BREVE CLASSIFICAZIONE DELLE ANEMIE.
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Definizione.
Si parla di "anemia " tutte le volte che il quantitativo dell’emoglobina si
riduce sotto i 13 grammi% nell’uomo e 12 grammi % nella donna, a prescindere se
il numero dei globuli rossi possa ridursi sotto i 4,5-5 milioni di emazie per
mm3 (oligocitemia). E’ un sintomo non una diagnosi. Il trattamento è subordinato
alla definizione della malattia di base. Perchè abbiamo un’anemia? Perchè
posiamo avere o una mancata produzione dei globuli rossi, o da una accellerata
distruzione, oppure (!!!!) da una perdita occulta o evidente (tumore del tubo
digerente, gastrite da FANS con melena, adenoma della prostata, tumore delle vie
genitali femminili, ciclo mestruale, tumore e lesioni del rene e delle vie
urinarie, tumore del polmone ecc.). Il rapporto tra plasma (componente liquida
del sangue) e la parte corpuscolata, costituisce l’ematocrito o Htc. Esso di
norma deve essere:
-uomini : 40-45%
-donne 37-47%
- neonato a termine: 44-62%
- bambini dal 1° anno in poi fino 12 anni: 36-44%.
Gli eritrociti normali o globuli rossi (g.r.) hanno forma di lente biconcava (di
profilo " a forma di pavesino"), con diametro che oscilla tra 6,7-7,7 micron e
spessore di 2 micron. Contengono una concentrazione emoglobinica corpuscolare
pari a 27-32 pg (picogrammi); questa si riduce, per es. nelle talassemie e nelle
anemie microcitiche iposideremiche (cioè a g.r. piccoli e con scarsa Hb). La
emoglobina corpuscolare si calcola dal rapporto Hb% / g.r in milioni/mm3.
L’emoglobina (Hb) è costituita da una parte proteica (globina) costituita da
catene alfa, beta, delta e gamma, ed il gruppo prostetico dell’eme, che contiene
nuclei tetrapirrolici con il ferro al centro della struttura, che riveste il
compito di "ossidarsi" e trasportare l’ossigeno e cederlo ai tessuti.
Distinguiamo una emoglobina normale costituita da 2 + 2 catene, così divisa:
-HbA1 o dell’adulto, con catene alfa 2 e beta 2;
-HbA2 anch’essa dell’adulto, con catene alfa2 e delta2;
-Hb F o fetale, con catene alfa2 e gamma2
Tuttavia, per anomalie genetiche, si possono avere delle emoglobinopatie, cioè
la sintesi di catene emoglobiniche anomale che danno, in ultima analisi, il nome
alla emoglobinopatia; nel caso, invece, della beta-talassemia ed alfa-talassemia,
il difetto consiste nella mancata o ridotta sintesi di catene del tipo beta ed
alfa, che vengono rimpiazzate con catene di altro tipo.
Queste Hb hanno mobilità elettroforetica ridotta e si dividono:
-emoglobina S, con alterazione della catena beta, con mutazione in posizione 6
della valina con acido glutammico, detta così dall’inglese sickle o "falce";
questa forma è presente nel continente africano, ma da noi esistono delle aree
endemiche in Calabria e Sicilia; addirittura in Calabria esiste una forma di
doppia eterozigosi, l'anemia microdrepanocitica, con doppia mutazione per il
gene S e per il gene della tara microcitemica, trasmessa singolarmente dai due
genitori.
-emoglobina D, alterata sulla catena alfa; nel caso dell'alfa talassemia vi è
una inadeguata sintesi di catene alfa, a cui corrispondono ipereccedenza di
catene Beta che danno origine all'HbH, che è un tetramero di catene beta; nel
neonato, in cui è ancora possibile la sintesi di catene gamma, troveremo
l'emoglobina di Bart's; tuttavia la talassemia alfa è incompatibile con la vita
intrauterina ed il feto muore alla 32 settimana per idrope fetoplacentare; i
loci che sottintendono alla produzione di catene alfa sono 4 e perciò vi è la
possibilità di un'alfa talassemia allo stato omozigote incompleto, la cui
gravità clinica si colloca tra la t.major e la t.minor.
-emoglobina Lepore
-emoglobina B2
-emoglobina di Bart (variante della HbF)
Classificazione delle anemie.
Numerose sono le classificazioni utilizzate per catalogare le anemie; una di
queste prende in considerazione il VCM o volume corpuscolare medio che è =
ematocrito/ g.r in milioni x mm3 e del valore globulare = Hb% / numero globuli
rossi X 20 , ed è tra le più seguite:
Avremo, dunque:
-anemia normocromica, con valore globulare uguale ad 1
-anemia ipercromica, con valore globulare > 1
-anemia ipocromica, con valore globulare <1
Inoltre un altro criterio classifica le anemie a seconda del VCM e della CECM
(concentrazione emoglobinica media corpuscolare = Hbg%/ Hct (ematocrito)
- anemia ipocromica microcitica (cioè scarso contenuto di Hb per g.r. + g.r di
dimensioni ridotte, es. talassemia e ed anemie iposideremica);
- anemia normocromica normocitica (cioè contenuto normale in Hb per g.r. +
dimensioni normali, dunque anemia post-emorragica);
- anemia macrocitica ipercromica (cioè g.r. di dimensioni maggiori + contenuto
in Hb maggiore, es. nelle carenze di B12 e folati, perchè il g.r. non riesce ad
avere una eritropoiesi normale per carenza di vitamine)
Altre classificazioni
Su base patogenetica:
- anemia da deficit di produzione
- anemia da eccesso di consumo
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anatomo-funzionale:
-anemia normogenerativa (con normoreticolocitosi)
-anemia iporigenerativa (con iporeticolocitosi)
-anemia iperrigenerativa (con ipereticolocitosi)
basata sui segni di iperemolisi:
-anemie emolitiche (vedi appresso)
-anemie anemolitiche.
Classificazione biochimica:
-anemie iposideremiche (ferrocarenziali vere, ed anemie ferrocarenziali difetto
congenito di mobilizzazione del ferro)
-anemie ipersideremiche (da difetto di utilizzazione del ferro (sideroacrestiche),
aplastiche, da distruzione eccessiva dei globuli rossi (talassemie, a.emolitiche
in genere).
morfologica (molto seguita, vedi sopra):
-anemie normocitiche (cioè volume normale)
-anemie macrocitiche (cioè a globuli r.di volume aumentato,con Volume
Corpuscolare Medio (MCV)= >95 micron3
-anemie microcitiche ( cioè globuli rossi di volume MCV < a 76 micron3
e quindi per la concentrazione di emoglobina (Hb) in ogni globulo rosso:
-anemie normocromiche (quindi con normale concentrazione emoglobinica per
globulo di 27 picogrammi)
-anemie ipercromiche (quindi con concentrazione accresciuta di Hb)
-anemie ipocromiche (quindi con concentrazione ridotta di Hb).
IN OGNI CASO, L'ANEMIA SI DIVIDE IN:
I) Anemie da diminuita produzione di globuli rossi;
II) Anemie da aumentata distruzione
III) Anemie dovute a perdita.
I) ANEMIE DA DIMINUITA PRODUZIONE DI GLOBULI ROSSI.
1) Anemie secondarie a malattie endocrine, per esempio nell’insufficienza
ipofisaria, ipotiroidismo, M. di Addison, eccesso di estrogeni.
2) Anemie in corso di insufficienza renale; in questo caso va esclusa la carenza
di ferro, perchè questi pazienti possono avere perdite occulte di sangue dal
tratto gastroenterico, oppure un deficit di folati che vengono rimossi dall’emodialisi,
una dialisi inadeguata che può peggiorare l’anemia.
3) Anemie da diminuita produzione di globuli rossi per deficit dei fattori
nutrizionali: ferro, vit. B12, folati, Vit. B6.
4) da insufficienza midollare o anemie aplastiche
Anemie sideopeniche
Anemia da deficienza di ferro o sideropeniche; occorre valutare per queste
affezioni, le perdite occulte che conseguono alle patologie del tratto
gastroenterico per tumori, gastriti da fans, uso eccessivo di farmaci che
impediscono l’assorbimento di ferro, per es. gli antiacidi.
Anemie ipocromica essenziale. Si caratterizza per astenia, anoressia, disfagia e
costituisce la sindrome di Plummer-Vinson, che si può associare ad ipocloridria.
Anemie ipocromiche secondarie. Cause : diete quali-quantitativamente inadeguate;
perdite protratte di sangue, per meno-metroraggie, emorragie digestive (ulcere,
ernia dello jatus, varici esofagee, colite ulcerosa, gastriti croniche,
carcinomi, infestazioni da anchilostoma duodenale); malassorbimento di ferro per
acloridria, gastrectomia totale o parziale, ptosi ed ipotonia dello stomaco,
stati diarroici es. Retto Colite Ulcerosa, Coliti specifiche ecc.); steatorrea
idiopatica, nello sviluppo corporeo e nella fase di accrescimento, nella
gravidanza.
Anemie ferrocarenziali spurie, dove cioè manca il ferro ma la causa non è nelle
riserve che risultano o normali o aumentate ma:
a) Anemie da difetto di mobilizzazione per infezioni, neoplasie, collagenopatie
ed avitaminosi C; B) Anemie da difetto di trasporto per atransferrinemia
congenita o acquisita;C) anemie sideroascrestiche idiopatiche e secondarie ad
intossicazione da piombo, da alcool, da carenza di Vit. B6, da farmaci es. PAS,
idrazide dell'acido isonicotinico, antiblastici.
Il bilancio nutrizionale del ferro prevede per l'uomo una assunzione giornaliero
di 1-2 mg e per la donna, considerate le gravidanze, le mestruazioni,
l'allattamento, di 5-6 mg/die. Il ferro è captato nel tubo digerente grazie alla
sua trasformazione da ferro da trivalente , ione ferrico ad ione ferroso,
legandosi a livello della mucosa alla transferrina della mucosa ed alla
ferritina; il trasporto in circolo avviene ad opera della transferrina (una Beta
1 globulina); alcune sostanze favoriscono tale processo: ac. ascorbico o vit. C,
alcool, acido folico, altre lo inibiscono, fitati, ossalati, fosfati. Alcune
patologie del tubo digerente come le affezioni flogistiche, le fistole
gastrodigiunocoliche, il morbo celiaco ne ostacolano l'assorbimento, così come
l'acloridria, una gastrectomia ecc.
Lo studio della deplezione e/o carenza di ferro, si avvale di alcune indagini di
laboratorio appresso menzionate:
TIBC= Transferrin Iron-Binding Capacity, cioè la capacità che ha la trasferrina
di legare ferro per il trasporto; essa oscilla tra 300-360 microgrammi/dl;se c'è
carenza marziale il TIBC è elevato > di 400 microgrammi/dl! Nelle forme
infiammatorie < 300 microgrammi/dl;
Saturazione della transferrina in % = 35% normalmente;
Ferritinemia= Normalmente tra 50-150 microgrammi/litro; essa scende in caso di
forme carenziali da ferro; sale nelle anemie microcitiche ipocromiche correllate
alle talassemie, la dove il ferro è captato ma la sintesi delle catene alfa e
beta non avviene.
Sideremia o ferro sierico= normalmente 50-150 microgrammi/dl per l'uomo, per le
donne 15-50;
La classica anemia microcitica iposideremica si caratterizza per bassi valori di
ferro sierico < 30mg/dl mentre la TIBC, cioè la capacità di captare ferro della
transferrina aumenta, essendo la saturazione della transferrina bassa. cioè <
10%.
Il problema diagnostico è la confusione tra forme di anemia microcitica da
carenza di ferro e forme spurie, cioè infiammatorie, sideroacrestiche,
neoplastiche con sideremia spesso aumentata.
Nelle forme ferrocarenziali spurie, per es. le forme anemiche nelle
infiammazioni, esistono citochine infiammatorie, TNF, IFN beta, IFN gamma che
sopprimono la secrezione di eritropoietina; l'Hb si porterà dunque a valori di
8-10 g/dl, mentre la saturazione della transferrina è 5% e la TIBC sarà intormo
a 200-220 ed < 300 microgrammi/dl mentre i livelli di ferro sierico saranno < 50
microgrammi/dl ma la ferritina sierica sarà 30-200 microgrammi/litro, sempre
alta e non bassa!
Nelle anemie sideroacrestiche i globuli rossi sono microcitici, variabili per
forma ed il midollo è iperplastico (iperblastosi midollare), per blocco della
maturazione; sono dovute ad intossicazione da piombo, alcool, farmaci,
avitaminosi C, impiego di antiblastici, antibiotici, però la sideremia è
elevata, e la transferrina insatura è ridotta, in queste forme più del dovuto;
per cui la terapia col ferro non ha significato!!
Anemie megaloblastiche
Anemie da deficit di Vit. B12 (cianocobalamina).
Eziopatogenesi: a) insufficiente apporto alimentare, b) malassorbimento per
deficit del fattore intrinseco gastrico, gastrectomia c) malattie dell'ileo
terminale, come ileite, sprue tropicale, resezione intestinale, carcinomi; d)
parassitosi, cestodi del pesce, batteri intestinalie farmaci, ac.
paraimmosalicilico.
Sono secondarie a carenza di B12 perchè non viene introdotta con la dieta
(anemia dei vegetariani ed anemia megaloblastica del lattante, per carenza di
fattore intrinseco (anemia megaloblastica postgastrectomia, carcinoma, o
poliposi gastrica, atrofia della mucosa gastrica, anemia da carenza di B12 per
competizione ed assorbimento della stessa da parte di parassiti intestinali
(botriocefalo o sindrome dell’ansa cieca.
La cobalamina è situata in un anello tetrapirrolico come l'eme, però non può
essere sintetizzata e si trova nelle carni e nei formaggi. Il fabbisogno è di
2,5 microgramm/die; durante la digestione vi è una glicoproteine vettrice R che
la veicola nello stomaco; il fattore intrinseco, prodotto nello stomaco, di peso
50 kDa, dalle cellule parietali dello stomaco, consente l'assorbimento della B12
nell'ileo terminale, dove il complesso F.Intrinseco+Vit.B12 è internalizzato e
la vitamina assorbita. Il ruolo della vit B12 risiede nel suo ruolo di
costituzione degli enzimi cobalaminici che intervengono nel trasferimento di
gruppi metilici al 5 metil tetraidrofolato fino alla formazione di 5,10 metil
tetraidrofolato. Per cui nelle terapie prima occorre somminitrare Vit. b12 e poi
anche acido folico; infatti entrambe le due vitamine intervengono in reazioni
enzimatiche per la sintesi degli acidi nucleici (DNA), e quindi per il ricambio
dei tessuti, ripristino delle strutture del Sistema Nervoso Centrale.
Anemia perniciosa o M. di Addison-Biermer, dovuta appunto alla carenza del
cosidetto fattore intrinseco, prodotto a livello antrale che consente
l’assorbimento della vitamina. Compare astenia, senso di peso epigastrico
post-prandiale, saltuaria diarrea, sensazioni urenti alla lingua (glossite di
Hunter), disturbi neurologici dovuti a demielinizzazione con degenerazione
assonica ; i disturbi vanno dalle parestesia, difficoltà ad afferrare gli
oggetti o a camminare o psichici come apatia, diminuizione della memoria,
depressione, demenza e psicosi.
I valori della cobalamina vanno nel siero tra 200 -900 pg/ml; valori inferiori a
100 pg/ml indicano deficienze degne di nota;
Test di Schilling: si effettua per studiare la patogenesi; si somministra una
dose di cobalamina radioattiva per os e si ricerca la quota di radioattività
escreta con le urine delle 24 ore; se c'è stato malassorbimento nelle urine non
si trova radioattività; si aggiunge a questo punto il Fattore intrinseco+ vit.
B12 e si ripete l'operazione; in questo caso o l'assorbimento è avvenuto e
dunque la ragione della carenza di Vit. B12 risiedeva nella carenza di Fattore
intrinseco, oppure l'assorbimento non è avvenutop per altre cause che vanno
individuate per es. nella sindrome dell'ansa stagnante, nella contaminazione
batterica.
Anemie da carenze di folati.
Deficit di folati. Escludere innanzitutto il deficit della Vit B12 perchè la
somministrazione di folati può peggiorare il quadro. Una dieta normale
contenente acido folico non può causare questa affezione che, invece, è propria
dell’alcolista, del morbo celiaco, nella steatorrea idiopatica,
nell’emodializzato, nelle anemie emolitiche croniche. Cause : a) insufficiente
apporto alimentare che però è raro perchè la vit. è contenuta negli ortaggi; b)
etilismo c) aumentato fabbisogno: gravidanza, allattamento, accrescimento,
neoplasie, malattie croniche desquamanti della cute, emodialisi; d) sindromi da
malassorbimento, sprue tropicale e non tropicale e) farmaci, barbiturici,
etanolo, metotrexato, azatioprina, idrossiure.
I folati intervengono quali coenzimi nel trasferimento di unità di carbonio
sotto forma di gruppi metilici, la cui fonte è la serina. Esempio: la sintesi
delle purine,
4) Anemie da insufficienza midollare.
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Anemia aplastica o arigenerativa, si caratterizza per pancitopenia o depressione
della serie rossa e/o bianca e/o piastrinica. Può verificarsi quale reazione
tossica a diverse sostanze chimiche, a medicamenti (benzoli, arsenobenzoli,
anticonvulsivanti, chinino, piramidone, coloranti per capelli, chemioterapici ed
antiblastici, radiazioni ionizzanti, raggi X).Laboratorio: emazie <1.000.000,
globuli bianchi sotto 2000/mmcubo, neutropenia e linfocitosi relativa; compaiono
febbre, e fatti settici concomitanti.
Aplasia pura della serie rossa. Si associa a tumori timici nel 30-50% degli
adulti. Sono stati descritti anticorpi anti-precursori dei globuli rossi.
Anemie mielodisplastiche. Le anemie mielodisplastiche dette anemie refrattaria
con eccesso di blasti, preleucemia, sindrome dismielopoietica o mielosi
eritremica cronica, hanno in comune una primitiva anormalità del midollo con
disordine e maturazione ed insufficienza a produrre un adeguato numero di
globuli rossi maturi.
5) Anemia sideroblastica.
Anemia sideroblastica. E’ una condizione preleucemica, anche se può essere
ereditaria e secondaria a farmaci o altre malattie (neoplasie, disordini del
midollo, malattie infiammatorie).
II) ANEMIE DA AUMENTATA DISTRUZIONE.
1) Anemie emolitiche, cioè dovute ad una accellerata distruzione di globuli
rossi maturi per a) cause intrinseche al globulo stesso (cioè un’anormale
costituzione del globulo), oppure b) per cause estrinseche, es. anticorpi. Si
hanno:
ANEMIE EMOLITICHE PER CAUSE INTRINSECHE AL GLOBULO ROSSO.
Anemie emolitiche congenite da alterazioni della membrana del globulo rosso.
Avremo la Sferocitosi ereditaria, o ittero emolitico di Minchowski-Chaffard),
che si caratterizza per anemia, ittero e splenomegalia, microsferocitosi,
diminuita resistenza osmotica delle emazie, turricefalia, ulcere croniche alle
gambe; essa è dovuta alla carenza di una proteina, la spectrina che consente un
assetto di membrana tra lipidi e proteine, insieme all'anchirina; la
Ellissocitosi ereditaria: il qudro clinico è simile a quello della sferocitosi
con la differenza che le emazie hanno una forma ellittica, ed il colesterolo si
colloca ai due estremi del globulo rosso.
Anemie emolitiche enzimopeniche. Sono dovute ad alterazioni congenite degli
enzimi implicati nel metabolismo cellulare glucidico e di sostanze a questo
correlate, per cui ne derivano alterazione del globulo rosso e scarsa resistenza
globulare fino alla lisi; infatti il globulo rosso trae energia dal metabolismo
glucidico. Esse sono:
Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PDH). Si caratterizza per una
forma di anemia non sferocitica, ma caratterizzata da crisi emolitiche acute a
seguito di episodi di ingestione o inalazione di polline di fave o di composti
chimici ossidanti (acido acetilsalicilico o aspirina, cloramfenicolo,
trimethoprim, PAS, sulfametossipiridina, isoniazide, metildopa, ac. nalidixico,
piperazina ecc.). La sintomatologia si caratterizza per malessere, brivido
scuotente, vomito, dolori addominali e lombari, ittero e subittero.
Emoglobinopatie.
Anemia emolitica drepanocitica o a cellule falciformi, trasmessa come carattere
autosomico recessivo, caratterizzata da drepanociti (emazie a falce) per la
presenza di una emoglobina anomala (HbS dal 15 al 90% ).
Anemia microdrepanocitica o M. di Silvestroni-Bianco. E’ dovuta ad una doppia
eterozigosi per il gene HbS e per quello della betatalassemia. Le crisi di
falcizzazione sono iniziate da infezioni, acidosi, febbre, ipossiemia, per cui
si dovrebbe prevenire l’episodio fennrile con paracetamolo.
Emoglobinuria parossistica notturna o M. di Marchiafava e Micheli. E’ dovuta ad
una particolare ipersensibilità alla lisi da parte del complemento,
caratterizzata da emoglobinemia, emosideruria ed episodi recidivanti di crisi
emolitiche acute con brividi, febbre, dolori ed emoglobinuria che iniziano
prevalentemente durante il sonno e si accompagnano a complicanze trombotiche.
Talassemie. Sono un gruppo di emoglobinopatie trasmesse con carattere autosomico
dominante caratterizzate da deficiente produzione delle catene beta o alfa. La
talassemia maior o Morbo di Cooley (dove l’ emoglobina normale è sostituita da
HbF dal 15 al 90%!) è legata al gene disvitale in doppia dose (stato di
omozigosi), e la talassemia minor o Morbo di Rietti-Greppi-Micheli (2-6% di HbF)
e la talassemia minima o microcitemia costituzionale, condizione di portatore
sano, con assenza di emoglobina fetale (HbF) ma note di ipocromia, subittero .
La forma maior si caratterizza per un’anemia grave, con spiccata spleno- ed
epatomegalia, ittero, anemia microcitica ed ipocromia ed emazie a bersaglio,
eritroblasti, emoglobina fetale in circolo; radiologicamente le ossa del cranio
sono deformate (cranio a "spazzola") e così pure le ossa lunghe perchè la
midollare (deputata alla eritropoiesi) è incrementata, mentre la corticale è
ridotta; la facies è caratteristica con zigomi sporgenti, naso incavato, fronte
alta, "facies orientaloide" ecc.
ANEMIE EMOLITICHE PER CAUSE ESTRINSECHE AL GLOBULO ROSSO.
Si classificano in anemie dovute a:
1) da sequestro splenico nelle condizioni di ipersplenismo da malattie
mieloproliferative, cirrosi epatica, infiammatorie ecc; 2) da cause
immunologiche: anticorpi caldi, anticorpi freddi del tipo IgM, anticorpi freddi
del tipo IgG (emoglobinuria parossistica a frigore); isoanticorpi es.
incompatibilità materno-fetale; incidenti trasfusionali 3) anticorpi rivolti
contro apteni farmaco-correlati, es. penicillina e chinidina, alfa metildopa; 4)
anemia emolitica traumatica per difetti macrovascolari, impianto di protesi
valvolari, porpora trombocitopenica; 5) anemia da cause tossiche: veleno di
ragno, serpenti.
Dipendono da fattori che agiscono al di fuori del globulo rosso (estrinseci) e
che ne determinano la lisi (emolisi).
Anemie emolitiche da prodotti chimici o da farmaci (BAL, isoniazide, metildopa,
blu di metilene, chinino, acido ascorbico, PAS, aspirina, furazolidone,
piperazina, probenicid, chinidina, penicillina, clorpromazina, clorpropamide,
fenacetina, insulina, sulfamidici ecc.)
Anemie emolitiche da infezioni batteriche o infestazioni parassitarie. Sono
dovute ad attivazione del complemento ed alla produzione di emolisine e tossine
batteriche varie in corso di setticemie ecc.
Anemie emolitiche autoimmuni. Rappresentano un gruppo importante di anemie,
secondarie alla formazione di autoanticorpi contro determinanti antigenici
globulari; gli anticorpi sono "freddi" o "caldi", a seconda della capacità di
reagire a freddo o a caldo e di dare lisi.
Anticorpi "caldi", cosi definiti perchè gli anticorpi reagiscono a 37 °C con
antigeni proteici e sono IgG, solo di raro IgA ed IgM: ciò accade a seguito di
neoplasie del sistema immunitario es. Hodgkin e linfoma di Hodgkin,
collagenovasculiti, LES;
Anticorpi "freddi", così definiti perchè la reazione avviene a freddo, cioè a
4°C, forme più rare;è caratteristica dell'emoglobinuria parossistica a frigore,
cioè da freddo, di Donath e Landsteiner, dovuta ad un'emolisina presente nel
siero e fissata sulle emazie che determina crisi emoglobinuriche alle
esposizioni al freddo, con dolori ossei e mialgie intense, diarrea, vomito e
disturbi vasomotori tipo fenomeno di vasospasmo di Raynaud: test di Rosenbach
della mano in acqua ghiacciata stretta da un laccio, che provoca crisi
emoglobinurica.Altri anticorpi a freddo si possono avere nella gammapatia
monoclonale, nella mononucleosi infettiva, nelle infezioni da Mycoplasma
pneumoniae.
Laboratorio: le indagini da effettuare per diagnosticare le anemie emolitiche si
avvalgono del dosaggio dell'aptoglobina, che sarà ridotta, test di Coombs
diretto che ricerca nel siero del paziente gli anticorpi adesi sulle emazie; il
dosaggio dell'emoglobina libera nel siero l'emosiderinuria. In caso di tests di
Coombs si potranno avere risultati così suddivi.
REAZIONE anti IgG positiva ed anti C3 negativa= anticorpi contro fattore Rh,
alfa metildopa, mai nel LES
REAZIONE anti IgG positiva ed anti C3 positiva= anticorpi nel LES contro
antigeni glicoproteici
REAZIONE anti IgG negativa ed anti C3 positiva= anticorpi freddi, anticorpi IgM.
Anemie emolitiche acquisite acuta da autoanticorpi in altre condizioni
patologiche: può seguire ad infezioni virali (polmonite atipica primaria,
mononucleosi infettiva, influenza, malattia da coxsachie, rosolia, varicella
ecc.); neoplasie (linfomi), carcinomi metastatizzati del midollo, malattia del
collagene, LES.
Anemie emolitiche acquisite croniche da autoanticorpi croniche.Insorgono in
corso di patologie come tubercolosi, collagenopatie, cirrosi epatica,
sarcoidosi.
Emoglobinuria parossistica da freddo. Crisi emoglobinuriche scatenate
dall’esposizione al freddo. Le urine sono rosso sangue per la presenza di
emoglobina.
III) ANEMIE DOVUTE A PERDITA.
Vedi anche emorragie gastrointestinali.
Sono le più frequenti forme di anemie, dovute a sanguinamento occulto e, per
questo, più insidioso; possiamo avere perdite dal tubo digerente che si
manifestano in maniera evidente con
emottisi, (sputo di sangue, àima+ptiùo) per emorragia dal faringe, varici
esofagee (!!), esofago, trachea, bronchi, polmone ecc.
ematemesi (vomito di sangue di color caffè, dal greco= aima+emesis, vedi link)
dovuta a gastrite emorragica, ulcera gastrica, cancro dello stomaco, duodenite,
ulcera duodena, sindrome di Mallory-Weiss, esofagiti ecc. vedi i rispettivi link
di gastroepato)
melena (sangue nelle feci digerito di colore nero, dal greco= melanos + àima),
significa che c’è sangue digerito nelle feci e la causa è da ricercare in una
emorragia del tratto alto.
rettorragia (sangue dal retto rosso vivo), per alterazioni organiche rettali,
emorroidi, polipi, cancro, M. di Crohn, M. infiammatorie intestinali, malattie
del collagene, enterocoliti.
Se l’emorragia non è evidente si può ricorrere a test specific come la ricerca
del sangue occulto nelle feci.
Emorragie da coagulopatie congenite (Emofilia A per deficit del fattore VIII, ed
Emofilia B o Malattia di Christmas per deficit del fattore IX della
coagulazione).
Emorragie da coagulopatia acquisita (CID), per abbassamento dell’emostasi ed
eccessivi fibrinolisi che possono condurre ad un sanguinamento clinico ed alla
formazione di depositi di fibrina con micro e macrotrombosi ed anemia emolitica
per frammentazione dei globuli rossi. Le cause possono essere le sepsi
batteriche, la gravidanza con aspirazione di liquido amniotico).
Deficit di Vit K dell’epatopatico, la cui importanza risiede nel fatto che la
Vit K consente la sintesi dei fattori II, VII, IX, X.
Emorragie per alterazioni delle piastrine. Per trombocitopenie e per porpora
trombocitopenica idiopatica.
Diagnosi di laboratorio delle anemie in genere.
Le indagini di laboratorio da effettuare sono:
emocromocitometrico completo della formula di Arneth: (per valutare l’ematocrito
Hct ossia la % tra la componente corpuscolata e quella liquida, il numero dei
globuli rossi, dei globuli bianchi e le percentuali di distribuzione tra
granulociti, linfociti, monociti, eosinofili,il tasso di Hb in grammi, l’ VmC e
la MCHC, vedi sopra ecc). L’emocromocitometrico consente di avere la conta dei
globuli bianchi o leucociti; gli elementi che li compongono sono rappresentati
dai granulociti o polimorfonucleati (suddivisi in basofili, eosinofili), dai
linfociti e dai monociti; essi sono mediamente 5.000-9.000 per l’uomo e
4.000-7.500 per la donna e determinano la formula leucocitaria così costituita:
-granulociti neutrofili 55-70%
-granulociti eosinofili 1-4%
-granulociti basofili 0,1 -1%
-monociti 2-8%
L’aumento dei neutrofili, può aversi nelle malattie dovute ad infezioni
batteriche da gram positivi, nelle suppurazioni (carie dentarie, tonsilliti
ecc.), nelle neoplasie (!!!), nell’infarto del miocardio, nelle ustioni, nelle
affezioni del polmone; un calo leucopenia, si può avere nel Kala-azar,
tubercolosi, malattie infettive come tifo, paratifo, melitense, influenza, LES,
ipersplenismo, radiazioni, shock, ipotiroidismo, iposurrenalismo)
Un aumento della componente eosinofila si avrà nelle anemie perniciose, leucemia
eosinofila, morbo di HodgKing, dermatopatie, psoriasi, infestazioni da
parassiti, allergopatie, gastroenterite eosinofila.
reticolocitemia: per valutare la presenza di reticolociti in circolo,
espressione di fatti emolitici e di rigenerazione dei globuli rossi dopo un
fatto emorragico se l'organismo è in grado di ripristinare la massa circolante
degli eritrociti; di norma i reticolociti sono il 2%, ma possono accrescersi se
vi è emolisi, per es. (aa. normo-ipo-iperrigenerative);
resistenze osmotiche: In condizioni normali essa oscilla tra 0,45 e 0,35 per le
soluzioni sodio-cloruro, cioè il g.r. mantiene la sua integrità in queste
situazioni limite, grazie ai sistemi di pompa di cui è dotato. Tuttavia la
resistenza osmotica aumenta nelle sindromi talassemiche, nelle anemie
drepanocitiche. Si riduce: nelle anemie emolitiche acquisite, secondarie ad
epatopatie, nelle neoplasie, nell’anemia perniciosa.
VES : (velocità di eritrosedimentazione, espressione della velocità con la quale
le emazie sedimentano, espressione del contenuto di diversi componenti del
plasma:alfa e beta globuline, fibrinogeno e parte corpuscolata. L’indice di Katz
è uguale ad un rapporto tra a+b/2 suddiviso ancora per 2, dove a= valore in mm
di sedimentazione alla 1° ora e b= valore in mm di sedimentazione alla 2° ora;
il tutto è espressione della capacità delle componenenti del sangue (falso
colloide) a stare in sospensione. La VES aumenta: nelle anemie, nelle infezioni,
nelle leucosi acute, nelle epatopatie per ipoalbuminemia, nei tumori (!!!), dopo
interventi chirurgici, durante la febbre, ; la VES si riduce: nelle poliglobulie
(infatti il sangue sedimenta male per pletore di g.r.!), nel morbo di Vaquez,
nelle epatopatie, nelle iperalbuminemie
bilirubina indiretta: espressione se aumentata di emolisi in quanto è prodotta
dal catabolismo della bilirubina (vedi link).
sideremia: espressione del ferro sierico che di norma è di 65-185 microgrammi%,
meno nella donna ,per ciclo e gravidanze. Condizioni di iposideremia sono:
insufficiente apporto con la dieta (vegetariani), disturbo dell’assorbimento,
splenectomia, malattie infettive, epatopatie, emorragie acute e croniche;
condizioni di ipersideremie sono l’emocromatosi, anemia perniciosa, cirrosi
epatica, sindromi emolitiche congenite, ipotiroidismo.
transferrina: è un parametro che indica l’avidità con cui la trasnsferrina capta
il ferro, e si incrementa nelle forme insature nelle anemie sideropeniche);
rappresenta la quota di ferro nel plasma;
ferritinemia: rappresenta le forme di deposito del ferro.
aptoglobina: si incrementa nelle forme emolitiche.
tests di Coombs diretto ed indiretto: valuta eventuali anticorpi nelle forme
emolitiche autoanticorpali , vedi sopra.
dosaggio della Vit. B12 e dell’acido folico: utile nelle forme macrocitiche.
CENNI DI TERAPIA.
E’ sempre demandata allo specialista ematologo, specie nelle forme gravi! Non
esiste una terapia unica per tutte le anemie! Essa può andare dalla
somministrazione di ferro per os o in vena, nelle forme con malassorbimento ma
bisogna prima escludere le perdite ematiche e, di conseguenza, di ferro! Nelle
forme macrocitiche e/o megaloblastiche si somministrano Vit B12 ( 1000 gamma/die
per brevi periodi) ed acido folico (1-5 mg/die) . Il ferro è sconsigliato nelle
forme emolitiche (!!!!);
Nelle anemie croniche gravi, per es. talassemie, è indicata la somministrazione
di emazie concentrate, talora associando plasma o albumina; nei bambini con
rischio di infezione da citomegalovirus si impiegano emazie congelate o nei
pazienti che hanno avuto reazioni trasfusionali (orticarie e febbre); le emazie
lavate sono impiegate nei pazienti che hanno avuto ipersensibilità verso i
componenti plasmatici;
Nelle forme autoimmuni, si impiegano gli immunosoppressori (ciclosporina), si
attua talora la splenectomia; si ricorre talora al trapianto di midollo
(sopravvivenza a 5 anni dell’85%); si ricorre ai cortisonici nelle anemie
aplastiche refrattarie (fluossimesterone, prednisone) ; i chelanti di ferro si
impiegano, invece, nelle talassemie o nelle forme dove c’è ipersideremia e
rischio di emosiderosi (desferrioxamina).
IN OGNI CASO LA TERAPIA E’ UN ATTO STRETTAMENTE MEDICO E, TALORA, ALTAMENTE
SPECIALISTICO!
dott. Claudio Italiano
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