.La maggior parte delle infezioni della bocca sono determinate da microrganismi. Per esempio alcune condizioni predispongono a tali infezioni, come degli stati di immunodeficienza acquisita o secondaria a malattie sistemiche o virali. Classicamente, un soggetto sottoposto ad uno stress prolungato, per esempio una persona che si alimenta male, per come può, e che lavora sottoposto a stimoli pressanti, può sviluppare lesioni del cavo orale. Parimenti, i soggetti affetti da sindrome dell’immunodeficienza umana possono presentare, per via della immunosoppressione indotta dall'infezione da HIV, numerose infezioni o neoplasie e lesioni autoimmunitarie e idiopatiche del cavo orale. Alcune di queste, come la candidosi orale e la leucoplachia villosa, un'iperplasia epiteliale benigna associata al virus di Epstein-Barr, sono reperti comuni dell'infezione da HIV e spesso precedono o accompagnano l’AIDS conclamato. Altre, come il sarcoma di Kaposi e il linfoma orale, sono diagnostiche di AIDS. La candidosi orale può essere facilmente trattata mediante somministrazione di antifungini topici o sistemici; tra questi vi è la nistatina sotto forma di pastiglie o candelette vaginali, il clotrimazolo (sciacqui della cavità orale), il fluconazolo e il chetoconazolo. Mentre la maggior parte delle lesioni orali dell'infezione da HIV si osservano anche nella popolazione generale, sia la leucoplachia villosa sia la malattia periodontale necrotizzante ulcerativa sono strettamente associate all'infezione da HIV e si osserva solo molto raramente in altre condizioni. Nella saliva possono essere riscontrate solo piccole e variabili quantità di HIV, ma il sangue, i liquidi tissutali e gli essudati delle screpolature gengivali che si osservano in bocca come risultato di lesioni o di manipolazioni cliniche sono certamente fonte di altri virus come l'herpes simplex e il virus di Epstein-Barr; lo stesso, quindi, può valere per l'HIV.



Infezioni della bocca, vescicolari, bollose ed ulcerative



· Stomatite erpetica primitiva acuta, dovuta a virus dell’herpes simplex è una affezione abbastanza frequente di labbra e mucosa orale che si manifesta con vescicole labiali che si rompono e formano croste di colore bianco-mielato, vescicole orali che si ulcerano rapidamente; estremamente dolorose; gengivite acuta, febbre, malessere, fetore della bocca, linfoadenopatia cervicale; queste affezioni si verificano principalmente nei neonati, bambini e giovani adulti. Guarisce spontaneamente in 10-14 giorni se le vescicole non si infettano secondariamente



· Herpes labialis ricorrente, si manifesta nella giunzione mucocutanea della cute periorale delle labbra, come eruzione di gruppi di vescicole che possono fondersi, quindi rompersi e formare croste; dolore alla pressione o con cibi piccanti. Dura circa una settimana, ma può prolungarsi se si verifica infezione secondaria. Le lesioni si manifestano sul palato ogivale.



· Varicella, Le lesioni cutanee possono essere accompagnate da piccole vescicole della mucosa orale che si rompono per formare ulcere ben definite; possono andare incontro a coalescenza formando grandi lesioni bollose che si ulcerano; la mucosa può presentare eritema generalizzato.
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· Herpes zoster: Eruzione vescicolare e ulcerazione unilaterale lineare che seguono la distribuzione sensitiva del trigemino o di una delle sue branche.



· Mononucleosi infettiva: stanchezza, faringodinia, malessere, febbricola e tumefazione dei linfonodi cervicali; numerose piccole ulcere compaiono generalmente alcuni giorni prima della linfoadenopatia; sanguinamento gengivale e petecchie multiple alla giunzione tra palato duro e palato molle.



· Verruche da papillovirus: lesioni papillari singole o multiple, con superficie cheratosica bianca e spessa che contiene molte proiezioni puntiformi; lesioni "a cavolfiore" coperte da mucosa di colore normale o tumefazioni multiple di colore rosa o aspetto pallido (iperplasia epiteliale focale).



· Herpangina coxsackievurus A B ed echovirus. Esordio improvviso di febbre, faringodinia e vescicole orofaringee, generalmente in bambini al di sotto dei 4 anni durante la stagione estiva; congestione faringea diffusa e vescicole (con diametro di 1-2 mm) bianco-grigiastre circondate da una areola di colore rosso; le vescicole si ingrandiscono e si ulcerano.



· Gengivite ulcerativa acuta necrotizzante (“bocca da trincea”, infezione di Vincent): gengive dolenti e sanguinanti, caratterizzate da necrosi e ulcerazione delle papille gengivali e dei loro margini, a cui si associa linfoadenopatia e odore fetido.



· Sifilide primaria (sifiloma), la lesione compare dove il germe penetra sulle labbra, sulla lingua e sull’area tonsillare. Piccole papule che formano un'ulcera larga, non dolente, con bordi induriti; linfoadenopatia unilaterale; sifiloma e linfonodi contenenti spirochete; test sierologici positivi dalla terza alla quarta settimana successiva al contagio



Sifilide secondaria, dove la mucosa orale frequentemente interessata da placche mucose, principalmente sul palato, ma anche alle commissure labiali. Lesioni maculopapulari della mucosa orale (con diametro di 5-10 mm) e ulcerazione centrale ricoperta da membrane grigiastre; eruzione su varie superfici mucose e cutanee accompagnata da febbre, malessere o faringodinia.

Sifilide terziaria, con infiltrati gommosi dei palato o della lingua seguiti da ulcerazione e fibrosi; atrofia delle papille linguali che determina una caratteristica lingua "calva" e glossite.

Gonorrea, in corso di gonorrea le lesioni possono svilupparsi in bocca nel sito di inoculazione o secondariamente per diffusione ematogena da un altro focolaio primitivo; sintomi precoci sono costituiti da sensazione urente o prurito, secchezza o calore in bocca, seguiti da dolore acuto nel mangiare o nel parlare; tonsille e orofaringe più frequentemente interessate; i tessuti orali possono essere diffusamente infiammati o ulcerati; la saliva presenta una maggiore viscosità e odore fetido; linfoadenopatia sottomascellare e febbre nei casi gravi.

Tubercolosi: colpisce la lingua, area tonsillare, palato molle, si caratterizza per un’ulcera solitaria, irregolare, ricoperta da un essudato persistente; l'ulcera ha bordo rigido, sottominato.

Actinomicosi cervicofacciale: rigonfiamento della faccia, del collo e dei pavimento orale, l'infezione può essere associata a un'estrazione, una frattura mascellare o all'eruzione di un molare; la forma acuta somiglia a un ascesso piogeno acuto ma contiene "granuli di zolfo" gialli (miceti Gram-positivi e loro ife)

Istoplasmosi: colpisce ogni zona della bocca, in particolare la lingua, gengive e palato; si caratterizza per numerosi piccoli noduli che possono ulcerarsi; raucedine e disfagia possono insorgere in presenza di lesioni laringee, generalmente associate a febbre e malessere.

Candidosi: forma pseudomembranosa con placche bianche che vengono facilmente rimosse lasciando una superficie di colore rosso, sanguinante e dolente; la forma eritematosa è piatta e rossa; raramente la leucoplachia da Candida si manifesta sotto forma di chiazze bianche sulla lingua che non possono essere grattate via; nella cheilite angolare da Candida si osservano ragadi ed eritema all'angolo della bocca; in tutte le precedenti lesioni si può dimostrare la presenza di Candida allestendo preparati con idrossido di potassio



Malattie dermatologiche.

· Pemfigoide mucomembranoso. Principalmente la mucosa della cavità orale ne è interessata, ma anche gli occhi e la vagina col retto. Si caratterizza per vescicole o bolle dolorose, bianco grigiastre, collassate, con zona periferica eritematosa; lesioni gengivali desquamative che lasciano aree ulcerate.



Eritema multiforme o Sindrome di Stevens-Johnson, che colpisce la mucosa della cavità orale e la cute di mani e piedi Rottura di bolle endoorali circondate da un'area infiammata; le labbra possono mostrare croste emorragiche; una lesione "a iride" o "a bersaglio" presente sulla cute è patognomonica; i pazienti possono presentare gravi segni di tossicità.



· Pemfigo volgare, colpisce la mucosa orale e la cute, caratterizzandosi per bolle ed aree orali ulcerate, prevalentemente degli anziani.



· Lichen planus, della mucosa orale e cute, si caratterizza per strisce biancastre nella bocca, papule violacee sulla cute sottoposta a sfregamento; causa occasionalmente ulcere della mucosa orale e gengivite erosiva.



· Ulcere aftose ricorrenti, che interessano qualsiasi zona della mucosa orale non cheratinizzata, cioè labbra, lingua, mucosa buccale, pavimento buccale, palato molle ed orofaringe. Si caratterizza per ulcere dolorose singole o in gruppi, con bordi circostanti eritematosi; le lesioni possono avere un diametro 1-2 mm, quando raccolti in gruppi erpetiformi di 1-5 mm o 5-15 mm. Le lesioni possono guarire in 1-2 settimane ma recidivano diverse volte all’anno. Gli steroidi per uso topico possono dare sollievo.



· Sindrome di Behçet. Si tratta di ulcere aftose multiple della bocca, degli occhi e dei genitali, dell’intestino e del sistema nervoso centrale, che possono persistere per diverse settimane e guarire senza cicatrici.



cfr la pagina sul Cancro della bocca

Il 90% delle neoplasia maligne orali è rappresentato dal carcinoma a cellule squamose o epidermoide, mentre i rimanente 10% è imputabile a neoplasie del gruppo degli adenocarcinomi (papillare, cistico e mucoide indifferenziato. La lingua è la sede più di frequente coinvolta, seguita dal tumore del labbro, un tempo detto “il cancro del fumatore di pipa”, oggi frequente nelle persone di pelle chiara, specie nei soggetti esposti al sole. I tumori del cavo orale insieme a quelli della laringe e della faringe rappresentano il 10 per cento di tutte le le neoplasie maligne negli uomini e il 4 per cento nelle donne. In Italia si stima che ogni anni vengano diagnosticati 4500 nuovi caso

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