ASMA
L’asma (ásthma: respiro breve) la descrive già Omero nell'epopea, nei versi in
cui parla di Ettore, eroe ferito nella pianura, che ansima con respiro breve ed
emette sangue dalla bocca. Oggi, a differenza di quanto accadeva nel passato
quando parliamo di asma ci riferiamo ad una malattia infiammatoria cronica
delle vie aeree, dove i bronchi sono interessati dal processo infiammatorio. Non
bisogna confondere l’asma con l’asma cardiaco, cioè con l’affanno o dispnea che
interessa i pazienti con scompenso di cuore. I bronchi sono le vie di
comunicazione attraverso cui l’aria entra ed esce dai polmoni durante gli atti
respiratori.
Definizione.
Quando una persona ha l’asma i bronchi sono infiammati, e la loro parete è
arrossata e ispessita ed è iperattiva, cioè la muscolatura liscia che
costituisce i bronchioli respiratori è in grado di contrarsi in maniera intensa
ed inappropriata, determinando così il restringimento del bronchiolo stesso, che
si definisce fenomeno del "broncospasmo". Al processo infiammatorio, che sta
alla base dell'asma, prendono parte i globuli bianchi, in particolare alcune
famiglie di cellule: i mastociti, gli eosinofili ed i linfociti T (all'emocromo
tali soggetti presentano spesso alla formula di Arneth aumento degli eosinofili).
Si è parlato in questo website del ruolo che gli inquinanti rivestono nella
genesi dell’asma (cfr smog fotochimico) nei soggetti predisposti a questa
infiammazione, nei quali si hanno episodi ricorrenti di respiro sibilante
(fischi, rumori secchi, "avere i gattini dentro" (!) ), difficoltà respiratoria,
senso di costrizione toracica e tosse (cfr auscultazione del torace). Questi
segni, per fortuna, si associano a broncoostruzione reversibile, cioè il
bronchiolo, dotato di muscolatura liscia, dopo la contrazione, successivamente
si rilascia e fa ripassare l’aria, a differenza di quanto accade nella bronchite
cronica dove il processo è irreversibile e l'ostruzione dei bronchi risolvibile
con estrema dificoltà e con cure intense, fino a quando ciò è possibile (cfr
cura della bronchite cronica). Stante i problemi connessi con l’inquinamento
crescente nelle nostre città (cfr ambiente e smog fotochimico) si stima che 100
milioni di persone nel mondo siano asmatici, compresi i bambini e perfino gli
atleti, per il quale fare sport è una cura fondamentale.
Cause
Le cause scatenanti l'attacco asmatico possono essere molteplici e sono in
prevalenza rappresentate dalle seguenti sostanze e condizioni allergizzanti:
allergia: inalazione di aero-allergeni , come pollini (graminacee: stagionalità
delle manifestazioni (da maggio a luglio con un secondo picco a settembre; erbe
infestanti, per esempio Lanciuola, Artemisia, Parietaria: stagionalità delle
manifestazioni, da luglio a settembre; Alberi: stagionalità delle manifestazioni
da febbraio ad aprile.
micofiti, muffe Cladosporium, Alternaria: muffe che crescono in ambienti
caldo-umidi (presenti nelle abitazioni). Il picco di produzione delle spore
fungine si verifica alla fine dell’estate-inizio dell'autunno.
cfr Allergia, allergeni!!
La fame d'aria, il paziente affannato!
Il paziente con la tosse, diagnosi e cura
Bronchite cronica e riacutizzazioni
Grazie non fumo!
Lo sputo di sangue
polveri di casa, acari della polvere
allergia alimentare scatenata da proteine del latte, uovo, conservanti degli
insaccati,es. il glutammato monosodico
Infezioni virali (virus respiratorio sinciziale, virus del raffreddore comune) e
batterici
Il reflusso gastroesofageo continuato con rigurgito di materiale nelle vie
aeree.
Sostanze chimiche: smog foto fotochimico, isocianati e resine epossidiche:
lavoratori della plastica e del poliuretano, verniciatori, disegnatori e
tipografi; formaldeide: lavoratori della plastica, personale sanitario; etilendiamine:
fotografi. grano e farina: fornai, mugnai, contadini; animali da
laboratorio: personale esposto a topi, cavie, conigli, ecc; legni (per
esempio quercia, mogano, cedro rosso, noce): falegnami; farmaci: lavoratori
delle case produttrici; metalli (per esempio cromo, nichel, mercurio, cobalto):
lavoratori metalmeccanici, saldatori.
stress sistemico: situazioni di forte stress fisico specie nell'attività
sportiva possono causare bronco costrizione
migliorate condizioni igieniche, per esempio i bambini che vivono in casa in
ambienti asettici.
....Le cause scatenanti l'attacco asmatico possono essere molteplici e sono in
prevalenza rappresentate dalle seguenti sostanze e condizioni allergizzanti:
allergia: inalazione di aero-allergeni , come pollini (graminacee: stagionalità
delle manifestazioni (da maggio a luglio con un secondo picco a settembre; erbe
infestanti, per esempio Lanciuola, Artemisia, Parietaria: stagionalità delle
manifestazioni, da luglio a settembre; Alberi: stagionalità delle manifestazioni
da febbraio ad aprile.
micofiti, muffe Cladosporium, Alternaria: muffe che crescono in ambienti
caldo-umidi (presenti nelle abitazioni). Il picco di produzione delle spore
fungine si verifica alla fine dell’estate-inizio dell'autunno.
cfr Allergia, allergeni!!
La fame d'aria, il paziente affannato!
Il paziente con la tosse, diagnosi e cura
Bronchite cronica e riacutizzazioni
Grazie non fumo!
Lo sputo di sangue
polveri di casa, acari della polvere
allergia alimentare scatenata da proteine del latte, uovo, conservanti degli
insaccati,es. il glutammato monosodico
Infezioni virali (virus respiratorio sinciziale, virus del raffreddore comune) e
batterici
Il reflusso gastroesofageo continuato con rigurgito di materiale nelle vie
aeree.
Sostanze chimiche: smog foto fotochimico, isocianati e resine epossidiche:
lavoratori della plastica e del poliuretano, verniciatori, disegnatori e
tipografi; formaldeide: lavoratori della plastica, personale sanitario;
etilendiamine: fotografi. grano e farina: fornai, mugnai, contadini; animali da
laboratorio: personale esposto a topi, cavie, conigli, ecc; legni (per esempio
quercia, mogano, cedro rosso, noce): falegnami; farmaci: lavoratori delle case
produttrici; metalli (per esempio cromo, nichel, mercurio, cobalto): lavoratori
metalmeccanici, saldatori.
stress sistemico: situazioni di forte stress fisico specie nell'attività
sportiva possono causare bronco costrizione
migliorate condizioni igieniche, per esempio i bambini che vivono in casa in
ambienti asettici.
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Eziopatogenesi.
Quando un allergene, sia esso un polline, una muffa, viene inalata e raggiunge
l’albero respiratorio, accade che tale sostanza venga inglobata da alcune
cellule dette macrofagi, cioè "processata", vale a dire ridotta in piccolissime
porzioni infinitesimali che hanno una funzione antigenica e viene quindi
presentata in questa maniera ad altre cellule immunocompetenti, dette linfociti;
queste ultime si rendono conto che la sostanza è “not self”, cioè sconosciuta a
quelle di appartenenza al corpo umano, e dunque che va combattuta tramite
l’attivazione delle cellule bianche, linfociti B, ad opera per così dire di
“missili” speciali che sono delle proteine dette “immunoglobuline”. Nel caso del
processo allergico tali immunoglobuline si chiamano IgE o reagine (fenomeno
dell’atopia) e vengono legate a particolari siti del mastocita stesso per essere
veicolate in giro per il corpo umano. Quando un allergene si lega a queste
immunoglobuline vengono liberati i mediatori dell’allergia, fra cui sostanze
vasoattive come l’istamina. Essa agisce determinando vasodilatazione, edema dei
tessuti e, dunque dei bronchioli, bronco costrizione, produzione di muco e
secrezioni varie ed affanno. Inoltre vengono prodotte altre sostanze, quali le
proteine basiche che possono danneggiare l epitelio bronchiale.
.
Le alterazioni anatomo-patologiche in corso di asma bronchiale possono essere
così riassunte:
infiltrazione di eosinofili e linfociti (cellule che provocano infiammazione);
distruzione dell'epitelio (la superficie del bronco perde la sua integrità);
vasodilatazione e stravaso proteico (il bronco si "gonfia" e tende a chiudersi);
aumento della massa del muscolo liscio (microscopici muscoli che circondano il
bronco si ingrossano e stringono il bronco riducendone il lume);
angioneogenesi (si creano nuovi capillari);
aumento del numero delle cellule mucipare (le cellule che fabbricano il muco);
deposizione di collagene nella regione sottostante l'epitelio (ispessimento
della membrana basale).
Diagnosi
Si avvale della visita e dell’approccio al paziente, che può presentare delle
riacutizzazioni dell’asma, e deve presentare questi segni:
broncospasmo
dispnea espiratoria
tosse stizzosa
dispnea da sforzo
Ma l’esame fondamentale è la spirometria, (cfr anche bronchiti croniche) cioè la
misura dell’aria emessa e la velocità con cui ciò è possibile al primo secondo o
FEV 1 . Tale misura è possibile con uno strumento detto “cabina spirometrica”,
dove viene fatto sedere un paziente il quale è collegato ad un tubo e deve
respirare tramite esso, mentre un computer misura i flussi aerei, e fornisce
informazioni sullo stato di ostruzione delle vie aeree. Un test semplice quanto
importante è il cosiddetto "test di reversibilità", che consiste nell'eseguire
due spirometrie di cui una prima e una dopo la somministrazione di un farmaco
broncodilatatore spray. Negli asmatici tale somministrazione provoca delle
modificazioni della spirometria che consentono la diagnosi.
Diagnosi differenziale
La D.D. per l'asma va posta con altri pazienti che hanno dispnea:
Quelli affetti da bronchite cronica ostruttiva, tipica di persone mature mentre
l'asma è in genere un problema che affligge i giovani
Scompenso cardiaco (detto anche "asma cardiaco") dovuto a una insufficiente
forza di contrazione del cuore
Bronchite acuta: infiammazione passeggera dei bronchi abitualmente su base
infettiva.
Attacco di panico
Terapia
La malattia asmatica richiede abitualmente un trattamento continuativo. Si
avvale di farmaci in via aerosolica spray o in forma di polvere inalatoria in
modo da contenere nei limiti della normalità lo stato di infiammazione delle vie
aeree e di conseguenza non incorrere nella accentuazione dell'"iperreattività
bronchiale". I farmaci più importanti per il trattamento antiinfiammatorio
dell'asma restano gli i preparati a base di cortisone: beclometasone, la
budesonide la flunisolide, il fluticasone.
Una categoria di farmaci ad azione antiinfiammatoria particolare sono gli
antileucotrienici. Tali farmaci al momento vanno assunti solo per via orale.
Non appartengono alla categoria "farmaci" i cosiddetti "vaccini antiallergici"
o, più correttamente, immunoterapie specifiche. Tali prodotti trovano
indicazione solo nell'asma allergico quando l'allergene causale è stato ben
identificato. Essi intervengono nella desensibilizzazione nei confronti delle
sostanze allergizzanti e, quando correttamente somministrati, possono essere in
grado di ridurre gradualmente, nel giro di qualche anno, l'infiammazione
bronchiale.
In caso di crisi, invece, il soggetto può ricorrere a un'altra categoria di
farmaci chiamati broncodilatatori a breve (salbutamolo) durata d'azione che,
come suggerisce il nome, dilatano le vie bronchiali qualora un episodio di asma
le abbia fatte occludere.
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