IL DOLORE ADDOMINALE:
quando, come e perchè?
appunti del dott. Claudio Italiano, gastroenterologo, internista ospedaliero
Gentili Navigatori, con immensa gioia per il fatto che ho creato delle pagini
semplici ed utili per tutti voi, dedico a voi questo articolo con l'intento di
spiegarvi il dolore addominale, a seconda del tipo, delle sedi in cui insorge e,
soprattutto, della gravità del caso. Infatti un dolore addominale rappresenta
sempre un'insidia pericolosa che può in ogni momento trasformarsi in una
EMERGENZA CHIRURGICA, col risultato di mettere a rischio la vita del paziente.
Nei links appresso rappresentati con le freccie, riporto altre pagine create per
spiegare il perchè del dolore, il dolore del paziente con diabete, il dolore
addominale che deve direzionarvi subito dal chirurgo ed il pericoloso dolore
toracico che può celare l'insidia dell'infarto cardiaco e come approcciare il
paziente gastroenterologico. momento chiave questo per la lettura delle
patologie del tubo digestivo. Buona Navigazione.
ELe prime regole da seguire:
Mai sedare un dolore addominale o trattare una diarrea con farmaci pubblicizzati
in TV, derivati dagli oppioidi !
Sempre è opportuno tenere digiuno il paziente con dolore addominale.
Cioè quel dolore improvviso, lancinante, che ci blocca, ci fa piegare in due e
ci conduce in ospedale! Confronta subito la pagina sul dolore addominale
chirurgico , poi continua a leggere questa pagina e vai ad approfondire il tuo
tipo di dolore, scegliendo le freccie-guida.
....Sede: la sede del dolore costituisce di solito il più importante ausilio
diagnostico, ma non sempre corrisponde a quella del processo morboso. Il
paziente può affermare che sente dolore in questa o in quella sede, ma il dolore
si può anche irradiare; dopo aver interrogato il paziente, si passa all’esame
obiettivo. La palpazione viene iniziata in una zona non dolente per procedere
quindi ad esplorare da questa parte tutto l’addome, fino al punto doloroso. Le
zone del dolore sono localizzate a (le freccie indicano un ulteriore link per
approfondire):
.Dolore all'addome superiore destro
I dolori all’addome superiore destro indirizzano la diagnosi di patologie del
fegato e delle vie biliari (calcoli), in tal caso si irradiano dietro, sotto la
scapola di destra. Il dolore epatico è dovuto alla distensione della glissoniana,
cioè del rivestimento epatico di cui esso è rivestito e che è innervato; dipende
dall’aumento del volume epatico per epatite, colangite , ascessi, fegato da
stasi. Non è detta però che non vi siano altre affezioni che lo causino:
processi a carico del duodeno e della regione gastrica pre-pilorica (ulcera,
gastriti, diverticoli), nonchè del pancreas (pancreatite acuta, pancreatite
cronica, processi infiammatori, pseudocisti e tumori). Anche la flessura epatica
del colon può dare dolori: sindrome della flessura destra (sindrome del colon
irritabile).
..Dolore all'addome medio
I dolori dell’addome medio, comprendono i dolori dell’epigastrio e del
mesogastrio. Un dolore tipico dell’epigastrio è dato dall’affezione dello
stomaco; es. nella gastrite il dolore è spontaneo ed è evocato anche dalla
pressione, ma è diffuso; nell’ulcera invece è maggiore, circoscritto, esacerbato
dai pasti. L’ernia dello hiatus esofageo (reflusso) provoca pure essa un dolore
all’epigastrio che però può similare il dolore stenocardico! Occhio alla
diagnosi! Infatti si può trattare anche di episodi di angina pectoris (coronaropatie),
infarto del miocardio, di pericarditi di un'embolia polmonare !
NON SOTTOVALUTARE MAI UN DOLORE ALLO STERNO (dolore toracico)!!
I dolori dovuti a vasculopatie mesogastriche, specie dopo un pasto abbondante,
dipendono da una turba dell’irrorazione su base arteriosclerotica (chiaramente
nell’anziano, fumatore, dislipidemico!), e danno origine alla cosiddetta "claudicatio
intermittens addominale". Se i dolori sono violenti ed improvvisi possiamo
pensare alla trombosi della vena porta, accompagnata da febbre, splenomegalia o
all’embolia della mesenterica. Anche un aneurisma della aorta adominale può dare
dolore intenso (l’aneurisma è una dilatazione della parete vascolare su base
congenita o degenerativa, per sfiancamento del vaso).
Dolore all'addome superiore sinistro
I dolori in questa sede compaiono in caso di affezioni allo stomaco e
all’intestino crasso; per occhio: possono essere affezioni cardiache, del rene
sinistro e della pleura sinistra (sindrome dell’ipocondrio sinistro). Un ruolo
particolare assumono le affezioni del pancreas, della pancreatite cronica
dell’alcolista, del carcinoma del pancreas (!!). Anche la calcolosi pancreatica
può dare sintomi simili alla calcolosi biliare. Costantemente ubicati a sinistra
i dolori splenici, conseguenza per es. di un ingrossamento della milza, della
leucemia, del morbo di Gaucher (tesaurismosi cerebrosidica). Sono dolori
improvvisi che ostacolano la respirazione, indicano infarto splenico, o
endocardite o fibrillazione atriale!
Dolore all'addome inferiore destro
I dolori dell’addome inferiore destro indicano una appendicite, una colica da
calcolosi renale o, nella donna, un’annessite, cioè l’infiammazione delle vie
genitali, o ancora una gravidanza tubarica, una cisti ovarica. Ancora un dolore
in questa sede si avrà nell’ileite terminale (crohn), nelle ernie addominali,
nel tifo e nella dissenteria, nei processi a carico della vescica e degli
annessi maschili.
Dolore all'addome inferiore sinistro
Possono essere la conseguenza di affezioni renali, delle vie urinarie, degli
annessi maschili e feminili. Oppure dipendono dalla colite ulcerosa che
interessi il sigma-retto, oppure dipendono semplicemente dalla sindrome del
colon irritabile. Non dimentichiamo che un dolore a colica (cioè che va e viene)
è dovuto ad un organo cavo e può dipendere semplicemente dalla sua distensione
gassosa. Non possiamo escludere, tuttavia, che la causa risieda nel carcinoma
del colon o da una diverticolite. Pertanto, poichè sappiamo che la maggior parte
dei tumori del colon interessa questa regione, anche ad una colica banale si
fanno seguire accertamenti strumentali: es. colonscopia, clisma opaco ecc.
Tipi di dolore.
Oltre la sede il medico valuta il tipo di dolore che presenta il paziente, se
cioè esso è a colica (gravissimo di tipo spastico, che va e viene), gravativo
(per distensione gassosa enorme), terebrante (nelle sierositi, perforazioni di
ulcere), urente (per es. retrosternale da angina esofagea).
Rapporti con il tempo
Il dolore può essere periodico, cioè collegato ai pasti e dipendente da essi;
nell’ulcera duodenale è un dolore da fame, che si calma col classico grissino;
nell’ulcera gastrica si esacerba col pasto (a proposito, siamo sicura che non si
tratti di un ulcera-cancro? Conviene sempre fare l’endoscopia al più presto
nelle patologie gastriche ulcerative e sempre le biopsie!) Tenesmo è il dolore
delle affezioni del retto di natura flogistica, come senso di peso. Il dolore
persistente fa pensare ad aderenze, retrazioni su base cicatriziale, flogosi
peritoneali, colecistiti, annessiti, disseminazioni tumorali
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