Sodio basso..In clinica è facile imbattersi nel paziente con sodio basso, specie se
cardiopatico o cirrotico in trattamento diuretico. Oppure le donne, bombardate
da pubblicità assurde, fanno sport e a bevono acque oligominerali in
continuazione. Stiamo parlando qui proprio del paziente in iponatremia, quello
cioè con sodiemia bassa, condizione questa determinata in genere dall’assunzione
di acqua oligominerale; tuttavia nel paziente sano, il carico idrico determina
una risposta endocrinologica con soppressione della liberazione di ADH od ormone
anti-diuretico, con l’intento cioè di eliminare urine diluite, dunque, di libera
acqua, arrivando perfino anche a 10 litri al giorno. In questo sito avemmo modo
di parlare di un caso di “intossicazione d’acqua”, relativo ad una paziente "
ossessivo-compulsiva” che beveva 4-5 litri d’acqua al giorno. In questa paziente
con polidipsia la iponatremia era dovuta al fatto che i liquidi introdotti in
quantità eccessiva, appunto, superavano la capacità escretoria del rene. Quasi
sempre l'iponatremia si verifica perché c'è un'alterazione dell'escrezione
renale dell'acqua, dovuta ad un'incapacità a sopprimere il rilascio di ADH.
La classificazione dell'iponatremia su base eziologica ne individua due
sottocategorie:
.
iponatremia con livelli dì ADH elevati
iponatremia con livelli di ADH ridotti.
Cause maggiori di iponatremia
Iponatremia con livelli di ADH elevati
.
• Deplezione del volume effettivo circolante
-Reale deplezione del volume
-Scompenso cardiaco congestizio
-Cirrosi
Diuretici tiazidici
.
• Sindrome da inappropriata secrezione di ADH
· Modificazioni ormonali
- insufficienza surrenalica
- Ipotiroidismo
-Gravidanza
Iponatremia con livelli di ADH ridotti
-Insufficienza renale avanzata
- Polidipsia primaria
-Potomania dei bevitori di birra
Pseudoiponatremia
- Osmolalità plasmatica elevata-iperglicemia, mannitolo, urea nell'IR
- Osmolalità plasmatica normale-iperlipidemia, iperproteinemia, soluzioni di
glicina
Iponatremia con livelli di ADH elevato
Le cause più comuni di iponatremia sono: la deplezione del volume circolante e
la sindrome da inappropriata secrezione di ADH.
La deplezione del volume circolante effettivo.
La ridotta perfusione tissutale è un potente stimolo per il rilascio di ADH.
Tale risposta è mediata dai barocettori del seno carotideo che rìlevano la
riduzione della pressione o dello stiramento e possono superare l'effetto
inibitorio dell'iponatremia sulla secrezione di ADH. Quindi l'iponatremia si può
sviluppare in pazienti con tali alterazioni.
In particolare la perdita di sodio si verifica nelle seguenti condizioni:
Deplezione reale del volume dovuta a
· vomito
· diarrea
· emorragie
La sudorazione è associata con la perdita di acqua libera, la quale innalza la
concentrazione plsmatica di sodio, tranne che si verifichi un equivalente
aumento dell'assunzione di acqua. I maratoneti compensano le perdite d'acqua,
che si verificano col sudore, in cui è contenuto sodio, con soluzioni d'acqua
contenente destrosio, con l'effetto di una riduzione della natremia. La
reintegrazione dell'equilibrio idrico in casi di diarree colera-indotte con
soluzioni ipoosmolai può essere la causa di maggiore incidenza di iponatrumia se
paragonata alla somministrazione di soluzioni standard (a concentrazioni di
sodio più elevate).
Scompenso cardiaco
Sebbene il volume plasmatico possa risultai, incrementato in questa patologia,
la pressione rilevata dai barocettori del seno carotideo è ridotta per la
diminuita gittata cardiaca; ne deriva uno stimolo per il rilascìo dì ADH. La
concentrazione di ADH tende a modificarsi in base alla gravità della malattia,
infatti quando la iponatremia è severa, vuol dire che la cardiopatia è grave. In
queste condizioni si incrementano tre ormoni "ipovolemici": renina, ADH, e
norepinefrina. Il paziente diventa così edematoso perché in circolo c’è scarso
volume plasmatico perché la gittata cardiaca è ridotta per insufficienza di
pompa. Diminuisce così la pressione di perfusione a livel I dei barocettori del
seno carotideo e a livello delle arteriole afferenti del glomerulo. Le
modifieazioni neuroumorali indotte (ADH) limitano l'escrezione di sodio e acqua
nel tentatìvo c ripristinare una pressione di perfusione normale. Il rilascio di
ADH promuove direttamente il riassorbimento nei tubuli collettori, mentre l'angiotensina
II e la la norepinefrina riducono la perdita d'acqua distale, attraverso la
riduzione della filtrazione glomerulare , l'aumento del riassorbimento di sodio
e acqua. La ridotta gittata cardiaca e livelli elevati di angiotensina II sono
inoltre un potente stimolo della sete, e questo determina elevato introito
d'acqua.
Cirrosi epatica
L'iponatremia è un problema molto frequente nel cirrotico, perché si hanno
modificazioni emodinamiche ed adattamenti neuroumorali secondari.
Vasodilatazione e circolazione iperdinamica caratterizzano il paziente
cirrotico. I pazienti con cirrosi e ascite presentano riduzione marcata delle
resistenze vascolari sistemiche e della pressione arteriosa media ed incremento
della gittata cardiaca. Il territorio vascolare maggiormente interessato dalla
vasodilatazione è quello splancnico. La vasodilatazione nella cirrosi viene
determinata dall’aumento della produzione di Ossido nitrico e Prostaglandine. La
produzione di NO è stimolata dalle endotossine assorbite dal tratto
gastrointestinale, il quale è in deficit funzionale a causa dello shunt
portosistemico e a causa della ridotta funzione reticolo-endoteliale della
cirrosi. La riduzione della pressione a livello dei barocettori carotidei e
renali, indotta dalla vasodilatazione, conduce all'attivazione di meccanismi
neuroumorali sodio-ritentivi nel tentativo di ripristinare la normale pressione
di perfusione.
- Ritenzione d'acqua e sviluppo di iponatremia.
L'escrezione d'acqua è normale nei pazienti cirrotici prima che sviluppino
l'ascite e peggiora dopo gradualmente con la progressione della malattia
epatica. Tale anomalia è collegata con l'aumentato rilascio di ADH poiché è
necessaria l'inibizione del rilascio di ADH per l'escrezione di un carico
d'acqua. L'incapacità ad eliminare l'acqua conduce naturalmente all'iponatremia.
Così i pazienti cirrotici con ascite presentano ritenzione urinaria di sodio,
incremento del sodio corporeo totale ed iponatremia diluizíonale. Altri due
fattori possono contribuire alla tendenza all'iponatremia nei pazienti
cirrotici:
* La terapia diuretica può peggiorare la perfusione tissutale, riducendo
l'escrezione d'acqua libera.
* Forti bevitori di birra introducono una grande quantità di liquidi, aumentando
la tendenza all'iponatremia.
Diuretici tiazidici
L'iponatremia è una complicanza occasionale, ma potenzialmente fatale della
terapia diuretica. In tutti i casi di iponatremia severa che si instauri
rapidamente è da sospettare l'assunzione di diuretici tiazidici. I tiazidici
agiscono a livello della corticale nel tubulo distale; essi non interferiscono
con la funzione della midollare o con la ritenzione d'acqua ADH indotta. La
combinazione della escrezione del sodio e del potassio (dovuta all'uso dei
diuretici) e l'aumento del riassorbímento di acqua (ADH-indotto) determinano
l'escrezione di urine con una concentrazione di sodio e potassio maggiore del
plasma. La perdita di questi fluidi può indurre iponatremia indipendentemente
dagli introiti d'acqua. L'iponatremia si sviluppa entro le prime due settimane
di terapia se la dose di farmaco e l'apporto dietetico rimangono costanti.
Aumentato introito d'acqua
Alcuni pazienti che sviluppano iponatremia presentano una spiccata tendenza alla
polidipsia (cfr intossicazione da acqua): infatti, solo una dose di diuretico
può ridurre la concentrazione di sodio plasmatico di 5-6 mEq nelle prime 6 ore e
di 18 mEq in 36 ore. La polidipsia primaria è un disturbo caratterizzato dalla
alterazione dello stimolo della sete. E' spesso osservata nei soggetti ansiosi,
donne di mezza età e pazienti psichiatrici, particolarmente coloro che assumono
farmaci antipsicotici nei quali l'effetto collaterale comune della secchezza
delle fauci stimola la sete.
Alterazione dell'escrezione d'acqua
Un aumentato apporto idrico provoca iponatremia solo se è presente anche
un'alterazione dell'escrezione d'acqua. Sono noti almeno tre meccanismi che
conducono all'iponatremia:
- la deplezione del volume stimola il rilascio di ADH, determinando così
l'escrezione di urine concentrate
- il rilascio di ADH in alcuni pazienti può essere indotto dalla nausea ed altri
sintomi neurologici.
- l'acqua può essere ritenuta anche in assenza di ADH. I pazienti pitt anziani
hanno una ridotta capacità ad eliminare un carico d'acqua, effetto che è più
evidente nei soggetti che precedentemente hanno sviluppato iponatremia
diuretico-indotta . Il motivo per cui ciò si verificaion è chiaro, anche se la
ridotta produzione intrarenale di prostaglandine può avere un ruolo. Tale
difetto nell'escrezione dell'acqua potrebbe essere peggiorato dalla riduzione
del potere diluente indotto dai diuretici, poichè il riassorbimento di NaCI
senza acqua, presso il sito del tubulo distale sensibile ai tiazidici,
normalmente riduce l'osmolalità urinaria.
I pazienti con iponatremia indotta da diuretici si comportano come se il loro
volume plasmatico fosse espanso e ciò trova una spiegazione nella ritenzione
primaria d'acqua: il peso corporeo è inizialmente aumentato. Si può affermare
che esistono due forme di iponatremia indotta dai diuretici:
- una indotta dal rilascio di ADH come conseguenza della deplezione di volume;
l'altra m cui il paziente presenta una lieve espansione del volume.
- La sindrome da inappropriata secrezione di ADH
L'iponatremia dovuta alla SIADH è caratterizzata dai seguenti dati di
laboratorio :
una riduzione dell'osmolalità plasmatica
una elevata osmolalità urinaria (sopra 100 mOsm/Kg e di solito 300 mOsm/Kg)
una concentrazione urinaria del sodio solitamente sopra 40 mEq/I
una concentrazione plasmatica della creatinina normale
un bilancio normale acido-base e del potassio
funzione surrenalica e tiroidea normali
La sindrome SIADH è causata da:
- disturbi del SNC (infarto, emorragia, infezione, trauma, psicosi),
-tumori, farmaci, chirurgia addominale o toracíca, malattie polmonari, terapia
ormonale, infezione da HIV, idiopatica, sindrome saledisperdente.
-Il carcinoma polmonare a piccole cellule è la causa della produzione ectopica
di ADH, sebbene sia dovuta anche ad altri tumori polmonarì. Cause meno comuni di
produzione ectopica di ADH comprendono il tumore del duodeno e del pancreas, ed
un neuroblastoma olfattorio (estesioneuroblastoma) .
Farmaci
Alcune sostanze possono promuovere il rilascio di ADH, specialmente gli agentì
ipoglicemizzanti orali clorpropamide, carbamazepina, dosi elevate di "ciclofosfamide'
'.
Sintomi dell'iponatremia
1 sintomi dell'iponatremia sono prevaleiit, mente neurologici e sono in
relazione alla gravità ed alla velocità con cui si modifica la concentrazio,
plasmatica di sodio. E' da sottolineare che i pazienti possono presentare
sintomi legati alla co comitante deplezione del volume ed a preesistei patologle
neurologiche, che predispongono a squilibri elettrolitici. I sintomi dell'iponatremia
si presentano seguito a rapide e cospicue riduzioni della concen trazione
plasmatica di sodio e riflettono disfunzioni neurologica indotta dall'edema
cerebrale. Lo sviluppo dell'edema cerebrale è strettamente dipendente dal
trasferimento di acqua dal plasma e di fluido cerebrospinale all'encefalo. La
nausea e il malessere generale sono i primi sintomi, e si verificano quando la
concentrazione del sodio scende a valori compresi tra 125 e 130 mEq/Lt. Cefalea,
letargia, ottundimento e anche convulsioni, coma ed arresto respiratorio si
presentano quando la concentrazione del sodio arriva a 115-120 mEq/Lt. Numerosi
studi effettuati su animali iponatremiei hanno dimostrato che nell’iponatremia
si perdono dalle cellule encefaliche amminoacidi glutamina, glutammato, e
taurina e il carboidrato inioinositolo. Inoltre si determina la “ sindrome da
demielinizzazione osmotica”(detta anche mielinolisi centrale pontina. Tali
cambiamenti possono indurre sintomi neurologici severi, che sono ritardati da 2
a 6 giorni dopo la correzione, e possono essere irreversibili: disartria,
disfagia, paraparesi o quadriparesi, letargia, e coma.
Terapia
La maggior parte dei pazienti con iponatremìa è asintomatica e ha una
concentrazione plasmatica di sodio superiore a 120 mEq/I. Il trattamento
iniziale in questi pazienti consiste nella graduale correzione dell'iponatremia
attraverso la restrizione idrica o la somministrazione di soluzioni saline
isotoniche. Sebbene il tasso ottimale di correzione non sia chiaramente
definito, il trattamento raccomandato nei pazienti asintomatici consiste
nell'aumento della concentrazione di sodio fino ad un massimo di 10- 12 mEq/l/die.
I pazienti con iponatremia acuta sintomatica vengono trattati generalmente con
soluzioni saline ipertoniche. Una correzione iniziale più aggressiva, al tasso
di 1.5-2 mEq/l/h, è indicata nelle prime 3-4 ore in pazienti che presentano
convulsioni o anomalie neurologiche gravi dovute all'iponatremia acuta. Il
problema principale in questi pazienti è l'edema cerebrale, e il rischio di una
terapia tardiva è maggiore di una correzione troppo rapida. Anche in questo caso
la concentrazioe di sodio somministrata non dovrebbe superare i 12 mEq/l
nell'arco delle 24 ore. Nel trattamento di pazienti con iponatremia bisogna
tenere conto di:
il rischio della demìelinizzazione osmotica
il tasso appropriato della correzione per ridurre questo rischio
il metodo ottimale per aumentare la concentrazione plasmatica del sodio
la stima del deficit di sodio se deve essere somministrato
la gestione del paziente nel quale si è verificata una correzione troppo rapida.
Calcoli
Il livello a cui un litro della soluzione data aumenterà la concentrazione
plasmatica di sodio (Pna) può essere stimato con la seguente formula:
aumento di Pna = ([ Nal infuso – Pna)/TBW + 1)
TBW è l'acqua corporea totale. Perciò la somministrazione di 1 litro di salina
isotonica (contenente 154 mEq/l di sodio) in una donna di 60 Kg, con una
concentrazione di sodio di 110 mEq/l ed una TBW di 30 L aumenterà la
concentrazione plasmatica di sodio di ciica 1.4 mEq/I.
Esempio: (154- 110)/31= 1.4 mEq/1
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