L'edema facciale si riferisce a:
a) tumefazione localizzata, per esempio, attorno agli occhi
b) tumefazione più generalizzata del volto che può estendersi al collo e alla
parte superiore delle braccia.
Talvolta si associa a dolore, e si può sviluppare gradualmente, rappresentando
più che altro un problema estetico, altre ancora improvvisamente, associandosi
ad altri segni più pericolosi, come l’edema delle labbra e/o della glottide (cfr
allergia ), in caso di reazioni idiosincrasiche a farmaci.
.Ricordiamoci, ancora, che alcuni farmaci per l’impotenza sessuale come il viagra e similari, pur se efficaci, non sono scevri da effetti collaterali come rossore ed edema al volto e che lo stesso accade impiegando i cortisonici, per esempio nel paziente broncopatico. L’esposizione a veleni, per esempio a puntura di insetti. Talvolta precede l'inizio di un edema periferico o generalizzato, per esempio nello stato anasarcatico del paziente nefropatico e/o nella condizione di grave scompenso cardiaco. L'eccessivo gonfiore del volto può essere scatenato ancora, ovviamente, da traumi, siano essi semplicemente contusivi (es. il classico pugno in faccia!). L'estensione dell'edema varia in rapporto al tipo di lesione. Per esempio, una contusione può causare un edema localizzato, mentre una frattura nasale o mascellare causa un edema più generalizzato.
.I segni associati dipendono anche dal tipo di lesione. Peggio ancora, al
trauma facciale si possono associare ferite ed infezioni. Altre volte si tratta
di tumefazioni che si manifestano nelle neoplasie del viso, nei linfomi e nelle
linfoadenopatie. Anche le infezioni locali (ascessi dentali, congiuntivite
batterica o virale, cellulite infettiva, orecchioni, sinusite, orzaiolo) sono
responsabili di tumefazioni, in genere localizzate, del volto. Un’aumentata
ritenzione di liquidi si manifesta in gravidanza, specie se vi è una
disprotidemia o una condizione di pre-eclampsia con perdita di proteine nelle
urine ed ipoalbuminuria. L’obesità, l’ipotiroidismo, ipopituarismo con una
diminuita secrezione di ormoni ipofisari). L'edema lieve può essere difficile da
individuare; il paziente o qualche familiare lo può notare prima che sia
rilevato durante la visita. L'edema facciale è determinato dall'alterazione
delle pressioni idrostatica e osmotica che governano il movimento dei fluidi
tra le arterie, vene, e i vasi linfatici. Questo potrebbe essere causato da una
patologia venosa, infiammatoria e da alcune malattie sistemiche, traumi,
allergia, malnutrizione o dagli effetti di alcuni tarmaci, esami e trattamenti.
Interventi urgenti
Se il paziente presenta edema facciale associato a ustioni o se riferisce una
recente esposizione a un allergene, occorre valutare che non sussistano
condizioni di insufficienza respiratoria. Infatti l'edema può anche coinvolgere
le vie aeree superiori, determinando una grave ostruzione. Se si avvertono
rumori espiratori, stridore inspiratorio o altri segni di insufficienza
respiratoria (cfr auscultazione del torace), somministrare adrenalina (cfr
anche cura_delle_bronchiti). Nella grave sindrome da insufficienza
respiratoriacon assenza di rumori respiratori e cianosi potrebbe essere
necessaria l'intubazione tracheale, la cricotiroidotomia o la tracheotomia.
Somministrare sempre ossigeno.
Anamnesi ed esame obiettivo
Se il paziente non è in pericolo, raccogliere la sua anamnesi. Chiedere se
l'edema facciale si è sviluppato improvvisamente o gradualmente, se è maggiore
nelle prime ore della mattina o peggiora durante il giorno. Il paziente ha
notato un eventuale aumento ponderale? Se sì, quanto e da quanto tempo dura? ha
notato un cambiamento nell'aspetto dell'urina o delle feci? Nel suo appetito?
Raccogliere un'anamnesi farmacologica e indagare su recenti traumi facciali.
Iniziare l'esame obiettivo caratterizzando l'edema. È localizzato in una parte
del volto o colpisce l'intero viso o altre parti del corpo? Determinare se
l'edema è comprimibile o non comprimibile e valutarne la gravita.
Successivamente, controllare i parametri vitali e valutare lo stato
neurologico. Esaminare la cavità orale per valutare l'igiene dentaria e
ricercare eventuali segni d'infezione. Visualizzare l'orofaringe e ricercare
tumefazioni dei tessuti molli.
Cause mediche
• Ascesso (dentale). Quest'infezione, che solitamente è causata da una scarsa
igiene orale, è comunemente determinata da organismi anaerobi. Può causare
l'edema di un lato del volto, dolore, calore, eritema e secrezione purulenta
intorno al dente affetto.
• Ascesso (peritonsillare). Questa complicanza della tonsillite può causare
edema facciale unilaterale. Altri segni chiave e sintomi comprendono dolore
intenso alla gola, tumefazione al collo, scialorrea, adenopatia laterocervicale,
febbre, brividi e malessere.
• Reazioni allergiche. L'edema del volto può caratterizzare sia le reazioni
allergiche locali che l'anafilassi. L'edema delle vie aeree causa disfonia,
stridore e broncospasmo con dispnea e tachipnea (eseguire al più presto un
esame emogas). Possono anche comparire segni di shock, come la presenza di
ipotensione, cute fredda e sudata. Una reazione localizzata produce edema
facciale, eritema e orticaria.
• Trombosi del seno cavernoso. Questa rara ma grave patologia può iniziare con
edema unilaterale che rapidamente progredisce fino all'edema bilaterale della
fronte, della base del naso e delle palpebre. Può anche determinare brividi,
febbre, cefalea, nausea, sonnolenza, esoftalmo e dolore all'occhio.
• Calazio. Un calazio causa tumefazione localizzata e dolorabilità della
palpebra affetta, accompagnata da una piccola protuberanza rossa sulla
superficie congiuntivale.
• Congiuntivite. Quest'infiammazione causa edema palpebrale, lacrimazione,
prurito e bruciore agli occhi. L'ispezione rivela una densa secrezione
purulenta, indurimento della palpebra e iniezione congiuntivale. Il
coinvolgimento corneale causa fotofobia e dolore.
• Dacrioadenite. Una grave tumefazione periorbitale caratterizza questa
patologia, che può anche causare iniezione congiuntivale, secrezione purulenta e
dolore temporale.
• Dacriocistite. L'infiammazione del sacco lacrimale causa un edema palpebrale
prominente e una lacrimazione costante. Nei casi acuti, il dolore e il senso di
tensione in prossimità del sacco lacrimale accompagnano la secrezione purulenta.
• Dermatomiosite. L'edema periorbitale e l'eruzione nelle zone fotoesposte si
sviluppano progressivamente in questa rara malattia. Compare un'eruzione
pruriginosa, di colore violaceo sul dorso del naso, sulle guance e sulla fronte.
Può anche comparire eritema localizzato o diffuso, dolore all'occhio e febbre.
• Ustioni. Le ustioni possono causare un edema esteso che compromette la
respirazione. Ulteriori segni possono includere peli nasali bruciati,
arrossamento della mucosa, presenza di un escreato e segni di insufficienza
respiratoria, come lo stridore inspiratorio.
• Tumore del seno frontale. Questa rara forma di cancro causa edema della
guancia sul lato affetto, arrossamento della cute sopra il seno, emorragia o
secrezione nasale monolaterale ed esoftalmo. Possono comparire più tardivamente
dolore sulla fronte e ipoestesia o anestesia unilaterale.
• Edema angioneurotico. Più grave su labbra, palpebre e lingua, l'edema
angioneurotico è comunemente determinato da una reazione allergica,
caratterizzata dalla rapida comparsa di una tumefazipne sottocutanea indolore,
non comprimibile, che di solito si risolve in 1 o 2 giorni. Questo tipo di edema
può anche interessare mani, piedi, genitali, visceri; l'edema della laringe può
causare un'ostruzione delle vie aeree potenzialmente letale.
• Herpes zoster oftalmico (fuoco di S. Antonio). In questa patologia, le
palpebre edematose e arrossate sono di solito accompagnate da un'eccessiva
lacrimazione e una secrezione sierosa. Frequenti dolori facciali unilaterali
gravi possono comparire diversi giorni prima dell'eruzione delle vescicole.
• Orzatolo (orzatolo). Con l'orzaiolo tipicamente, compaiono edema palpebrale
localizzato, eritema e dolore.
• Malnutrizione. Una grave malnutrizione causa un edema facciale seguito dalla
tumefazione dei piedi e delle gambe. I segni e sintomi associati comprendono
atrofia muscolare e debolezza, anoressia, diarrea, letargia, cute secca e
rugosa, capelli, fragili, radi e che cadono con facilità, il polso e la
frequenza respiratoria sono rallentate.
• Mixedema. Questa patologia causa infine edema facciale generalizzato, cute
secca e cerea, perdita dei capelli e altri segni di ipotiroidismo.
• Sindrome nefrosica. Spesso il primo segno della sindrome nefrosica, l'edema
periorbitale precede l'edema declive addominale. I reperti associati includono
calo ponderale, nausea, anoressia, sonnolenza, astenia e pallore.
• Cellulite orbitale. L'esordio improvviso di un edema periorbitale segna questa
malattia infiammatoria. Essa può essere accompagnata da secrezione purulenta
monolaterale, iperemia, esoftalmo, iniezione congiuntivale, alterazioni della
motilità extraoculare, febbre, e un grave dolore orbitale.
• Osteomielite. Quando questa patologia colpisce l'osso frontale, può provocare
l'edema della fronte insieme a sintomi come febbre, brividi, cefalea e cute
fredda e pallida.
• Rinite (allergica). In questa patologia, le palpebre appaiono arrossate ed
edematose e sono presenti starnuti, prurito al naso e agli occhi e una profusa
rinorrea acquosa. Il paziente può anche sviluppare congestione nasale, eccessiva
lacrimazione, cefalea, dolori al seno e, a volte, malessere e febbre.
• Sinusite. La sinusite frontale determina edema della fronte e delle palpebre.
La sinusite mascellare produce un edema nella zona mascellare associato a
malessere, tumefazione gengivale e trisma. Entrambi i tipi sono anche associati
a dolore facciale, febbre, congestione, secrezione nasale purulenta,
arrossamento e tumefazione della mucosa nasale.
• Sindrome della vena cava superiore. Questa patologia produce gradualmente
edema facciale e del collo accompagnato da distensione delle vene toraciclle o
del collo. Essa può anche causare sintomi neurologici di tipo centrale, quali
cefalea, disturbi visivi e vertigine.
• Tracoma. In questa patologia, l'edema colpisce la palpebra e la congiuntiva ed
è accompagnato da dolore, eccessiva lacrimazione, fotofobia e fuoriuscita di
secrezioni dall'occhio. L'esame obiettivo evidenzia un linfonodo preauricolare
infiammato e i follicoli congiuntivali visibili.
• Trichinosi. Questa patologia infettiva relativamente rara causa un'improvvisa
insorgenza di edema della palpebra associato a febbre (38,9 per 40° C),
congiuntivite, dolore muscolare, prurito e bruciore cutaneo, sudorazione,
lesioni della cute e delirio.
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