IL DELIRIUM NELL’ANZIANO “FRAGILE”
Dr. Alessandro Grippa - Geriatra ASP Messina
La condizione di fragilità nell’anziano, caratterizzata spesso da polipatologia,
polifarmacoterapia e forte rischio di disabilità, risulta spesso associata ad
una condizione clinica ad elevata prevalenza in età geriatrica, purtroppo
sottodiagnosticata: il Delirium.
Si tratta di una forma di stato confusionale acuto che si caratterizza come un
disturbo dell’attenzione ad insorgenza acuta, con decorso fluttuante e
solitamente di breve durata (ore o giorni).
Può manifestarsi in 3 forme:
- Iperattiva: prevalgono irrequietezza, agitazione psicomotoria, disturbi
comportamentali prevalentemente notturni, allucinazioni.
- Ipoattiva: tendenza alla riduzione della vigilanza, stupor, impoverimento del
linguaggio.
- Mista: con alternanza delle 2 forme.
E’ una patologia di frequente riscontro in ambiente ospedaliero, dal momento che
circa il 10% degli anziani sviluppa una forma di delirium al momento del
ricovero (delirium prevalente); tra questi il 31% insorge in Unità di Terapia
Intensiva. Inoltre nei pazienti già disabili o affetti da demenza questa
percentuale può raggiungere anche il 70% al momento del ricovero.
..L’incidenza di delirium è ancora elevata ne i pazienti chirurgici, al punto
che fino al 50% degli anziani ricoverati con frattura di femore presentano
sintomi attribuibili a questa condizione.
Per quanto riguarda l’eziologia del delirium si riconoscono le principali cause
nei farmaci (specie quelli con attività anticolinergica come alcuni
antipsicotici, gli antidepressivi triciclici, le benzodiazepine, la digitale),
patologie organiche (infezioni, ritenzione urinaria, patologie cardiovascolari
acute, neoplasie). In alcuni casi è la sospensione del trattamento a scatenare i
sintomi confusionali, come nel caso dell’alcool e dei sedativi.
Non irrilevanti appaiono infine le cause psicologiche come l’ospedalizzazione,
la depressione e la deprivazione sensoriale.
E’ stato altresì dimostrato come una condizione biochimica predisponente sia il
ridotto metabolismo glucidico cerebrale, presente tra l’altro anche in caso di
demenza senile; altri fattori predisponenti sono rappresentati dai deficit
visivi e uditivi e dalla disidratazione (indicata da un elevato rapporto
creatinina/azotemia).
Determinate situazioni ambientali rivestono invece il ruolo di fattori
precipitanti, come l’applicazione di catetere vescicale, l’uso di mezzi di
contenzione, le piaghe da decubito, l’istituzionalizzazione e l’ospedalizzazione
(causa frequente di immobilizzazione).
La correlazione con la demenza è controversa; d’altra parte il delirium può
rappresentare un segno premonitore di demenza sottostante.
...L’importanza di porre una corretta diagnosi di Delirium è molto rilevante, se
si pensa che in una percentuale media del 50% la patologia non risulta
diagnosticata (i sintomi vengono spesso confusi con la demenza, l’invecchiamento
o la depressione).
Pertanto bisogna rifersi a criteri selettivi come quelli elencati nella
Confusion Assessment Method (C.A.M.):
- Comparsa acuta dei sintomi e decorso fluttuante
- Disorganizzazione del pensiero
- Alterazione del livello di coscienza
C’è Delirium se sono presenti i 3 criteri.
Al fine di una buona prevenzione occorre intervenire su più fronti:
- Correzione dei deficit visivi e uditivi
- Protesizzazione ambientale (buona luminosità, evitare rumori ed ombre che
possono indurre allucinazioni, favorire la socializzazione
- Terapia di Orientamento alla Realtà (ROT) in soggetti affetti da Demenza;
- Attento monitoraggio dello stato di idratazione e di ossigenazione
- Pronto trattamento di patologie acute.
. Il trattamento farmacologico va riservato solo ai casi particolarmente
disturbanti e di pericolosità; viene preferito l’uso a basse dosi di aloperidolo,
o di un antipsicotico atipico come il risperidone; le benzodiazepine sono
sconsigliate (a parte i casi di astinenza da alcool).
Da quanto descritto emerge la gravità di una situazione clinica spesso
misconosciuta, reversibile ma potenzialmente invalidante.
Un giusto approccio preventivo basato sulla Valutazione Multidimensionale
Geriatrica può limitarne l’insorgenza.
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