati intervengono quali coenzimi nel trasferimento di unità di carbonio sotto forma di gruppi metilici, la cui fonte è la serina. Esempio: la sintesi delle purine,


4) Anemie da insufficienza midollare.


Anemia aplastica o arigenerativa, si caratterizza per pancitopenia o depressione della serie rossa e/o bianca e/o piastrinica. Può verificarsi quale reazione tossica a diverse sostanze chimiche, a medicamenti (benzoli, arsenobenzoli, anticonvulsivanti, chinino, piramidone, coloranti per capelli, chemioterapici ed antiblastici, radiazioni ionizzanti, raggi X).Laboratorio: emazie <1.000.000, globuli bianchi sotto 2000/mmcubo, neutropenia e linfocitosi relativa; compaiono febbre, e fatti settici concomitanti.


Aplasia pura della serie rossa. Si associa a tumori timici nel 30-50% degli adulti. Sono stati descritti anticorpi anti-precursori dei globuli rossi.


Anemie mielodisplastiche. Le anemie mielodisplastiche dette anemie refrattaria con eccesso di blasti, preleucemia, sindrome dismielopoietica o mielosi eritremica cronica, hanno in comune una primitiva anormalità del midollo con disordine e maturazione ed insufficienza a produrre un adeguato numero di globuli rossi maturi.




5) Anemia sideroblastica.

Anemia sideroblastica. E’ una condizione preleucemica, anche se può essere ereditaria e secondaria a farmaci o altre malattie (neoplasie, disordini del midollo, malattie infiammatorie).



II) ANEMIE DA AUMENTATA DISTRUZIONE.



1) Anemie emolitiche, cioè dovute ad una accellerata distruzione di globuli rossi maturi per a) cause intrinseche al globulo stesso (cioè un’anormale costituzione del globulo), oppure b) per cause estrinseche, es. anticorpi. Si hanno:

....ANEMIE EMOLITICHE PER CAUSE INTRINSECHE AL GLOBULO ROSSO.


Anemie emolitiche congenite da alterazioni della membrana del globulo rosso. Avremo la Sferocitosi ereditaria, o ittero emolitico di Minchowski-Chaffard), che si caratterizza per anemia, ittero e splenomegalia, microsferocitosi, diminuita resistenza osmotica delle emazie, turricefalia, ulcere croniche alle gambe; essa è dovuta alla carenza di una proteina, la spectrina che consente un assetto di membrana tra lipidi e proteine, insieme all'anchirina; la Ellissocitosi ereditaria: il qudro clinico è simile a quello della sferocitosi con la differenza che le emazie hanno una forma ellittica, ed il colesterolo si colloca ai due estremi del globulo rosso.


Anemie emolitiche enzimopeniche. Sono dovute ad alterazioni congenite degli enzimi implicati nel metabolismo cellulare glucidico e di sostanze a questo correlate, per cui ne derivano alterazione del globulo rosso e scarsa resistenza globulare fino alla lisi; infatti il globulo rosso trae energia dal metabolismo glucidico. Esse sono:


Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PDH). Si caratterizza per una forma di anemia non sferocitica, ma caratterizzata da crisi emolitiche acute a seguito di episodi di ingestione o inalazione di polline di fave o di composti chimici ossidanti (acido acetilsalicilico o aspirina, cloramfenicolo, trimethoprim, PAS, sulfametossipiridina, isoniazide, metildopa, ac. nalidixico, piperazina ecc.). La sintomatologia si caratterizza per malessere, brivido scuotente, vomito, dolori addominali e lombari, ittero e subittero.


Emoglobinopatie.


Anemia emolitica drepanocitica o a cellule falciformi, trasmessa come carattere autosomico recessivo, caratterizzata da drepanociti (emazie a falce) per la presenza di una emoglobina anomala (HbS dal 15 al 90% ).


Anemia microdrepanocitica o M. di Silvestroni-Bianco. E’ dovuta ad una doppia eterozigosi per il gene HbS e per quello della betatalassemia. Le crisi di falcizzazione sono iniziate da infezioni, acidosi, febbre, ipossiemia, per cui si dovrebbe prevenire l’episodio fennrile con paracetamolo.


Emoglobinuria parossistica notturna o M. di Marchiafava e Micheli. E’ dovuta ad una particolare ipersensibilità alla lisi da parte del complemento, caratterizzata da emoglobinemia, emosideruria ed episodi recidivanti di crisi emolitiche acute con brividi, febbre, dolori ed emoglobinuria che iniziano prevalentemente durante il sonno e si accompagnano a complicanze trombotiche.


Talassemie. Sono un gruppo di emoglobinopatie trasmesse con carattere autosomico dominante caratterizzate da deficiente produzione delle catene beta o alfa. La talassemia maior o Morbo di Cooley (dove l’ emoglobina normale è sostituita da HbF dal 15 al 90%!) è legata al gene disvitale in doppia dose (stato di omozigosi), e la talassemia minor o Morbo di Rietti-Greppi-Micheli (2-6% di HbF) e la talassemia minima o microcitemia costituzionale, condizione di portatore sano, con assenza di emoglobina fetale (HbF) ma note di ipocromia, subittero . La forma maior si caratterizza per un’anemia grave, con spiccata spleno- ed epatomegalia, ittero, anemia microcitica ed ipocromia ed emazie a bersaglio, eritroblasti, emoglobina fetale in circolo; radiologicamente le ossa del cranio sono deformate (cranio a "spazzola") e così pure le ossa lunghe perchè la midollare (deputata alla eritropoiesi) è incrementata, mentre la corticale è ridotta; la facies è caratteristica con zigomi sporgenti, naso incavato, fronte alta, "facies orientaloide" ecc.



ANEMIE EMOLITICHE PER CAUSE ESTRINSECHE AL GLOBULO ROSSO.

Si classificano in anemie dovute a:

1) da sequestro splenico nelle condizioni di ipersplenismo da malattie mieloproliferative, cirrosi epatica, infiammatorie ecc; 2) da cause immunologiche: anticorpi caldi, anticorpi freddi del tipo IgM, anticorpi freddi del tipo IgG (emoglobinuria parossistica a frigore); isoanticorpi es. incompatibilità materno-fetale; incidenti trasfusionali 3) anticorpi rivolti contro apteni farmaco-correlati, es. penicillina e chinidina, alfa metildopa; 4) anemia emolitica traumatica per difetti macrovascolari, impianto di protesi valvolari, porpora trombocitopenica; 5) anemia da cause tossiche: veleno di ragno, serpenti.

Dipendono da fattori che agiscono al di fuori del globulo rosso (estrinseci) e che ne determinano la lisi (emolisi).


Anemie emolitiche da prodotti chimici o da farmaci (BAL, isoniazide, metildopa, blu di metilene, chinino, acido ascorbico, PAS, aspirina, furazolidone, piperazina, probenicid, chinidina, penicillina, clorpromazina, clorpropamide, fenacetina, insulina, sulfamidici ecc.)


Anemie emolitiche da infezioni batteriche o infestazioni parassitarie. Sono dovute ad attivazione del complemento ed alla produzione di emolisine e tossine batteriche varie in corso di setticemie ecc.


Anemie emolitiche autoimmuni. Rappresentano un gruppo importante di anemie, secondarie alla formazione di autoanticorpi contro determinanti antigenici globulari; gli anticorpi sono "freddi" o "caldi", a seconda della capacità di reagire a freddo o a caldo e di dare lisi.


Anticorpi "caldi", cosi definiti perchè gli anticorpi reagiscono a 37 °C con antigeni proteici e sono IgG, solo di raro IgA ed IgM: ciò accade a seguito di neoplasie del sistema immunitario es. Hodgkin e linfoma di Hodgkin, collagenovasculiti, LES;


Anticorpi "freddi", così definiti perchè la reazione avviene a freddo, cioè a 4°C, forme più rare;è caratteristica dell'emoglobinuria parossistica a frigore, cioè da freddo, di Donath e Landsteiner, dovuta ad un'emolisina presente nel siero e fissata sulle emazie che determina crisi emoglobinuriche alle esposizioni al freddo, con dolori ossei e mialgie intense, diarrea, vomito e disturbi vasomotori tipo fenomeno di vasospasmo di Raynaud: test di Rosenbach della mano in acqua ghiacciata stretta da un laccio, che provoca crisi emoglobinurica.Altri anticorpi a freddo si possono avere nella gammapatia monoclonale, nella mononucleosi infettiva, nelle infezioni da Mycoplasma pneumoniae.




Laboratorio: le indagini da effettuare per diagnosticare le anemie emolitiche si avvalgono del dosaggio dell'aptoglobina, che sarà ridotta, test di Coombs diretto che ricerca nel siero del paziente gli anticorpi adesi sulle emazie; il dosaggio dell'emoglobina libera nel siero l'emosiderinuria. In caso di tests di Coombs si potranno avere risultati così suddivi.

REAZIONE anti IgG positiva ed anti C3 negativa= anticorpi contro fattore Rh, alfa metildopa, mai nel LES

REAZIONE anti IgG positiva ed anti C3 positiva= anticorpi nel LES contro antigeni glicoproteici

REAZIONE anti IgG negativa ed anti C3 positiva= anticorpi freddi, anticorpi IgM.
Anemie emolitiche acquisite acuta da autoanticorpi in altre condizioni patologiche: può seguire ad infezioni virali (polmonite atipica primaria, mononucleosi infettiva, influenza, malattia da coxsachie, rosolia, varicella ecc.); neoplasie (linfomi), carcinomi metastatizzati del midollo, malattia del collagene, LES.


Anemie emolitiche acquisite croniche da autoanticorpi croniche.Insorgono in corso di patologie come tubercolosi, collagenopatie, cirrosi epatica, sarcoidosi.


Emoglobinuria parossistica da freddo. Crisi emoglobinuriche scatenate dall’esposizione al freddo. Le urine sono rosso sangue per la presenza di emoglobina.





III) ANEMIE DOVUTE A PERDITA.

Vedi anche emorragie gastrointestinali.

Sono le più frequenti forme di anemie, dovute a sanguinamento occulto e, per questo, più insidioso; possiamo avere perdite dal tubo digerente che si manifestano in maniera evidente con


emottisi, (sputo di sangue, àima+ptiùo) per emorragia dal faringe, varici esofagee (!!), esofago, trachea, bronchi, polmone ecc.


ematemesi (vomito di sangue di color caffè, dal greco= aima+emesis) dovuta a gastrite emorragica, ulcera gastrica, cancro dello stomaco, duodenite, ulcera duodenale, sindrome di Mallory-Weiss, esofagiti ecc.


melena (sangue nelle feci digerito di colore nero, dal greco= melanos + àima), significa che c’è sangue digerito nelle feci e la causa è da ricercare in una emorragia del tratto alto.


rettorragia (sangue dal retto rosso vivo), per alterazioni organiche rettali, emorroidi, polipi, cancro, M. di Crohn, M. infiammatorie intestinali, malattie del collagene, enterocoliti.


Se l’emorragia non è evidente si può ricorrere a test specific come la ricerca del sangue occulto nelle feci.






Emorragie da coagulopatie congenite (Emofilia A per deficit del fattore VIII, ed Emofilia B o Malattia di Christmas per deficit del fattore IX della coagulazione).


Emorragie da coagulopatia acquisita (CID), per abbassamento dell’emostasi ed eccessivi fibrinolisi che possono condurre ad un sanguinamento clinico ed alla formazione di depositi di fibrina con micro e macrotrombosi ed anemia emolitica per frammentazione dei globuli rossi. Le cause possono essere le sepsi batteriche, la gravidanza con aspirazione di liquido amniotico).


Deficit di Vit K dell’epatopatico, la cui importanza risiede nel fatto che la Vit K consente la sintesi dei fattori II, VII, IX, X.


Emorragie per alterazioni delle piastrine. Per trombocitopenie e per porpora trombocitopenica idiopatica.


Diagnosi di laboratorio delle anemie in genere.

Le indagini di laboratorio da effettuare sono:


emocromocitometrico completo della formula di Arneth: (per valutare l’ematocrito Hct ossia la % tra la componente corpuscolata e quella liquida, il numero dei globuli rossi, dei globuli bianchi e le percentuali di distribuzione tra granulociti, linfociti, monociti, eosinofili,il tasso di Hb in grammi, l’ VmC e la MCHC, vedi sopra ecc). L’emocromocitometrico consente di avere la conta dei globuli bianchi o leucociti; gli elementi che li compongono sono rappresentati dai granulociti o polimorfonucleati (suddivisi in basofili, eosinofili), dai linfociti e dai monociti; essi sono mediamente 5.000-9.000 per l’uomo e 4.000-7.500 per la donna e determinano la formula leucocitaria così costituita:


-granulociti neutrofili 55-70%

-granulociti eosinofili 1-4%

-granulociti basofili 0,1 -1%

-monociti 2-8%

L’aumento dei neutrofili, può aversi nelle malattie dovute ad infezioni batteriche da gram positivi, nelle suppurazioni (carie dentarie, tonsilliti ecc.), nelle neoplasie (!!!), nell’infarto del miocardio, nelle ustioni, nelle affezioni del polmone; un calo leucopenia, si può avere nel Kala-azar, tubercolosi, malattie infettive come tifo, paratifo, melitense, influenza, LES, ipersplenismo, radiazioni, shock, ipotiroidismo, iposurrenalismo)

Un aumento della componente eosinofila si avrà nelle anemie perniciose, leucemia eosinofila, morbo di HodgKing, dermatopatie, psoriasi, infestazioni da parassiti, allergopatie, gastroenterite eosinofila.


reticolocitemia: per valutare la presenza di reticolociti in circolo, espressione di fatti emolitici e di rigenerazione dei globuli rossi dopo un fatto emorragico se l'organismo è in grado di ripristinare la massa circolante degli eritrociti; di norma i reticolociti sono il 2%, ma possono accrescersi se vi è emolisi, per es. (aa. normo-ipo-iperrigenerative);


resistenze osmotiche: In condizioni normali essa oscilla tra 0,45 e 0,35 per le soluzioni sodio-cloruro, cioè il g.r. mantiene la sua integrità in queste situazioni limite, grazie ai sistemi di pompa di cui è dotato. Tuttavia la resistenza osmotica aumenta nelle sindromi talassemiche, nelle anemie drepanocitiche. Si riduce: nelle anemie emolitiche acquisite, secondarie ad epatopatie, nelle neoplasie, nell’anemia perniciosa.


VES : (velocità di eritrosedimentazione, espressione della velocità con la quale le emazie sedimentano, espressione del contenuto di diversi componenti del plasma:alfa e beta globuline, fibrinogeno e parte corpuscolata. L’indice di Katz è uguale ad un rapporto tra a+b/2 suddiviso ancora per 2, dove a= valore in mm di sedimentazione alla 1° ora e b= valore in mm di sedimentazione alla 2° ora; il tutto è espressione della capacità delle componenenti del sangue (falso colloide) a stare in sospensione. La VES aumenta: nelle anemie, nelle infezioni, nelle leucosi acute, nelle epatopatie per ipoalbuminemia, nei tumori (!!!), dopo interventi chirurgici, durante la febbre, ; la VES si riduce: nelle poliglobulie (infatti il sangue sedimenta male per pletore di g.r.!), nel morbo di Vaquez, nelle epatopatie, nelle iperalbuminemie





bilirubina indiretta: espressione se aumentata di emolisi in quanto è prodotta dal catabolismo della bilirubina .


sideremia: espressione del ferro sierico che di norma è di 65-185 microgrammi%, meno nella donna ,per ciclo e gravidanze. Condizioni di iposideremia sono: insufficiente apporto con la dieta (vegetariani), disturbo dell’assorbimento, splenectomia, malattie infettive, epatopatie, emorragie acute e croniche; condizioni di ipersideremie sono l’emocromatosi, anemia perniciosa, cirrosi epatica, sindromi emolitiche congenite, ipotiroidismo.


transferrina: è un parametro che indica l’avidità con cui la trasnsferrina capta il ferro, e si incrementa nelle forme insature nelle anemie sideropeniche); rappresenta la quota di ferro nel plasma;


ferritinemia: rappresenta le forme di deposito del ferro.


aptoglobina: si incrementa nelle forme emolitiche.


tests di Coombs diretto ed indiretto: valuta eventuali anticorpi nelle forme emolitiche autoanticorpali , vedi sopra.


dosaggio della Vit. B12 e dell’acido folico: utile nelle forme macrocitiche.




CENNI DI TERAPIA.

E’ sempre demandata allo specialista ematologo, specie nelle forme gravi! Non esiste una terapia unica per tutte le anemie! Essa può andare dalla somministrazione di ferro per os o in vena, nelle forme con malassorbimento ma bisogna prima escludere le perdite ematiche e, di conseguenza, di ferro! Nelle forme macrocitiche e/o megaloblastiche si somministrano Vit B12 ( 1000 gamma/die per brevi periodi) ed acido folico (1-5 mg/die) . Il ferro è sconsigliato nelle forme emolitiche (!!!!);

Nelle anemie croniche gravi, per es. talassemie, è indicata la somministrazione di emazie concentrate, talora associando plasma o albumina; nei bambini con rischio di infezione da citomegalovirus si impiegano emazie congelate o nei pazienti che hanno avuto reazioni trasfusionali (orticarie e febbre); le emazie lavate sono impiegate nei pazienti che hanno avuto ipersensibilità verso i componenti plasmatici;

Nelle forme autoimmuni, si impiegano gli immunosoppressori (ciclosporina), si attua talora la splenectomia; si ricorre talora al trapianto di midollo (sopravvivenza a 5 anni dell’85%); si ricorre ai cortisonici nelle anemie aplastiche refrattarie (fluossimesterone, prednisone) ; i chelanti di ferro si impiegano, invece, nelle talassemie o nelle forme dove c’è ipersideremia e rischio di emosiderosi (desferrioxamina).

IN OGNI CASO LA TERAPIA E’ UN ATTO STRETTAMENTE MEDICO E, TALORA, ALTAMENTE SPECIALISTICO!

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