IL
PAZIENTE BARCOLLANTE
A quanti di voi non è accaduto di alzarvi di mattino e notare
che non riuscite a tenere l’equilibrio? Che la casa intorno vi
ruota o che sbandate voi? Il disequilibrio consiste
nell’incapacità a mantenere l’orientamento intenzionale del
corpo nello spazio. Generalmente il soggetto non può tenere la
postura eretta, mentre è fermo o cammina, ma talora perfino da
seduto continua a barcollare. Tali individui lamentano anche le
cosiddette “vertigini”, cioè delle allucinazioni caratterizzate
dalla visione di movimenti rotatori.
Patogenesi.
il complesso intrigo di fibre nervose che raggiunge il
cervelletto Il disequilibrio è il risultato di disturbi degli
stimoli sensitivi spinocerebellari, cioè dei segnali nervosi che
viaggiano dal midollo al cervelletto, l’organo che li elabora,
detti anche vestibolari. L’orecchio interno, dal sacculo e
dall’utricolo che sono sensibili alla posizione statica della
testa ed all’accelerazione della stessa. I canali semicircolari
sono sensibili, invece, al movimento di rotazione. Stiamo
parlando, ovviamente, dell’orecchio e del suo sistema di
recezione degli stimoli di movimento che vengono trasmessi
tramite il nervo vestibolare, ai nuclei vestibolari, cioè le
stazioni di ricezione dei segnali e quindi al nucleo fastigiale
profondo posto sulla linea mediana del cervelletto e le fibre
muschiate della via glutaminergica vanno a sovrapporsi alle
cellule granulari ipsilaterali della corteccia flocculonodulare
cerebellare. Quindi, come vedete, non è semplice il meccanismo
della postura ed esso può essere alterato da qualsiasi patologia
e qualsiasi livello, cioè dall’organo della ricezione (orecchio
interno) alle vie periferiche che amplificano, elaborano e
trasmettono il segnale, compreso il nervo vestibolare. Inoltre,
quando un soggetto sta in postura, dei segnali dalla periferia
giungono al cervello e la posizione della testa relativa agli
arti ed al tronco è rilevata da recettori sensibili alla
posizione articolare, al movimento delle articolazioni ed
all’allungamento o accorciamento dei fusi muscolari che sono
altri organi sensori nei muscoli dello scheletro assile e
prossimali degli arti. Questi segnali percorrono le colonne
posteriori del midollo spinale e le vie lemniscali mediali e si
portano al cervelletto attraverso le vie spinocerebellari. La
corteccia cerebellare mediana ed i nuclei sono di grande
importanza nell’integrazione di questi segnali e nel
controllare, a sua volta, le risposte. Cioè se io devo stare
all’impiedi ed il piede e l’arto stanno cedendo ed io sto per
perdere l’equilibrio, ecco che il cervello scarica un segnale
eccitatorio e potenzia il tono del muscolo corrispondente che
scatta e mi rimette in giusto equilibrio. Le cellule del
Purkinje della corteccia del cervelletto agiscono con con
attività efferente, cioè che esce dal cervello per portare
segnali al corpo. Per cui, in ultima analisi, la modulazione
cerebellare dei movimenti a livello corticale è mediata da un
complesso circuito del tipo a feed-back, cioè ho un segnale e
rispondo con uno di ritorno, che ha il compito di regolare
l’equilibrio e l’omeostasi dell’organismo, in risposta ad uno
stimolo preciso.
orecchio interno e sistema vestibolare Disturbi della
deambulazione
Camminare è una delle attività motorie più complicate e comune
della vita di tutti i giorni. Vi sono coinvolte le strutture
testé descritte. I movimenti ciclici dell’andatura, cioè i passi
controllati dai centri del midollo spinale vengono modificati
dalle influenze della corteccia, dei gangli della base, del
tronco encefalico e del cervelletto, come si è detto.
Diagnosi.
Quando si visita un paziente si attuano una serie di “manovre”,
cioè si fanno eseguire dei compiti semplici, per esempio la
provatallone-ginocchio-cresta tibiale o la prova indice-naso,
cioè il paziente, ad occhi chiusi, deve toccare il naso con la
punta dell’indice, se ciò è difficoltoso, vuol dire che c’è
incordinazione motoria, dismetria. La dismetria vuol significare
che sussistono errori nella misura e nella forza dei movimenti
degli arti. Per esempio il tremore intenzionale che si manifesta
quando il paziente viene trattenuto per le braccia distese, che
al rilascio sobbalzano, cio per mancato controllo cerebellare.
La capacità del paziente di picchiettare velocemente ed in modo
ripetitivo , i movimenti lenti , grossolani sono indici di
deficit della coordinazione da lesione del primo motoneurone,
cioè della prima cellula nervosa deputata alla genesi degli
stimoli di movimento. Battere il dorso e la palma della mano
viene definito disdiadococinesìa.
Disequilibrio.
Atassia cerebellare significa disturbi cerebellari per gli
stimoli afferenti o efferenti, cioè che vanno od escono dal
cervelletto. I pazienti che ne soffrono sono costretti a
deambulare con le gambe allargate e si può avere anche nistagmo
simmetrico. Altri segni sono la dismetria, il tremore
intenzionale, la disdiadococinesia. Il disequilibrio per
problemi vestibolari, cioè dell’orecchio interno, si manifesta
con la tendenza a cadere da un lato ed il paziente lamenta
vertigini piuttosto che alterazioni dell’equilibrio.
Oscillazioni di Romberg positive, significano che il paziente ad
occhi chiusi, con piedi uniti, oscilla, perché c’è un
disequilibrio associato ad atassia sensitiva, con deficit delle
propriocezioni agli arti, cioè dei segnali a partenza dalla
periferia degli arti che informano il cervelletto circa il tono
muscolare, con invio di segnali in afferenza.
Cosa fare in caso di disturbo dell’equilibrio?
Certamente una visita otorino se sento sbandare il mio corpo o
vedo la casa che gira (vertigine soggettiva od oggettiva).
Quindi una visita neurologica ed un’indagine TAC encefalo per
escludere ictus cerebri o vasculopatie croniche. Inoltre è
sempre opportuno effettuare un prelievo del sangue per valutare
il gruppo sclerotico (colesterolo, HDL e trigliceridi),
l’emocromo, per valutare se vi è una condizione di anemia, la
glicemia, per escludere il diabete ecc. ecc.
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