L'incontinenza, la
fuoriuscita incontrollabile di urina, può dipendere da causa vescicale o da
disturbi neurologici. L’ incontinenza, segno urologico assai comune,può essere
transitoria o permanente e interessare grandi volumi di urina oppure piccole
quantità. Può essere classificata come:
a) incontinenza da sforzo
b) incontinenza da sovradistensione vescicale
c) incontinenza da instabiIità detrusoriale o totale.
L’incontinenza da sforzo consiste in una fuoriuscita intermittente di urina
causata da contrazioni muscolari improvvise, come un colpo di tosse, uno
starnuto oppure un movimento rapido che causa una pressione addominale che si
riversa come spinta sulla vescica.
L’ incontinenza da sovradistensione vescicale à una perdita di gocce di urina
che deriva dalla ritenzione urinaria, che riempie la vescica e le impedisce di
contrarsi con una forza sufficiente per produrre un flusso urinario.
L ‘incontinenza da instabilità detrusoriaIe si riferisce all' incapacità di
sopprimere un improvviso stimolo a urinare. L' incontinenza totale consiste
nella continua fuoriuscita dovuta all'incapacità della vescica di trattenere
l'urina.
Anamnesi ed esame obiettivo
Importante è perciò che il medico sappia come è insorta l’incontinenza, se
improvvisa o graduale, se accade durante il sonno o di giorno; se il paziente
controlla in qualche modo le sue urine, se ha pollachiuria, se presenza urgenza
ad urinare, nicturia, mitto ipovalido, se soffre di ipertrofia prostatica.
Inoltre il paziente assume farmaci, ma quali? Il paziente ha avuto traumi
spinali o tumori, ictus cerebrale. Esistono infezioni del tratto urinario? I
muscoli del pavimento pelvico sono trofici?
Dopo aver completato I'anamnesi, far svuotare la vescica al paziente.
Ispezionare il meato uretrale per evidenziare un'infiammazione evidente o una
lesione anatomica. Osservare la presenza di perdita urinaria con la paziente in
posizione flessa in avanti. Palpare delicatamente I'addome della donna per
evidenziare una distensione vescicale che indica una ritenzione urinaria.
Eseguire una valutazione neurologica completa, notando disfunzioni motorie e
sensitive e un'atrofia muscolare evidente.
lperplasia prostatira benigna (IPB).In questi casi l’incontinenza dipende da
da sovradistensione vescicale ed è il risultato di un'ostruzione uretrale e
della ritenzione di urina. L IPB inizia con un gruppo di sintomi
noti come prostatismo: calibro e forza del flusso urinario ridotti, ritenzione
urinaria e una sensazione di incompleto svuotamento.
Man mano che I'ostruzione aumenta, la minzione diventa più frequente, con
nicturia e, a volte, ematuria. L'esame obiettivo evidenzia la distensione
vescicale e aumento volumetrico della prostata.
- Calcolo vescicale. Si può avere incontinenza da sovradistensione vescicale se
il calcolo si localizza nel collo della vescica. I reperti associati variano ma
possono comprendere quelli di una vescica irritabile: pollachiuria e minzione
imperiosa, disuria, ematuria e dolore sovrapubico da spasmo vescicale. Può
essere presente il dolore pelvico e il dolore riferito alla punta del pene, alla
vulva, alla regione lombare o al tallone.
- Cancro della vescica. Questo si presenta comunemente con incontinenza da
instabilità detrusoriale ed ematuria: I'ostruzione dovuta al tumore può
provocare incontinenza da sovra distensione vescicale. Ancora si può avere
pollachiuria (La pollachiuria è un segno clinico che si caratterizza per
l'emissione con elevata frequenza di piccole quantità di urina), disuria (la
disuria consiste nell'emissione di urine con difficoltà, non necessariamente
accompagnata da dolore; in questo caso sarebbe più corretto parlare di
stranguria), nicturia (disfunzione dell'apparato urinario, consistente nella
necessità, anche molto frequente, di eliminare urina durante il riposo notturno;
più propriamente si parla di nicturia quando si osserva una escrezione di
liquidi notturna maggiore di quella diurna. Spesso correlata con patologie come
il diabete mellito, il diabete insipido, la cistite batterica), incontinenza e
dolore, da spasmi vescicali dopo la minzione. Una massa può essere palpabile con
I'esame bimanuale.
-Accidente cerebrovascolare. L' incontinenza urinaria può essere transitoria o
permanente ed associarsi ad altri segni come alterazione dello stato di
coscienza del paziente (paziente obnubilato, soporoso, agitato, confuso. Di
solito è presente una paralisi che può colpire un lato del soma del paziente
oppure essere una ipostenia generalizzata, cioè il paziente è totalmente
interessato dal processo ictale e giace senza forza a letto. Segni associati
sono la cefalea, vomito, deficit visivo , ancora afasia associata a paresi del
lato dominate, atassia, aprassia, agnosia, perdita della sensibilità.
- Neuropatia diabetica. La neuropatia del slstema nervoso autonomo può causare
una distensione vescicale asintomatica con incontinenza da sovradistensione.
Reperti correlati possono includere episodi di stipsi o diarrea ( spesso
notturni ), debolezza ed eiaculazione retrograda, ipotensione ortostatica,
sincope e
disfagia.
-Sindrome di Guillain-Barrè. L incontinenza urinaria si può presentare
precocemente in questa patologia come risultato della disfunzione nervosa
periferica e del sistema nervoso autonomo. Il segno principale è un'ipostenia
grave e progressiva, che inizia tipicamente nelle gambe e si estende alle
braccia e ai
nervi facciali nell'arco di24-72 ore. Reperti associati possono includere
parestesia, disartria, linguaggio nasale, disfagia, ipotensione ortostatica,
incontinenza fecale, sudorazione, scialorrea, dolore alle spalle, alle natiche o
nella regione lombare e tachicardia.
-Sclerosi multipla (SM). L incontinenza urinaria, I'urgenza minzionale e la
pollachiuria sono comuni segni urologici nella sclerosi multipla. Altri segni
sono i problemi visivie le alterazioni sensoriali si presentano precocemente,
stipsi, ipostenia, paralisi, spasticità, iperreflessia, tremore intenzionale.
-Lesione del midollo spinale. La sezione completa del midollo spinale al di
sopra del livello sacrale causa la paralisi flaccida della vescica. Ne consegue
un'incontinenza da sovradistensione vescicale. Altri reperti
possono includere paraplegia, disfunzioni sessuali, perdita di sensibilità,
atrofia muscolare anidrosi
e perdita dei riflessi distalmente alla lesione.
- Cancro prostatico. L incontinenza urinaria generalmente compare solo nello
stadio avanzato di questo tumore. Altri reperti tardivi tardivi frequenti sono
pollachiuria, esitazione, nicturia, disuria, distensione vescicale, dolore
perineale, stipsi e una prostata dura, di forma irregolare, nodulare.
-Prostatite (cronica). L incontinenza urinaria può essere il risultato di
un'ostruzione uretrale da ingrandimento del ventricolo prostatico.
-Stenosi uretrale. Anche in questa patologia si può presentare un'incontinenza
da sovradistensione
vescicale. Con I'aumentare delI'ostruzione, il travaso di urina dalla vescica
può condurre alla formazione di urinomi e sepsi urinaria.
-Infezione delle vie urinarte (VU). Oltre all'incontinenza, quest'infezione può
provocare imperiosità, pollachiuria, ematuria urine torbide, nei soggetti di
sesso maschile, si può avere secrezione uretrale e spasmi vescicali o una
sensazione di stranguria.
Allre cause
-Chirurgiche. Talvolta I'incontinenza urinaria può insorgere dopo una
prostatectomia derivante da lesione dello sfintere uretrale.
Considerazioni particolari
Il paziente deve essere sottoposto a tutti i test diagnostici come cistoscopia,
cistometria, urodinamica e workup neurologico completo, compreso lo studio di un
campione di urine e l’esclusione di infezioni. Quindi va sottoposto ad un
programma di correzione dell’incontinenza.
L'esame urodinamico è composto di varie parti:
Uroflussometria
Fornisce una valutazione del flusso urinario, intendendo con questa espressione
la quantità di urina, misurata in millilitri, che viene espulsa al secondo
attraverso l'uretra. La misurazione viene effettuata da un apparecchio, chiamato
flussometro, che registra il volume corrente di urina che viene eliminata
durante la minzione dalla persona che urina liberamente, seduta su una comoda.
Cistometria
E' la registrazione grafica della pressione all'interno della vescica, in vari
momenti del suo riempimento.
La cistometria permette di evidenziare contrazioni abnormi del muscolo detrusore
(che si verificano mentre la vescica si riempie d'urina e che inducono un
aumento, talora brusco, come un'impennata della pressione vescicale interna).
Questo esame, che viene effettuato inserendo piccoli cateteri in vescica e
riempiendola di liquido sterile, costituisce un'utile mezzo per confermare la
diagnosi di iperattività vescicale: quella vescica cioè "troppo" attiva, che con
contrazioni , spasmi ed aumento della pressione al suo interno perde la capacità
di serbatoio e può costringere alcune persone ad urinare spesso, con stimoli
frequenti ed impellenti, talora non controllabili, con fughe e perdite d'urina.
Profilo della pressione uretrale a riposo e sotto sforzo
L'esame va a sondare, con l'aiuto di un catetere, la tenuta dello sfintere
uretrale misurando la pressione uretrale durante colpi di tosse e può quindi
contribuire a riconoscere un'incontinenza urinaria da sforzo.
Determinazione della pressione al punto di perdita (Leak Point Pressure)
Questa è un'espressione complicata per indicare un test che valuta la capacità
di chiusura e di tenuta dell'uretra.
Tale capacità viene valutata così: la paziente viene invitata ad eseguire quella
che, con termine tecnico, viene chiamata manovra di Valsalva: un'espirazione
forzata tenendo chiusi bocca e naso. Questo sforzo, che innalza la pressione
addominale, va gradualmente aumentato fino ad ottenere una fuga di urina.
Ecco allora che la pressione del punto di perdita dell'urina è quello che
corrisponde a quel minimo incremento di pressione sufficiente a vincere lo
sbarramento uretrale e a causare incontinenza.
Studio pressione-flusso
Permette di valutare il sistema vescico-uretrale nella sua globalità. Si compone
di una fase di riempimento durante la quale si infonde soluzione fisiologica
monitorando la pressione detrusoriale e di una fase di svuotamento (minzionale)
in cui si valuta anche il flusso di urina.
E' un esame importante per l'inquadramento di condizioni ostruttive e di stati
di ipocontrattilità detrusoriale.
Videourodinamica
E' una valutazione morfologica e funzionale del basso apparato urinario.
L'esecuzione di questo esame dovrebbe essere presa in considerazione quando la
diagnosi rimane ancora non ben definita dopo le valutazioni cliniche e la
diagnostica per immagini e funzionale, oppure quando esista una discrepanza tra
dati clinici e quelli urodinamici. E' quindi un esame generalmente riservato
allo studio delle alterazioni funzionali vescico-sfinteriche di più difficile
inquadramento.
Ecografia
L'ecografia nelle sue varie utilizzazioni (addominale, transperineale,
transanale, transrettale) fornisce informazioni utili ad una valutazione
dinamica, ossia con gli organi pelvici in movimento (riposo, contrazione,
spinta): per esempio l'angolo tra uretra e vescica, la discesa eccessiva dello
scavo del Douglas tra retto e vagina (enterocele) o l'abbassamento del retto
dentro se stesso (prolasso interno), ecc. ecc.
CORREZIONE DELL’INCONTINENZA
Ricordiamo ai gentili Navigatori che il trattamento dell'incontinenza urinaria è
un atto medico altamente specialistico affidato alle mani di un esperto urologo.
Significa rieducare la vescica, operazione abbastanza complessa, mirante a
ristabilire la regolare funzione della minzione. Ci sono alcune linee guida per
prescrivere tale programma:
Prima di iniziare il programma, valutare l'introduzione di liquidi del paziente,
la funzione minzionale e il comportamento (per esempio,agitazione o loquacità)
prima di ogni minzione.
Il paziente va incoraggiato a usare il bagno 30 minuti prima del momento in cui
è di solito incontinente. Se questo non è efficace, lo schema si modifica nel
senso che se il paziente resta due ore continente, si cerca di allungare
l’intervallo di 30 minuti al giorno, come una sorta di ginnastica vescicale,
fino a che raggiunga un intervallo tra le minzioni di 3-4 ore. Inoltre il
paziente deve urinare osservando una stretta privacy, per evitare stimoli
inibitori. Durante lo svolgimento di questi esercizi di continenza, il paziente
deve avere una toilette disponibile e le luci devono restare accese di notte e
se il paziente chiama perché disabile, va assecondato ed aiutato con sollecito!
Altrimenti è meglio fargli indossare un pannolone o meglio il condom esterno per
il sesso maschile, una sorta di profilattico che va assicurato al pene con
adesivo e le mutandine con assorbente per le signore. Infine va incoraggiato a
bere, se può farlo anche 2000 ml, a patto che non soffra anche di scompenso
cardiaco, perché spesso esso frena il suo potus e si disidrata e tenendo conto
che fino alle 17 del pomeriggio può assumere liquidi, dimodocchè la notte sia
più asciutta.
Deve inoltre potenziare i muscoli del pavimento pelvico.
Il pavimento del bacino è composto da strati di muscolo e altri tessuti. Tali
strati partono dall'osso sacro nella parte posteriore e arrivano all'osso pubico
nella parte anteriore. Il pavimento pelvico dell'uomo sostiene la vescica e
l'intestino. L'uretra (via urinaria) e il retto (porzione che conduce
all'orifizio anale) attraversano tutti i muscoli del pavimento pelvico. I
muscoli del pavimento pelvico svolgono un ruolo
importante nel controllo della vescica e dell'intestino.
Occorre
a). Sedere o sdraiarsi comodamente con i muscoli delle cosce, delle natiche e
dell'addome
rilassati.
b). Serrate l'anello muscolare attorno all'orifizio dell'ano come se steste
cercando di controllare uno
stimolo di diarrea o flatulenza. Fatelo rilassare. Effettuate questo movimento
diverse volte
finché siete sicuri che state esercitando il muscolo giusto. Cercate di non
stringere le natiche.
c). Quando urinate, cercate di arrestare il flusso a metà, e poi avviatelo di
nuovo. Fate questo solo
per imparare quali sono i muscoli giusti da usare e poi fatelo non più di una
volta la settimana
per controllare i vostri progressi, in quanto gli esercizi potrebbero
interferire con il normale
svuotamento della vescica.
Se non riuscite a sentire una decisa azione
Se, purtroppo, la genesi dell’incontinenza è grave, allora il paziente potrà
attuare le tecniche dell’autocaterismo o le cateterizzazioni per evitare la
ritenzione acuta d’urina.
..
>>>vedi pagina inizio(first page)
>>>vedi tutti gli argomenti RICERCA
Che altra parola vuoi cercare?